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Denis Riva – Carte Sospese
Dopo Dicotomia, bipersonale di Alberonero e Martina Merlini in cui lo spettatore è stato catturato da forme e texture in una sfida tra bianco, nero e colori, ecco il mondo di Denis Riva fatto di carta e pittura
Comunicato stampa
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Dopo Dicotomia, bipersonale di Alberonero e Martina Merlini in cui lo spettatore è stato catturato da forme e texture in una sfida tra bianco, nero e colori, ecco il mondo di Denis Riva fatto di carta e pittura.
Termine chiave della mostra è la Sospensione, in linea con il tema cardine della nuova stagione di Atipografia: Epochè.
Le porte di Atipografia si apriranno sui “Paesaggi di carta”, opere sulla sintesi del paesaggio, quasi a voler illudere l’occhio dello spettatore che pensa di essere di fronte ad un dipinto mentre si trova di fronte carte colorate dal tempo.
Denis Riva da anni colleziona e raccoglie carte: lettere dei primi ‘900 ad opera di avvocati, pagine di vecchi manuali scolastici, ma anche carte vergini cui il tempo ha conferito tonalità irripetibili. La sovrapposizione di queste dà vita a orizzonti che fanno sognare paesaggi.
Durante la residenza in Atipografia, l’artista emiliano ha studiato il paesaggio del territorio che ritroviamo proprio nella sala d’ingresso.
La mostra prosegue con un’importante installazione: “L’è”. Il nome evoca Epochè nella sua forma più sintetica.
Lo spettatore è invitato ad attraversare una giungla cartacea.
Metri di carta sono sospesi dal soffitto a terra e, in alcuni di essi, appare una proiezione di disegni e figure fluide che si susseguono con un ritmo narrativo.
Proprio in questo momento ci si addentra nell’immaginario di Deriva, una fauna onirica che pone interrogativi sul quotidiano e sull’assenza di tempo.
La riflessione confluisce nell’opera “Voler diventare o sostituire qualcos’altro in sospensione dopo un salto”, la grande carta di cinque metri che racchiude la sintesi del paesaggio alla deriva, dove carta, disegno e pittura si fondono.
La struttura di ferro dell’antica vetrata funge da cornice ad una serie di disegni quadrati : “Dreams of donkey”. Ognuno di essi prende forma da una macchia direzionata che per espandersi utilizza lievito madre e diventa figura con l’aiuto pastello e penna.
Denis Riva si affida alla natura (lievito madre) che è punto di partenza per il disegno. L’artista la definisce cosi “una serie dedicata al voler trasformarsi in qualcos’altro, alla semplificazione di situazioni ingestibili che diventano anche piacevoli.”
A concludere il percorso una grande tela 150 x 150 cm, “Cadono dal cielo come divinità”,
caratterizzata da un paesaggio dai toni azzurri.
Le nuvole del cielo ci consegnano cani che, una volta toccato il suolo, iniziano a correre; come ultimo elogio alla magnificenza della natura.
Deriva lavora con la precisione dello scienziato, la semplicità del bambino e la produttività della formica, affidandosi anche all’intervento del caso. Riporta l’equilibrio nel caos degli elementi, o lo sconvolge provocando reazioni imprevedibili, in un’oscillazione continua fra ironia e riflessione profonda.
Una mostra ricca di opere, che pone ragionamenti profondi e incontra anche le sensibilità più giovani. Un grande evento per Atipografia che, grazie all’opera di Denis, riprende a distanza di un anno, (ricordiamo Bianconi), la potenza narrativa del disegno.
ESPOSIZIONI RECENTI (c) collettiva (p) personale (f) fiera
Denis Riva, detto Deriva, nasce nel 1979 a Cento/Follina, vive e lavora a Follina (Treviso).
Dipinge da sempre e, dopo aver concluso l’istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara, è rimasto perennemente impegnato nella sua ricerca personale. Adora sperimentare e fondere tecniche artistiche diverse.
2015
Lungofiume – c – Residenza BoCs – Cosenza
L’eroico manoscritto – c – Artexplora / Biblioteca Malatestina – Cesena
Cristallino / Il pensiero è un abisso – c – MUSAS – Santarcangelo di Romagna
Germinal / Chiamata collettiva – c- Palazzo Don Baronio – Savignano sul Rubicone (Fc)
Ritorno – p – Trart – Trieste
Casa – p – Ex Collegio San Giuseppe – Follina tv
Peter – c – Trart – Trieste
2014
Paludi organizzate – p – Casa d’Arte il Vicolo – Bondeno fe
Selvatico.tre/una testa che guarda – c – Museo Civico delle Cappuccine – Bagnacavallo ra
Deriva crociere – p – Agitprop Galerie – Mestre ve
Spiegare il paesaggio – p – Camino Contro Corrente. Strade dell’Est – Camino al Tagliamento ud
Ghisa art fusion/del sangue e di altri racconti – p – Metamorfosi Art Gallery – Fabbrica Saccardo – Schio vi
Cambio di muta – p – Nuovo Spazio di Casso – Casso bl
Mucchio selvaggio – c – D406 Fedeli alla Linea – Modena
Magie in(utili) – bp – Loft Gallery – Corigliano Calabro cs
Memoria involontaria – c – Trart – Trieste
Fluide maniere – p – Atelier Architettura Ambrosi/Fucigna – Vicenza
Per morgantina – c – Catania Art Gallery – Catania
Muta invernale – p – D406 Fedeli alla Linea – Modena
U liotru – c – Catania Art Gallery – Catania
Ferrara in hersbruck – c – Deutsches Hirtemuseum der Stadt Hersbruck – Hersbruck
Setup art fair – f – Bologna
Termine chiave della mostra è la Sospensione, in linea con il tema cardine della nuova stagione di Atipografia: Epochè.
