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Adalberto Borioli – …e lentamente prende forma
La personale presenta diversi lavori che vanno dal 2013 ad oggi. Alcune grandi carte, acrilici su tela e una serie di pastelli di piccole dimensioni. Su tutti il colore gioca un ruolo totalizzante e coinvolgente. Saranno in galleria anche diverse plaquette edite dall’artista per “Il Robot Adorabile”
Comunicato stampa
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Giovedì 3 marzo si inaugura allo Studio Masiero la personale di Adalberto Borioli “…e lentamente prende forma” a cura di Claudio Cerritelli.
L’artista conosciuto per essere pittore, incisore, editore di libri d’arte e musicista, espone cinque grandi tempere su carta e una serie di pastelli appartenenti alla sua ultima produzione. Come scrive Cerritelli nel testo di presentazione alla mostra:
“Osservando i recenti dipinti di Adalberto Borioli si avverte la scomparsa graduale delle partiture geometriche, il dissolversi dei sottili tracciati lineari che nei periodi precedenti sostenevano gli affioramenti del colore, tramiti del visibile verso misteriose apparizioni, spazi di luce tacitamente prossimi all’invisibile.”
Le tempere su carta appaiono dunque un unico dialogo con il colore e la luce, i grigi e gli azzurri, note dominanti della sua visione pittorica, si aprono lentamente sul bianco, illuminando la composizione cromatica.
Nei pastelli invece, come afferma Borioli per la mostra Lapis Ludica (Sblu_spazioalbello, Milano, 2009), descrivendo la tecnica da lui molto sperimentata: “[…] il pastello, materiale quasi incorporeo, volatile, sensibile alle sollecitazioni della mano, in trepida intimità di segni, […] (diventa) un’impalpabile presenza che si dissolve e svanisce in polvere di luce”
Le opere esposte suggeriscono dunque luoghi indefiniti e illimitati, vortici di colori e luci. “…e lentamente prende forma”, dice l’artista evocando spazi che emergono nel divenire della luce dentro sè stessa, continuo trasmutare dell’immagine tra dense fuliggini e sensazioni volatili, tensioni in apparenza minime, eppure in grado di suscitare sguardi elevati, spaesamenti e stupori, transiti visionari per i nostri sensi. Del resto, ciò che è importante per Borioli è che la pittura sia sempre in attesa di ciò che deve ancora accadere, che il suo prolungato processo possa svelare ciò che sta nascosto nella pittura stessa, dilatando i confini di ogni apparente orizzonte.” (CC)
Saranno in galleria anche diverse plaquette edite dall’artista per “Il Robot Adorabile”, (anagramma del nome Adalberto Borioli) collana di libri d’arte, poesie e aforismi, accompagnate da piccole opere originali.
Un’altra esposizione delle opere di Borioli, a cura di Studio Masiero, si trova ora nelle sale dell’eco-design Hotel Mulino Grande di Cusago e si potrà visitare fino maggio 2016.
Adalberto Borioli è nato a Milano nel 1936, ha studiato affresco presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco. Dal 1962 la sua pittura è stata presentata in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui si ricordano le più recenti: L’Europa nel segno, Centro Culturale Santa Maria della Pietà (Cremona, 2015); Polifonie, Auditorium Verdi (Milano, 2015); In attesa dell'Expo. Artisti a Milano, Spazio Soderini-Provincia di Milano (Milano 2014); Jean Cocteau a Vigoleno (Vigoleno, 2011); Spazi Paralleli, Spazio Symposium (Milano, 2010); Lapis Ludica, Palazzo delle Stelline, (Milano 2009); Biennale dell’Incisione (Cremona, 2009); Biblioteca Salita dei Frati (Lugano, 2008); Istituto Italiano di Cultura (Bruxelles, 2006);
La sua attività calcografica inizia a Urbino nel 1980 a contatto con i diversi incisori di quel contesto artistico. Incide e stampa in autonomia con il proprio torchio in studio, realizzando carte di diverse dimensioni, dove l’astrazione della sua pittura viene resa al bulino, puntasecca e acquaforte. Ha ricevuto numerosi premi, sia per la pittura che per l’incisione (tra cui il primo premio nella II e nella VIII Rassegna Nazionale dell’Incisione di Nova Milanese) e segnalazioni in diversi concorsi d’arte. Nel 2003 realizza una incisione per il testo teatrale di Mario Luzi “Il fiore del dolore”, edito da “Archivi del‘900” di Milano. Più di 60 plaquette sono edite da “Pulcinoelefante” e dal 1998 ha editato oltre 70 titoli per “Il Robot Adorabile” con aforismi e poesie di vari autori che accompagnano i suoi lavori. Ancora per I Quaderni di Orfeo ha pubblicato due lavori e uno per i tipi di Josef Weiss.
