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Imago Urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Un’ampia selezione di carte geografiche, piante e vedute di città che trovano diffusione a partire dal XV secolo grazie all’invenzione della stampa: Roma, Firenze, Napoli, Milano, Parigi, Vienna, Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino, Londra, Copenaghen, San Pietroburgo, Gerusalemme e molte altre.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le stagioni espositive dedicate ai temi del femminile nell’arte, del viaggio e delle trasformazioni, il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera), nell’ambito del filone della “grafica storica”, inaugura un nuovo fil rouge dedicato alla memoria con la mostra “Imago Urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo”, a cura di Cesare de Seta, Professore emerito all’Università degli Studi di Napoli Federico II e fra i massimi esperti dell’iconografia della città europea, e Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso.
L’esposizione offre un’ampia selezione di carte geografiche, piante e vedute di città che trovano diffusione a partire dal XV secolo grazie all’invenzione della stampa.
Per dipingere una veduta urbana occorreva salire sul campanile più alto o su una torre (come a Venezia e Bologna), su di una collina antistante nei giorni nitidi (Firenze e Roma) o percorrere lo specchio del mare (Napoli, Genova o Barcellona). Inoltre erano necessari il possesso di particolari strumenti tecnici, ma anche una consapevolezza dello spazio urbano, competenze di rilievo topografico e architettonico e un’assoluta destrezza nell’uso della prospettiva o dell’assonometria. Il mestiere di cartografo univa così arte e scienza.
Sarà nel corso dell’Ottocento, però, che la tecnica litografica e fotolitografica consentirà un più ampio spettro di soluzioni, per giungere a coinvolgenti e inattesi virtuosismi del disegno “a volo d’uccello”.
Alle mete predilette dei viaggi – fra cui Roma, Firenze, Napoli, Milano, Parigi, Vienna, Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino, Londra e San Pietroburgo – si affiancano piante e prospettive che raccontano le trasformazioni, i mutamenti e i nuovi sviluppi delle principali capitali europee.
La mostra gode del patrocinio del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione ha luogo domenica 28 febbraio 2016 alle ore 16.00 alla presenza di Cosimo Risi, già Ambasciatore d’Italia a Berna, Patrizia Pintus, Capo Dicastero Cultura di Chiasso, e dei curatori: Cesare de Seta, Professore emerito all’Università degli Studi di Napoli Federico II e fondatore del Centro Studi sull’iconografia della città europea, e Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso.
Un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti alle ore 17.00.
Seguirà alle ore 18.00 una conferenza pubblica di Cesare de Seta dal titolo “Ritratti di città” in collaborazione con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso, presso il Foyer del Cinema Teatro di Chiasso (entrata gratuita).
Il m.a.x. museo resterà aperto fino alle ore 22.00 (ingresso gratuito).
LA MOSTRA
Il ritratto di città è una delle forme di celebrazione del potere urbano, sia esso quello di un re, di un papa, di un principe o di un mecenate, e nasce nel Rinascimento con l’invenzione rivoluzionaria della prospettiva. I primi ritratti di città sono databili all’ultimo trentennio del Quattrocento e la loro manifesta intenzione è quella di mettere in scena la bellezza, la prosperità e la grandezza di capitali dell’Occidente.
Nascono i primi atlanti di città, dal Münster al Merian, dal Braun agli Hogenberg, che hanno lo scopo di far conoscere le città delle varie regioni e gli Stati del mondo allora conosciuto.
Sovrani e principi si appassionano a questo soggetto e commissionano affreschi per adornare i loro palazzi; inoltre acquistano e collezionano carte geografiche e libri di città da conservare e mostrare agli amici negli studioli o nelle biblioteche private. Alle carte e alle piante si appassioneranno in seguito i cultori dell’arte, che opereranno da mecenati e collezionisti.
Un importante corpus esposto per la prima volta al m.a.x. museo proviene dalla Raccolta di carte geografiche della Stamperia della Real Casa Borbonica e consente di avvicinarsi al fenomeno della trasmissione di conoscenza dei luoghi tramite mappe e carte topografiche, più genericamente vedute di città.
