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From Archaic to The Internet archive
Il secolo in cui siamo appena entrati, ci ha trasportato anni luce in avanti guardando indietro al XIX. L’evoluzione umana poi negli anni di “Internet” si è trasformata in un enorme enciclopedia virtuale iper-mega veloce e dove il “tutto” si può racchiude in… “Loading”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
from Archaic to
The Internet archive
10 Ottobre / 7 Novembre 2015
a cura di Lapo Simeoni
ELOISE GHIONI
LEEZA HOOPER
MARTINA MERLINI
SANDRO DEL PISTOIA
LAMBERTO TEOTINO
opening sabato 10 ottobre 2015 ore 18,30
Evento organizzato in occasione della
Giornata del Contemporaneo
promossa da AMACI
Il secolo in cui siamo appena entrati, ci ha
trasportato anni luce in avanti guardando
indietro al XIX.
Grandi le scoperte tecnologiche... molte le
rivoluzioni sociali, sono decedute per fortuna
anche alcune illusioni create ad arte nei secoli
dove il progresso ed il Capitalismo portavano
avanti avanguardie corporative spietate “CCC”
Cresci/Consuma/Crepa. L’evoluzione umana
poi negli anni di “Internet” si è si è trasformata
in un enorme enciclopedia virtuale iper-mega
veloce e dove il “tutto” si può racchiude in...
“Loading”.
La protesta anticonsumistica viene deviata
e trasformata in propaganda pubblicitaria, le
corporazioni utilizzano nuove tecniche raffinate
come ”Guerriglia marketing” e così tutto diventa
uno show ed “il pubblico che è l’unico giudice”
si trasforma in protagonista di se stesso in una
farsa/comparsa di gloria contemporanea, per
15 minuti di gloria se fortunato.
L’artista di oggi deve quindi prendere posizione
cercando di non essere inglobato e diventare
parte di questo show mediatico dove tutto
è iperspettacolo. Uno spettacolo che dura il
tempo di un “clic”, veloce, velenoso e pericoloso
in quanto senza una critica costruttiva basata sulla riflessione del rapporto tra opera/contemporaneità e tempo. Sarà il tempo a diventare il protagonista in questa mostra, un
frame multitemporale, dove ogni artista si ritrova ad analizzare e costruire nuovi codici per svelare in ogni forma, come il tempo
sia parte essenziale di questa società, ampliando così al pubblico la consapevolezza dell’uomo contemporaneo come artefice
della proprio risveglio o “complice della propria sconfitta”.
Partendo dall’intimo di ogni opera selezionata possiamo intravedere e scorgere quindi quell’inquietudine dell’uomo all’
adattamento inefficace verso il nuovo secolo, dove le continue scoperte tecnologiche/commerciali, hanno costantemente
stravolto il modo di operare nel quotidiano di ognuno di noi, compreso l’artista, entrando come un “Malware ipercontemporaneo”
incosciamente o consciamente sia nel processo artistico ma anche nell’ entità arcaica che l’opera stessa può e deve trasmettere.
