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Francesco Somaini – Immaginare scultura 1945-1999
Celebrano il decennale della scomparsa del grande scultore lombardo (Lomazzo 1926-Como 2005) due rassegne di diversa intenzione, allestite nel suo paese natale (Inaugurazione 30 ottobre, ore 18.00, ComoNext-Spazio A.gi.ti. s.a.s, via Cavour 2,) dove l’artista ha scelto di vivere e lavorare, e nella città in cui si è formato e ha preso parte alle esperienze del gruppo Como e dove è morto. La mostra comasca si pone l’obiettivo di approfondire la produzione in carta dell’artista, partendo da una nuova prospettiva di lavoro, resa possibile dalla schedatura sistematica dei materiali d’archivio in previsione della pubblicazione del catalogo ragionato dell’opera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
OMAGGIO A FRANCESCO SOMAINI
NEL DECENNALE DELLA SCOMPARSA
Celebrano il decennale della scomparsa del grande scultore lombardo (Lomazzo 1926-Como 2005)
due rassegne di diversa intenzione, allestite nel suo paese natale, dove l'artista ha scelto di vivere
e lavorare, operando nel suo atelier per oltre mezzo secolo, e nella città in cui si è formato e ha
preso parte alle esperienze del gruppo Como e dove è morto.
Conferenza stampa: 30 ottobre ore 11.00 Broletto, Como
IMMAGINARE SCULTURA 1945-1999
Palazzo del Broletto
Como, piazza Duomo
Inaugurazione 30 ottobre, ore 16.00
31 ottobre-22 novembre
Orari: 10-12.30 / 13.30-17.00 lunedì chiuso
Ingresso libero
Mostra organizzata dall'Archivio Francesco Somaini con il sostegno del Comune di Como
L'esposizione, curata da Enrico Crispolti e Luisa Somaini, si pone l'obiettivo di approfondire la
produzione in carta dell'artista, partendo da una nuova prospettiva di lavoro, resa possibile dalla
schedatura sistematica dei materiali d'archivio in previsione della pubblicazione del catalogo
ragionato dell'opera, che permette di individuare con maggiore precisione le diverse modalità e
intenzioni che muovono nel corso di oltre mezzo secolo l'autore alla realizzazione di fogli destinati
a restare privati, ad accogliere e sostenere una particolare ricerca formale o piuttosto a
documentare determinati raggiungimenti stilistici. “Immaginare scultura” conduce quindi, per la
prima volta, nel cuore del laboratorio dello scultore attraverso sei sezioni tematico-cronologiche
che approfondiscono momenti esemplari della sua attività, accostando prime idee, appunti di
lavoro, fogli di taccuino, spesso inediti, a disegni finiti, capi d'opera più volte pubblicati, considerati
dall'artista stesso come i più rappresentativi. Sezioni dedicate al tema della Lotta che nelle sue
diverse declinazioni permette di gettare un ponte tra gli anni della formazione in ambito europeo
e l'ultima stagione creativa, al periodo postcubista, all'elaborazione della forma che
dall'osservazione della natura conduce all'astrazione concretista e alla “poetica del frammento”
del periodo informale, alla serie delle Metamorfosi, caratterizzata dalla messa a punto della
tecnica degli “inchiostri dilavati”, alla sequenza di carte legate alla riflessione utopica sul rapporto
tra scultura, architettura e contesto urbano e alla successiva esecuzione delle Tracce.
Accompagnano i 87 disegni esposti 18 sculture chiamate a far da spina dorsale al percorso, allo
scopo di analizzare le molteplici e talora misteriose relazioni esistenti tra pratiche diverse, senza
cadere nello sterile esercizio interpretativo che tende a farci considerare il disegno degli scultori,
come una rappresentazione sul piano di un'opera tridimensionale. In margine alla mostra, un
itinerario di visita nel territorio comasco nei luoghi che conservano opere realizzate dallo scultore,
dalla Porta d'Europa nell'area Bennet a Montano Lucino al Ninfeo di Villa d'Este a Cernobbio.
