Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Memorie di equilibrio 2015
La galleria d’arte contemporanea Amy-d Arte Spazio di Milano partecipa al Festival della Scienza di Genova 2015 con un progetto artistico sul tema del water grabbing e dell’agrobusiness.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Progetto economART di Anna d’Ambrosio
Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Graphic design di Stephanie Carminati
Comunicazione di Vittorio Schieroni
Il presidente di Nestlé, l’austriaco Peter Brabeck, ha dichiarato:
“l’acqua non è un diritto umano, è una necessità che si paga. È contrattabile come i salari.
Occorre trasformare l’acqua in un moderno prodotto di mercato con un suo prezzo”.
Abel Gruz Gutièrrez, fondatore dell’associazione “Peruanos sin agua” con il progetto Atrapanieblas da Lima ribatte:
“el agua ahora sí es de todos”.
Due voci differenti su un tema forte: la corsa all’oro blu.
Gli investitori internazionali comprano terre e acqua in egual misura; una volta ottenuta la terra devono garantirsi l’accesso diretto a fonti idriche, soprattutto per il tipo di coltura e per il tipo di business che portano avanti: l’agrobusiness.
I cambiamenti climatici sono alla base di progetti, testimonianza reale e anche denuncia delle N.S. responsabilità individuali.
Tutto questo è:
“Futuristic Archaelogy”, progetto creato in Mongolia dall’artista coreano Daesung Lee.
“Ho avuto l’idea di realizzare una collezione museale con persone vive, ispirandomi alle popolazioni nomadi del deserto della Mongolia, destinate a scomparire”. Egli parla del rapporto tra desertificazione e nomadismo e di come questo rapporto si è trasformato radicalmente in questi ultimi anni, tanto da spingere l’artista a creare sorte di scenografie archeologiche, le stesse che Lee immagina esposte nei musei del futuro. Daesung Lee, classe 1975, premio Sony World 2013 con “Ghoramara”, progetto sui profughi ambientali, presenta per la prima volta in assoluto in Italia “Futuristic Archaelogy”.
“Sintesi”, 2014, dell’artista veneto Mattia Novello, classe 1985, pannello termoisolante di Aeropan (Aerogel e polipropilene) dell’americana AMA Composites declinato a gioco del labirinto. “Il gioco è istintività, casualità, competizione. Controllando una goccia d’acqua colorata tra i vari ostacoli si confida nel proprio istinto e centrando la buca, la casualità colorerà un foglio di carta posto nel cassetto (azione performatica = opera che diventa)”.
“Perù … Atrapanieblas”, 2014, progetto fotografico di Mirko Cecchi. Arte come conoscenza e possibilità di soluzioni, per chi come a Lima vive l’inquinamento e la mancanza di acqua come emergenza quotidiana.
“Vita liquida”, 2015, di Lia Pascaniuc. 90% di acqua = medusa creatura marina nel vuoto assoluto di una spazialità condivisa. Tecnologia olografica effetto 3D.
“Equilibrium”, 2015, di STREAMCOLORS (Giacomo Giannella & Giuliana Geronimo). Forme nuove di visual e di storytelling unendo tecnologia gaming e animazione 3D.
“Blow back”, 2015, di Diamante Faraldo, opera inedita di marmo nero di Bruxelles e petrolio, evoca una piramide spaccata in cui solido e liquido creano polarità ambivalenti di “inattese fragilità solidificate”.
“A Huevo mi luz”, 2015, dell’artista messicana Maria Teresa Gonzalez Ramirez, installazione composta da lampadine, uova e contenitori, rimando del potere della luce come perfetta generatrice di vita e conoscenza.
“Floating Dream”, 2015, site specific a cura di IIT Smart Materials Genova & Kubo effetti Speciali, sospensioni aeree e indicatori olfattivi di smart materials.
Eccellenze artistiche e sperimentazione tecnologica avranno grande visibilità all’interno del progetto “Memorie di equilibrio” & l’ameba… figuranti in trasformazione.
