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May Hands – I have an addiction
I have an Addiction nasce da un periodo di residenza in città di Hands e da tre mesi di spostamenti tra Londra, Napoli, Roma, e i rispettivi mercati cittadini, alla ricerca di suggestioni e materiali di uso quotidiano, e non, necessari per la costruzione delle opere: nastri in nylon, reti, tessuti, etichette per frutta e verdura, carta da imballaggio e shopper. Dopo esser stati raccolti dai loro contesti originali, questi elementi, intrecciati tra loro, diventano narrazioni di un’epoca di consumi e, al contempo, di un’esperienza emotiva personale, narrazioni intime che tracciano mappe geografi che di persone, incontri, abitudini, consumi, vita, prima che di arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BACO – Base Arte Contemporanea è lieta di presentare I HAVE AN ADDICTION, il progetto site-specifi c dell’artista inglese May
Hands (Brighton, 1990), che il prossimo 24 settembre inaugura la stagione espositiva in Via Arena, 9 Bergamo. I have an Addiction
nasce da un periodo di residenza in città di Hands e da tre mesi di spostamenti tra Londra, Napoli, Roma, e i rispettivi mercati
cittadini, alla ricerca di suggestioni e materiali di uso quotidiano, e non, necessari per la costruzione delle opere: nastri in nylon,
reti, tessuti, etichette per frutta e verdura, carta da imballaggio e shopper. Dopo esser stati raccolti dai loro contesti originali, que-
sti elementi, intrecciati tra loro, diventano narrazioni di un’epoca di consumi e, al contempo, di un’esperienza emotiva personale,
narrazioni intime che tracciano mappe geografi che di persone, incontri, abitudini, consumi, vita, prima che di arte. Oggetti testuali
che in sé cristallizzano il tempo e mantengono intatto sia il passato sia le esperienze presenti. Gli oggetti in questo senso diventano
come pezzi della propria vita da preservare e raccontare.
La mostra promossa dalla MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore è realizzata con il contributo del Comune di Bergamo
e il sostegno uffi ciale della Fondazione Credito Bergamasco e in collaborazione con la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Con-
temporanea e The Blank Contemporary Art.
Durante la residenza estiva di May Hands a Bergamo si è discusso per quali comportamenti ognuno avesse sviluppato una forma
di “addiction”, ovvero di dipendenza. Quali sono, cioè, quelle azioni che da semplici e comuni abitudini sono diventate ricerca esa-
gerata e patologica, tale da far perdere ogni possibilità di controllo sull’abitudine.
I have an Addiction si riferisce, quindi, all’impulso incontrollabile dell’artista di cercare, appropriarsi e riutilizzare nella sua pratica
artistica oggetti urbani marginali, come ad esempio tappi di plastica, etichette dell’acqua, fi li, foglie, sassi, sacchetti, frammenti di
tessuti e moltissimo altro materiale; un vastissimo campionario dell’avanzo, dell’indesiderato, del superfl uo. Sono elementi che
lo sguardo comune non riesce più a cogliere o a cui non è capace di dare valore; passano inosservati come cose evitabili, ormai
accettate e integrate nel contesto urbano. Scegliere quali oggetti prendere o lasciare e come organizzarli implica capacità di ca-
tegorizzazione, di memorizzazione e una certa quantità di attenzione per i dettagli e difatti il modo di vedere di May Hands è parti-
colarmente e inconsciamente accorto: anche durante una passeggiata può capitare che Hands si fermi un istante per raccogliere
quell’inezia che poi restituita dall’arte assume una forza inesplorata. Ogni oggetto rappresenta potenzialmente una speciale occa-
sione, un’opportunità: il rapporto con gli oggetti è di tipo quasi magico. Non si tratta di objet trouvé né tantomeno di ready made,
piuttosto di quello che potremmo defi nire “oggetto trovante”, ossia un oggetto che attiva un processo emotivo e una struttura di
relazioni con altri oggetti che, nell’insieme della loro disposizione, forma e colore, defi niscono l’opera.
Seguendo questo processo, l’artista ha realizzato, durante la residenza a Bergamo, un’intera serie di lavori inediti che si relazio-
nano inevitabilmente con la città, il luogo espositivo e il concetto di pittura. La mostra è, infatti, dopo la personale di Erik Saglia A.E.
Abstract Existence, la seconda della trilogia che rifl ette il modo in cui il concetto di pittura sia oggi ampliato, scorniciato, esteso a
una lettura più interiore e multidisciplinare.
