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Relationship
Manfredi Edizioni apre al pubblico una mostra collettiva di sei artisti tra i più significativi e interessanti degli ultimi anni in Italia. Si tenta di definire così quel ponte tra il lavoro di Bernard Aubertin, Giovanni Gaggia, Piero Mottola, Hermann Nitsch, Concetto Pozzati, Giuseppe Stampone, con il senso sintetico del quale si trova traccia nel trattenere insieme opere dissimili
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Manfredi Edizioni apre al pubblico RELATIONSHIP, una mostra collettiva
di sei artisti tra i più significativi e interessanti degli ultimi anni in Italia.
Si tenta di definire così quel ponte tra il lavoro di Bernard Aubertin,
Giovanni Gaggia, Piero Mottola, Hermann Nitsch, Concetto Pozzati,
Giuseppe Stampone, con il senso sintetico del quale si trova traccia nel
trattenere insieme opere dissimili. Lo spirito dell’operazione sorge dal
riposizionamento del concetto di “relazione”, secondo il modo d’essere
di una cosa rispetto a un’altra, la connessione tra due o più soggetti,
individuali o collettivi, tale che dalla conoscenza del comportamento di
uno di essi è possibile inferire il comportamento corrispondente dell’altro
o degli altri.
Con Relationship, a cura di Fabio Migliorati, questo carattere si espleta
in due tipologie: (1) il relazionismo, per cui le due realtà sono conosciute
e il rapporto, necessario o accidentale, risulta tra entità con accezione
oggettiva; (2) il relativismo, secondo il quale l’ineliminabile rapporto
condizionante la conoscenza del reale è costituito dalla dualità di
soggetto conoscente e oggetto conosciuto.
Relationship tratta quindi il concetto e la risultanza concreta di modi e
termini in cui l’arte si rivolge a se stessa o all’esterno che la ospita. La
relazione come tale è alla base di ogni sistema, e questo rapporto diventa,
in qualche maniera e / o sua parte, occasione linguistica di riferimento; di
qui sgorga l’approdo delle scienze sociali, che studiano la struttura quale
ente basale per la qualificazione di schemi e la classificazione di formule.
Si sostanzia e si organizza così la loro posizione che è capacità, cioè
un’esperienza funzionale alla conoscenza e al sapere.
di sei artisti tra i più significativi e interessanti degli ultimi anni in Italia.
Si tenta di definire così quel ponte tra il lavoro di Bernard Aubertin,
Giovanni Gaggia, Piero Mottola, Hermann Nitsch, Concetto Pozzati,
Giuseppe Stampone, con il senso sintetico del quale si trova traccia nel
trattenere insieme opere dissimili. Lo spirito dell’operazione sorge dal
riposizionamento del concetto di “relazione”, secondo il modo d’essere
di una cosa rispetto a un’altra, la connessione tra due o più soggetti,
individuali o collettivi, tale che dalla conoscenza del comportamento di
uno di essi è possibile inferire il comportamento corrispondente dell’altro
o degli altri.
Con Relationship, a cura di Fabio Migliorati, questo carattere si espleta
in due tipologie: (1) il relazionismo, per cui le due realtà sono conosciute
e il rapporto, necessario o accidentale, risulta tra entità con accezione
oggettiva; (2) il relativismo, secondo il quale l’ineliminabile rapporto
condizionante la conoscenza del reale è costituito dalla dualità di
soggetto conoscente e oggetto conosciuto.
Relationship tratta quindi il concetto e la risultanza concreta di modi e
termini in cui l’arte si rivolge a se stessa o all’esterno che la ospita. La
relazione come tale è alla base di ogni sistema, e questo rapporto diventa,
in qualche maniera e / o sua parte, occasione linguistica di riferimento; di
qui sgorga l’approdo delle scienze sociali, che studiano la struttura quale
ente basale per la qualificazione di schemi e la classificazione di formule.
Si sostanzia e si organizza così la loro posizione che è capacità, cioè
un’esperienza funzionale alla conoscenza e al sapere.
19
marzo 2016
Relationship
Dal 19 marzo al 20 aprile 2016
arte contemporanea
Location
MANFREDI EDIZIONI
Imola, Viale Paolo Galeati, 34, (Bologna)
Imola, Viale Paolo Galeati, 34, (Bologna)
Vernissage
19 Marzo 2016, ore 17.30
Autore
Curatore