Comitato scientifico & partner
IIT Smart Materials di Genova
Festival della Scienza di Genova
Politecnico di Milano
Unisa di Salerno
AMA s.p.a.
NANESA
Kritika
Hestetika
Contatti Amy-d Arte Spazio
Via Lovanio 6, Milano
www.amyd.it, info@amyd.it, 02.654872
alienazione & anomia
riflessione critica
Piero Basso parla del grande paradosso del nostro tempo.
Produciamo un terzo in più di quanto è necessario per sfamare tutti gli abitanti del pianeta.
Ne buttiamo via una quantità in grado di sfamare due miliardi e abbiamo un miliardo di affamati e un miliardo di obesi.
In un mondo che nel 2050 dovrà sfamare dieci miliardi di bocche, la disponibilità di acqua – tre quarti delle riserve idriche sono destinate alla produzione di cibo – diventerà una risorsa strategica, fondamentale per la sostenibilità globale.
Bisogna partire da questo paradosso e mettere prima di tutto al centro il diritto all’acqua: il nutrimento per antonomasia.
Il water grabbing è definitivamente il nuovo fenomeno della nostra epoca e ne esistono diverse tipologie di, ed è importante conoscerlo e combatterlo.
La nostra proposta è una “new water ethic” che si basa su quattro principi base:
l’acqua come diritto umano
l’acqua come patrimonio pubblico che non si può né vendere né comprare ma che va maneggiata con cura per le generazioni future
l’acqua in quanto diritto, di per sé, per l’ambiente, per le altre creature
l’acqua per il potenziale insito ad essa nell’insegnarci a vivere tutti insieme, come veicolo di pace e non di guerra
Maude Barlow, leader della campagna internazionale per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano da parte dell’ONU e membro del consiglio dell’International Forum on Globalization, ne parla nel suo ultimo libro “Blue Future: Protecting Water For People And The Planet Forever”.
L’acqua è vita: da lì passa ogni progetto di sviluppo, ogni ipotesi di sostenibilità per il pianeta.
Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Graphic design di Stephanie Carminati
Comunicazione di Vittorio Schieroni
Il presidente di Nestlé, l’austriaco Peter Brabeck, ha dichiarato:
“l’acqua non è un diritto umano, è una necessità che si paga. È contrattabile come i salari.
Occorre trasformare l’acqua in un moderno prodotto di mercato con un suo prezzo”.
Abel Gruz Gutièrrez, fondatore dell’associazione “Peruanos sin agua” con il progetto Atrapanieblas da Lima ribatte:
“el agua ahora sí es de todos”.
Due voci differenti su un tema forte: la corsa all’oro blu.
Gli investitori internazionali comprano terre e acqua in egual misura; una volta ottenuta la terra devono garantirsi l’accesso diretto a fonti idriche, soprattutto per il tipo di coltura e per il tipo di business che portano avanti: l’agrobusiness.
I cambiamenti climatici sono alla base di progetti, testimonianza reale e anche denuncia delle N.S. responsabilità individuali.
Tutto questo è:
“Futuristic Archaelogy”, progetto creato in Mongolia dall’artista coreano Daesung Lee.
“Ho avuto l’idea di realizzare una collezione museale con persone vive, ispirandomi alle popolazioni nomadi del deserto della Mongolia, destinate a scomparire”. Egli parla del rapporto tra desertificazione e nomadismo e di come questo rapporto si è trasformato radicalmente in questi ultimi anni, tanto da spingere l’artista a creare sorte di scenografie archeologiche, le stesse che Lee immagina esposte nei musei del futuro. Daesung Lee, classe 1975, premio Sony World 2013 con “Ghoramara”, progetto sui profughi ambientali, presenta per la prima volta in assoluto in Italia “Futuristic Archaelogy”.
“Sintesi”, 2014, dell’artista veneto Mattia Novello, classe 1985, pannello termoisolante di Aeropan (Aerogel e polipropilene) dell’americana AMA Composites declinato a gioco del labirinto. “Il gioco è istintività, casualità, competizione. Controllando una goccia d’acqua colorata tra i vari ostacoli si confida nel proprio istinto e centrando la buca, la casualità colorerà un foglio di carta posto nel cassetto (azione performatica = opera che diventa)”.