Catalogo Silvana Editoriale con testi di Enrico Crispolti e Luisa Somaini
“ESEGUITO IN LOMAZZO COMO ITALIA”
Lomazzo, Palazzo comunale (piazza IV novembre 4), Chiesa dei Santi Vito e Modesto (Brolo San
Vito), Cimitero (via Rimembranze), Casa Colmegna (via Trento 11), ComoNext e Spazio A.gi.ti
s.a.s.-La torre immobiliare (ingresso da via Cavour 2).
Inaugurazione 30 ottobre, ore 18.00, ComoNext-Spazio A.gi.ti. s.a.s, via Cavour 2, Lomazzo
Durata: 31 ottobre-22 novembre
Orari: lun-ven 16.30 - 18.30 / sab-dom dalle 10.00 – 12.00 / 16.30 alle 18.30
Mostra organizzata dal Comune di Lomazzo e dall'Archivio Francesco Somaini
L'esposizione, curata da Beatrice Borromeo, Alberto Monti e Fabio G. Porta Trezzi, propone un
doppio itinerario di visita nel paese in cui l'artista è nato, ha scelto di vivere e di operare a partire
dai primi anni cinquanta e per oltre mezzo secolo. Lomazzo conserva, infatti, numerose opere
dello scultore che consentono di ricostruire a grandi linee l'evoluzione del suo percorso creativo e
di conoscere i diversi ambiti in cui si è cimentato, dalla scultura al disegno, dal mosaico
pavimentale alla vetrata. In occasione della mostra che commemora il decennale della sua
scomparsa, sono temporaneamente esposti altri lavori importanti, ad integrazione delle opere
collocate permanentemente in loco. Il percorso tocca i luoghi che conservano realizzazioni
dell'artista (dalla Chiesa dei Santi Vito e Modesto, al monumento ai caduti e alla tomba dei parroci
del cimitero) e le sedi di esposizione di altri lavori (dal Municipio alla Comonext e allo Spazio
A.gi.ti. s.a.s. - Le torri immobiliare).
A partire dagli anni della stagione informale e dell’affermazione a livello internazionale, Somaini ha
iniziato a imprimere un marchio di produzione sulle fusioni delle proprie sculture con la dizione
"eseguito in Lomazzo Como Italia", oltre alla firma e alla data, con l'obiettivo di ribadire la sua
appartenenza alla grande tradizione della scultura italiana e di portare al contempo l’attenzione
del pubblico al suo atelier, terreno d’infinita libertà e avventura, il luogo in cui avveniva
concretamente la creazione dell’opera e si procedeva, dopo la parentesi del lavoro in fonderia, alla
sua ripresa, finitura e punzonatura. Nel laboratorio di Lomazzo si compiva, infatti, l’intero processo
creativo che porta all’invenzione e alla realizzazione di un motivo: dalla prima idea, fermata sulla
carta, all’esecuzione del modello della scultura attraverso l’impiego di procedure tradizionali, ma
frequentate con modalità personali, in linea con lo sperimentalismo e l’azionismo di certa cultura
informale. Nei primi anni sessanta l'artista ha iniziato a utilizzare per l'intaglio del blocco di
materia il getto di sabbia a forte pressione, dotando il suo atelier di una apposita cabina di
sabbiatura. In mostra fotografie e documentari dell'artista al lavoro che permettono di entrare nel
cuore del suo laboratorio lomazzese.
Catalogo Silvana con testi di Luisa Somaini, Beatrice Borromeo e Fabio G. Porta Trezzi.