Le porte di Atipografia si apriranno sui “Paesaggi di carta”, opere sulla sintesi del paesaggio, quasi a voler illudere l’occhio dello spettatore che pensa di essere di fronte ad un dipinto mentre si trova di fronte carte colorate dal tempo.
Denis Riva da anni colleziona e raccoglie carte: lettere dei primi ‘900 ad opera di avvocati, pagine di vecchi manuali scolastici, ma anche carte vergini cui il tempo ha conferito tonalità irripetibili. La sovrapposizione di queste dà vita a orizzonti che fanno sognare paesaggi.
Durante la residenza in Atipografia, l’artista emiliano ha studiato il paesaggio del territorio che ritroviamo proprio nella sala d’ingresso.
La mostra prosegue con un’importante installazione: “L’è”. Il nome evoca Epochè nella sua forma più sintetica.
Lo spettatore è invitato ad attraversare una giungla cartacea.
Metri di carta sono sospesi dal soffitto a terra e, in alcuni di essi, appare una proiezione di disegni e figure fluide che si susseguono con un ritmo narrativo.
Proprio in questo momento ci si addentra nell’immaginario di Deriva, una fauna onirica che pone interrogativi sul quotidiano e sull’assenza di tempo.
La riflessione confluisce nell’opera “Voler diventare o sostituire qualcos’altro in sospensione dopo un salto”, la grande carta di cinque metri che racchiude la sintesi del paesaggio alla deriva, dove carta, disegno e pittura si fondono.
La struttura di ferro dell’antica vetrata funge da cornice ad una serie di disegni quadrati : “Dreams of donkey”. Ognuno di essi prende forma da una macchia direzionata che per espandersi utilizza lievito madre e diventa figura con l’aiuto pastello e penna.
Denis Riva si affida alla natura (lievito madre) che è punto di partenza per il disegno. L’artista la definisce cosi “una serie dedicata al voler trasformarsi in qualcos’altro, alla semplificazione di situazioni ingestibili che diventano anche piacevoli.”
A concludere il percorso una grande tela 150 x 150 cm, “Cadono dal cielo come divinità”,
caratterizzata da un paesaggio dai toni azzurri.
Le nuvole del cielo ci consegnano cani che, una volta toccato il suolo, iniziano a correre; come ultimo elogio alla magnificenza della natura.
Deriva lavora con la precisione dello scienziato, la semplicità del bambino e la produttività della formica, affidandosi anche all’intervento del caso. Riporta l’equilibrio nel caos degli elementi, o lo sconvolge provocando reazioni imprevedibili, in un’oscillazione continua fra ironia e riflessione profonda.
Una mostra ricca di opere, che pone ragionamenti profondi e incontra anche le sensibilità più giovani. Un grande evento per Atipografia che, grazie all’opera di Denis, riprende a distanza di un anno, (ricordiamo Bianconi), la potenza narrativa del disegno.
ESPOSIZIONI RECENTI (c) collettiva (p) personale (f) fiera
Denis Riva, detto Deriva, nasce nel 1979 a Cento/Follina, vive e lavora a Follina (Treviso).
Dipinge da sempre e, dopo aver concluso l’istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara, è rimasto perennemente impegnato nella sua ricerca personale. Adora sperimentare e fondere tecniche artistiche diverse.
2015
Lungofiume – c – Residenza BoCs – Cosenza
L’eroico manoscritto – c – Artexplora / Biblioteca Malatestina – Cesena
Cristallino / Il pensiero è un abisso – c – MUSAS – Santarcangelo di Romagna
Germinal / Chiamata collettiva – c- Palazzo Don Baronio – Savignano sul Rubicone (Fc)
Ritorno – p – Trart – Trieste
Casa – p – Ex Collegio San Giuseppe – Follina tv
Peter – c – Trart – Trieste
2014
Paludi organizzate – p – Casa d’Arte il Vicolo – Bondeno fe
Selvatico.tre/una testa che guarda – c – Museo Civico delle Cappuccine – Bagnacavallo ra
Deriva crociere – p – Agitprop Galerie – Mestre ve
Spiegare il paesaggio – p – Camino Contro Corrente. Strade dell’Est – Camino al Tagliamento ud
Ghisa art fusion/del sangue e di altri racconti – p – Metamorfosi Art Gallery – Fabbrica Saccardo – Schio vi
Cambio di muta – p – Nuovo Spazio di Casso – Casso bl
Mucchio selvaggio – c – D406 Fedeli alla Linea – Modena
Magie in(utili) – bp – Loft Gallery – Corigliano Calabro cs
Memoria involontaria – c – Trart – Trieste
Fluide maniere – p – Atelier Architettura Ambrosi/Fucigna – Vicenza
Per morgantina – c – Catania Art Gallery – Catania
Muta invernale – p – D406 Fedeli alla Linea – Modena
U liotru – c – Catania Art Gallery – Catania
Ferrara in hersbruck – c – Deutsches Hirtemuseum der Stadt Hersbruck – Hersbruck
Setup art fair – f – Bologna
06
febbraio 2016
Denis Riva – Carte Sospese
Dal 06 febbraio al 26 marzo 2016
arte contemporanea
Location
ATIPOGRAFIA
Arzignano, Piazza Campo Marzio, 26, (Vicenza)
Arzignano, Piazza Campo Marzio, 26, (Vicenza)
Orario di apertura
da venerdì a domenica dalle 11 alle 19, su appuntamento durante la settimana
Vernissage
6 Febbraio 2016, ore 18
Autore