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Alberto Salvati – Il frottage poetico cromatico
Salvati raccoglie da molto tempo con pazienza e appassionata curiosità disegni che bambini dai quattro anni in su disseminano svagatamente su fogli e foglietti. Questi disegni, una volta selezionati sulla base non certo di un criterio estetico, ma di una indefinibile adesione emotiva,….
Comunicato stampa
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CASA NOVECENTO e streetartpiu
presentano
Il frottage poetico cromatico di Alberto Salvati
Serie Frammenti e Il design trasgressivo di Alberto Salvati Massimo Pedrazzini Claudia Gobbi
19 marzo - 17 aprile 2016
Vernissage sabato 19 marzo dalle ore 16.00
CASA 900 via Aliprandi 3 Monza(MB)
In collaborazione con: Atelier ZAV, ABET LAMINATI QUADRIFOGLIO50_ARCHITETTI PER MONZA E BRIANZA, ARCHIOBJECT
Salvati raccoglie da molto tempo con pazienza e appassionata curiosità disegni che bambini dai quattro anni in su disseminano svagatamente su fogli e foglietti. Questi disegni, una volta selezionati sulla base non certo di un criterio estetico, del tutto improponibile, ma di una indefinibile adesione emotiva, vengono trattati con una operazione delicatissima e sapiente di “frottage”, eseguito mediante pastelli a cera su strati di colori ottenuti con pennarelli e matite colorate. Poi fotocopiati, ingranditi, bagnati, accartocciati, dispiegati e asciugati essi risultano trasformati matericamente senza correggerne l’immagine.
I frammenti sono le opere più recenti derivate dagli ingrandimenti di particolari dei frottages iniziali che hanno portato, anche con la collaborazione di Massimo Pedrazzini e Claudia Gobbi dello Studio Salvati, alla produzione di mobili, complementi di arredo, oggetti, collezioni di abiti e monili. E’ con la mostra tenutasi a Milano: Viaggio nel giardino magico (un architetto diventa “archeologo” del perduto linguaggio dell’infanzia) che inizia nel 2002 l’interesse dello Studio per il mondo infantile che coinvolgerà le forme del design in un percorso del tutto inedito. Indicato come “design trasgressivo” nato dalla manipolazione del disegno infantile esso approfondisce il rapporto tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti inserendolo in un’area contigua a quello del sistema degli oggetti tradizionali.
Con la procedura del “frottage”, già sperimentata da Max Ernst nel 1925 e ancora nei secoli precedenti da Leonardo e Piero di Cosimo, Salvati compie un’operazione, che pur partendo da esperienze similari, appare diversa perché evidenzia non la tecnica della pittura infantile, ma la sua poeticità itinerante che egli invece attornia di un tessuto ultracromatico ed extracromatico, per giungere al suo particolare frottage che il critico Riccardo Barletta definisce poetico cromatico.
E’ da qui, parallelamente al frottage che trasforma i disegni infantili in dipinti da contemplare sulle pareti, che nasce il “design trasgressivo”, che è la trasformazione degli stessi schizzi dei bambini in oggetti tridimensionali da inserire nella produzione industriale. Si passa da un sistema di design improntato a norme sintattiche assolute appartenenti al conformismo produttivo imperante a una visione di consumo finalmente aperto.
Il pianeta infanzia non è più negletto e ritorna a noi con forza attraverso i dipinti di Salvati da contemplare sulle pareti e il Design Trasgressivo da usare nella vita quotidiana. E’ così che lo Studio Salvati costruisce intorno al progetto un itinerario di investigazioni in cui convivono avventura e rigore, un indagare che continuamente si spinge ai confini degli ambiti disciplinari.
Una curiosità che sonda nuove aggregazioni spaziali e inconsuete tipologie distributive dilatandosi fino a incontrare le ricerche plastiche e figurative elaborate dal mondo dell’arte, rovesciando l’assioma moderno che voleva l’arte annullata nella quotidianità della vita costringendoci a riflettere solo sul significato dell’utile e del necessario.
La figurazione che entra a far parte dell’interesse progettuale dello studio innovata nel momento in cui entra in gioco anche il frottage poetico cromatico e il suo derivato design trasgressivo modifica ulteriormente gli interscambi tra i protagonisti spaziali dell’architettura.
