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Queer Vision
Sedici artisti, esposti in una inconsueta formula collettiva, offrono al visitatore visioni personali del mondo Queer, talvolta divergenti, talaltra convergenti. Dal poetico al rivelatorio, dal giocoso al provocatorio, dalla riflessione alla spettacolarizzazione: sensazioni fissate in un’istantanea che dialogano tra loro, stimolando emozioni e riflessioni in chi guarda
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apre il 19 novembre la mostra fotografica Queer Vision L’insolito
sguardo alla Conserveria Torino in piazza Emanuele Filiberto 11 A. Per quattro giorni, fino al 22
novembre, la visione queer di sedici fotografi, tra dissonanza e narrazione: Lina Pallotta, Shobha
Battaglia, Soraya, Vittorio Gui, Giangiacomo Feriozzi, Monica Carocci, Rosangela Betti, Nathalie
Zegza, Salvatore Svadas, Paolo Ranzani, Tiziana Annone. Fabrizio delle Grotti, Daniele Colucciello,
Maren Ollman, Vèronique Torgue. Alcuni di essi saranno presenti nel corso della mostra.
Organizzata da Veet Sandeh, in collaborazione con Azimuth Culturale e la Conserveria, patrocinata
dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte, la mostra fa parte del calendario del mese di novembre dedicato alle tematiche transgender, promosso dallo sportello LGBT del Comune.
Sedici artisti, esposti in una inconsueta formula collettiva, offrono al visitatore visioni personali del
mondo Queer, talvolta divergenti, talaltra convergenti. Dal poetico al rivelatorio, dal giocoso al
provocatorio, dalla riflessione alla spettacolarizzazione: sensazioni fissate in un’istantanea che
dialogano tra loro, stimolando emozioni e riflessioni in chi guarda.
La mostra nasce in concomitanza con la rassegna cinematografica DQFF Divine Queer Film Festival,
in scena al Bla Bla di via Po, dal 13 al 15 novembre. Analogamente agli autori dei film in rassegna, i
fotografi di Queer Vision attraversano la tematica Queer esplorando i temi fluttuanti di identità di
genere, disabilità e migrazione. Le immagini, così come la altre forme artistiche della rassegna
Divine Queer Film Festival, si propongono di infrangere pregiudizi, tabù e paure relativamente alle
storie di persone transessuali/transgender, disabili e migranti. La rassegna, attraverso
documentari, foto e musica, diventa opportunità di informazione, comunicazione e formazione su
realtà ancora oggetto di stereotipi e pregiudizi.
“Nell’immaginario collettivo le persone transessuali/transgender sono ancora legate a vecchi
retaggi delineati da una società legata al pregiudizio, che stenta a uniformarsi all’idea europea di
parità” spiega Veet Sandeh, organizzatrice della mostra e figura storica della difesa dei diritti
transgender a Torino. “Queer ha molti significati: insolito, bizzarro, strambo, termine che contiene
tutti quegli esseri che non si identificano con una sessualità binaria maschio/femmina o che non si
riconoscono in tutte le definizioni imposte dalla società. C’è una moltitudine di esseri umani che
con fatica affrontano quotidianamente una battaglia per la visibilità e l’autodeterminazione,
mentre dall’altra parte del mondo Paesi come l’India introduce nei passaporti il terzo genere
sessuale e dove gli Hijras trovano sempre più spazio in una società arcaica, qui in Italia, invece
assistiamo ancora ad atti transfobici e discriminazioni da medioevo. Paure motivate da
un’ignoranza e non da una conoscenza, da un sapere acquisito e non da un’esperienza diretta”.
All’inaugurazione, il 19 novembre alle 18,00 le opere saranno cedute al miglior offerente per
finanziare il DQFF.
sguardo alla Conserveria Torino in piazza Emanuele Filiberto 11 A. Per quattro giorni, fino al 22
novembre, la visione queer di sedici fotografi, tra dissonanza e narrazione: Lina Pallotta, Shobha
Battaglia, Soraya, Vittorio Gui, Giangiacomo Feriozzi, Monica Carocci, Rosangela Betti, Nathalie
Zegza, Salvatore Svadas, Paolo Ranzani, Tiziana Annone. Fabrizio delle Grotti, Daniele Colucciello,
Maren Ollman, Vèronique Torgue. Alcuni di essi saranno presenti nel corso della mostra.
Organizzata da Veet Sandeh, in collaborazione con Azimuth Culturale e la Conserveria, patrocinata
dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte, la mostra fa parte del calendario del mese di novembre dedicato alle tematiche transgender, promosso dallo sportello LGBT del Comune.
Sedici artisti, esposti in una inconsueta formula collettiva, offrono al visitatore visioni personali del
mondo Queer, talvolta divergenti, talaltra convergenti. Dal poetico al rivelatorio, dal giocoso al
provocatorio, dalla riflessione alla spettacolarizzazione: sensazioni fissate in un’istantanea che
dialogano tra loro, stimolando emozioni e riflessioni in chi guarda.
La mostra nasce in concomitanza con la rassegna cinematografica DQFF Divine Queer Film Festival,
in scena al Bla Bla di via Po, dal 13 al 15 novembre. Analogamente agli autori dei film in rassegna, i
fotografi di Queer Vision attraversano la tematica Queer esplorando i temi fluttuanti di identità di
genere, disabilità e migrazione. Le immagini, così come la altre forme artistiche della rassegna
Divine Queer Film Festival, si propongono di infrangere pregiudizi, tabù e paure relativamente alle
storie di persone transessuali/transgender, disabili e migranti. La rassegna, attraverso
documentari, foto e musica, diventa opportunità di informazione, comunicazione e formazione su
realtà ancora oggetto di stereotipi e pregiudizi.
“Nell’immaginario collettivo le persone transessuali/transgender sono ancora legate a vecchi
retaggi delineati da una società legata al pregiudizio, che stenta a uniformarsi all’idea europea di
parità” spiega Veet Sandeh, organizzatrice della mostra e figura storica della difesa dei diritti
transgender a Torino. “Queer ha molti significati: insolito, bizzarro, strambo, termine che contiene
tutti quegli esseri che non si identificano con una sessualità binaria maschio/femmina o che non si
riconoscono in tutte le definizioni imposte dalla società. C’è una moltitudine di esseri umani che
con fatica affrontano quotidianamente una battaglia per la visibilità e l’autodeterminazione,
mentre dall’altra parte del mondo Paesi come l’India introduce nei passaporti il terzo genere
sessuale e dove gli Hijras trovano sempre più spazio in una società arcaica, qui in Italia, invece
assistiamo ancora ad atti transfobici e discriminazioni da medioevo. Paure motivate da
un’ignoranza e non da una conoscenza, da un sapere acquisito e non da un’esperienza diretta”.
All’inaugurazione, il 19 novembre alle 18,00 le opere saranno cedute al miglior offerente per
finanziare il DQFF.
19
novembre 2015
Queer Vision
Dal 19 al 22 novembre 2015
fotografia
Location
CONSERVERIA TORINO
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 11 A, (Torino)
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 11 A, (Torino)
Orario di apertura
dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 17,00 a mezzanotte
Vernissage
19 Novembre 2015, ore 18
Sito web
www.divinequeer.it
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