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Alberto Esse – Bot. I futurismi di un giocoliere. Le tre sorelle vero/falsoAlberto Esse
installazione interattiva di Alberto Esse
Comunicato stampa
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“LE TRE SORELLE VERO/FALSO”
Il quadro, qui presentato, è un falso (forse?).
Si intitola “Le tre sorelle” ed è a firma di BOT.
BOT è tra i pittori o il pittore piacentino i cui quadri sono stati più falsificati.
Circolano centinaia (o anche di più) di Bot falsi eseguiti da alcuni importanti pittori contemporanei, messi in mostra da alcune gallerie, certificati da noti critici e storici del- l'arte. Questo fenomeno non solo, a proprio modo, è una conferma dell'importanza di quell'artista che è proba- bilmente il maggiore pittore piacentino del novecento, ma pone sopratutto all'ordine del giorno un fenomeno molto diffuso ovvero la massiccia circolazione di falsi che si riferiscono ad autori dell'arte contemporanea. Si può dire che sia un fenomeno costituente il sistema dell'arte attuale e non solo attuale. Il fare, il vendere, il certificare come autentici i quadri di un autore è una truffa condannabile sul piano etico e morale oltre che legale. In particolare, nel caso di specifico, sul piano formale i falsi Bot sono creazioni originali nello stile dell'autore (non si parla quì del pedissequo rifacimento di una quadro autentico che è, oltre che un falso un plagio) e proprio per questo sono di innegabile interesse formale come testi- monia il quadro presentato (e non in vendita) che è di ottima fattura. Tutto ciò mette in risalto il labile confine che esiste nell'arte contemporanea tra autentico e falso e pone la domanda: se le centinaia di quadri falsi di Bot siano solo ed esclusivamente una truffa o se nel loro complesso possano, sul piano estetico creativo, avere un proprio perverso valore. Un valore, non commerciale ma artistico, che costituisce, appunto come fenomeno, uno tra i molteplici aspetti del “Fenomeno Bot”.
Il quadro, qui presentato, è un falso (forse?).
Si intitola “Le tre sorelle” ed è a firma di BOT.
BOT è tra i pittori o il pittore piacentino i cui quadri sono stati più falsificati.
Circolano centinaia (o anche di più) di Bot falsi eseguiti da alcuni importanti pittori contemporanei, messi in mostra da alcune gallerie, certificati da noti critici e storici del- l'arte. Questo fenomeno non solo, a proprio modo, è una conferma dell'importanza di quell'artista che è proba- bilmente il maggiore pittore piacentino del novecento, ma pone sopratutto all'ordine del giorno un fenomeno molto diffuso ovvero la massiccia circolazione di falsi che si riferiscono ad autori dell'arte contemporanea. Si può dire che sia un fenomeno costituente il sistema dell'arte attuale e non solo attuale. Il fare, il vendere, il certificare come autentici i quadri di un autore è una truffa condannabile sul piano etico e morale oltre che legale. In particolare, nel caso di specifico, sul piano formale i falsi Bot sono creazioni originali nello stile dell'autore (non si parla quì del pedissequo rifacimento di una quadro autentico che è, oltre che un falso un plagio) e proprio per questo sono di innegabile interesse formale come testi- monia il quadro presentato (e non in vendita) che è di ottima fattura. Tutto ciò mette in risalto il labile confine che esiste nell'arte contemporanea tra autentico e falso e pone la domanda: se le centinaia di quadri falsi di Bot siano solo ed esclusivamente una truffa o se nel loro complesso possano, sul piano estetico creativo, avere un proprio perverso valore. Un valore, non commerciale ma artistico, che costituisce, appunto come fenomeno, uno tra i molteplici aspetti del “Fenomeno Bot”.
28
settembre 2015
Alberto Esse – Bot. I futurismi di un giocoliere. Le tre sorelle vero/falsoAlberto Esse
Dal 28 al 29 settembre 2015
incontro - conferenza
Location
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Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 66, (Piacenza)
Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 66, (Piacenza)
Orario di apertura
Lunedì 28 settembre dalle ore 16.00 e Martedì 29 settembre dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
Vernissage
28 Settembre 2015, ore 16.00
Autore