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Paul Alex Samaniego – Origo. Giorno VII. L’Uomo
La creazione è conclusa con l’opera più elevata: l’uomo. Questo è solo l’inizio della successiva evoluzione che porta alla mutazione radicale della terra.
Paul Alex Samaniego introduce il giorno VII nella sua più grande complessità, il giorno del teorico riposo, che poi è l’inizio del caos.
Comunicato stampa
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Paul Alex Samaniego ci ha aperto una porta sulla riflessione della creazione del mondo e quella dell’uomo, un quesito che tormenta gli animi sensibili che cercano le risposte al perché delle cose. Tutte le religioni si sono preoccupate di tracciare narrazioni sulle origini del cosmo e del genere umano, la religione cristiana consacra il Libro della Genesi a questa spiegazione, in questo racconto l'uomo è l’essenza della creazione, quale dominatore di tutto e viene rimarcato come tutto sia stato creato in ragione d'amore per lui. Il mondo contemporaneo fa il proprio resoconto formulando le ipotesi sull'origine del cosmo, e Paul A. Samaniego traccia il suo percorso visivo fatto di tratti complessi ed intricati fino ad arrivare alla creazione dell’uomo, e poi s’interroga sul divenire.
Cosa accade dopo il compimento dell’opera sublime? Nel dopo, l’uomo procede nella conquista, e l’evoluzione della sua esistenza è una descrizione d’incremento e d’intensificazione; l’artista facendo un gran salto fino ai nostri giorni denuncia la decadenza che contraddistingue l’operato dell’umanità, e ci propone l’analisi dello scenario attuale nel quale viviamo palesando alcuni dei problemi del mondo moderno, vagliando l’economia ponendola nel suo ruolo preminente come attualmente viene considerata. La legge della domanda e dell’offerta fondamentale nei quesiti economici, il problema delle case popolari che ripercorre l’arcaica problematica del focolare, la televisione come mezzo di comunicazione a senso unico che tendenzialmente viene utilizzato nella manipolazione delle masse.
Il passaggio dal racconto della creazione a quello del mondo contemporaneo avviene attraverso l’uomo, formalmente l’artista passa da un segno circolare sferico alle linee rette che si intersecano, si sovrappongono o divergono; queste linee vogliono contraddistinguere l’evoluzione quasi ripercorrendo gli schemi a noi ben noti dei raggisti russi, che si rivelano in una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo, creando forme spaziali risultanti dall’intersezione di raggi riflessi dai vari oggetti. Il tutto creato secondo la sua tecnica che ricorda i dipinti rupestri che nell’uomo preistorico si risolveva nell’esigenza di un racconto della propria semplice vita e degli animali che li circondavano. L’artista ripropone la tecnica con il carbone, la cenere, la terra, aggiungendo colla arabica e smalto acrilico, su un supporto di ecopelle materiale utilizzato nei nostri giorni, per un racconto più complesso di ciò che è diventato l’uomo ed i problemi e le abitudini della vita attuale.
Dal punto di vista concettuale l’analisi del mondo presente è presentato come un mondo veloce e superficiale, che non si ferma a fare le domande giuste, quelle che riguardano i valori fondamentali ed i diritti che tutti gli uomini dovrebbero avere per condurre una vita degna di tale nome.
Micaela Legnaioli
Cosa accade dopo il compimento dell’opera sublime? Nel dopo, l’uomo procede nella conquista, e l’evoluzione della sua esistenza è una descrizione d’incremento e d’intensificazione; l’artista facendo un gran salto fino ai nostri giorni denuncia la decadenza che contraddistingue l’operato dell’umanità, e ci propone l’analisi dello scenario attuale nel quale viviamo palesando alcuni dei problemi del mondo moderno, vagliando l’economia ponendola nel suo ruolo preminente come attualmente viene considerata. La legge della domanda e dell’offerta fondamentale nei quesiti economici, il problema delle case popolari che ripercorre l’arcaica problematica del focolare, la televisione come mezzo di comunicazione a senso unico che tendenzialmente viene utilizzato nella manipolazione delle masse.
Il passaggio dal racconto della creazione a quello del mondo contemporaneo avviene attraverso l’uomo, formalmente l’artista passa da un segno circolare sferico alle linee rette che si intersecano, si sovrappongono o divergono; queste linee vogliono contraddistinguere l’evoluzione quasi ripercorrendo gli schemi a noi ben noti dei raggisti russi, che si rivelano in una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo, creando forme spaziali risultanti dall’intersezione di raggi riflessi dai vari oggetti. Il tutto creato secondo la sua tecnica che ricorda i dipinti rupestri che nell’uomo preistorico si risolveva nell’esigenza di un racconto della propria semplice vita e degli animali che li circondavano. L’artista ripropone la tecnica con il carbone, la cenere, la terra, aggiungendo colla arabica e smalto acrilico, su un supporto di ecopelle materiale utilizzato nei nostri giorni, per un racconto più complesso di ciò che è diventato l’uomo ed i problemi e le abitudini della vita attuale.
Dal punto di vista concettuale l’analisi del mondo presente è presentato come un mondo veloce e superficiale, che non si ferma a fare le domande giuste, quelle che riguardano i valori fondamentali ed i diritti che tutti gli uomini dovrebbero avere per condurre una vita degna di tale nome.
Micaela Legnaioli
16
febbraio 2016
Paul Alex Samaniego – Origo. Giorno VII. L’Uomo
Dal 16 febbraio al primo marzo 2016
arte contemporanea
Location
MENEXA
Roma, Via Di Montoro, 3, (Roma)
Roma, Via Di Montoro, 3, (Roma)
Orario di apertura
Lun-Ven 10:00-19:00 - SAbato su appuntamento
Vernissage
16 Febbraio 2016, ore 18:30
Autore
Curatore