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Da se stesso a se stesso ritorna
Sono presentate opere allestite appositamente per gli spazi dell’edificio monumentale, in un percorso fruitivo coerente e dinamico, realizzate in seguito a una riflessione sul tema dell’attraversamento, un termine dall’ampia semantica che definisce disposizioni fisiche e mentali, spesso, coincidenti. Rispettando la complessa stratificazione della Rocca, la mitologia e la storia sono state le condizioni di partenza del processo di ricerca, un itinerario condiviso di sperimentazione e confronto, concretizzato, poi, in lavori che descrivono la molteplicità delle soluzioni visive e dei linguaggi artistici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 4 dicembre 2015, dalle 17.30, negli ambienti espositivi della Rocca dei Rettori, a Benevento, si svolgerà
l’apertura di Da se stesso a se stesso ritorna, collettiva di Illen Aria, Gianmarco Biele, Sara Cancellieri,
Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito, Valentina Argia Socievole, a cura di Mario
Francesco Simeone e con il patrocinio della Provincia di Benevento.
Sono presentate opere allestite appositamente per gli spazi dell’edificio monumentale, in un percorso
fruitivo coerente e dinamico, realizzate in seguito a una riflessione sul tema dell’attraversamento, un
termine dall’ampia semantica che definisce disposizioni fisiche e mentali, spesso, coincidenti. Rispettando
la complessa stratificazione della Rocca, la mitologia e la storia sono state le condizioni di partenza del
processo di ricerca, un itinerario condiviso di sperimentazione e confronto, concretizzato, poi, in lavori che
descrivono la molteplicità delle soluzioni visive e dei linguaggi artistici.
«Da se stesso a se stesso ritorna», con queste parole l’astronomo e filosofo Macrobio descriveva il moto
della Terra, facendo riferimento a Giano, una delle divinità più arcaiche della cosmologia latina, il cui culto
risaliva alle antiche popolazioni italiche. Ovidio identificava Giano con il greco Caos, nato da alcun genitore
e posto all’origine del mondo, in grado di osservare l’oriente e l’occidente nello stesso tempo e senza
spostamenti. Nei testi di Cicerone e Tito Livio, suggestivo è il suo accostamento all’ambito dell’acqua, con la
ninfa Camese avrebbe generato Tiberino e Fontus, quando Tarpea tradì i Romani, nella guerra contro i
Sabini, fermò il nemico con un getto solforoso, infine, accolse l’esule Saturno che arrivava su una nave.
Così, il dominio della divinità è riferito a ciò che fluisce ritornando a se stesso in una condizione di eterno
movimento. Un ambito interpretato dagli artisti come scivolamento dell’esperienza nella dimensione del
sogno, divergenza tra ciò che si vede e ciò che si ascolta, distanza annullata negli angoli d’oscurità, spazio
soggettivo del ricordo, specularità delle forme e simmetria delle direzioni, perdita dell’orientamento e
passaggio tra stati di coscienza. Questi sono gli elementi di un racconto che non si struttura come storia in
evoluzione ma procede intorno a una trama concentrica, un percorso dispiegato al di là delle dimensioni
narrative, dei modi verbali, dei complementi e delle azioni. Una circolarità in continua ridiscussione, dove
l’inizio e la fine coincidono e i confini sono margini aleatori, senza superficie né profondità.
La mostra sarà visitabile fino al 17 dicembre 2015 e, in concomitanza, sono previsti altri eventi, di cui verrà
data comunicazione. Notizie, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sulle pagine Facebook
dedicate.
Illen Aria (1990) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha partecipato alla realizzazione delle
edizioni 2012, 2013, 2014 e 2015 del “Festival del Bacio”, organizzato dalla scuola di Nuove Tecnologie
dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha esposto a Napoli e Benevento.
Gianmarco Biele (1992) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha esposto a Napoli, Benevento,
Avellino, Pesaro e Salerno, in sedi istituzionali e gallerie private.
Sara Cancellieri (1976) si è laureata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha vinto il Premio
Critica alla Biennale di Salerno nel 2014. Ha esposto in numerose gallerie private e sedi istituzionali, a
Napoli, Roma, Milano, Benevento, Avellino e Malaga.
Vincenzo D’Argenio (1982) laureato in Scienze dello Spettacolo all’Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa di Napoli, ha intrapreso un percorso artistico indipendente. I suoi lavori sono esposti in Italia e
all’estero: a Berlino, Lecce, Napoli, New York, Roma e Sidney.
Alessandra Donnarumma (1987) è specializzata in Grafica d’Arte ed è stata assistente alla cattedra di
Stampa d’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue opere sono esposte in numerose gallerie, in
Italia, a Napoli, Firenze, Urbino, Roma, Torino, Varese, Pistoia, Vicenza, Padova e all’estero in Francia,
Svizzera, Spagna, Bulgaria, Pennsylvania.
Flaviano Esposito (1989) si è specializzato in Nuove Tecnologie dell’Arte, all’Accademia di Belle Arti di
Napoli e ha frequentato i laboratori di Username Art Agency, con il maestro Ninì Sgambati. Ha partecipato
alla realizzazione di festival d’arte, come “Babel Cafè”, “Festival del Bacio”, “Santa Napoli”, e di installazioni
di mapping e audio-visivi, tra le quali “OVO”, video-mapping alla Certosa di Padula (SA).
Valentina Argìa Socievole (1993) ha frequentato il Corso di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 2015 ha realizzato un reportage sul Carcere di Procida. È alla sua seconda esperienza espositiva.
