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Premio Mantov’Art Star 2015
Dopo la sua morte, Nicola Andreace ha continuato e continua ad essere presente all’estero ed in Italia con dipinti che hanno come tematica il suo territorio, l’indagine sulle cose, sugli oggetti della vita quotidiana, umili e semplici, sugli inquietanti rischi che va correndo il nostro mondo, sfruttato, calpestato negli uomini e nella natura, sacrificato dagli sfrenati egoismi.
Comunicato stampa
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Dopo la sua morte, Nicola Andreace ha continuato e continua ad essere presente all’estero ed in
Italia con dipinti che hanno come tematica il suo territorio, l’indagine sulle cose, sugli oggetti della
vita quotidiana, umili e semplici, sugli inquietanti rischi che va correndo il nostro mondo, sfruttato,
calpestato negli uomini e nella natura, sacrificato dagli sfrenati egoismi. Questa volta, dopo
l’esposizione al Louvre di Parigi, le opere di Nicola Andreace,” Interrelazioni-1998” e “Allegoria
esistenziale-2003” , insieme con due “Nudi” traghettano con la dinamica Maria Grazia Todaro,
critico d’arte e director di QeenArt Padova, nella Galleria di arte moderna e contemporanea
ArteeArte di Valeria Marongiu a Mantova. Qui saranno esposte dal 5 al 23 dicembre,
accompagnate in catalogo dal giudizio critico di Maria Grazia Todaro, già diffuso durante la Mostra
al Louvre. Di esso riportiamo uno stralcio: “Nicola Andreace, pittore e grafico di fama
internazionale,… attento agli sviluppi dell’epoca , utilizzando l’Arte per manifestare rapidamente e
validamente il suo pensiero, crea un metodo espressivo efficace, una sorta di “Realismo
trascendentale” , che gli consente di essere un artista indipendente e originale. Egli ha il sentore
romantico del sublime, che rende terreno con maestria, stile, raffinatezza, ricercatezza. Le sue
verità esistenziali sottolineano l’insicurezza del tempo moderno insieme alla sua peculiare visione
della condizione umana in un'epoca di riproduzione meccanica, dove c'è sia il bisogno sociale sia
il bisogno emotivo. Il suo realismo sociale lavora per l’ estetismo gestuale, e la bellezza astratta di
quest'ultimo per l'estetica ironica dei suoi racconti surreali. Se la sintesi è l'anima di spirito,
Andreace utilizza questa sintesi per raggiungere l’intelligenza visiva. Si tratta di uno spirito di
difesa - una difesa contro la sofferenza di questa dimensione sociale, un tema ricorrente nella
pittura dell’Artista , a volte allegramente forte nel tono, come nei contrasti impetuosi del colore …”
Nicola Andreace, in “Interrelazioni”1998 (T.M. su tela, cm70x100) e “Allegoria
esistenziale” 2003 (T.M. su tela, cm 70x100), si serve di simboli, del colore per esprimere
graficamente e pittoricamente le sue riflessioni su situazioni personali, per esternare il suo bisogno
interiore di analizzare l’uomo, di relazionare il presente con il passato, non per rimpiangerlo, ma
per progettare il futuro, sentendo viva in una società contemporanea complessa e multietnica
l’esigenza del rispetto e della tolleranza. La sua forza vitale gli permette d’individuare un dettaglio,
di cogliere l’essenza per Il suo messaggio, che, alla luce della nostra contemporaneità, minacciata
da estremismi biechi ed irrazionali, ci appare quanto mai attuale. Per Interrelazioni egli
annotava: “Relazioni, emozioni, e sentimenti si intrecciano e si ripetono nel tempo, raccontando la
storia dell’Uomo, rappresentato in ogni fase della sua vita, con le sue passioni e debolezze.
L’artista, rendendo visibili i valori esistenziali, li rende eterni”, mentre per “Allegoria esistenziale”
spiegava “Le onde, al centro dell’opera, rappresentano la vita dell’uomo, caratterizzata da cicli ,
che spesso si concludono, ma, talvolta, si ripetono. In primo piano un volto di donna - musa
ispiratrice, presenza confortante, porto sicuro dell’Uomo, generatrice di vita- dietro cui un uomo e
una donna, uniti insieme, senza elementi individualizzanti, simboleggiano il valore e la forza della
famiglia, in ogni epoca, capace con il suo solido legame di superare i marosi più tempestosi”.
