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Francesca Arri – Play
una personale di Francesca Arri, che ha costruito un percorso con l’intento di analizzare la condizione di equilibrio come regola dell’esistenza, fattore o sua caratteristica, e il gioco come modello educativo e di formazione
Comunicato stampa
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Un gioco può essere descritto in termini di strategie, che i giocatori devono seguire nelle loro mosse: l'equilibrio c'è, quando nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme.
(John Nash)
La Galleria Moitre presenta PLAY, una personale di Francesca Arri, che ha costruito un percorso con l’intento di analizzare la condizione di equilibrio come regola dell’esistenza, fattore o sua caratteristica, e il gioco come modello educativo, di formazione e costruzione dell’individuo e del suo comportamento. Punto di partenza della Arri è la teoria dei giochi, ripresa da molti fisici, uno su tutti John Nash, che ne parla principalmente in termini di strategia, arrivando all’ analisi della condizione di equilibrio tra i giocatori, equilibrio che la Arri analizza come attimo irraggiungibile, condizione di stasi o concetto di stabilità non durevole in una situazione che si sviluppa grazie al conflitto e all’instabilità, partendo dalla materia stessa di cui l’individuo è costituito analizzandone gli stati intermedi e di passaggio come gli elementi non newtoniani, che per la loro costituzione possono diventare essi stessi un gioco e un divertissement. All'estremo opposto, la Arri riflette anche sulla lettura negativa del divertimento fatta dal Blaise Pascal, il quale vi vedeva la peggiore e la più vasta piaga del mondo. Secondo il filosofo, infatti, ogni uomo cerca di "distrarsi" dalla propria condizione debole, mortale e così miserabile, per questo si disperde in infinite attività che lo illudono e, al contempo, s'impegna egli stesso ad illudere gli altri. L’uomo è sempre in movimento, ma se si ferma, sente il nulla, in un precario equilibrio che è alla base anche della performance, in un continuo rimando tra il moto e l’assenza di azione. In esposizione, video, foto, installazioni e disegni, saranno intesi come ”protesi” dell’azione stessa, un aggettivo che spiega e racconta un momento passato, che aiuta chi non c’era a immaginare cosa è stato, quindi instabili, soggette ad interpretazione. Queste protesi descrivono dal basso il concetto di equilibrio e di instabilità per loro natura e per il fatto stesso di essere costruite da e come giochi: dondoli che non staranno mai fermi, lego smontabili, altalene appese al soffitto a varie altezze, che oscillano in continuazione promettendo una condizione di equilibrio senza poterla mai ottenere. I giochi della Arri sono una simulazione della realtà, un necessario processo di comprensione, un rito, e persino un gesto d’amore, che diventa sublimazione dell’atto sessuale.
a cura di Viola Invernizzi e Alessio Moitre
Francesca Arri è nata nel 1983 ad Asti. Vive e lavora a Torino ed è socio fondatore di Associazione Decifra.
Esposizioni e performance selezionate:
2015
Panorama, Galleria Moitre a cura di Olga Gambari, mostra e performance.