Nel corso del Seicento si diffonde nei palazzi aristocratici e altoborghesi l’uso di dedicare una sala all’esposizione e alla catalogazione delle carte geografiche; accanto alla consuetudine di mostrare le piante e vedute di città che erano mete di viaggi, l’appassionato cultore acquistava le carte geografiche per tenersi aggiornato sulla visione geopolitica del tempo.
Attraverso la mostra si desidera mettere in luce anche il lento spostamento del baricentro della produzione a stampa, che nel corso del Seicento si trasferisce, infatti, dall’Italia alla Svizzera, alla Germania, ai Paesi Bassi, quindi in Francia, Spagna e Inghilterra. Importanti centri propulsori della grafica sono Firenze, poi Basilea e Norimberga.
Artisti, architetti e incisori si specializzano nel genere e lentamente si viene formando una vera e propria scienza della rappresentazione urbana. Si fondano scuole di pensiero, nascono botteghe, imprese dapprima xilografiche e poi calcografiche: attraverso la stampa prospera una vera e propria trattatistica di cui sono esposti al m.a.x. museo alcuni esemplari, oltre a libri con disegni e testi descrittivi, delle “guide turistiche” ante litteram.
In mostra carte geografiche dal Rinascimento fino all’Ottocento, come pure piante iconografiche a proiezione zenitale di città ideali e immagini prospettiche di città reali, con il perfezionamento e l’enorme fortuna di genere che ebbero in seguito le rappresentazioni “a volo d’uccello”, fino alle successive vedute romantiche e al disegno ottocentesco di città, ove la pianta urbana e veduta prospettica fungeranno come irrinunciabile strumento di perequazione.
Una sezione particolare è dedicata al Canton Ticino e all’area insubrica con piante e vedute di città situate lungo l’asse di percorrenza nord-sud: da Bellinzona a Locarno, da Lugano a Mendrisio fino a Chiasso e Como. Presente in mostra anche la prima carta a inchiostro e acquarello del territorio del Sottoceneri (baliaggi del Luganese e del Mendrisiotto), disegnata da Pietro Neurone nel 1780, conservata presso la Zentralbibliothek di Zurigo.
L’esposizione è realizzata grazie agli importanti prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli - Stamperia della Real Casa Borbonica, della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, del Centro interdipartimentale di ricerca sull’iconografia della città europea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, della Fondazione Musei Civici di Venezia - Museo Correr, dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, della Zentralbibliothek di Zurigo - Sezione delle carte geografiche e dei libri rari e antichi, di Swisstopo a Berna, dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino, della Biblioteca cantonale di Lugano - Fondo Giorgio Ghiringhelli e Libreria Patria, della Collezione del Comune di Balerna e di numerosi collezionisti privati.
LA MOSTRA IN CIFRE
In mostra oltre 200 pezzi fra matrici in legno, rame, zinco e acciaio, disegni preparatori, acquerelli, xilografie, incisioni su lastre in rame con il bulino e la puntasecca, acqueforti, acquetinte, litografie e fotoincisioni.
È inoltre presente la rara e grande veduta prospettica “Venetie MD” del 1500 di Jacopo de’ Barbari (1,34 x 2,82 m), la prima rappresentazione di Venezia a volo d’uccello, un vero e proprio modello di riferimento in ambito europeo che segna un “momento magico” – come lo definisce Cesare de Seta, co-curatore dell’esposizione – poiché “corona degnamente una tradizione in cui ricorrono i nomi di Leon Battista Alberti e Jacopo Bellini”.
Sono pure esposti alcuni strumenti di misurazione di appannaggio dei disegnatori o cartografi, come una tavoletta pretoriana e un quadrante, nonché un globo celeste del 1694, dove sono dipinti a mano grifoni e figure femminili da Giacomo Cantelli da Vignola, geografo e cartografo.