Biografia
Francesco Somaini nasce a Lomazzo (Como) nel 1926. Frequenta l'Accademia di Brera dal 1945 al
1947 sotto la guida di Manzù. Nel 1949 consegue la Laurea in Giurisprudenza. Concorrono alla sua
formazione di scultore in questi primi anni di attività i numerosi viaggi compiuti in Italia e all'estero
fin dalla metà degli anni Quaranta. Esordisce alla Quadriennale di Roma nel 1948 ed espone per la
prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, dove sarà presente anche nel 1954, 1956, 1958,
1960, 1964 e 1978. Nel 1955 si iscrive al MAC Espace. Nello stesso anno inizia la collaborazione
con gli architetti all'insegna della "sintesi delle arti". Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia
con grandi opere astratte in conglomerato ferrico, subito notate dalla critica internazionale, e
tiene la prima personale alla Strozzina di Firenze. Nello stesso anno Léon Degand firma il testo
della prima monografia. Nel 1957 prende avvio l'importante stagione informale che lo porterà al
successo internazionale. In questa fase fonde le sue opere preferibilmente in ferro, piombo e
peltro, che poi aggredisce con la fiamma ossidrica e polisce nelle parti concave per accentuare
l'espressività del dettato plastico. Nel 1959 riceve il Premio come miglior scultore straniero alla
Biennale di San Paolo del Brasile. L'anno seguente tiene la prima personale all'Italian Cultural
Institute di New York, con la presentazione di G. C. Argan, ed è invitato con una sala personale alla
Biennale di Venezia. Nel 1961 ottiene il primo Premio della critica alla Biennale di Parigi. In questi
anni tiene numerose personali in Italia e negli Stati Uniti e partecipa a tutte le più importanti
collettive internazionali. Conclusasi la stagione informale, carica le sue opere di valenze
simboliche, ponendo forme di violenta organicità in rapporto con volumi geometrici di impianto
architettonico. Nella convinzione che la scultura abbia il compito di riqualificare il tessuto urbano
(radicatasi già durante le esperienze compiute a grande scala, tra il 1958 e il 1972, in Italia e negli
Stati Uniti), formalizza le proprie idee a livello utopico in numerosi studi progettuali, pubblicati nel
volume Urgenza nella città (1972), steso a quattro mani con E. Crispolti. Sperimenta una tecnica
personale di lavorazione mediante l'uso del getto di sabbia a forte pressione, che diviene a partire
dal 1965 componente fondamentale del suo linguaggio plastico. A partire dal 1975 studia una
nuova tipologia plastica, eseguendo tracce a bassorilievo con il rotolamento di una matrice che
lascia un'impronta in cui si rivela un'immagine criptica. Nello stesso anno inizia a utilizzare il
marmo. Presenta le matrici, le tracce e i fotomontaggi di fantastiche visioni urbane nella sala alla
Biennale di Venezia (1978) e nella personale al Wilhelm-Lehmbruck Museum di Duisburg (1979).
Dalla metà degli anni Ottanta, esegue lavori a grande dimensione in Italia e in Giappone, legati alla
dialettica del positivo/negativo, e crea sculture improntate a un'organicità fortemente vitalistica,
che propone nella retrospettiva al Palazzo di Brera a Milano nel 1997. Muore a Como nel 2005.
Dopo la sua morte viene istituito l'Archivio Francesco Somaini.
Sue opere sono nei più importanti musei e centri culturali del mondo: Musée National d'Art
Moderne, Centre Pompidou, Parigi; Musei Vaticani, Città del Vaticano; Museo d'Arte Moderna,
Bologna; Pinacoteca Civica, Como; Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze; Galleria degli
Uffizi, Firenze; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe dell'Accademia di Brera, Milano; Museo del
Novecento, Milano; Galleria d'Arte Moderna, Modena; Museo della Grafica, Pisa; Galleria
Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Guggenheim Collection, Venezia; Museum Moderner Kunst,
Vienna; Museum Johanneum, Graz; Koninklijk Museum Voor Schone Kunsten, Anversa; Centro de
Arte Reina Sofia, Madrid; Wilhelm-Lehmbruck Museum, Duisburg; Kroller Muller Museum, Otterlo;
KIASMA, Helsinki; Museum of Contemporary Art, Skopje; Museum of Modern Art, New York; The
Lincoln Center, New York; The Kreeger Museum e the Smithsonian Hirshhorn Museum,
Washington; Franklin D. Murphy Sculpture Garden, Los Angeles; The Walker Art Center,
Minneapolis; The Albright Knox, Buffalo; The Rockefeller Estate, Kykuik; Museu de Arte
Contemporanea, San Paolo del Brasile; Rupert Museum, Stellenbosch..