Italia con dipinti che hanno come tematica il suo territorio, l’indagine sulle cose, sugli oggetti della
vita quotidiana, umili e semplici, sugli inquietanti rischi che va correndo il nostro mondo, sfruttato,
calpestato negli uomini e nella natura, sacrificato dagli sfrenati egoismi. Questa volta, dopo
l’esposizione al Louvre di Parigi, le opere di Nicola Andreace,” Interrelazioni-1998” e “Allegoria
esistenziale-2003” , insieme con due “Nudi” traghettano con la dinamica Maria Grazia Todaro,
critico d’arte e director di QeenArt Padova, nella Galleria di arte moderna e contemporanea
ArteeArte di Valeria Marongiu a Mantova. Qui saranno esposte dal 5 al 23 dicembre,
accompagnate in catalogo dal giudizio critico di Maria Grazia Todaro, già diffuso durante la Mostra
al Louvre. Di esso riportiamo uno stralcio: “Nicola Andreace, pittore e grafico di fama
internazionale,… attento agli sviluppi dell’epoca , utilizzando l’Arte per manifestare rapidamente e
validamente il suo pensiero, crea un metodo espressivo efficace, una sorta di “Realismo
trascendentale” , che gli consente di essere un artista indipendente e originale. Egli ha il sentore
romantico del sublime, che rende terreno con maestria, stile, raffinatezza, ricercatezza. Le sue
verità esistenziali sottolineano l’insicurezza del tempo moderno insieme alla sua peculiare visione
della condizione umana in un'epoca di riproduzione meccanica, dove c'è sia il bisogno sociale sia
il bisogno emotivo. Il suo realismo sociale lavora per l’ estetismo gestuale, e la bellezza astratta di
quest'ultimo per l'estetica ironica dei suoi racconti surreali. Se la sintesi è l'anima di spirito,
Andreace utilizza questa sintesi per raggiungere l’intelligenza visiva. Si tratta di uno spirito di
difesa - una difesa contro la sofferenza di questa dimensione sociale, un tema ricorrente nella
pittura dell’Artista , a volte allegramente forte nel tono, come nei contrasti impetuosi del colore …”
Nicola Andreace, in “Interrelazioni”1998 (T.M. su tela, cm70x100) e “Allegoria
esistenziale” 2003 (T.M. su tela, cm 70x100), si serve di simboli, del colore per esprimere
graficamente e pittoricamente le sue riflessioni su situazioni personali, per esternare il suo bisogno
interiore di analizzare l’uomo, di relazionare il presente con il passato, non per rimpiangerlo, ma
per progettare il futuro, sentendo viva in una società contemporanea complessa e multietnica
l’esigenza del rispetto e della tolleranza. La sua forza vitale gli permette d’individuare un dettaglio,
di cogliere l’essenza per Il suo messaggio, che, alla luce della nostra contemporaneità, minacciata
da estremismi biechi ed irrazionali, ci appare quanto mai attuale. Per Interrelazioni egli
annotava: “Relazioni, emozioni, e sentimenti si intrecciano e si ripetono nel tempo, raccontando la
storia dell’Uomo, rappresentato in ogni fase della sua vita, con le sue passioni e debolezze.
L’artista, rendendo visibili i valori esistenziali, li rende eterni”, mentre per “Allegoria esistenziale”
spiegava “Le onde, al centro dell’opera, rappresentano la vita dell’uomo, caratterizzata da cicli ,
che spesso si concludono, ma, talvolta, si ripetono. In primo piano un volto di donna - musa
ispiratrice, presenza confortante, porto sicuro dell’Uomo, generatrice di vita- dietro cui un uomo e
una donna, uniti insieme, senza elementi individualizzanti, simboleggiano il valore e la forza della
famiglia, in ogni epoca, capace con il suo solido legame di superare i marosi più tempestosi”.
05
dicembre 2015
Premio Mantov’Art Star 2015
Dal 05 al 23 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEARTE
Mantova, Via Galana, 9, (Mantova)
Mantova, Via Galana, 9, (Mantova)
Autore