Fra gli artisti incisori più rinomati, in mostra opere di Jacopo de’ Barbari, Antoine Lafréry, Federico Agnelli, Marco Antonio Baratteri, Giovan Battista Nolli, Giovan Battista Falda, Matthäus Merian, Giorgio Domenico Fossati, Francesco Panini, Marcantonio Dal Re, Louis Cherbuin, Alfred Guesdon, Gerardo Mercatore, Abramo Ortelio, Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Francesco Cassiano De Silva, Pietro Neurone, Guillaume-Henri Dufour, Antonio Orelli de Capitani, Francesco Catenazzi, Johann Jacob Wetzel, Felice Ferri, Giuseppe Bernardazzi, Heinrich Keller, Rocco Torricelli, Giacomo Mercoli.
CATALOGO
“Imago Urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo” a cura di Cesare de Seta e Nicoletta Ossanna Cavadini, con saggi dei curatori e di Roberto Borri, Giovanna Mori, Raffaele Ruggiero, Daniela Stroffolino, a corredo un’appendice documentaria con un ricco apparato iconografico e una selezione di testi da trattati del XVI e XVII secolo, Silvana Editoriale, 2016, bilingue italiano/inglese, 24 x 24 cm, p. 256, CHF 36.- / Euro 36.
VIDEO DELLA MOSTRA
Come per tutte le esposizioni del m.a.x. museo, la redazione di Ultrafragola (3D Produzioni) ha realizzato un video, visibile in mostra a Chiasso e online sul sito di Ultrafragola (www.ultrafragola.tv).
Il video sarà trasmesso anche su Sky Arte durante il periodo espositivo.
EVENTI COLLATERALI
In correlazione con la mostra sono previsti numerosi eventi:
- visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento:
domenica 6 marzo, ore 10.00
domenica 8 maggio, ore 10.00 in occasione del finissage
- “Mamme, papà e bebè al museo”
visita guidata gratuita a misura di famiglie con bebè con ingresso al museo a pagamento:
sabato 19 marzo, ore 10.30 in occasione di San Giuseppe
Una visita guidata realizzata appositamente per rendere accessibili i luoghi e gli eventi culturali anche alle famiglie con bambini piccoli. Benvenuti passeggini e carrozzine.
- visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche
su prenotazione (eventi@maxmuseo.ch)
- incontro con dibattito
giovedì 21 aprile, ore 17.30
“Da Imago Urbis alle nuove territorialità e frontiere della società moderna”
in collaborazione con “Coscienza Svizzera”
in occasione della presentazione del volume
“Frontiere e coesione. Perché e come sta insieme la Svizzera”
(Armando Dadò Editore, 2016)
presso Spazio Officina, Chiasso
saluti di
Cosimo Risi, già Ambasciatore d’Italia a Berna
Giovanni Merlini, Presidente Deputazione ticinese alle camere federali
tavola rotonda
introduzione di Remigio Ratti, economista
con
Piero Bassetti, economista, Presidente di “Globus et Locus”
Mario Botta, architetto
Gian Paolo Torricelli, geografo
modera Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo
rinfresco
ore 19.00
visita guidata della mostra al m.a.x. museo
ore 20.00
Inoltre durante il periodo espositivo si terranno eventi in correlazione con la mostra promossi da BarattoLì (www.barattoli.ch).
LABORATORI DIDATTICI
Come per ogni esposizione, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici secondo il metodo Bruno Munari. In occasione della mostra dedicata a “Imago Urbis” vengono proposti tre temi:
- “Paesaggio in monotipo”
Con l’utilizzo del torchio potrete stampare in tiratura limitata la vostra opera, proprio come i grandi artisti… e se prendessimo spunto dai paesaggi esposti in mostra?
- “Carte geografiche”
Durante il laboratorio giocheremo a realizzare una carta geografica tattile. Ogni partecipante potrà decidere che materiale usare per rappresentare la sua opera per… viaggiare con le mani! Tu dove vorresti andare?
- “Città ideali”
Prendendo spunto dalle opere in mostra, proveremo anche noi a progettare la nostra città ideale, rappresentandola con vista “a volo d’uccello”. Come sarà la tua città?