Forme geometriche erose dal tempo si possono così osservare come traccie visive, rappresentate nelle opere di Martina
Merlini che utilizza il wall painting e la pittura con cera su tavola per ricreare simbologie ponte di passaggio tra futuro e
passato. Tornando indietro nel tempo, la pittura arcaica di M. Merlini, si trasforma come fosse una enorme spugna che cancella
il presente Colorato e multi-optional per ritornare ad un rituale dove il bianco e il nero rimanda ad antichi Grifi Atzechi e Maya,
così come ancestrali e arcaiche, le forme razionali ma concentrate emotivamente verso l’infinito futuro evocano i dipinti di
Eloise Ghioni. Tra i lavori di Eloise spicca l’opera “Are we really all made of Stars?” dove un enorme telo nero diventa lo
schermo per una reinterpretazione “TV static noise” realizzato con piume colorate, dove la stessa immagine diventa parte
integrante dell’ossimoro visivo creato dal titolo dell’opera. L’ossessione per i Media si possono assimilare attraverso un infinito
richiamo ai frattali di vita contemporanea che ogni artista assimila nella frammentazione atemporale in stile “warmhole” di
Lamberto Teotino, parallelo ad un frame della serie televisiva FRINGE. La ricerca dell’infinito e del mistero umano si nasconde
nelle immagini umane private del corpo, trasportate in luoghi infiniti del tempo chiaramente visibili nella loro dissoluzione. Lo
studio delle forme organiche affrontate da Sandro Del Pistoia richiamano impreviste nuove collocazioni Biotecnologiche
attraverso l’uso scientifico di strutture metalliche, richiamando l’attenzione a nuovi portali verso mondi paralleli mediatici,
come l’opera Walw in tje Future Series No.1. Infine la pazzia “iconica umana” calcolata, studiata e meticolosamente rinchiusa
in griglie geometriche viene sviluppata nelle carte geniali di Leeza Hooper artista che partendo dal proprio “nick name” lavora
assiduamente per scoprire l’anima della comunicazione, il logo e le sue potenziali applicazioni, decontestualizzato e privato di
ogni sua forma evocativa, diventando un nuovo NON LOGO.
La mostra utilizzando alcuni degli attori/artisti principali di questo futuro/presente per assume una posizione
visionaria microcosmica, organicamente schizofrenica sull’evoluzione umana, aprendo nuovi scenari e codici di
comprensione tra l’arte contemporanea e la storia umana.
Lapo Simeoni
LA MOSTRA SARÀ ALLESTITA PRESSO LO SPAZIO FINO AL 7 NOVEMBRE 2015
Lo spazio espositivo per l’arte contemporanea Egg Visual Art si trova a Livorno in via del Platano 10.
Orari di apertura: Giovedì, Venerdì e Sabato con orario 16.30 - 19.00
Per appuntamento:
329 2938433 (Angelo), 3281743760 (Chiara)
linkografia
www.eggvisualart.com
www.facebook.com/eggvisualart
The Internet archive
10 Ottobre / 7 Novembre 2015
a cura di Lapo Simeoni
ELOISE GHIONI
LEEZA HOOPER
MARTINA MERLINI
SANDRO DEL PISTOIA
LAMBERTO TEOTINO
opening sabato 10 ottobre 2015 ore 18,30
Evento organizzato in occasione della
Giornata del Contemporaneo
promossa da AMACI
Il secolo in cui siamo appena entrati, ci ha
trasportato anni luce in avanti guardando
indietro al XIX.
Grandi le scoperte tecnologiche... molte le
rivoluzioni sociali, sono decedute per fortuna
anche alcune illusioni create ad arte nei secoli
dove il progresso ed il Capitalismo portavano
avanti avanguardie corporative spietate “CCC”
Cresci/Consuma/Crepa. L’evoluzione umana
poi negli anni di “Internet” si è si è trasformata
in un enorme enciclopedia virtuale iper-mega
veloce e dove il “tutto” si può racchiude in...
“Loading”.
La protesta anticonsumistica viene deviata
e trasformata in propaganda pubblicitaria, le
corporazioni utilizzano nuove tecniche raffinate
come ”Guerriglia marketing” e così tutto diventa
uno show ed “il pubblico che è l’unico giudice”
si trasforma in protagonista di se stesso in una
farsa/comparsa di gloria contemporanea, per
15 minuti di gloria se fortunato.
L’artista di oggi deve quindi prendere posizione
cercando di non essere inglobato e diventare
parte di questo show mediatico dove tutto
è iperspettacolo. Uno spettacolo che dura il
tempo di un “clic”, veloce, velenoso e pericoloso
in quanto senza una critica costruttiva basata sulla riflessione del rapporto tra opera/contemporaneità e tempo. Sarà il tempo a diventare il protagonista in questa mostra, un
frame multitemporale, dove ogni artista si ritrova ad analizzare e costruire nuovi codici per svelare in ogni forma, come il tempo
sia parte essenziale di questa società, ampliando così al pubblico la consapevolezza dell’uomo contemporaneo come artefice
della proprio risveglio o “complice della propria sconfitta”.