INFO:
Archivio Francesco Somaini tel. 02.58311707 archivio@francescosomaini.org
www.francescosomaini.org
NEL DECENNALE DELLA SCOMPARSA
Celebrano il decennale della scomparsa del grande scultore lombardo (Lomazzo 1926-Como 2005)
due rassegne di diversa intenzione, allestite nel suo paese natale, dove l'artista ha scelto di vivere
e lavorare, operando nel suo atelier per oltre mezzo secolo, e nella città in cui si è formato e ha
preso parte alle esperienze del gruppo Como e dove è morto.
Conferenza stampa: 30 ottobre ore 11.00 Broletto, Como
IMMAGINARE SCULTURA 1945-1999
Palazzo del Broletto
Como, piazza Duomo
Inaugurazione 30 ottobre, ore 16.00
31 ottobre-22 novembre
Orari: 10-12.30 / 13.30-17.00 lunedì chiuso
Ingresso libero
Mostra organizzata dall'Archivio Francesco Somaini con il sostegno del Comune di Como
L'esposizione, curata da Enrico Crispolti e Luisa Somaini, si pone l'obiettivo di approfondire la
produzione in carta dell'artista, partendo da una nuova prospettiva di lavoro, resa possibile dalla
schedatura sistematica dei materiali d'archivio in previsione della pubblicazione del catalogo
ragionato dell'opera, che permette di individuare con maggiore precisione le diverse modalità e
intenzioni che muovono nel corso di oltre mezzo secolo l'autore alla realizzazione di fogli destinati
a restare privati, ad accogliere e sostenere una particolare ricerca formale o piuttosto a
documentare determinati raggiungimenti stilistici. “Immaginare scultura” conduce quindi, per la
prima volta, nel cuore del laboratorio dello scultore attraverso sei sezioni tematico-cronologiche
che approfondiscono momenti esemplari della sua attività, accostando prime idee, appunti di
lavoro, fogli di taccuino, spesso inediti, a disegni finiti, capi d'opera più volte pubblicati, considerati
dall'artista stesso come i più rappresentativi. Sezioni dedicate al tema della Lotta che nelle sue
diverse declinazioni permette di gettare un ponte tra gli anni della formazione in ambito europeo
e l'ultima stagione creativa, al periodo postcubista, all'elaborazione della forma che
dall'osservazione della natura conduce all'astrazione concretista e alla “poetica del frammento”
del periodo informale, alla serie delle Metamorfosi, caratterizzata dalla messa a punto della
tecnica degli “inchiostri dilavati”, alla sequenza di carte legate alla riflessione utopica sul rapporto
tra scultura, architettura e contesto urbano e alla successiva esecuzione delle Tracce.
Accompagnano i 87 disegni esposti 18 sculture chiamate a far da spina dorsale al percorso, allo
scopo di analizzare le molteplici e talora misteriose relazioni esistenti tra pratiche diverse, senza
cadere nello sterile esercizio interpretativo che tende a farci considerare il disegno degli scultori,
come una rappresentazione sul piano di un'opera tridimensionale. In margine alla mostra, un
itinerario di visita nel territorio comasco nei luoghi che conservano opere realizzate dallo scultore,
dalla Porta d'Europa nell'area Bennet a Montano Lucino al Ninfeo di Villa d'Este a Cernobbio.
Catalogo Silvana Editoriale con testi di Enrico Crispolti e Luisa Somaini
“ESEGUITO IN LOMAZZO COMO ITALIA”
Lomazzo, Palazzo comunale (piazza IV novembre 4), Chiesa dei Santi Vito e Modesto (Brolo San
Vito), Cimitero (via Rimembranze), Casa Colmegna (via Trento 11), ComoNext e Spazio A.gi.ti
s.a.s.-La torre immobiliare (ingresso da via Cavour 2).
