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Voto e Libertà – Il Movimento delle suffragette inglesi nelle immagini di Heritage Images, Mary Evans e Top Foto
La mostra “Voto e Libertà” vuole mostrare tutta la passione e la drammaticità della lotta delle donne inglesi per ottenere il diritto a votare. Composta da circa 40 fotografie, l’esposizione è stata realizzata nell’ambito di History & Photography
Comunicato stampa
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LA MOSTRA
Martedì 8 marzo 2016 alle ore 17.00, in occasione della giornata dedicata alle donne, apre al Museo “Emilio Greco” di Sabaudia la mostra “Voto e Libertà – Il movimento delle suffragette inglesi”. In programma fino al 15 marzo, organizzata dall’Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo del Comune di Sabaudia nella persona dell'Assessore Marilena Gelardi, l’esposizione racconta la parabola storica del movimento femminile inglese tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 attraverso rare immagini provenienti dagli archivi inglesi Heritages Images, Mary Evans e Top Foto, distribuiti in Italia dall’agenzia giornalistica fotografica A.G.F. di Roma. Prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose e curata da Alessandro Luigi Perna, la mostra “Voto e Libertà”, lungi dall’essere esaustiva sull’argomento, vuole però mostrare tutta la passione e la drammaticità di quella che fu la lotta delle donne inglesi per ottenere il diritto a votare. Composta da circa 40 fotografie, l’esposizione è stata realizzata nell’ambito di History & Photography, un progetto che ha come obiettivi raccontare con la fotografia la storia delle società contemporanee e valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico e ai più giovani, anche attraverso foto proiezioni in scuole e università, i tantissimi archivi fotografici storici italiani e internazionali che, pur conservando immagini di grande valore artistico e documentale, sono spesso sconosciuti perfino agli addetti ai lavori.
“E' con grande soddisfazione – afferma l'Assessore – che quest'anno proponiamo un'attività culturale che sottolinea l'impegno civile e politico di un gruppo di donne che con il loro coraggio hanno segnato la strada che ha permesso a tutto il mondo femminile di avere un diritto civile assolutamente imprescindibile per un paese che voglia definirsi civile e democratico”.
IL MOVIMENTO DELLE SUFFRAGETTE INGLESI
Il termine “suffragette” fu coniato per la prima volta dal giornale inglese Daily Mail come etichetta denigratoria delle militanti del movimento femminile che tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 chiedeva il suffragio, cioè il diritto di voto, anche per le donne. Ma invece di respingerlo, le militanti se ne fregiarono e presero a riferirsi alle loro compagne negli stessi termini. A chiedere uguaglianza nei diritti politici con gli uomini erano soprattutto donne provenienti dalla media borghesia, sempre più emancipate culturalmente ma frustrate dalla loro condizione economica e sociale. Alla richiesta del voto infatti affiancavano anche la rivendicazione di pari diritti civili e la possibilità di svolgere le stesse professioni degli uomini. Il movimento si sviluppò velocemente in tutti i paesi di cultura anglosassone e in particolare in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Ma se in America il movimento ebbe sempre caratteri pacifici, in Inghilterra si radicalizzò e assunse forma anche violente. Assistendo spesso alla repressione fisica delle loro manifestazioni con cariche della polizia e arresti, le suffragette inglesi passarono infatti a forme di protesta più cruente danneggiando, durante la cosiddetta “Guerra delle Vetrine” del 1912, moltissimi negozi di Londra con sassi, spranghe e perfino piccoli ordigni esplosivi. Nel 1913 il movimento inglese delle suffragette ebbe anche la sua prima martire: la giovane Emily Davinson, che fu travolta e uccisa da un cavallo di Re Giorgio V mentre cercava di afferrarne le redini durante una manifestazione al Derby di Epsom. Le militanti in carcere, a seguito di quell’episodio, iniziarono uno sciopero della fame che scosse il Paese, anche per le violenze che subirono durante i tentativi di alimentazione forzata imposti alle prigioniere dalle autorità inglesi. Le suffragette vinsero la loro guerra 5 anni più tardi: nel 1918 il Parlamento britannico approvò infatti la proposta di diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia al di sopra dei 30 anni. E infine il 2 luglio 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne.
IL CURATORE
Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista e un consulente che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha alcuni volumi fotografici e decine di mostre realizzate con enti pubblici e privati. È stato co-ideatore e co-curatore delle prime tre edizioni di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino e Biella, curatore della sezione fotografica del festival Urbana di Biella e ideatore, curatore e co-produttore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Da qualche anno con il progetto History & Photography, realizzato in partnership con Eff&Ci – Facciamo Cose, racconta la storia della fotografia e del mondo contemporaneo sia al grande pubblico che ai ragazzi delle scuole con mostre e foto-proiezioni.
EFF&CI – FACCIAMO COSE
EFF&CI – Facciamo Cose (www.effeci.facciamocose.com) fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre. Nel corso di questi anni ha organizzato presso la Casa di Vetro di Milano diverse esposizioni, dalle personali di pittura e scultura alle collettive di acquarello e pittura a olio. Nell’ambito del progetto History & Photography ha prodotto svariate mostre di fotografia storica.