I laboratori didattici sono rivolti a scolaresche (scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie) in orario scolastico, dal lunedì al venerdì (su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch), ma si indirizzano anche a bambini interessati il mercoledì pomeriggio, il fine settimana o durante le vacanze se sono seguiti da una merenda (iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch).
Per bambini interessati sono previsti i seguenti laboratori:
- “Paesaggio in monotipo”: sabato 12 marzo, ore 15.00 – 17.00
- “Carte geografiche”: venerdì 1° aprile, ore 14.00 – 17.00 durante le vacanze di Pasqua
- “Città ideali”: sabato 16 aprile, ore 15.00 – 17.00
Tutti i laboratori sono tenuti da operatrici didattiche con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari e si svolgono presso il m.a.x. museo sull’arco di due ore circa con gruppi scolastici di minimo 15 e massimo 25 partecipanti, mentre per gruppi liberi si richiede un minimo di 15 presenze. L’attività è seguita da una visita “attiva” alla mostra.
Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10.- / Euro 10 (bambini), CHF 15.- / Euro 15 (adulti).
Il materiale viene messo a disposizione dal museo.
INIZIATIVE PER L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL M.A.X. MUSEO
- “Gita alla scoperta delle carte geografiche – Firenze”
venerdì 15 aprile e sabato 16 aprile
iscrizione obbligatoria entro sabato 12 marzo
amici@maxmuseo.ch
Visita all’Istituto Geografico Militare di Firenze, al Museo degli strumenti per la cartografia e alla Biblioteca Attilio Mori con la “Sala degli Atlanti”, in particolare alla sala di produzione specifica delle carte geografiche.
Visita ai segreti della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, con percorso nella cupola del Brunelleschi, attraverso intricati corridoi a cielo aperto rimasti chiusi al pubblico per secoli che terminano con un panorama mozzafiato sulla città, là dove si rifugiavano i cartografi per riprendere dall’alto la città.
programma dettagliato: www.centroculturalechiasso.ch/m-a-x-museo/amici
L’esposizione offre un’ampia selezione di carte geografiche, piante e vedute di città che trovano diffusione a partire dal XV secolo grazie all’invenzione della stampa.
Per dipingere una veduta urbana occorreva salire sul campanile più alto o su una torre (come a Venezia e Bologna), su di una collina antistante nei giorni nitidi (Firenze e Roma) o percorrere lo specchio del mare (Napoli, Genova o Barcellona). Inoltre erano necessari il possesso di particolari strumenti tecnici, ma anche una consapevolezza dello spazio urbano, competenze di rilievo topografico e architettonico e un’assoluta destrezza nell’uso della prospettiva o dell’assonometria. Il mestiere di cartografo univa così arte e scienza.
Sarà nel corso dell’Ottocento, però, che la tecnica litografica e fotolitografica consentirà un più ampio spettro di soluzioni, per giungere a coinvolgenti e inattesi virtuosismi del disegno “a volo d’uccello”.
Alle mete predilette dei viaggi – fra cui Roma, Firenze, Napoli, Milano, Parigi, Vienna, Ginevra, Zurigo, Basilea, Berlino, Londra e San Pietroburgo – si affiancano piante e prospettive che raccontano le trasformazioni, i mutamenti e i nuovi sviluppi delle principali capitali europee.
La mostra gode del patrocinio del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione ha luogo domenica 28 febbraio 2016 alle ore 16.00 alla presenza di Cosimo Risi, già Ambasciatore d’Italia a Berna, Patrizia Pintus, Capo Dicastero Cultura di Chiasso, e dei curatori: Cesare de Seta, Professore emerito all’Università degli Studi di Napoli Federico II e fondatore del Centro Studi sull’iconografia della città europea, e Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso.
Un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti alle ore 17.00.
Seguirà alle ore 18.00 una conferenza pubblica di Cesare de Seta dal titolo “Ritratti di città” in collaborazione con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso, presso il Foyer del Cinema Teatro di Chiasso (entrata gratuita).
Il m.a.x. museo resterà aperto fino alle ore 22.00 (ingresso gratuito).