Inaugurazione 30 ottobre, ore 18.00, ComoNext-Spazio A.gi.ti. s.a.s, via Cavour 2, Lomazzo
Durata: 31 ottobre-22 novembre
Orari: lun-ven 16.30 - 18.30 / sab-dom dalle 10.00 – 12.00 / 16.30 alle 18.30
Mostra organizzata dal Comune di Lomazzo e dall'Archivio Francesco Somaini
L'esposizione, curata da Beatrice Borromeo, Alberto Monti e Fabio G. Porta Trezzi, propone un
doppio itinerario di visita nel paese in cui l'artista è nato, ha scelto di vivere e di operare a partire
dai primi anni cinquanta e per oltre mezzo secolo. Lomazzo conserva, infatti, numerose opere
dello scultore che consentono di ricostruire a grandi linee l'evoluzione del suo percorso creativo e
di conoscere i diversi ambiti in cui si è cimentato, dalla scultura al disegno, dal mosaico
pavimentale alla vetrata. In occasione della mostra che commemora il decennale della sua
scomparsa, sono temporaneamente esposti altri lavori importanti, ad integrazione delle opere
collocate permanentemente in loco. Il percorso tocca i luoghi che conservano realizzazioni
dell'artista (dalla Chiesa dei Santi Vito e Modesto, al monumento ai caduti e alla tomba dei parroci
del cimitero) e le sedi di esposizione di altri lavori (dal Municipio alla Comonext e allo Spazio
A.gi.ti. s.a.s. - Le torri immobiliare).
A partire dagli anni della stagione informale e dell’affermazione a livello internazionale, Somaini ha
iniziato a imprimere un marchio di produzione sulle fusioni delle proprie sculture con la dizione
"eseguito in Lomazzo Como Italia", oltre alla firma e alla data, con l'obiettivo di ribadire la sua
appartenenza alla grande tradizione della scultura italiana e di portare al contempo l’attenzione
del pubblico al suo atelier, terreno d’infinita libertà e avventura, il luogo in cui avveniva
concretamente la creazione dell’opera e si procedeva, dopo la parentesi del lavoro in fonderia, alla
sua ripresa, finitura e punzonatura. Nel laboratorio di Lomazzo si compiva, infatti, l’intero processo
creativo che porta all’invenzione e alla realizzazione di un motivo: dalla prima idea, fermata sulla
carta, all’esecuzione del modello della scultura attraverso l’impiego di procedure tradizionali, ma
frequentate con modalità personali, in linea con lo sperimentalismo e l’azionismo di certa cultura
informale. Nei primi anni sessanta l'artista ha iniziato a utilizzare per l'intaglio del blocco di
materia il getto di sabbia a forte pressione, dotando il suo atelier di una apposita cabina di
sabbiatura. In mostra fotografie e documentari dell'artista al lavoro che permettono di entrare nel
cuore del suo laboratorio lomazzese.
Catalogo Silvana con testi di Luisa Somaini, Beatrice Borromeo e Fabio G. Porta Trezzi.
Biografia
Francesco Somaini nasce a Lomazzo (Como) nel 1926. Frequenta l'Accademia di Brera dal 1945 al
1947 sotto la guida di Manzù. Nel 1949 consegue la Laurea in Giurisprudenza. Concorrono alla sua
formazione di scultore in questi primi anni di attività i numerosi viaggi compiuti in Italia e all'estero
fin dalla metà degli anni Quaranta. Esordisce alla Quadriennale di Roma nel 1948 ed espone per la
prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, dove sarà presente anche nel 1954, 1956, 1958,
1960, 1964 e 1978. Nel 1955 si iscrive al MAC Espace. Nello stesso anno inizia la collaborazione
con gli architetti all'insegna della "sintesi delle arti". Nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia
con grandi opere astratte in conglomerato ferrico, subito notate dalla critica internazionale, e
tiene la prima personale alla Strozzina di Firenze. Nello stesso anno Léon Degand firma il testo
della prima monografia. Nel 1957 prende avvio l'importante stagione informale che lo porterà al
successo internazionale. In questa fase fonde le sue opere preferibilmente in ferro, piombo e