La mostra è resa possibile anche grazie alla collaborazione con la galleria T293 Napoli/Roma che, parallelamente alla mostra di
Bergamo, ospita dal 18 Settembre al 20 Ottobre 2015 la personale di May Hands, ‘Freschissimi’ presso la sede di Roma.
Hands (Brighton, 1990), che il prossimo 24 settembre inaugura la stagione espositiva in Via Arena, 9 Bergamo. I have an Addiction
nasce da un periodo di residenza in città di Hands e da tre mesi di spostamenti tra Londra, Napoli, Roma, e i rispettivi mercati
cittadini, alla ricerca di suggestioni e materiali di uso quotidiano, e non, necessari per la costruzione delle opere: nastri in nylon,
reti, tessuti, etichette per frutta e verdura, carta da imballaggio e shopper. Dopo esser stati raccolti dai loro contesti originali, que-
sti elementi, intrecciati tra loro, diventano narrazioni di un’epoca di consumi e, al contempo, di un’esperienza emotiva personale,
narrazioni intime che tracciano mappe geografi che di persone, incontri, abitudini, consumi, vita, prima che di arte. Oggetti testuali
che in sé cristallizzano il tempo e mantengono intatto sia il passato sia le esperienze presenti. Gli oggetti in questo senso diventano
come pezzi della propria vita da preservare e raccontare.
La mostra promossa dalla MIA – Congregazione della Misericordia Maggiore è realizzata con il contributo del Comune di Bergamo
e il sostegno uffi ciale della Fondazione Credito Bergamasco e in collaborazione con la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Con-
temporanea e The Blank Contemporary Art.
Durante la residenza estiva di May Hands a Bergamo si è discusso per quali comportamenti ognuno avesse sviluppato una forma
di “addiction”, ovvero di dipendenza. Quali sono, cioè, quelle azioni che da semplici e comuni abitudini sono diventate ricerca esa-
gerata e patologica, tale da far perdere ogni possibilità di controllo sull’abitudine.
I have an Addiction si riferisce, quindi, all’impulso incontrollabile dell’artista di cercare, appropriarsi e riutilizzare nella sua pratica
artistica oggetti urbani marginali, come ad esempio tappi di plastica, etichette dell’acqua, fi li, foglie, sassi, sacchetti, frammenti di
tessuti e moltissimo altro materiale; un vastissimo campionario dell’avanzo, dell’indesiderato, del superfl uo. Sono elementi che
lo sguardo comune non riesce più a cogliere o a cui non è capace di dare valore; passano inosservati come cose evitabili, ormai
accettate e integrate nel contesto urbano. Scegliere quali oggetti prendere o lasciare e come organizzarli implica capacità di ca-
tegorizzazione, di memorizzazione e una certa quantità di attenzione per i dettagli e difatti il modo di vedere di May Hands è parti-
colarmente e inconsciamente accorto: anche durante una passeggiata può capitare che Hands si fermi un istante per raccogliere
quell’inezia che poi restituita dall’arte assume una forza inesplorata. Ogni oggetto rappresenta potenzialmente una speciale occa-
sione, un’opportunità: il rapporto con gli oggetti è di tipo quasi magico. Non si tratta di objet trouvé né tantomeno di ready made,
piuttosto di quello che potremmo defi nire “oggetto trovante”, ossia un oggetto che attiva un processo emotivo e una struttura di
relazioni con altri oggetti che, nell’insieme della loro disposizione, forma e colore, defi niscono l’opera.
Seguendo questo processo, l’artista ha realizzato, durante la residenza a Bergamo, un’intera serie di lavori inediti che si relazio-
nano inevitabilmente con la città, il luogo espositivo e il concetto di pittura. La mostra è, infatti, dopo la personale di Erik Saglia A.E.
Abstract Existence, la seconda della trilogia che rifl ette il modo in cui il concetto di pittura sia oggi ampliato, scorniciato, esteso a
una lettura più interiore e multidisciplinare.
La mostra è resa possibile anche grazie alla collaborazione con la galleria T293 Napoli/Roma che, parallelamente alla mostra di
Bergamo, ospita dal 18 Settembre al 20 Ottobre 2015 la personale di May Hands, ‘Freschissimi’ presso la sede di Roma.
24
settembre 2015
May Hands – I have an addiction
Dal 24 settembre al 25 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
BACO. BASE ARTE CONTEMPORANEA ODIERNA – DOMUS MAGNA
Bergamo, Via Arena, 9, (Bergamo)
Bergamo, Via Arena, 9, (Bergamo)
Orario di apertura
Sabato – Domenica: 10.30 - 12.30 | 15.00 – 18.00 Altri giorni solo su appuntamento
Vernissage
24 Settembre 2015, ore 19
Autore
Curatore