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Yanyan Huang – Ex silentio
prima mostra personale di Yanyan Huang (nato nel 1988 in Sichuan, China). In un percorso claustrofobico e affastellato, la mostra indaga i diversi supporti utilizzati dall’artista – tessuti, tele, lightbox, disegni e ceramiche – e percorre la sua ricca produzione pittorica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BASEMENT ROMA annuncia la prima mostra personale di Yanyan Huang (born in 1988 in Sichuan, China.)
In un percorso claustrofobico e affastellato, la mostra indaga i diversi supporti utilizzati dall’artista – tessuti, tele, lightbox, disegni e ceramiche – e percorre la sua ricca produzione pittorica, ipnotica e gestuale, nonchè il processo di continuo slittamento tra identità e alterità, tra pieno e vuoto, tra memoria e futuro, tra voce e silenzio.
L’artista, nata in Cina, cresciuta negli States e scissa tra luoghi, culture e lingue diverse – vive infatti tra Pechino, Firenze e Los Angeles – alimenta un melting pop di geografie, modelli, storie, opportunità di relazioni, una mappatura mnemonica in cui è non è possibile setacciare un ordine, una direzione, punti o confini distinti.
Impulsi, intenzioni e possibilità inattesi, tradizioni e rimandi, vuoti e accellerazioni, fato e desiderio, traiettorie opposte si mescolano in un processo di accumulazione e sottrazione, appropriazione e rinuncia, pausa e spinta, lentezza e frenesia.
“Per un momento forse un barlume di felicità, e un attimo dopo, di nuovo la stessa disperazione e la stessa corsa per avere di più.”
Infiniti gesti fanno capo a un unico segno, non sostituibile, non cancellabile che l’artista interpreta come quello di una mela di Cézanne: “It might have taken me one minute to draw an apple, but I had to draw a thousand apples in order to draw this one”.
In un percorso claustrofobico e affastellato, la mostra indaga i diversi supporti utilizzati dall’artista – tessuti, tele, lightbox, disegni e ceramiche – e percorre la sua ricca produzione pittorica, ipnotica e gestuale, nonchè il processo di continuo slittamento tra identità e alterità, tra pieno e vuoto, tra memoria e futuro, tra voce e silenzio.
L’artista, nata in Cina, cresciuta negli States e scissa tra luoghi, culture e lingue diverse – vive infatti tra Pechino, Firenze e Los Angeles – alimenta un melting pop di geografie, modelli, storie, opportunità di relazioni, una mappatura mnemonica in cui è non è possibile setacciare un ordine, una direzione, punti o confini distinti.
Impulsi, intenzioni e possibilità inattesi, tradizioni e rimandi, vuoti e accellerazioni, fato e desiderio, traiettorie opposte si mescolano in un processo di accumulazione e sottrazione, appropriazione e rinuncia, pausa e spinta, lentezza e frenesia.
“Per un momento forse un barlume di felicità, e un attimo dopo, di nuovo la stessa disperazione e la stessa corsa per avere di più.”
Infiniti gesti fanno capo a un unico segno, non sostituibile, non cancellabile che l’artista interpreta come quello di una mela di Cézanne: “It might have taken me one minute to draw an apple, but I had to draw a thousand apples in order to draw this one”.
28
gennaio 2016
Yanyan Huang – Ex silentio
Dal 28 gennaio al 25 marzo 2016
arte contemporanea
Location
BASEMENT ROMA
Roma, Via Nicola Ricciotti, 4, (Roma)
Roma, Via Nicola Ricciotti, 4, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 14.30 -18.30
Vernissage
28 Gennaio 2016, h 19
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