“Perù … Atrapanieblas”, 2014, progetto fotografico di Mirko Cecchi. Arte come conoscenza e possibilità di soluzioni, per chi come a Lima vive l’inquinamento e la mancanza di acqua come emergenza quotidiana.
“Vita liquida”, 2015, di Lia Pascaniuc. 90% di acqua = medusa creatura marina nel vuoto assoluto di una spazialità condivisa. Tecnologia olografica effetto 3D.
“Equilibrium”, 2015, di STREAMCOLORS (Giacomo Giannella & Giuliana Geronimo). Forme nuove di visual e di storytelling unendo tecnologia gaming e animazione 3D.
“Blow back”, 2015, di Diamante Faraldo, opera inedita di marmo nero di Bruxelles e petrolio, evoca una piramide spaccata in cui solido e liquido creano polarità ambivalenti di “inattese fragilità solidificate”.
“A Huevo mi luz”, 2015, dell’artista messicana Maria Teresa Gonzalez Ramirez, installazione composta da lampadine, uova e contenitori, rimando del potere della luce come perfetta generatrice di vita e conoscenza.
“Floating Dream”, 2015, site specific a cura di IIT Smart Materials Genova & Kubo effetti Speciali, sospensioni aeree e indicatori olfattivi di smart materials.
Eccellenze artistiche e sperimentazione tecnologica avranno grande visibilità all’interno del progetto “Memorie di equilibrio” & l’ameba… figuranti in trasformazione.
Comitato scientifico & partner
IIT Smart Materials di Genova
Festival della Scienza di Genova
Politecnico di Milano
Unisa di Salerno
AMA s.p.a.
NANESA
Kritika
Hestetika
Contatti Amy-d Arte Spazio
Via Lovanio 6, Milano
www.amyd.it, info@amyd.it, 02.654872
alienazione & anomia
riflessione critica
Piero Basso parla del grande paradosso del nostro tempo.
Produciamo un terzo in più di quanto è necessario per sfamare tutti gli abitanti del pianeta.
Ne buttiamo via una quantità in grado di sfamare due miliardi e abbiamo un miliardo di affamati e un miliardo di obesi.
In un mondo che nel 2050 dovrà sfamare dieci miliardi di bocche, la disponibilità di acqua – tre quarti delle riserve idriche sono destinate alla produzione di cibo – diventerà una risorsa strategica, fondamentale per la sostenibilità globale.
Bisogna partire da questo paradosso e mettere prima di tutto al centro il diritto all’acqua: il nutrimento per antonomasia.
Il water grabbing è definitivamente il nuovo fenomeno della nostra epoca e ne esistono diverse tipologie di, ed è importante conoscerlo e combatterlo.
La nostra proposta è una “new water ethic” che si basa su quattro principi base:
l’acqua come diritto umano
l’acqua come patrimonio pubblico che non si può né vendere né comprare ma che va maneggiata con cura per le generazioni future
l’acqua in quanto diritto, di per sé, per l’ambiente, per le altre creature
l’acqua per il potenziale insito ad essa nell’insegnarci a vivere tutti insieme, come veicolo di pace e non di guerra
Maude Barlow, leader della campagna internazionale per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano da parte dell’ONU e membro del consiglio dell’International Forum on Globalization, ne parla nel suo ultimo libro “Blue Future: Protecting Water For People And The Planet Forever”.
L’acqua è vita: da lì passa ogni progetto di sviluppo, ogni ipotesi di sostenibilità per il pianeta.
21
ottobre 2015
Memorie di equilibrio 2015
Dal 21 ottobre al primo novembre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA BORSA
Genova, Piazza Raffaele De Ferrari, (Genova)
Genova, Piazza Raffaele De Ferrari, (Genova)
Orario di apertura
10-18
Vernissage
21 Ottobre 2015, h 15
Autore
Curatore