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Radomir Damnjan – Identity
Le impronte digitali dell’artista sulle uova rimandano al tema centrale della mostra: l’Identità
Comunicato stampa
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FEDERICO BIANCHI CONTEMPORARY ART MILANO
comunicato stampa
Radomir Damnjan – Identity
Curatela e testo di Federico Bianchi
inaugurazione giovedì 8 ottobre 2015 ore 18:30
8 ottobre 2015 - 22 dicembre 2015
Federico Bianchi Contemporary Art è lieta di presentare la quinta personale in galleria di Radomir Damnjan, che inaugurerà il giorno giovedì 8 ottobre 2015 alle ore 18:30 in Via Imbonati 12 a Milano.
Le impronte digitali dell'artista sulle uova rimandano al tema centrale della mostra: l'Identità, che verrà declinata attraverso una serie di opere che giocano sul contrasto tra l'unicità-individualità e la pluralità-impersonalità umana. L'alienazione data da una dimensione che non guarda all'individuo, ma tende solo a classificarlo per farne un numero o una formula matematico/geometrica, è spesso una delle sconfitte della burocrazia in società politicamente strutturate. Le serie dei formulari, tavole che variano solo per i colori e le linee (come tante persone indistinguibili) è l'esempio eclatante di utilizzo di carte povere con unico scopo di classificazione al fine di organizzare burocraticamente e socialmente individui. Gli interventi sono linee quasi indistinguibili, come l'individualità di un uomo in un contesto politicizzato, all'interno del formulario e “non ne modificano il materiale d'uso, ma defunzionalizzano un materiale di per sé funzionale” (R. Damnjan).
Casellari che diventano vite per le quali l'unico interesse è burocratico-legale e finaziario-tributario, con l'artista che con un “atto minimo” invita ad una “nuova analisi critica della realtà esistente e data: è indispensabile che il bisogno, grazie alla volontà e alle decisioni dell'individuo, si trasformi in libertà” (R. Damnjan).
Libertà di un intervento di modificazione lineare che compare anche nelle serie dei dipinti minimalisti proposti, che rimandano alle stesse linee enigmatiche e ricercate dei formulari. Libertà che si riafferma nell'impronta digitale dell'artista presente negli scrigni come riaffermazione di IDENTITA'.
Radomir Damnjan è nato a Mostar (Serbia) il 10 dicembre 1936; vive e lavora a Belgrado e Milano. Ha preso parte molte volte alla Biennale di Venezia, a Documenta Kassel, alla Biennale di Sao Paolo, Biennale di Tokyo, alla Biennale di Sidney e alla Quadriennale di Roma. Molte delle sue opere si trovano in importanti musei come il Centre Pompidou di Parigi, il MoCA in S.Francisco, il Moderna Museet Stoccolma, il Museo de Arte Contemporanea Belo Horizonte, il Museo d'Arte Moderna di Belgrado, il museo Guggenheim di New York e il Fondo Artistico dell'Archivio Storico della Biennale di Venezia.
comunicato stampa
Radomir Damnjan – Identity
Curatela e testo di Federico Bianchi
inaugurazione giovedì 8 ottobre 2015 ore 18:30
8 ottobre 2015 - 22 dicembre 2015
Federico Bianchi Contemporary Art è lieta di presentare la quinta personale in galleria di Radomir Damnjan, che inaugurerà il giorno giovedì 8 ottobre 2015 alle ore 18:30 in Via Imbonati 12 a Milano.
Le impronte digitali dell'artista sulle uova rimandano al tema centrale della mostra: l'Identità, che verrà declinata attraverso una serie di opere che giocano sul contrasto tra l'unicità-individualità e la pluralità-impersonalità umana. L'alienazione data da una dimensione che non guarda all'individuo, ma tende solo a classificarlo per farne un numero o una formula matematico/geometrica, è spesso una delle sconfitte della burocrazia in società politicamente strutturate. Le serie dei formulari, tavole che variano solo per i colori e le linee (come tante persone indistinguibili) è l'esempio eclatante di utilizzo di carte povere con unico scopo di classificazione al fine di organizzare burocraticamente e socialmente individui. Gli interventi sono linee quasi indistinguibili, come l'individualità di un uomo in un contesto politicizzato, all'interno del formulario e “non ne modificano il materiale d'uso, ma defunzionalizzano un materiale di per sé funzionale” (R. Damnjan).
Casellari che diventano vite per le quali l'unico interesse è burocratico-legale e finaziario-tributario, con l'artista che con un “atto minimo” invita ad una “nuova analisi critica della realtà esistente e data: è indispensabile che il bisogno, grazie alla volontà e alle decisioni dell'individuo, si trasformi in libertà” (R. Damnjan).
Libertà di un intervento di modificazione lineare che compare anche nelle serie dei dipinti minimalisti proposti, che rimandano alle stesse linee enigmatiche e ricercate dei formulari. Libertà che si riafferma nell'impronta digitale dell'artista presente negli scrigni come riaffermazione di IDENTITA'.
Radomir Damnjan è nato a Mostar (Serbia) il 10 dicembre 1936; vive e lavora a Belgrado e Milano. Ha preso parte molte volte alla Biennale di Venezia, a Documenta Kassel, alla Biennale di Sao Paolo, Biennale di Tokyo, alla Biennale di Sidney e alla Quadriennale di Roma. Molte delle sue opere si trovano in importanti musei come il Centre Pompidou di Parigi, il MoCA in S.Francisco, il Moderna Museet Stoccolma, il Museo de Arte Contemporanea Belo Horizonte, il Museo d'Arte Moderna di Belgrado, il museo Guggenheim di New York e il Fondo Artistico dell'Archivio Storico della Biennale di Venezia.
08
ottobre 2015
Radomir Damnjan – Identity
Dall'otto ottobre al 22 dicembre 2015
arte contemporanea
Location
FEDERICO BIANCHI CONTEMPORARY ART
Milano, Via Carlo Imbonati, 12, (Milano)
Milano, Via Carlo Imbonati, 12, (Milano)
Orario di apertura
martedì - venerdì 15-18 e su appuntamento
Vernissage
8 Ottobre 2015, ore 18.00
Autore
Curatore