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Pino Pinelli – Trademark
Trademark come appunto “marchio di fabbrica”, ovvero le forme e i “singoli colori puri” – gli stessi di Mondrian – che, nell’arco di quarant’anni, hanno reso celebre l’arte di Pinelli, protagonista della Pittura Analitica nata in Italia negli anni Settanta. Quindici le opere in mostra ad Agrigento, selezionate dalle collezioni di privati e gallerie e realizzate da Pinelli dal 1975 ad oggi
Comunicato stampa
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Se la pittura è “migrante”, ovvero esce fuori dal quadro - impregna il supporto, lo increspa, percorre pareti, scandisce spazi, semina segni e traiettorie cromatiche - c’è di mezzo l’arte visionaria di Pino Pinelli, artista al quale le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento dedicano una ricca retrospettiva con la mostra Trademark, a cura di Marco Meneguzzo, in programma alle FAM dal 19 marzo e fino al 22 maggio prossimo. Inaugurazione sabato 19, ore 19.00.
Trademark come appunto “marchio di fabbrica”, ovvero le forme e i “singoli colori puri” - gli stessi di Mondrian - che, nell’arco di quarant’anni, hanno reso celebre l’arte di Pinelli, protagonista della Pittura Analitica nata in Italia negli anni Settanta. Quindici le opere in mostra ad Agrigento, selezionate dalle collezioni di privati e gallerie e realizzate da Pinelli dal 1975 ad oggi.
Nato a Catania nel 1938, Pinelli lavora a Milano dal 1963 dove ha vissuto da vicino la stagione artistica animata da Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Con i cicli delle Topologie e Monocromi, Pinelli esplora nei primi anni Settanta la tendenza dell’epoca per la pittura analitica. Fino alla soluzione finale dell’abbandono della tela e del telaio che lo storico dell’arte Giovanni Maria Accame spiega come “una pittura in perenne migrazione (…) un’uscita dal quadro che non è negazione della pittura ma una sua differente concezione. Diversamente inseguita ed essa stessa inseguitrice di uno spazio sempre assorbente e mai compiuto (…)”.
Spiega Marco Meneguzzo nel saggio critico in catalogo: “Cosa sono, infatti, i suoi segni, le sue disseminazioni, se non “pura pittura”? Basterebbe questa intuizione per riservargli un posto nella nostra storia dell’arte, se non altro come unico artista italiano a fare pittura senza quadro, e la spiegazione di un mancato riconoscimento – o di un riconoscimento minore delle aspettative – può apparire quasi paradossale, dopo quanto è stato appena detto: l’opera di Pinelli appare talmente “naturale” che il suo stato di “eccezionalità” è passato sotto silenzio. Non è una contraddizione in termini: lo sviluppo del suo lavoro, dalle prime “Pitture” degli inizi anni Settanta non mostra alcuna forzatura, e persino quello che è stato un coraggioso “salto nel vuoto” – vale a dire il passaggio dalla tela all’oggetto o, sarebbe meglio dire, dalla tela dipinta alla pittura tout court -, sembra assolutamente naturale, tanto chiaro ed evidente nella sua limpidezza ideale e formale da domandarsi come sia possibile che nessuno l’avesse pensato o realizzato prima. In questo senso l’opera di Pinelli ha la “naturalità” delle grandi idee, delle grandi intuizioni, perché è semplice, e perché apre un orizzonte sconfinato, al suo lavoro come a quello di altri”. A Pinelli è stato di recente dedicato un “duetto”, Pino Pinelli in conversation with Lucio Fontana, all’Armory Show di New York.
Alla mostra – realizzata dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento in collaborazione con l’Archivio Pino Pinelli - è dedicato un catalogo (editore Digital Project, Milano) con il saggio critico del curatore Meneguzzo, docente dell’Accademia di Brera a Milano curatore per le FAM di altri importanti e inediti progetti di ricerca come quello legate all’Astrattismo e all’Arte Concettuale in Sicilia. Le FAM sono aperte al pubblico secondo i seguenti orari: martedì e mercoledì solo pomeriggio (16-20). Dal giovedì alla domenica aperte al mattino (10-13) e nel pomeriggio dalle 16 fino alle 21. Chiuse tutti i lunedì. Aperte a Pasqua, chiuse a Pasquetta.
UFFICIO STAMPA FAM
Carmela Grasso mobile 349 26 84 564
e-mail: melagrasso@gmail.com
Simonetta Trovato mobile 333 52 89 457
e-mail: simonettatrovato@libero.it
SCHEDA TECNICA
PINO PINELLI | TRADEMARK
[19 marzo > 22 maggio 2016]
A cura di Marco Meneguzzo
FAM, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento
Piazza San Francesco 1
INAUGURAZIONE
Sabato 19 marzo | Agrigento, Fabbriche Chiaramontane | ore 19.00
Organizzazione:
Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento | www.ottocentosiciliano.it
Archivio Pino Pinelli | www.pinopinelli.it
Catalogo: Digital Project | Milano
Coordinamento editoriale
Paolo Minacori | Amici della Pittura Siciliana dell'Ottocento
Coordinamento generale
Linda Saporito, Tonino Di Fazio| DIARCHITETTURA Studio
Servizi in galleria
Claudia Azzara
Orari: martedì/mercoledì 16-20; da giovedì a domenica 10-13 e 16-21. Lunedì chiuso. Pasqua aperto. Pasquetta chiuso.