Le guerre degli altri, The Others, ex Carceri Le Nuove, Premio Autofocus per la performance
Art for Porn, Le dictateur Milano a cura de LE RAGAZZE DEL PORNO
Intimate Trasgression: White Box Gallery New York, CAPA (Center for Asian Pacific Affairs) New York e in seguito anche a Pechino e Shanghai
2014
La marcia della Locusta, per The Others, ex Carcere Le Nuove a cura di Galleria Alessio Moitre
Ars captiva Groove, Fondazione Merz, Torino
Robot 06, Bologna a cura di Federica Patti e Marcella Leoconte
2013
Il rumore del pettegolezzo, The Others, ex Carcere Le Nuove a cura di Spazio Ferramenta
Qui e Ora, ex Fabbrica Leone, a cura di Alessio Moitre e Viola Invernizzi
IMT Video Art Festival ( Palermo, Atene, Madrid, Cordoba, Montevideo )
Marble Weeks, Carrara
Video. it , Fondazione Merz, Torino
2012
Premiata Sartoria Tonin &figli, esposizione personale, Paolo Tonin Arte Contemporanea, Torino
…e Bellezza sia! Modiglaiani, Warhol, Mapplethorpe, La Dolce vita, Oggi, Fondazione 107, Torino
Uninged Festival, Londra
Tpa, Torino Performance Art, Accademia Albertina, Fondazione Pistoletto
Self-Portrait, nel corso della residenza 7even to 7even, per l’evento III Open Studio,AltoLab, Laboratorio Aperto per le Arti Contemporanee
2011
Fondazione Hangar Bicocca di Milano
Un’altra storia. Arte Italiana, dagli anno Ottanta agli anni Zero, CRAB, Centro Ricerche Accademia di Brera, Milano a cura di Edoardo Di Mauro
Museo d’Arte Contemporanea di Tel Aviv per I sensi del Mediterraneo, a cura di Martina Corgnati;
12th Instanbul Biennale, Marmara University
2010
Red Fish Factory Anversa per Torino Anversa Andata e Ritorno, progetto mostra/residenza di Arteco in collaborazione con Atelier Fabre e Coal Face;
Versus XVI, Velan Centro per l’Arte Contemporanea , Torino, a cura di Alessandro Trabucco,
Tempi precari, a cura di Francesco Poli e Lisa Lenhard, varie sedi
Mettiti in gioco, a cura di Giorgina Bertolino e Plinto
2009
Movimentazioni, Intercultura della giovane arte, Palazzo Ducale, Genova, a cura di Emilia Marasco
Intermedia, selezione di altri media d’artista, Fondazione “O”, Milano, rassegna internazionale del libro d’artista a cura di Giorgio Maffei;
Workshop della mostra personale di Glenn Brown , Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ,Torino
Scogliere, Accademia Albertina, Torino, a cura di Radu Dragomirescu, Franco Fanelli, Gianfranco Rizzi
Ars Captiva 2 Horror vacui horror pleni, Ex carceri Le Nuove, Torino, Workshop e Performance con Peader Kirk, progetto a cura di Maria Teresa Roberto e Roberta Romoli
Workshop avec Les Ballet de la C e de la B
(John Nash)
La Galleria Moitre presenta PLAY, una personale di Francesca Arri, che ha costruito un percorso con l’intento di analizzare la condizione di equilibrio come regola dell’esistenza, fattore o sua caratteristica, e il gioco come modello educativo, di formazione e costruzione dell’individuo e del suo comportamento. Punto di partenza della Arri è la teoria dei giochi, ripresa da molti fisici, uno su tutti John Nash, che ne parla principalmente in termini di strategia, arrivando all’ analisi della condizione di equilibrio tra i giocatori, equilibrio che la Arri analizza come attimo irraggiungibile, condizione di stasi o concetto di stabilità non durevole in una situazione che si sviluppa grazie al conflitto e all’instabilità, partendo dalla materia stessa di cui l’individuo è costituito analizzandone gli stati intermedi e di passaggio come gli elementi non newtoniani, che per la loro costituzione possono diventare essi stessi un gioco e un divertissement. All'estremo opposto, la Arri riflette anche sulla lettura negativa del divertimento fatta dal Blaise Pascal, il quale vi vedeva la peggiore e la più vasta piaga del mondo. Secondo il filosofo, infatti, ogni uomo cerca di "distrarsi" dalla propria condizione debole, mortale e così miserabile, per questo si disperde in infinite attività che lo illudono e, al contempo, s'impegna egli stesso ad illudere gli altri. L’uomo è sempre in movimento, ma se si ferma, sente il nulla, in un precario equilibrio che è alla base anche della performance, in un continuo rimando tra il moto e l’assenza di azione. In esposizione, video, foto, installazioni e disegni, saranno intesi come ”protesi” dell’azione stessa, un aggettivo che spiega e racconta un momento passato, che aiuta chi non c’era a immaginare cosa è stato, quindi instabili, soggette ad interpretazione. Queste protesi descrivono dal basso il concetto di equilibrio e di instabilità per loro natura e per il fatto stesso di essere costruite da e come giochi: dondoli che non staranno mai fermi, lego smontabili, altalene appese al soffitto a varie altezze, che oscillano in continuazione promettendo una condizione di equilibrio senza poterla mai ottenere. I giochi della Arri sono una simulazione della realtà, un necessario processo di comprensione, un rito, e persino un gesto d’amore, che diventa sublimazione dell’atto sessuale.
a cura di Viola Invernizzi e Alessio Moitre
Francesca Arri è nata nel 1983 ad Asti. Vive e lavora a Torino ed è socio fondatore di Associazione Decifra.