LA MOSTRA
Il ritratto di città è una delle forme di celebrazione del potere urbano, sia esso quello di un re, di un papa, di un principe o di un mecenate, e nasce nel Rinascimento con l’invenzione rivoluzionaria della prospettiva. I primi ritratti di città sono databili all’ultimo trentennio del Quattrocento e la loro manifesta intenzione è quella di mettere in scena la bellezza, la prosperità e la grandezza di capitali dell’Occidente.
Nascono i primi atlanti di città, dal Münster al Merian, dal Braun agli Hogenberg, che hanno lo scopo di far conoscere le città delle varie regioni e gli Stati del mondo allora conosciuto.
Sovrani e principi si appassionano a questo soggetto e commissionano affreschi per adornare i loro palazzi; inoltre acquistano e collezionano carte geografiche e libri di città da conservare e mostrare agli amici negli studioli o nelle biblioteche private. Alle carte e alle piante si appassioneranno in seguito i cultori dell’arte, che opereranno da mecenati e collezionisti.
Un importante corpus esposto per la prima volta al m.a.x. museo proviene dalla Raccolta di carte geografiche della Stamperia della Real Casa Borbonica e consente di avvicinarsi al fenomeno della trasmissione di conoscenza dei luoghi tramite mappe e carte topografiche, più genericamente vedute di città.
Nel corso del Seicento si diffonde nei palazzi aristocratici e altoborghesi l’uso di dedicare una sala all’esposizione e alla catalogazione delle carte geografiche; accanto alla consuetudine di mostrare le piante e vedute di città che erano mete di viaggi, l’appassionato cultore acquistava le carte geografiche per tenersi aggiornato sulla visione geopolitica del tempo.
Attraverso la mostra si desidera mettere in luce anche il lento spostamento del baricentro della produzione a stampa, che nel corso del Seicento si trasferisce, infatti, dall’Italia alla Svizzera, alla Germania, ai Paesi Bassi, quindi in Francia, Spagna e Inghilterra. Importanti centri propulsori della grafica sono Firenze, poi Basilea e Norimberga.
Artisti, architetti e incisori si specializzano nel genere e lentamente si viene formando una vera e propria scienza della rappresentazione urbana. Si fondano scuole di pensiero, nascono botteghe, imprese dapprima xilografiche e poi calcografiche: attraverso la stampa prospera una vera e propria trattatistica di cui sono esposti al m.a.x. museo alcuni esemplari, oltre a libri con disegni e testi descrittivi, delle “guide turistiche” ante litteram.
In mostra carte geografiche dal Rinascimento fino all’Ottocento, come pure piante iconografiche a proiezione zenitale di città ideali e immagini prospettiche di città reali, con il perfezionamento e l’enorme fortuna di genere che ebbero in seguito le rappresentazioni “a volo d’uccello”, fino alle successive vedute romantiche e al disegno ottocentesco di città, ove la pianta urbana e veduta prospettica fungeranno come irrinunciabile strumento di perequazione.
Una sezione particolare è dedicata al Canton Ticino e all’area insubrica con piante e vedute di città situate lungo l’asse di percorrenza nord-sud: da Bellinzona a Locarno, da Lugano a Mendrisio fino a Chiasso e Como. Presente in mostra anche la prima carta a inchiostro e acquarello del territorio del Sottoceneri (baliaggi del Luganese e del Mendrisiotto), disegnata da Pietro Neurone nel 1780, conservata presso la Zentralbibliothek di Zurigo.
L’esposizione è realizzata grazie agli importanti prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli - Stamperia della Real Casa Borbonica, della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, del Centro interdipartimentale di ricerca sull’iconografia della città europea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, della Fondazione Musei Civici di Venezia - Museo Correr, dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, della Zentralbibliothek di Zurigo - Sezione delle carte geografiche e dei libri rari e antichi, di Swisstopo a Berna, dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino, della Biblioteca cantonale di Lugano - Fondo Giorgio Ghiringhelli e Libreria Patria, della Collezione del Comune di Balerna e di numerosi collezionisti privati.