Ingresso: 1 euro
Info per il pubblico
Tel.: +39 0922 27729
e-mail: info@fabbrichechiaramontane.com
www.fabbrichechiaramontane.com
Trademark come appunto “marchio di fabbrica”, ovvero le forme e i “singoli colori puri” - gli stessi di Mondrian - che, nell’arco di quarant’anni, hanno reso celebre l’arte di Pinelli, protagonista della Pittura Analitica nata in Italia negli anni Settanta. Quindici le opere in mostra ad Agrigento, selezionate dalle collezioni di privati e gallerie e realizzate da Pinelli dal 1975 ad oggi.
Nato a Catania nel 1938, Pinelli lavora a Milano dal 1963 dove ha vissuto da vicino la stagione artistica animata da Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani. Con i cicli delle Topologie e Monocromi, Pinelli esplora nei primi anni Settanta la tendenza dell’epoca per la pittura analitica. Fino alla soluzione finale dell’abbandono della tela e del telaio che lo storico dell’arte Giovanni Maria Accame spiega come “una pittura in perenne migrazione (…) un’uscita dal quadro che non è negazione della pittura ma una sua differente concezione. Diversamente inseguita ed essa stessa inseguitrice di uno spazio sempre assorbente e mai compiuto (…)”.
Spiega Marco Meneguzzo nel saggio critico in catalogo: “Cosa sono, infatti, i suoi segni, le sue disseminazioni, se non “pura pittura”? Basterebbe questa intuizione per riservargli un posto nella nostra storia dell’arte, se non altro come unico artista italiano a fare pittura senza quadro, e la spiegazione di un mancato riconoscimento – o di un riconoscimento minore delle aspettative – può apparire quasi paradossale, dopo quanto è stato appena detto: l’opera di Pinelli appare talmente “naturale” che il suo stato di “eccezionalità” è passato sotto silenzio. Non è una contraddizione in termini: lo sviluppo del suo lavoro, dalle prime “Pitture” degli inizi anni Settanta non mostra alcuna forzatura, e persino quello che è stato un coraggioso “salto nel vuoto” – vale a dire il passaggio dalla tela all’oggetto o, sarebbe meglio dire, dalla tela dipinta alla pittura tout court -, sembra assolutamente naturale, tanto chiaro ed evidente nella sua limpidezza ideale e formale da domandarsi come sia possibile che nessuno l’avesse pensato o realizzato prima. In questo senso l’opera di Pinelli ha la “naturalità” delle grandi idee, delle grandi intuizioni, perché è semplice, e perché apre un orizzonte sconfinato, al suo lavoro come a quello di altri”. A Pinelli è stato di recente dedicato un “duetto”, Pino Pinelli in conversation with Lucio Fontana, all’Armory Show di New York.
Alla mostra – realizzata dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento in collaborazione con l’Archivio Pino Pinelli - è dedicato un catalogo (editore Digital Project, Milano) con il saggio critico del curatore Meneguzzo, docente dell’Accademia di Brera a Milano curatore per le FAM di altri importanti e inediti progetti di ricerca come quello legate all’Astrattismo e all’Arte Concettuale in Sicilia. Le FAM sono aperte al pubblico secondo i seguenti orari: martedì e mercoledì solo pomeriggio (16-20). Dal giovedì alla domenica aperte al mattino (10-13) e nel pomeriggio dalle 16 fino alle 21. Chiuse tutti i lunedì. Aperte a Pasqua, chiuse a Pasquetta.
UFFICIO STAMPA FAM
Carmela Grasso mobile 349 26 84 564
e-mail: melagrasso@gmail.com
Simonetta Trovato mobile 333 52 89 457
e-mail: simonettatrovato@libero.it
SCHEDA TECNICA
PINO PINELLI | TRADEMARK
[19 marzo > 22 maggio 2016]
A cura di Marco Meneguzzo
FAM, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento
Piazza San Francesco 1
INAUGURAZIONE
Sabato 19 marzo | Agrigento, Fabbriche Chiaramontane | ore 19.00
Organizzazione:
Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento | www.ottocentosiciliano.it
Archivio Pino Pinelli | www.pinopinelli.it
Catalogo: Digital Project | Milano
Coordinamento editoriale
Paolo Minacori | Amici della Pittura Siciliana dell'Ottocento
Coordinamento generale
Linda Saporito, Tonino Di Fazio| DIARCHITETTURA Studio
Servizi in galleria
Claudia Azzara
Orari: martedì/mercoledì 16-20; da giovedì a domenica 10-13 e 16-21. Lunedì chiuso. Pasqua aperto. Pasquetta chiuso.
Ingresso: 1 euro
Info per il pubblico
Tel.: +39 0922 27729
e-mail: info@fabbrichechiaramontane.com
www.fabbrichechiaramontane.com
19
marzo 2016
Pino Pinelli – Trademark
Dal 19 al 22 marzo 2016
arte contemporanea
Location
FABBRICHE CHIARAMONTANE
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Agrigento, Via San Francesco D'assisi, 1, (Agrigento)
Biglietti
1 euro
Orario di apertura
martedì e mercoledì solo pomeriggio (16-20). Dal giovedì alla domenica aperte al mattino (10-13) e nel pomeriggio dalle 16 fino alle 21. Chiuse tutti i lunedì. Aperte a Pasqua, chiuse a Pasquetta
Vernissage
19 Marzo 2016, ore 19
Autore
Curatore