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Fabrizio Parachini – La tredicesima stazione: il silenzio
La mostra si presenta come un dialogo aperto tra il non-oggettivo dell’artista e la decorazione della chiesa. La tredicesima stazione (della Via Crucis), ossia quella laica, dove il silenzio evocato dal percorso visivo-cromatico diventa lo spazio immaginario per dare corpo alle proprie riflessioni.
Comunicato stampa
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La mostra si presenta come un dialogo aperto tra le opere rigorosamente non-oggettive di Fabrizio Parachini e gli spazi e i decori dell’antica chiesa vercellese di San Vittore. L’artista ha realizzato alcuni lavori appositamente per lo storico luogo e ne ha collocati altri, di diverse tipologie, facenti capo al proprio consolidato repertorio. L’obiettivo è stato quello di far interagire gli elementi pittorici, trittici, dittici, unici e polittici monocromati, e in lievi o forti accordi cromatici, con l’ambiente che li accoglie, a sua volta dotato di una propria stratificata vita, per creare dei veri e propri percorsi visivi coinvolgenti e totalizzanti. In sostanza l’artista non ha usato lo spazio solamente in chiave espositiva o “per fare l’opera” ma ha utilizzato le opere per far si che il “vedente” possa costruire nella propria mente una personale idea di spazio con tutto ciò che la cosa implica dal punto di vista psicologico e emotivo.
Il titolo, “La tredicesima stazione: il silenzio”, è una dichiarazione di intenti e spiega il senso della mostra. Se è consuetudine collocare alle pareti delle chiese consacrate tavole che illustrano le stazioni della via Crucis, in questa mostra alle pareti dell’edificio sconsacrato sono state collocate delle tavole astratte (dal formato allusivo: trittici, polittici ecc.) in cui l’essenzialità delle forme e la purezza dei colori diventano entità dalla forte valenza espressiva e invitante a una loro frequentazione in una dimensione dalle implicazioni emotive e liriche di forte impatto contemplativo. La mostra in toto diventa la tredicesima stazione, quella laica, dove il silenzio evocato dal percorso visivo-cromatico diventa lo spazio immaginario per dare corpo alle proprie personali riflessioni.
Il titolo, “La tredicesima stazione: il silenzio”, è una dichiarazione di intenti e spiega il senso della mostra. Se è consuetudine collocare alle pareti delle chiese consacrate tavole che illustrano le stazioni della via Crucis, in questa mostra alle pareti dell’edificio sconsacrato sono state collocate delle tavole astratte (dal formato allusivo: trittici, polittici ecc.) in cui l’essenzialità delle forme e la purezza dei colori diventano entità dalla forte valenza espressiva e invitante a una loro frequentazione in una dimensione dalle implicazioni emotive e liriche di forte impatto contemplativo. La mostra in toto diventa la tredicesima stazione, quella laica, dove il silenzio evocato dal percorso visivo-cromatico diventa lo spazio immaginario per dare corpo alle proprie personali riflessioni.
17
ottobre 2015
Fabrizio Parachini – La tredicesima stazione: il silenzio
Dal 17 ottobre al 15 novembre 2015
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN VITTORE
Vercelli, Largo Mario D'azzo, (Vercelli)
Vercelli, Largo Mario D'azzo, (Vercelli)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 10.00-12.30 e 15.00-18.00
Vernissage
17 Ottobre 2015, ore 17.30
Autore
Curatore