LA MOSTRA IN CIFRE
In mostra oltre 200 pezzi fra matrici in legno, rame, zinco e acciaio, disegni preparatori, acquerelli, xilografie, incisioni su lastre in rame con il bulino e la puntasecca, acqueforti, acquetinte, litografie e fotoincisioni.
È inoltre presente la rara e grande veduta prospettica “Venetie MD” del 1500 di Jacopo de’ Barbari (1,34 x 2,82 m), la prima rappresentazione di Venezia a volo d’uccello, un vero e proprio modello di riferimento in ambito europeo che segna un “momento magico” – come lo definisce Cesare de Seta, co-curatore dell’esposizione – poiché “corona degnamente una tradizione in cui ricorrono i nomi di Leon Battista Alberti e Jacopo Bellini”.
Sono pure esposti alcuni strumenti di misurazione di appannaggio dei disegnatori o cartografi, come una tavoletta pretoriana e un quadrante, nonché un globo celeste del 1694, dove sono dipinti a mano grifoni e figure femminili da Giacomo Cantelli da Vignola, geografo e cartografo.
Fra gli artisti incisori più rinomati, in mostra opere di Jacopo de’ Barbari, Antoine Lafréry, Federico Agnelli, Marco Antonio Baratteri, Giovan Battista Nolli, Giovan Battista Falda, Matthäus Merian, Giorgio Domenico Fossati, Francesco Panini, Marcantonio Dal Re, Louis Cherbuin, Alfred Guesdon, Gerardo Mercatore, Abramo Ortelio, Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Francesco Cassiano De Silva, Pietro Neurone, Guillaume-Henri Dufour, Antonio Orelli de Capitani, Francesco Catenazzi, Johann Jacob Wetzel, Felice Ferri, Giuseppe Bernardazzi, Heinrich Keller, Rocco Torricelli, Giacomo Mercoli.
CATALOGO
“Imago Urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo” a cura di Cesare de Seta e Nicoletta Ossanna Cavadini, con saggi dei curatori e di Roberto Borri, Giovanna Mori, Raffaele Ruggiero, Daniela Stroffolino, a corredo un’appendice documentaria con un ricco apparato iconografico e una selezione di testi da trattati del XVI e XVII secolo, Silvana Editoriale, 2016, bilingue italiano/inglese, 24 x 24 cm, p. 256, CHF 36.- / Euro 36.
VIDEO DELLA MOSTRA
Come per tutte le esposizioni del m.a.x. museo, la redazione di Ultrafragola (3D Produzioni) ha realizzato un video, visibile in mostra a Chiasso e online sul sito di Ultrafragola (www.ultrafragola.tv).
Il video sarà trasmesso anche su Sky Arte durante il periodo espositivo.
EVENTI COLLATERALI
In correlazione con la mostra sono previsti numerosi eventi:
- visite guidate gratuite con ingresso al museo a pagamento:
domenica 6 marzo, ore 10.00
domenica 8 maggio, ore 10.00 in occasione del finissage
- “Mamme, papà e bebè al museo”
visita guidata gratuita a misura di famiglie con bebè con ingresso al museo a pagamento:
sabato 19 marzo, ore 10.30 in occasione di San Giuseppe
Una visita guidata realizzata appositamente per rendere accessibili i luoghi e gli eventi culturali anche alle famiglie con bambini piccoli. Benvenuti passeggini e carrozzine.
- visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche
su prenotazione (eventi@maxmuseo.ch)
- incontro con dibattito
giovedì 21 aprile, ore 17.30
“Da Imago Urbis alle nuove territorialità e frontiere della società moderna”
in collaborazione con “Coscienza Svizzera”
in occasione della presentazione del volume
“Frontiere e coesione. Perché e come sta insieme la Svizzera”
(Armando Dadò Editore, 2016)
presso Spazio Officina, Chiasso
saluti di
Cosimo Risi, già Ambasciatore d’Italia a Berna
Giovanni Merlini, Presidente Deputazione ticinese alle camere federali
tavola rotonda
introduzione di Remigio Ratti, economista
con
Piero Bassetti, economista, Presidente di “Globus et Locus”
Mario Botta, architetto
Gian Paolo Torricelli, geografo
modera Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo
rinfresco
ore 19.00
visita guidata della mostra al m.a.x. museo
ore 20.00
Inoltre durante il periodo espositivo si terranno eventi in correlazione con la mostra promossi da BarattoLì (www.barattoli.ch).
