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Giuseppe Amadio – Lo spazio reso opera
Non si tratta più di estroflessioni, di tele tirate e ancorate a telai lignei con supporti metallici: Amadio è andato oltre in una ricerca che attraversa generi e tecniche, in cui lo spazio è contenuto e contenitore, ma anche mezzo per trascendere verso un altro piano, filosofico e pittorico
Comunicato stampa
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Sulla traccia delle precedenti mostre personali degli artisti del Movimento del Rigorismo, Lattuada Studio inaugura una rassegna interamente dedicata a Giuseppe Amadio, a cura di Flavio Lattuada, con introduzione al catalogo a cura del Professor Pivetta.
Non si tratta più di estroflessioni, di tele tirate e ancorate a telai lignei con supporti metallici: Amadio è andato oltre in una ricerca che attraversa generi e tecniche, in cui lo spazio è contenuto e contenitore, ma anche mezzo per trascendere verso un altro piano, filosofico e pittorico. Vengono utilizzati colori metallici, severi: non c’è nulla di lezioso, nessun compromesso, c’è un che di tagliente sia nelle forme che nella cromia. L’austerità della ricerca è rigorosa, non cede alla moda e alla stranezza, ma tende a semplificare, all’accumulo si preferisce l’assenza, la carenza, e in essa si trova una nuova e ricca libertà espressiva. E’ un’indagine legata sempre alla monocromia, ma le forme create dai diversi spessori, che a volte si irrigidiscono e sembrano ferire la tela, e altre si lasciano domare, accarezzandola, rimangono le protagoniste assolute di questo modus operandi, anche se risultano declinate in diversi modi, come quadri, colonne, smoke box e ceramiche.
Giuseppe Amadio è nato a Todi nel 1944 dove vive e lavora. Alterna l’attività di pittore a quella di designer nel settore dell’arredo. Dopo un’iniziale poetica materico-gestuale, oggi è approdato a un linguaggio fortemente concettuale, vivendo la sua esperienza astratto-concreta, con opere monocrome.
Ha tenuto mostre fin dal 1980 in Italia e all’estero e nel 2010 entra a far parte del Movimento del “Rigorismo” fondato a Milano da Flavio Lattuada, gallerista e direttore del Lattuada Studio.
La mostra proseguirà a:
LONDRA Jerome Zodo Gallery
NEW YORK UNIX Gallery
SEOUL The Page Gallery
Non si tratta più di estroflessioni, di tele tirate e ancorate a telai lignei con supporti metallici: Amadio è andato oltre in una ricerca che attraversa generi e tecniche, in cui lo spazio è contenuto e contenitore, ma anche mezzo per trascendere verso un altro piano, filosofico e pittorico. Vengono utilizzati colori metallici, severi: non c’è nulla di lezioso, nessun compromesso, c’è un che di tagliente sia nelle forme che nella cromia. L’austerità della ricerca è rigorosa, non cede alla moda e alla stranezza, ma tende a semplificare, all’accumulo si preferisce l’assenza, la carenza, e in essa si trova una nuova e ricca libertà espressiva. E’ un’indagine legata sempre alla monocromia, ma le forme create dai diversi spessori, che a volte si irrigidiscono e sembrano ferire la tela, e altre si lasciano domare, accarezzandola, rimangono le protagoniste assolute di questo modus operandi, anche se risultano declinate in diversi modi, come quadri, colonne, smoke box e ceramiche.
Giuseppe Amadio è nato a Todi nel 1944 dove vive e lavora. Alterna l’attività di pittore a quella di designer nel settore dell’arredo. Dopo un’iniziale poetica materico-gestuale, oggi è approdato a un linguaggio fortemente concettuale, vivendo la sua esperienza astratto-concreta, con opere monocrome.
Ha tenuto mostre fin dal 1980 in Italia e all’estero e nel 2010 entra a far parte del Movimento del “Rigorismo” fondato a Milano da Flavio Lattuada, gallerista e direttore del Lattuada Studio.
La mostra proseguirà a:
LONDRA Jerome Zodo Gallery
NEW YORK UNIX Gallery
SEOUL The Page Gallery
15
ottobre 2015
Giuseppe Amadio – Lo spazio reso opera
Dal 15 ottobre al 27 novembre 2015
arte contemporanea
Location
LATTUADA STUDIO – ARTE CENTRO
Milano, Via Senato, 15, (Milano)
Milano, Via Senato, 15, (Milano)
Orario di apertura
martedì – venerdì 11.00 - 13.00 / 15.00 - 19.30
Vernissage
15 Ottobre 2015, ore 19
Autore
Curatore