Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mood in the Mood/Umore nell’umore
Quindici artisti con tecniche diverse e con mood differenti, entrano in aderenza , donando mondi, modalità e umori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si definisce "situazione emotiva" ciò che noi comunemente designamo col termine "umore". Compito di questa fase del "pensiero sull'essere" è di analizzare l'umore nella sua struttura esistenziale.
È fondamentale sottolineare questo fatto: l'uomo (Esserci) è sempre immerso in un determinato umore. Non c'è esistenza priva di tonalità emotiva, fosse anche l'indifferenza, quel grigiore uniforme e persistente in cui l'esistenza (l'essere dell'Esserci) diventa un peso. La modalità d'essere della "conoscenza" è inadeguata a penetrare nella regione del proprio essere in cui l'uomo già da sempre si trova. La tonalità emotiva è la risposta alla domanda "come va?" che "CI" colloca nella nostra esistenza. L'Esserci è dunque un esistere emotivamente; l'uomo è un esistente che è in quanto "aperto" in una situazione emotiva.
Che l'esistente umano viva sempre in un qualche stato emotivo non vuol dire che egli ne sia consapevole o sappia il perché del suo modo d'essere; al contrario, egli sfugge a questa consapevolezza negando radicalmente il proprio sentire. Volgendo le spalle a questo perché, l'uomo evade.
Non è una percezione fisica ma esistenziale (autosentimento situazionale). Percezione che si manifesta più nella forma della fuga che in quella della ricerca. Anche se l'esistente umano si ritiene "per fede" sicuro del suo destino o se crede nella scienza e nelle sue spiegazioni sulle cause e i perché della vita, tutto ciò nulla toglie che le radici esistenziali del nostro modo d'essere nel mondo, del nostro sentirci gettati in un certo umore, rimangano un enigma impenetrabile. Prima ancora di comprendere, vedere, agire, studiare il mondo, noi già ci troviamo (siamo aperti) in un certo modo d'essere o tonalità emotiva.
Possiamo cercare di padroneggiare con la volontà le nostre emozioni, ma ciò dimostra soltanto che non è la nostra volontà che le ha stabilite. Questo "sentirsi in" è molto diverso dal "percepirsi", non è cioè uno stato "psicologico". "Percepirsi" implica cioè un "fare attenzione a sé stessi" che è totalmente estraneo a quello stato dell'essere gettato nel mondo, anteriore a ogni comprensione, che chiamiamo "umore".
È fondamentale sottolineare questo fatto: l'uomo (Esserci) è sempre immerso in un determinato umore. Non c'è esistenza priva di tonalità emotiva, fosse anche l'indifferenza, quel grigiore uniforme e persistente in cui l'esistenza (l'essere dell'Esserci) diventa un peso. La modalità d'essere della "conoscenza" è inadeguata a penetrare nella regione del proprio essere in cui l'uomo già da sempre si trova. La tonalità emotiva è la risposta alla domanda "come va?" che "CI" colloca nella nostra esistenza. L'Esserci è dunque un esistere emotivamente; l'uomo è un esistente che è in quanto "aperto" in una situazione emotiva.
Che l'esistente umano viva sempre in un qualche stato emotivo non vuol dire che egli ne sia consapevole o sappia il perché del suo modo d'essere; al contrario, egli sfugge a questa consapevolezza negando radicalmente il proprio sentire. Volgendo le spalle a questo perché, l'uomo evade.
Non è una percezione fisica ma esistenziale (autosentimento situazionale). Percezione che si manifesta più nella forma della fuga che in quella della ricerca. Anche se l'esistente umano si ritiene "per fede" sicuro del suo destino o se crede nella scienza e nelle sue spiegazioni sulle cause e i perché della vita, tutto ciò nulla toglie che le radici esistenziali del nostro modo d'essere nel mondo, del nostro sentirci gettati in un certo umore, rimangano un enigma impenetrabile. Prima ancora di comprendere, vedere, agire, studiare il mondo, noi già ci troviamo (siamo aperti) in un certo modo d'essere o tonalità emotiva.
Possiamo cercare di padroneggiare con la volontà le nostre emozioni, ma ciò dimostra soltanto che non è la nostra volontà che le ha stabilite. Questo "sentirsi in" è molto diverso dal "percepirsi", non è cioè uno stato "psicologico". "Percepirsi" implica cioè un "fare attenzione a sé stessi" che è totalmente estraneo a quello stato dell'essere gettato nel mondo, anteriore a ogni comprensione, che chiamiamo "umore".
11
marzo 2016
Mood in the Mood/Umore nell’umore
Dall'undici al 26 marzo 2016
arte contemporanea
Location
CSA FARM GALLERY
Torino, Via Vanchiglia, 36, (Torino)
Torino, Via Vanchiglia, 36, (Torino)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato dalle 16 alle 19.30, chiusura lunedì e festivi
Vernissage
11 Marzo 2016, ore 18.00
Autore
Curatore