Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fai di tutto
Tutto come in un grande film, avvincente ed emozionante…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La prima esposizione del nuovo anno di Zerouno apre i battenti al tema annuale dedicato al binomio ‘arte/cinema’ lasciando che emergano le affinità culturali che i due campi da sempre hanno intrecciato. Il primo film (‘Le ali della libertà‘) è 'uno dei cento migliori tra quelli americani' ed ha ispirato un’esposizione legata alla tematica della libertà e di come essa trionfi sempre, anche dopo quaranta anni di carcere, in un angolo della memoria, nell'intimo di ognuno. Inevitabile chiedersi: quanto c'è di più libero dell'arte? Con essa e in essa si può svelare, nascondere, emozionare, coprire, rifare e grazie ad essa si ha la libertà di agire con mezzi sempre diversi. Così si affiancano tre artisti, differenti in apparenza tra loro, raggruppati in uno stesso spazio con la libertà di dire, astrattamente, quello che desiderano. Colate, gesti, acrilici, resine profumano l'aria all'insegna del 'far tutto' purché, nel bene e nel male, ci si senta liberi di essere se stessi. Andrea Bazzechi crea fotogrammi estetici in cui un'attenta ricerca del colore unitamente ad una gestualità da tempo nota rendono la soluzione finale di grande eleganza. Graffi verticali ed orizzontali inquadrano spazi di colore quasi a creare delle grandi griglie in cui rintracciare la grandezza di una mano abile e matura all'arte. Margherita Colombini ha una leggerezza artistica di sorprendente grandezza, la mano pare aleggiare sull'opera tra preparazione di fondi e piccoli gesti, solo a volte visibili, in cui tutto è dettato dal colore che si muove silenzioso intersecandosi con le pennellate, lasciando che i segni creativi siano impercettibili all’osservatore. Con esperienza e abilità la Colombini crea opere di grande impatto e consente alla soluzione finale di imporsi con raffinatezza e determinazione nel panorama artistico contemporaneo. Simone Lingua è un artista poliedrico e, per eccellenza, ’libero‘ e grandemente capace di districarsi nella diversità che ogni volta si palesa nella sua mente. Tra astrazione e figurazione si muove con energia e grinta creativa lasciando che la sua maestrìa crei come la mente detta. In questa esposizione lascia che l'astrazione prevalga attraverso un dripping liberatorio ed ovattante insieme poiché, come poche volte, la gestualità concettuale cela forme definite che giacciono oramai al suolo dell’opera, nascoste dall’apparente confusione visiva. Arte come studio è quella di Lingua che intrappola l’osservatore alla ricerca di ciò che ognuno vede o crede di vedere lasciando che anche la libertà visiva emerga. Sfruttando la sua grandezza creativa l’artista fa in modo che ogni opera sia volàno per spunti successivi e trattazioni di grande impatto e profondità.
["O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire". Io ho scelto di vivere. E per la seconda volta in vita mia ho commesso un crimine: ho violato la libertà condizionata. Non credo che metteranno dei posti di blocco per questo, non per un vecchio come me. Sono così eccitato che non riesco a stare seduto, ne a concentrarmi su qualcosa. Credo sia l'emozione che solo un uomo libero può provare. Un uomo libero all'inizio di un lungo viaggio la cui conclusione è incerta. Spero di farcela ad attraversare il confine. Spero di incontrare il mio amico e stringergli la mano. Spero che il Pacifico sia azzurro come nei miei sogni. Spero. ]
Le ali della libertà, film statunitense del 1994, regia di Frank Darabont.
["O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire". Io ho scelto di vivere. E per la seconda volta in vita mia ho commesso un crimine: ho violato la libertà condizionata. Non credo che metteranno dei posti di blocco per questo, non per un vecchio come me. Sono così eccitato che non riesco a stare seduto, ne a concentrarmi su qualcosa. Credo sia l'emozione che solo un uomo libero può provare. Un uomo libero all'inizio di un lungo viaggio la cui conclusione è incerta. Spero di farcela ad attraversare il confine. Spero di incontrare il mio amico e stringergli la mano. Spero che il Pacifico sia azzurro come nei miei sogni. Spero. ]
Le ali della libertà, film statunitense del 1994, regia di Frank Darabont.
11
gennaio 2016
Fai di tutto
Dall'undici al 25 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17.30 - 20.00. sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso
Vernissage
11 Gennaio 2016, ore 18.00
Autore
Curatore