peltro, che poi aggredisce con la fiamma ossidrica e polisce nelle parti concave per accentuare
l'espressività del dettato plastico. Nel 1959 riceve il Premio come miglior scultore straniero alla
Biennale di San Paolo del Brasile. L'anno seguente tiene la prima personale all'Italian Cultural
Institute di New York, con la presentazione di G. C. Argan, ed è invitato con una sala personale alla
Biennale di Venezia. Nel 1961 ottiene il primo Premio della critica alla Biennale di Parigi. In questi
anni tiene numerose personali in Italia e negli Stati Uniti e partecipa a tutte le più importanti
collettive internazionali. Conclusasi la stagione informale, carica le sue opere di valenze
simboliche, ponendo forme di violenta organicità in rapporto con volumi geometrici di impianto
architettonico. Nella convinzione che la scultura abbia il compito di riqualificare il tessuto urbano
(radicatasi già durante le esperienze compiute a grande scala, tra il 1958 e il 1972, in Italia e negli
Stati Uniti), formalizza le proprie idee a livello utopico in numerosi studi progettuali, pubblicati nel
volume Urgenza nella città (1972), steso a quattro mani con E. Crispolti. Sperimenta una tecnica
personale di lavorazione mediante l'uso del getto di sabbia a forte pressione, che diviene a partire
dal 1965 componente fondamentale del suo linguaggio plastico. A partire dal 1975 studia una
nuova tipologia plastica, eseguendo tracce a bassorilievo con il rotolamento di una matrice che
lascia un'impronta in cui si rivela un'immagine criptica. Nello stesso anno inizia a utilizzare il
marmo. Presenta le matrici, le tracce e i fotomontaggi di fantastiche visioni urbane nella sala alla
Biennale di Venezia (1978) e nella personale al Wilhelm-Lehmbruck Museum di Duisburg (1979).
Dalla metà degli anni Ottanta, esegue lavori a grande dimensione in Italia e in Giappone, legati alla
dialettica del positivo/negativo, e crea sculture improntate a un'organicità fortemente vitalistica,
che propone nella retrospettiva al Palazzo di Brera a Milano nel 1997. Muore a Como nel 2005.
Dopo la sua morte viene istituito l'Archivio Francesco Somaini.
Sue opere sono nei più importanti musei e centri culturali del mondo: Musée National d'Art
Moderne, Centre Pompidou, Parigi; Musei Vaticani, Città del Vaticano; Museo d'Arte Moderna,
Bologna; Pinacoteca Civica, Como; Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze; Galleria degli
Uffizi, Firenze; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe dell'Accademia di Brera, Milano; Museo del
Novecento, Milano; Galleria d'Arte Moderna, Modena; Museo della Grafica, Pisa; Galleria
Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Guggenheim Collection, Venezia; Museum Moderner Kunst,
Vienna; Museum Johanneum, Graz; Koninklijk Museum Voor Schone Kunsten, Anversa; Centro de
Arte Reina Sofia, Madrid; Wilhelm-Lehmbruck Museum, Duisburg; Kroller Muller Museum, Otterlo;
KIASMA, Helsinki; Museum of Contemporary Art, Skopje; Museum of Modern Art, New York; The
Lincoln Center, New York; The Kreeger Museum e the Smithsonian Hirshhorn Museum,
Washington; Franklin D. Murphy Sculpture Garden, Los Angeles; The Walker Art Center,
Minneapolis; The Albright Knox, Buffalo; The Rockefeller Estate, Kykuik; Museu de Arte
Contemporanea, San Paolo del Brasile; Rupert Museum, Stellenbosch..
INFO:
Archivio Francesco Somaini tel. 02.58311707 archivio@francescosomaini.org
www.francescosomaini.org
30
ottobre 2015
Francesco Somaini – Immaginare scultura 1945-1999
Dal 30 ottobre al 22 novembre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEL BROLETTO
Como, Piazza Duomo, (Como)
Como, Piazza Duomo, (Como)
Orario di apertura
10-12.30 / 13.30-17.00 lunedì chiuso
Vernissage
30 Ottobre 2015, h 16
Sito web
www.francescosomaini.org
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
UESSEARTE
Autore
Curatore