La profonda conoscenza del panorama artistico milanese lo ha portato presto ad organizzare diverse collettive in spazi pubblici e privati. Sua l’iniziativa di programmare le esposizioni alla storica libreria Bocca di Milano, con cui ha collaborato dal 1997 per dieci anni.
Nella sua biografia non si può tralasciare l'intensa attività di musicista, oltre 10 anni con l'orchestra della Scala di Milano e più di 40 partecipazioni a concerti e registrazioni con l'orchestra della Svizzera Italiana.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Hanno scritto di lui tra gli altri Donatella Airoldi, Adriano Altamira, Giovanni Barbieri, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Alberto Castaldini, Lino Cavallari, Claudio Cerritelli, Mauro Corradini, Vittorio Cozzoli, Ivan Croce, Nicola Dal Falco, Giuliano Della Pergola, Floriano De Santi, Sara Fontana, Matteo Galbiati, Tiziana Groff, Luciano Inga Pin, Maria Lenti, Mario Lepore, Donatella Marchi, Piero Marelli, Elverio Maurizi, Lorenzo Morandotti, Luca Pietro Nicoletti, Antonio Pilati, Mario Perazzi, Mario Raciti, Mario Radice, Elisabetta Staudacher, Pierluigi Senna, Stefano Soddu, Alessandro Soldini.
L’artista conosciuto per essere pittore, incisore, editore di libri d’arte e musicista, espone cinque grandi tempere su carta e una serie di pastelli appartenenti alla sua ultima produzione. Come scrive Cerritelli nel testo di presentazione alla mostra:
“Osservando i recenti dipinti di Adalberto Borioli si avverte la scomparsa graduale delle partiture geometriche, il dissolversi dei sottili tracciati lineari che nei periodi precedenti sostenevano gli affioramenti del colore, tramiti del visibile verso misteriose apparizioni, spazi di luce tacitamente prossimi all’invisibile.”
Le tempere su carta appaiono dunque un unico dialogo con il colore e la luce, i grigi e gli azzurri, note dominanti della sua visione pittorica, si aprono lentamente sul bianco, illuminando la composizione cromatica.
Nei pastelli invece, come afferma Borioli per la mostra Lapis Ludica (Sblu_spazioalbello, Milano, 2009), descrivendo la tecnica da lui molto sperimentata: “[…] il pastello, materiale quasi incorporeo, volatile, sensibile alle sollecitazioni della mano, in trepida intimità di segni, […] (diventa) un’impalpabile presenza che si dissolve e svanisce in polvere di luce”
Le opere esposte suggeriscono dunque luoghi indefiniti e illimitati, vortici di colori e luci. “…e lentamente prende forma”, dice l’artista evocando spazi che emergono nel divenire della luce dentro sè stessa, continuo trasmutare dell’immagine tra dense fuliggini e sensazioni volatili, tensioni in apparenza minime, eppure in grado di suscitare sguardi elevati, spaesamenti e stupori, transiti visionari per i nostri sensi. Del resto, ciò che è importante per Borioli è che la pittura sia sempre in attesa di ciò che deve ancora accadere, che il suo prolungato processo possa svelare ciò che sta nascosto nella pittura stessa, dilatando i confini di ogni apparente orizzonte.” (CC)
Saranno in galleria anche diverse plaquette edite dall’artista per “Il Robot Adorabile”, (anagramma del nome Adalberto Borioli) collana di libri d’arte, poesie e aforismi, accompagnate da piccole opere originali.