Architettura a misura d’uomo “per la visione di una vita tendente alla felicità” come si augura Alberto Sartoris nel suo saggio critico: Forme immaginarie e grafica creatrice nell’architettura di Salvati e Tresoldi, Electa 1980.
alberto.salvati@studiosalvati.it www.studiosalvati.it www.abet-laminati.it www.atelierzav.it
presentano
Il frottage poetico cromatico di Alberto Salvati
Serie Frammenti e Il design trasgressivo di Alberto Salvati Massimo Pedrazzini Claudia Gobbi
19 marzo - 17 aprile 2016
Vernissage sabato 19 marzo dalle ore 16.00
CASA 900 via Aliprandi 3 Monza(MB)
In collaborazione con: Atelier ZAV, ABET LAMINATI QUADRIFOGLIO50_ARCHITETTI PER MONZA E BRIANZA, ARCHIOBJECT
Salvati raccoglie da molto tempo con pazienza e appassionata curiosità disegni che bambini dai quattro anni in su disseminano svagatamente su fogli e foglietti. Questi disegni, una volta selezionati sulla base non certo di un criterio estetico, del tutto improponibile, ma di una indefinibile adesione emotiva, vengono trattati con una operazione delicatissima e sapiente di “frottage”, eseguito mediante pastelli a cera su strati di colori ottenuti con pennarelli e matite colorate. Poi fotocopiati, ingranditi, bagnati, accartocciati, dispiegati e asciugati essi risultano trasformati matericamente senza correggerne l’immagine.
I frammenti sono le opere più recenti derivate dagli ingrandimenti di particolari dei frottages iniziali che hanno portato, anche con la collaborazione di Massimo Pedrazzini e Claudia Gobbi dello Studio Salvati, alla produzione di mobili, complementi di arredo, oggetti, collezioni di abiti e monili. E’ con la mostra tenutasi a Milano: Viaggio nel giardino magico (un architetto diventa “archeologo” del perduto linguaggio dell’infanzia) che inizia nel 2002 l’interesse dello Studio per il mondo infantile che coinvolgerà le forme del design in un percorso del tutto inedito. Indicato come “design trasgressivo” nato dalla manipolazione del disegno infantile esso approfondisce il rapporto tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti inserendolo in un’area contigua a quello del sistema degli oggetti tradizionali.
Con la procedura del “frottage”, già sperimentata da Max Ernst nel 1925 e ancora nei secoli precedenti da Leonardo e Piero di Cosimo, Salvati compie un’operazione, che pur partendo da esperienze similari, appare diversa perché evidenzia non la tecnica della pittura infantile, ma la sua poeticità itinerante che egli invece attornia di un tessuto ultracromatico ed extracromatico, per giungere al suo particolare frottage che il critico Riccardo Barletta definisce poetico cromatico.
E’ da qui, parallelamente al frottage che trasforma i disegni infantili in dipinti da contemplare sulle pareti, che nasce il “design trasgressivo”, che è la trasformazione degli stessi schizzi dei bambini in oggetti tridimensionali da inserire nella produzione industriale. Si passa da un sistema di design improntato a norme sintattiche assolute appartenenti al conformismo produttivo imperante a una visione di consumo finalmente aperto.
Il pianeta infanzia non è più negletto e ritorna a noi con forza attraverso i dipinti di Salvati da contemplare sulle pareti e il Design Trasgressivo da usare nella vita quotidiana. E’ così che lo Studio Salvati costruisce intorno al progetto un itinerario di investigazioni in cui convivono avventura e rigore, un indagare che continuamente si spinge ai confini degli ambiti disciplinari.
Una curiosità che sonda nuove aggregazioni spaziali e inconsuete tipologie distributive dilatandosi fino a incontrare le ricerche plastiche e figurative elaborate dal mondo dell’arte, rovesciando l’assioma moderno che voleva l’arte annullata nella quotidianità della vita costringendoci a riflettere solo sul significato dell’utile e del necessario.
La figurazione che entra a far parte dell’interesse progettuale dello studio innovata nel momento in cui entra in gioco anche il frottage poetico cromatico e il suo derivato design trasgressivo modifica ulteriormente gli interscambi tra i protagonisti spaziali dell’architettura.
Architettura a misura d’uomo “per la visione di una vita tendente alla felicità” come si augura Alberto Sartoris nel suo saggio critico: Forme immaginarie e grafica creatrice nell’architettura di Salvati e Tresoldi, Electa 1980.
alberto.salvati@studiosalvati.it www.studiosalvati.it www.abet-laminati.it www.atelierzav.it
19
marzo 2016
Alberto Salvati – Il frottage poetico cromatico
Dal 19 marzo al 17 aprile 2016
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASA NOVECENTO MONZA
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Monza, Via Aliprandi Pinalla, 3, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 17.00-19.00
In altri orari su appuntamento: 348 516 6434 348 714 9108 info@streetartpiu.it
Vernissage
19 Marzo 2016, ore 16.00
Autore
Curatore