Esposizioni e performance selezionate:
2015
Panorama, Galleria Moitre a cura di Olga Gambari, mostra e performance.
Le guerre degli altri, The Others, ex Carceri Le Nuove, Premio Autofocus per la performance
Art for Porn, Le dictateur Milano a cura de LE RAGAZZE DEL PORNO
Intimate Trasgression: White Box Gallery New York, CAPA (Center for Asian Pacific Affairs) New York e in seguito anche a Pechino e Shanghai
2014
La marcia della Locusta, per The Others, ex Carcere Le Nuove a cura di Galleria Alessio Moitre
Ars captiva Groove, Fondazione Merz, Torino
Robot 06, Bologna a cura di Federica Patti e Marcella Leoconte
2013
Il rumore del pettegolezzo, The Others, ex Carcere Le Nuove a cura di Spazio Ferramenta
Qui e Ora, ex Fabbrica Leone, a cura di Alessio Moitre e Viola Invernizzi
IMT Video Art Festival ( Palermo, Atene, Madrid, Cordoba, Montevideo )
Marble Weeks, Carrara
Video. it , Fondazione Merz, Torino
2012
Premiata Sartoria Tonin &figli, esposizione personale, Paolo Tonin Arte Contemporanea, Torino
…e Bellezza sia! Modiglaiani, Warhol, Mapplethorpe, La Dolce vita, Oggi, Fondazione 107, Torino
Uninged Festival, Londra
Tpa, Torino Performance Art, Accademia Albertina, Fondazione Pistoletto
Self-Portrait, nel corso della residenza 7even to 7even, per l’evento III Open Studio,AltoLab, Laboratorio Aperto per le Arti Contemporanee
2011
Fondazione Hangar Bicocca di Milano
Un’altra storia. Arte Italiana, dagli anno Ottanta agli anni Zero, CRAB, Centro Ricerche Accademia di Brera, Milano a cura di Edoardo Di Mauro
Museo d’Arte Contemporanea di Tel Aviv per I sensi del Mediterraneo, a cura di Martina Corgnati;
12th Instanbul Biennale, Marmara University
2010
Red Fish Factory Anversa per Torino Anversa Andata e Ritorno, progetto mostra/residenza di Arteco in collaborazione con Atelier Fabre e Coal Face;
Versus XVI, Velan Centro per l’Arte Contemporanea , Torino, a cura di Alessandro Trabucco,
Tempi precari, a cura di Francesco Poli e Lisa Lenhard, varie sedi
Mettiti in gioco, a cura di Giorgina Bertolino e Plinto
2009
Movimentazioni, Intercultura della giovane arte, Palazzo Ducale, Genova, a cura di Emilia Marasco
Intermedia, selezione di altri media d’artista, Fondazione “O”, Milano, rassegna internazionale del libro d’artista a cura di Giorgio Maffei;
Workshop della mostra personale di Glenn Brown , Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ,Torino
Scogliere, Accademia Albertina, Torino, a cura di Radu Dragomirescu, Franco Fanelli, Gianfranco Rizzi
Ars Captiva 2 Horror vacui horror pleni, Ex carceri Le Nuove, Torino, Workshop e Performance con Peader Kirk, progetto a cura di Maria Teresa Roberto e Roberta Romoli
Workshop avec Les Ballet de la C e de la B
30
ottobre 2015
Francesca Arri – Play
Dal 30 ottobre al 28 novembre 2015
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GALLERIA MOITRE
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 16 alle 19
Vernissage
30 Ottobre 2015, ore 18,30
Autore
Curatore