Partendo dall’intimo di ogni opera selezionata possiamo intravedere e scorgere quindi quell’inquietudine dell’uomo all’
adattamento inefficace verso il nuovo secolo, dove le continue scoperte tecnologiche/commerciali, hanno costantemente
stravolto il modo di operare nel quotidiano di ognuno di noi, compreso l’artista, entrando come un “Malware ipercontemporaneo”
incosciamente o consciamente sia nel processo artistico ma anche nell’ entità arcaica che l’opera stessa può e deve trasmettere.
Forme geometriche erose dal tempo si possono così osservare come traccie visive, rappresentate nelle opere di Martina
Merlini che utilizza il wall painting e la pittura con cera su tavola per ricreare simbologie ponte di passaggio tra futuro e
passato. Tornando indietro nel tempo, la pittura arcaica di M. Merlini, si trasforma come fosse una enorme spugna che cancella
il presente Colorato e multi-optional per ritornare ad un rituale dove il bianco e il nero rimanda ad antichi Grifi Atzechi e Maya,
così come ancestrali e arcaiche, le forme razionali ma concentrate emotivamente verso l’infinito futuro evocano i dipinti di
Eloise Ghioni. Tra i lavori di Eloise spicca l’opera “Are we really all made of Stars?” dove un enorme telo nero diventa lo
schermo per una reinterpretazione “TV static noise” realizzato con piume colorate, dove la stessa immagine diventa parte
integrante dell’ossimoro visivo creato dal titolo dell’opera. L’ossessione per i Media si possono assimilare attraverso un infinito
richiamo ai frattali di vita contemporanea che ogni artista assimila nella frammentazione atemporale in stile “warmhole” di
Lamberto Teotino, parallelo ad un frame della serie televisiva FRINGE. La ricerca dell’infinito e del mistero umano si nasconde
nelle immagini umane private del corpo, trasportate in luoghi infiniti del tempo chiaramente visibili nella loro dissoluzione. Lo
studio delle forme organiche affrontate da Sandro Del Pistoia richiamano impreviste nuove collocazioni Biotecnologiche
attraverso l’uso scientifico di strutture metalliche, richiamando l’attenzione a nuovi portali verso mondi paralleli mediatici,
come l’opera Walw in tje Future Series No.1. Infine la pazzia “iconica umana” calcolata, studiata e meticolosamente rinchiusa
in griglie geometriche viene sviluppata nelle carte geniali di Leeza Hooper artista che partendo dal proprio “nick name” lavora
assiduamente per scoprire l’anima della comunicazione, il logo e le sue potenziali applicazioni, decontestualizzato e privato di
ogni sua forma evocativa, diventando un nuovo NON LOGO.
La mostra utilizzando alcuni degli attori/artisti principali di questo futuro/presente per assume una posizione
visionaria microcosmica, organicamente schizofrenica sull’evoluzione umana, aprendo nuovi scenari e codici di
comprensione tra l’arte contemporanea e la storia umana.
Lapo Simeoni
LA MOSTRA SARÀ ALLESTITA PRESSO LO SPAZIO FINO AL 7 NOVEMBRE 2015
Lo spazio espositivo per l’arte contemporanea Egg Visual Art si trova a Livorno in via del Platano 10.
Orari di apertura: Giovedì, Venerdì e Sabato con orario 16.30 - 19.00
Per appuntamento:
329 2938433 (Angelo), 3281743760 (Chiara)
linkografia
www.eggvisualart.com
www.facebook.com/eggvisualart
10
ottobre 2015
From Archaic to The Internet archive
Dal 10 ottobre al 07 novembre 2015
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
EGG VISUAL ART
Livorno, Via Del Platano, 10, (Livorno)
Livorno, Via Del Platano, 10, (Livorno)
Orario di apertura
Orari di apertura: Giovedì, Venerdì e Sabato con orario 16.30 - 19.00. Per appuntamento: 329 2938433 (Angelo), 3281743760 (Chiara)
Vernissage
10 Ottobre 2015, ore 18.30
Autore
Curatore