Dal 4 dicembre 2015 al 17 dicembre 2015
Da se stesso a se stesso ritorna
Illen Aria, Gianmarco Biele, Sara Cancellieri, Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito,
Valentina Argia Socievole
A cura di Mario Francesco Simeone
Rocca dei Rettori
Piazza Castello – 82100, Benevento
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.30
l’apertura di Da se stesso a se stesso ritorna, collettiva di Illen Aria, Gianmarco Biele, Sara Cancellieri,
Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito, Valentina Argia Socievole, a cura di Mario
Francesco Simeone e con il patrocinio della Provincia di Benevento.
Sono presentate opere allestite appositamente per gli spazi dell’edificio monumentale, in un percorso
fruitivo coerente e dinamico, realizzate in seguito a una riflessione sul tema dell’attraversamento, un
termine dall’ampia semantica che definisce disposizioni fisiche e mentali, spesso, coincidenti. Rispettando
la complessa stratificazione della Rocca, la mitologia e la storia sono state le condizioni di partenza del
processo di ricerca, un itinerario condiviso di sperimentazione e confronto, concretizzato, poi, in lavori che
descrivono la molteplicità delle soluzioni visive e dei linguaggi artistici.
«Da se stesso a se stesso ritorna», con queste parole l’astronomo e filosofo Macrobio descriveva il moto
della Terra, facendo riferimento a Giano, una delle divinità più arcaiche della cosmologia latina, il cui culto
risaliva alle antiche popolazioni italiche. Ovidio identificava Giano con il greco Caos, nato da alcun genitore
e posto all’origine del mondo, in grado di osservare l’oriente e l’occidente nello stesso tempo e senza
spostamenti. Nei testi di Cicerone e Tito Livio, suggestivo è il suo accostamento all’ambito dell’acqua, con la
ninfa Camese avrebbe generato Tiberino e Fontus, quando Tarpea tradì i Romani, nella guerra contro i
Sabini, fermò il nemico con un getto solforoso, infine, accolse l’esule Saturno che arrivava su una nave.
Così, il dominio della divinità è riferito a ciò che fluisce ritornando a se stesso in una condizione di eterno
movimento. Un ambito interpretato dagli artisti come scivolamento dell’esperienza nella dimensione del
sogno, divergenza tra ciò che si vede e ciò che si ascolta, distanza annullata negli angoli d’oscurità, spazio
soggettivo del ricordo, specularità delle forme e simmetria delle direzioni, perdita dell’orientamento e
passaggio tra stati di coscienza. Questi sono gli elementi di un racconto che non si struttura come storia in
evoluzione ma procede intorno a una trama concentrica, un percorso dispiegato al di là delle dimensioni
narrative, dei modi verbali, dei complementi e delle azioni. Una circolarità in continua ridiscussione, dove
l’inizio e la fine coincidono e i confini sono margini aleatori, senza superficie né profondità.
La mostra sarà visitabile fino al 17 dicembre 2015 e, in concomitanza, sono previsti altri eventi, di cui verrà
data comunicazione. Notizie, informazioni e aggiornamenti saranno pubblicati sulle pagine Facebook
dedicate.
Illen Aria (1990) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha partecipato alla realizzazione delle
edizioni 2012, 2013, 2014 e 2015 del “Festival del Bacio”, organizzato dalla scuola di Nuove Tecnologie
dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha esposto a Napoli e Benevento.
Gianmarco Biele (1992) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha esposto a Napoli, Benevento,
Avellino, Pesaro e Salerno, in sedi istituzionali e gallerie private.
Sara Cancellieri (1976) si è laureata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha vinto il Premio
Critica alla Biennale di Salerno nel 2014. Ha esposto in numerose gallerie private e sedi istituzionali, a
Napoli, Roma, Milano, Benevento, Avellino e Malaga.
Vincenzo D’Argenio (1982) laureato in Scienze dello Spettacolo all’Università degli Studi Suor Orsola
Benincasa di Napoli, ha intrapreso un percorso artistico indipendente. I suoi lavori sono esposti in Italia e
all’estero: a Berlino, Lecce, Napoli, New York, Roma e Sidney.
Alessandra Donnarumma (1987) è specializzata in Grafica d’Arte ed è stata assistente alla cattedra di
Stampa d’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue opere sono esposte in numerose gallerie, in
Italia, a Napoli, Firenze, Urbino, Roma, Torino, Varese, Pistoia, Vicenza, Padova e all’estero in Francia,
Svizzera, Spagna, Bulgaria, Pennsylvania.
Flaviano Esposito (1989) si è specializzato in Nuove Tecnologie dell’Arte, all’Accademia di Belle Arti di
Napoli e ha frequentato i laboratori di Username Art Agency, con il maestro Ninì Sgambati. Ha partecipato
alla realizzazione di festival d’arte, come “Babel Cafè”, “Festival del Bacio”, “Santa Napoli”, e di installazioni
di mapping e audio-visivi, tra le quali “OVO”, video-mapping alla Certosa di Padula (SA).
Valentina Argìa Socievole (1993) ha frequentato il Corso di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 2015 ha realizzato un reportage sul Carcere di Procida. È alla sua seconda esperienza espositiva.
Dal 4 dicembre 2015 al 17 dicembre 2015
Da se stesso a se stesso ritorna
Illen Aria, Gianmarco Biele, Sara Cancellieri, Vincenzo D’Argenio, Alessandra Donnarumma, Flaviano Esposito,
Valentina Argia Socievole
A cura di Mario Francesco Simeone
Rocca dei Rettori
Piazza Castello – 82100, Benevento
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.30
04
dicembre 2015
Da se stesso a se stesso ritorna
Dal 04 al 17 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
ROCCA DEI RETTORI
Benevento, Corso Giuseppe Garibaldi, (Benevento)
Benevento, Corso Giuseppe Garibaldi, (Benevento)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.30
Vernissage
4 Dicembre 2015, ore 17.30
Autore
Curatore