LABORATORI DIDATTICI
Come per ogni esposizione, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici secondo il metodo Bruno Munari. In occasione della mostra dedicata a “Imago Urbis” vengono proposti tre temi:
- “Paesaggio in monotipo”
Con l’utilizzo del torchio potrete stampare in tiratura limitata la vostra opera, proprio come i grandi artisti… e se prendessimo spunto dai paesaggi esposti in mostra?
- “Carte geografiche”
Durante il laboratorio giocheremo a realizzare una carta geografica tattile. Ogni partecipante potrà decidere che materiale usare per rappresentare la sua opera per… viaggiare con le mani! Tu dove vorresti andare?
- “Città ideali”
Prendendo spunto dalle opere in mostra, proveremo anche noi a progettare la nostra città ideale, rappresentandola con vista “a volo d’uccello”. Come sarà la tua città?
I laboratori didattici sono rivolti a scolaresche (scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie) in orario scolastico, dal lunedì al venerdì (su prenotazione: eventi@maxmuseo.ch), ma si indirizzano anche a bambini interessati il mercoledì pomeriggio, il fine settimana o durante le vacanze se sono seguiti da una merenda (iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch).
Per bambini interessati sono previsti i seguenti laboratori:
- “Paesaggio in monotipo”: sabato 12 marzo, ore 15.00 – 17.00
- “Carte geografiche”: venerdì 1° aprile, ore 14.00 – 17.00 durante le vacanze di Pasqua
- “Città ideali”: sabato 16 aprile, ore 15.00 – 17.00
Tutti i laboratori sono tenuti da operatrici didattiche con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari e si svolgono presso il m.a.x. museo sull’arco di due ore circa con gruppi scolastici di minimo 15 e massimo 25 partecipanti, mentre per gruppi liberi si richiede un minimo di 15 presenze. L’attività è seguita da una visita “attiva” alla mostra.
Il costo complessivo per laboratorio è di CHF 10.- / Euro 10 (bambini), CHF 15.- / Euro 15 (adulti).
Il materiale viene messo a disposizione dal museo.
INIZIATIVE PER L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL M.A.X. MUSEO
- “Gita alla scoperta delle carte geografiche – Firenze”
venerdì 15 aprile e sabato 16 aprile
iscrizione obbligatoria entro sabato 12 marzo
amici@maxmuseo.ch
Visita all’Istituto Geografico Militare di Firenze, al Museo degli strumenti per la cartografia e alla Biblioteca Attilio Mori con la “Sala degli Atlanti”, in particolare alla sala di produzione specifica delle carte geografiche.
Visita ai segreti della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, con percorso nella cupola del Brunelleschi, attraverso intricati corridoi a cielo aperto rimasti chiusi al pubblico per secoli che terminano con un panorama mozzafiato sulla città, là dove si rifugiavano i cartografi per riprendere dall’alto la città.
programma dettagliato: www.centroculturalechiasso.ch/m-a-x-museo/amici
28
febbraio 2016
Imago Urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Dal 28 febbraio all'otto maggio 2016
disegno e grafica
Location
M.A.X.MUSEO
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
Intero adulti: CHF 10.- / Euro 10
Ridotto (pensionati AVS, AI, studenti, TCS, TCI, FAI SWISS, FAI e convenzionati): CHF 7.- / Euro 7
Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF 5.- / Euro 5
Metà prezzo: Chiasso Card
Gratuito: bambini fino a 7 anni – “Passaporto Musei svizzeri” – membri ICOM-International Council of Museums – giornalisti – membri Visarte – membri Aiap – associazione amici del m.a.x. museo
Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-12 e 14-18
Vernissage
28 Febbraio 2016, ore 16
Autore
Curatore