Un’altra esposizione delle opere di Borioli, a cura di Studio Masiero, si trova ora nelle sale dell’eco-design Hotel Mulino Grande di Cusago e si potrà visitare fino maggio 2016.
Adalberto Borioli è nato a Milano nel 1936, ha studiato affresco presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco. Dal 1962 la sua pittura è stata presentata in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui si ricordano le più recenti: L’Europa nel segno, Centro Culturale Santa Maria della Pietà (Cremona, 2015); Polifonie, Auditorium Verdi (Milano, 2015); In attesa dell'Expo. Artisti a Milano, Spazio Soderini-Provincia di Milano (Milano 2014); Jean Cocteau a Vigoleno (Vigoleno, 2011); Spazi Paralleli, Spazio Symposium (Milano, 2010); Lapis Ludica, Palazzo delle Stelline, (Milano 2009); Biennale dell’Incisione (Cremona, 2009); Biblioteca Salita dei Frati (Lugano, 2008); Istituto Italiano di Cultura (Bruxelles, 2006);
La sua attività calcografica inizia a Urbino nel 1980 a contatto con i diversi incisori di quel contesto artistico. Incide e stampa in autonomia con il proprio torchio in studio, realizzando carte di diverse dimensioni, dove l’astrazione della sua pittura viene resa al bulino, puntasecca e acquaforte. Ha ricevuto numerosi premi, sia per la pittura che per l’incisione (tra cui il primo premio nella II e nella VIII Rassegna Nazionale dell’Incisione di Nova Milanese) e segnalazioni in diversi concorsi d’arte. Nel 2003 realizza una incisione per il testo teatrale di Mario Luzi “Il fiore del dolore”, edito da “Archivi del‘900” di Milano. Più di 60 plaquette sono edite da “Pulcinoelefante” e dal 1998 ha editato oltre 70 titoli per “Il Robot Adorabile” con aforismi e poesie di vari autori che accompagnano i suoi lavori. Ancora per I Quaderni di Orfeo ha pubblicato due lavori e uno per i tipi di Josef Weiss.
La profonda conoscenza del panorama artistico milanese lo ha portato presto ad organizzare diverse collettive in spazi pubblici e privati. Sua l’iniziativa di programmare le esposizioni alla storica libreria Bocca di Milano, con cui ha collaborato dal 1997 per dieci anni.
Nella sua biografia non si può tralasciare l'intensa attività di musicista, oltre 10 anni con l'orchestra della Scala di Milano e più di 40 partecipazioni a concerti e registrazioni con l'orchestra della Svizzera Italiana.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Hanno scritto di lui tra gli altri Donatella Airoldi, Adriano Altamira, Giovanni Barbieri, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Alberto Castaldini, Lino Cavallari, Claudio Cerritelli, Mauro Corradini, Vittorio Cozzoli, Ivan Croce, Nicola Dal Falco, Giuliano Della Pergola, Floriano De Santi, Sara Fontana, Matteo Galbiati, Tiziana Groff, Luciano Inga Pin, Maria Lenti, Mario Lepore, Donatella Marchi, Piero Marelli, Elverio Maurizi, Lorenzo Morandotti, Luca Pietro Nicoletti, Antonio Pilati, Mario Perazzi, Mario Raciti, Mario Radice, Elisabetta Staudacher, Pierluigi Senna, Stefano Soddu, Alessandro Soldini.
03
marzo 2016
Adalberto Borioli – …e lentamente prende forma
Dal 03 marzo all'otto aprile 2016
arte contemporanea
Location
STUDIO MASIERO
Milano, Via Eugenio Villoresi, 28, (Milano)
Milano, Via Eugenio Villoresi, 28, (Milano)
Orario di apertura
martedì - venerdì ore 15.00 - 19.00, per altri giorni e orari su appuntamento
Vernissage
3 Marzo 2016, ore 18.30
Autore
Curatore