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Antonio Raucci – Colonna Mercuriale
Raucci installa una sorta di totem (A Macennela) della civiltà contadina del territorio di Caivano, dove si coltivava e lavorava la canapa . Comprendere il proprio presente che si identifica nella memoria di un passato divenuto esperienza collettiva.
Comunicato stampa
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"L’identità collettiva non è una cosa da ricordare, ma da affermare"
La terra fertile è la base della nostra sopravvivenza e prodursi alimenti e materie prime organiche è da sempre, ricchezza della civiltà umana. Noi non siamo nulla se non ciò che ricordiamo di essere stati. Cruciale è il ricordo nella costruzione dell’identità come un insieme di valori, idee coerenti che ha la sua base nell’esperienza ricordata, trattenuta dalla memoria, ma anche ripresentificata . Tutto il nostro passato è sempre con noi, come individui a cui è necessario l’apporto del gruppo umano a cui apparteniamo. L’identità è una costruzione ininterrotta, è come una corda variamente intrecciata. La memoria collettiva è un quadro di rassomiglianze, memoria collettiva, ma anche "memoria sociale". La storia si ripresenta anche nei costumi moderni e nei comportamenti di oggi, che poggiano sempre su strati antichi. Raucci installa una sorta di totem (A Macennela) della civiltà contadina del territorio di Caivano, dove si coltivava e lavorava la canapa . Comprendere il proprio presente che si identifica nella memoria di un passato divenuto esperienza collettiva. In una contrapposizione tra passato e presente la memoria è ciò che giustifica la rivisitazione del passato e il vaglio della storia. La ricerca di Raucci ci permette forse il riconoscimento delle situazioni e dei sentimenti umani, la proiezione dei vissuti e dei contesti, un dialogo continuo con la materia che diviene mezzo e racconto e documento attraverso l’uso di simbologie e metafore.
La terra fertile è la base della nostra sopravvivenza e prodursi alimenti e materie prime organiche è da sempre, ricchezza della civiltà umana. Noi non siamo nulla se non ciò che ricordiamo di essere stati. Cruciale è il ricordo nella costruzione dell’identità come un insieme di valori, idee coerenti che ha la sua base nell’esperienza ricordata, trattenuta dalla memoria, ma anche ripresentificata . Tutto il nostro passato è sempre con noi, come individui a cui è necessario l’apporto del gruppo umano a cui apparteniamo. L’identità è una costruzione ininterrotta, è come una corda variamente intrecciata. La memoria collettiva è un quadro di rassomiglianze, memoria collettiva, ma anche "memoria sociale". La storia si ripresenta anche nei costumi moderni e nei comportamenti di oggi, che poggiano sempre su strati antichi. Raucci installa una sorta di totem (A Macennela) della civiltà contadina del territorio di Caivano, dove si coltivava e lavorava la canapa . Comprendere il proprio presente che si identifica nella memoria di un passato divenuto esperienza collettiva. In una contrapposizione tra passato e presente la memoria è ciò che giustifica la rivisitazione del passato e il vaglio della storia. La ricerca di Raucci ci permette forse il riconoscimento delle situazioni e dei sentimenti umani, la proiezione dei vissuti e dei contesti, un dialogo continuo con la materia che diviene mezzo e racconto e documento attraverso l’uso di simbologie e metafore.
28
dicembre 2015
Antonio Raucci – Colonna Mercuriale
Dal 28 dicembre 2015 all'undici gennaio 2016
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA INFORMAGIOVANI CAIVANO
Caivano, Piazza Cesare Battisti, 1, (Napoli)
Caivano, Piazza Cesare Battisti, 1, (Napoli)
Biglietti
libero
Orario di apertura
9,00 - 12,00
Vernissage
28 Dicembre 2015, ore 18,00
Autore
Curatore