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Gabriele Maquignaz – Le Icone della nuova dimensione
Mostra personale
Comunicato stampa
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La rilettura contemporanea delle Icone di Gabriele Maquignaz nella Chiesa di Santa Maria dei Laici a Gubbio.
Aprirà ufficialmente al pubblico, sabato 3 ottobre alle ore 18.00, presso la suggestiva location della Chiesa di Santa Maria dei Laici a Gubbio, la mostra “Le Icone della nuova dimensione” del noto artista performer Gabriele Maquignaz. Nato ad Aosta nel 1972, figlio d’arte del pittore Aimé Maquignaz, fin da bambino manifesta propensione e talento per la manualità creativa, affiancando ben presto agli studi tradizionali anche altri interessi, come lo sci, di cui diventa maestro della Scuola del Cervino, dagli anni 2000, la politica, che lo vede impegnato nella sua regione prima come Consigliere comunale di Valtournanche e poi in qualità di Consigliere regionale. Anche imprenditore nel settore turistico, diventa Presidente degli albergatori valdostani, ma la passione per l’arte lo accompagna sempre nel corso del suo percorso professionale, fino sfociare in una necessità fisica e spirituale di esprimersi attraverso la pittura e la scultura. Nascono così i primi dipinti fortemente materici, cromatici, realizzati con assemblaggi di oggetti di uso quotidiano inseriti in contesti originalissimi per struttura e idea. Si tratta di pitto-sculture che preludono a una nuova stagione artistica dedicata anche al forgiare e plasmare metalli di ogni genere, creando così sculture monumentali o di piccole dimensioni che trovano, nel confronto uomo-Dio-natura la loro più intensa chiave di lettura. Le cime austere e ‘spirituali’ del Cervino, quasi una preghiera elevata al Creato, all’ombra del quale Maquignaz è nato e cresciuto, non potevano essere avulse dal suo contesto ideale e artistico, ripercorrendo così nella scultura e nella pittura giochi d’infanzia e momenti felici, incontri con animali mitici o inventati e con la bellezza divinizzante della montagna, fino agli abissi senza fondo della disperazione o alla sublimazione dell’anima. La cultura, la tradizione popolare della sua terra, la ricerca personale intorno alle tematiche della morte e della vita, una vera ossessione per l’artista duramente provato da esperienze personali, diventano elementi essenziali della sua arte, intorno ai quali sperimentare e ricercare prima di tutto l’essenza di se stesso. L’incontro con François Thévénin, noto scultore di Cannes, segna una svolta decisiva nelle creazioni di Maquignaz. Maestro nel manipolare i materiali, Maquignaz predilige il confronto con il ferro, l’acciaio, il bronzo, il legno, le plastiche,le resine e i colori a olio, che impara ad utilizzare con estrema perizia, fino a creare le sue inimitabili “Icone sexy Chic”, specchio di una società dell’immagine svuotata di spiritualità, o rappresentando il mondo, la natura, la vita attraverso creature scaturite dalla fantasia, dai sogni e dagli incubi, dall’elevazione spirituale e dalle paure terrene più recondite. Il suo percorso artistico lo porta ad affrontare sfide sempre nuove, come la fusione della monumentale scultura bronzea “Primitif”. L’artista ha esposto presso gli Istituti Italiani di Cultura di Praga, Copenaghen, Sofia, Colonia, in fiere mondiali come quelle di Miami o in contesti artistici museali. La mostra “Le Icone della nuova dimensione” sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, fino al 31 ottobre. Per informazioni contattare la segreteria del Polo Museale Diocesano di Gubbio al numero 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it
Aprirà ufficialmente al pubblico, sabato 3 ottobre alle ore 18.00, presso la suggestiva location della Chiesa di Santa Maria dei Laici a Gubbio, la mostra “Le Icone della nuova dimensione” del noto artista performer Gabriele Maquignaz. Nato ad Aosta nel 1972, figlio d’arte del pittore Aimé Maquignaz, fin da bambino manifesta propensione e talento per la manualità creativa, affiancando ben presto agli studi tradizionali anche altri interessi, come lo sci, di cui diventa maestro della Scuola del Cervino, dagli anni 2000, la politica, che lo vede impegnato nella sua regione prima come Consigliere comunale di Valtournanche e poi in qualità di Consigliere regionale. Anche imprenditore nel settore turistico, diventa Presidente degli albergatori valdostani, ma la passione per l’arte lo accompagna sempre nel corso del suo percorso professionale, fino sfociare in una necessità fisica e spirituale di esprimersi attraverso la pittura e la scultura. Nascono così i primi dipinti fortemente materici, cromatici, realizzati con assemblaggi di oggetti di uso quotidiano inseriti in contesti originalissimi per struttura e idea. Si tratta di pitto-sculture che preludono a una nuova stagione artistica dedicata anche al forgiare e plasmare metalli di ogni genere, creando così sculture monumentali o di piccole dimensioni che trovano, nel confronto uomo-Dio-natura la loro più intensa chiave di lettura. Le cime austere e ‘spirituali’ del Cervino, quasi una preghiera elevata al Creato, all’ombra del quale Maquignaz è nato e cresciuto, non potevano essere avulse dal suo contesto ideale e artistico, ripercorrendo così nella scultura e nella pittura giochi d’infanzia e momenti felici, incontri con animali mitici o inventati e con la bellezza divinizzante della montagna, fino agli abissi senza fondo della disperazione o alla sublimazione dell’anima. La cultura, la tradizione popolare della sua terra, la ricerca personale intorno alle tematiche della morte e della vita, una vera ossessione per l’artista duramente provato da esperienze personali, diventano elementi essenziali della sua arte, intorno ai quali sperimentare e ricercare prima di tutto l’essenza di se stesso. L’incontro con François Thévénin, noto scultore di Cannes, segna una svolta decisiva nelle creazioni di Maquignaz. Maestro nel manipolare i materiali, Maquignaz predilige il confronto con il ferro, l’acciaio, il bronzo, il legno, le plastiche,le resine e i colori a olio, che impara ad utilizzare con estrema perizia, fino a creare le sue inimitabili “Icone sexy Chic”, specchio di una società dell’immagine svuotata di spiritualità, o rappresentando il mondo, la natura, la vita attraverso creature scaturite dalla fantasia, dai sogni e dagli incubi, dall’elevazione spirituale e dalle paure terrene più recondite. Il suo percorso artistico lo porta ad affrontare sfide sempre nuove, come la fusione della monumentale scultura bronzea “Primitif”. L’artista ha esposto presso gli Istituti Italiani di Cultura di Praga, Copenaghen, Sofia, Colonia, in fiere mondiali come quelle di Miami o in contesti artistici museali. La mostra “Le Icone della nuova dimensione” sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, fino al 31 ottobre. Per informazioni contattare la segreteria del Polo Museale Diocesano di Gubbio al numero 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it
03
ottobre 2015
Gabriele Maquignaz – Le Icone della nuova dimensione
Dal 03 al 31 ottobre 2015
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CHIESA DI SANTA MARIA DEI LAICI
Gubbio, Via Ambrogio Piccardi, (Perugia)
Gubbio, Via Ambrogio Piccardi, (Perugia)
Orario di apertura
dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Vernissage
3 Ottobre 2015, ore 18
Autore