Martedì 8 marzo 2016 alle ore 17.00, in occasione della giornata dedicata alle donne, apre al Museo “Emilio Greco” di Sabaudia la mostra “Voto e Libertà – Il movimento delle suffragette inglesi”. In programma fino al 15 marzo, organizzata dall’Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo del Comune di Sabaudia nella persona dell'Assessore Marilena Gelardi, l’esposizione racconta la parabola storica del movimento femminile inglese tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 attraverso rare immagini provenienti dagli archivi inglesi Heritages Images, Mary Evans e Top Foto, distribuiti in Italia dall’agenzia giornalistica fotografica A.G.F. di Roma. Prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose e curata da Alessandro Luigi Perna, la mostra “Voto e Libertà”, lungi dall’essere esaustiva sull’argomento, vuole però mostrare tutta la passione e la drammaticità di quella che fu la lotta delle donne inglesi per ottenere il diritto a votare. Composta da circa 40 fotografie, l’esposizione è stata realizzata nell’ambito di History & Photography, un progetto che ha come obiettivi raccontare con la fotografia la storia delle società contemporanee e valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico e ai più giovani, anche attraverso foto proiezioni in scuole e università, i tantissimi archivi fotografici storici italiani e internazionali che, pur conservando immagini di grande valore artistico e documentale, sono spesso sconosciuti perfino agli addetti ai lavori.
“E' con grande soddisfazione – afferma l'Assessore – che quest'anno proponiamo un'attività culturale che sottolinea l'impegno civile e politico di un gruppo di donne che con il loro coraggio hanno segnato la strada che ha permesso a tutto il mondo femminile di avere un diritto civile assolutamente imprescindibile per un paese che voglia definirsi civile e democratico”.
IL MOVIMENTO DELLE SUFFRAGETTE INGLESI
Il termine “suffragette” fu coniato per la prima volta dal giornale inglese Daily Mail come etichetta denigratoria delle militanti del movimento femminile che tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 chiedeva il suffragio, cioè il diritto di voto, anche per le donne. Ma invece di respingerlo, le militanti se ne fregiarono e presero a riferirsi alle loro compagne negli stessi termini. A chiedere uguaglianza nei diritti politici con gli uomini erano soprattutto donne provenienti dalla media borghesia, sempre più emancipate culturalmente ma frustrate dalla loro condizione economica e sociale. Alla richiesta del voto infatti affiancavano anche la rivendicazione di pari diritti civili e la possibilità di svolgere le stesse professioni degli uomini. Il movimento si sviluppò velocemente in tutti i paesi di cultura anglosassone e in particolare in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Ma se in America il movimento ebbe sempre caratteri pacifici, in Inghilterra si radicalizzò e assunse forma anche violente. Assistendo spesso alla repressione fisica delle loro manifestazioni con cariche della polizia e arresti, le suffragette inglesi passarono infatti a forme di protesta più cruente danneggiando, durante la cosiddetta “Guerra delle Vetrine” del 1912, moltissimi negozi di Londra con sassi, spranghe e perfino piccoli ordigni esplosivi. Nel 1913 il movimento inglese delle suffragette ebbe anche la sua prima martire: la giovane Emily Davinson, che fu travolta e uccisa da un cavallo di Re Giorgio V mentre cercava di afferrarne le redini durante una manifestazione al Derby di Epsom. Le militanti in carcere, a seguito di quell’episodio, iniziarono uno sciopero della fame che scosse il Paese, anche per le violenze che subirono durante i tentativi di alimentazione forzata imposti alle prigioniere dalle autorità inglesi. Le suffragette vinsero la loro guerra 5 anni più tardi: nel 1918 il Parlamento britannico approvò infatti la proposta di diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia al di sopra dei 30 anni. E infine il 2 luglio 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne.
IL CURATORE
Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista e un consulente che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha alcuni volumi fotografici e decine di mostre realizzate con enti pubblici e privati. È stato co-ideatore e co-curatore delle prime tre edizioni di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino e Biella, curatore della sezione fotografica del festival Urbana di Biella e ideatore, curatore e co-produttore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Da qualche anno con il progetto History & Photography, realizzato in partnership con Eff&Ci – Facciamo Cose, racconta la storia della fotografia e del mondo contemporaneo sia al grande pubblico che ai ragazzi delle scuole con mostre e foto-proiezioni.
EFF&CI – FACCIAMO COSE
EFF&CI – Facciamo Cose (www.effeci.facciamocose.com) fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre. Nel corso di questi anni ha organizzato presso la Casa di Vetro di Milano diverse esposizioni, dalle personali di pittura e scultura alle collettive di acquarello e pittura a olio. Nell’ambito del progetto History & Photography ha prodotto svariate mostre di fotografia storica.
08
marzo 2016
Voto e Libertà – Il Movimento delle suffragette inglesi nelle immagini di Heritage Images, Mary Evans e Top Foto
Dall'otto al 15 marzo 2016
fotografia
Location
MUSEO EMILIO GRECO
Sabaudia, Piazza del Municipio, (Latina)
Sabaudia, Piazza del Municipio, (Latina)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10 .00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Vernissage
8 Marzo 2016, ore 17,00
Autore
Curatore