Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jesùs Herrera Martìnez – Hyperbaroque. Manierism is not dead
Questa mostra rappresenta il culmine ideologico dell’avventura romana di Jesus Herrera, iniziata nella storica istituzione della Reale Accademia di Spagna ed esplosa in galleria con un tributo surreale e spettacolare ad un movimento culturale che fece di Roma il centro del mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Jesus Herrera Martinez, di ritorno a Roma per la sua prima personale italiana dopo l’esperienza all’Accademia di Spagna, rappresenta un tributo al celebre movimento culturale seicentesco.
La mostra si articola attraverso un corpus di opere che rappresentano la quint’essenza della teatralità barocca nella sua espressione più accademica e classicista.
Jesus Herrera affronta il tema del Barocco con l’attitudine profondamente ironica, provocatoria e vagamente esibizionista della cultura Punk. Rappresentazioni di parabole, miracoli e nature morte che sarebbero state il vanto di qualunque quadreria seicentesca, sono vittime di incursioni surreali alla Terry Gilliam che le trasportano immediatamente in un universo contemporaneo.
Piccole opere ad olio, “cartoline” che sono la continuazione ideale dello studio intrapreso nel periodo dell’Accademia, si alternano a grandi tele che giocano costantemente con il contrasto fra la perfezione manierista della tecnica e la sfrontatezza del messaggio. Con la maestria pittorica del Domenichino e l’attitudine punk di un moderno Carvaggio, Jesus arriva a riprodurre una monumentale pala d’altare fatta di immagini al limite fra il religioso ed il beffardo in cui vengono celebrati i suoi stessi miracoli.
Le opere di Jesus giocano con la tendenza Barocca a sconvolgere lo spettatore attraverso la spettacolarità e l’illusione, spesso attraverso vere e proprie scatole cinesi visive: vedutine ad olio da Grand Tour diventano improbabili cartoline attaccate a muri ritratti in stupefacenti trompe-l’oeil.
In altri lavori vengono ritratte scene sacre, care alla tradizione pittorica italiana, in cui figure circondate da esplosioni dal sapore hollywoodiano sono rappresentazioni paradossali e ricorrenti dello stesso soggetto: l’artista.
LA PROJECT ROOM
Nella project room Jesus Herrera continua la sua discesa nell’immaginario barocco ricostruendo l’ambientazione drammatica ed ideale di una cripta. Fra ex voto e sacre reliquie si materializza ancora una volta l’interpretazione assolutamente parziale e filtrata da iperboli surreali del canone architettonico seicentesco.
Questa mostra rappresenta il culmine ideologico dell’avventura romana di un superbo pittore, iniziata nella storica istituzione della Reale Accademia di Spagna ed esplosa in galleria con un tributo surreale e spettacolare ad un movimento culturale che fece di Roma il centro del mondo.
In collaborazione con:
Ambasciata di Spagna in Italia
Reale Accademia di Spagna a Roma
La mostra si articola attraverso un corpus di opere che rappresentano la quint’essenza della teatralità barocca nella sua espressione più accademica e classicista.
Jesus Herrera affronta il tema del Barocco con l’attitudine profondamente ironica, provocatoria e vagamente esibizionista della cultura Punk. Rappresentazioni di parabole, miracoli e nature morte che sarebbero state il vanto di qualunque quadreria seicentesca, sono vittime di incursioni surreali alla Terry Gilliam che le trasportano immediatamente in un universo contemporaneo.
Piccole opere ad olio, “cartoline” che sono la continuazione ideale dello studio intrapreso nel periodo dell’Accademia, si alternano a grandi tele che giocano costantemente con il contrasto fra la perfezione manierista della tecnica e la sfrontatezza del messaggio. Con la maestria pittorica del Domenichino e l’attitudine punk di un moderno Carvaggio, Jesus arriva a riprodurre una monumentale pala d’altare fatta di immagini al limite fra il religioso ed il beffardo in cui vengono celebrati i suoi stessi miracoli.
Le opere di Jesus giocano con la tendenza Barocca a sconvolgere lo spettatore attraverso la spettacolarità e l’illusione, spesso attraverso vere e proprie scatole cinesi visive: vedutine ad olio da Grand Tour diventano improbabili cartoline attaccate a muri ritratti in stupefacenti trompe-l’oeil.
In altri lavori vengono ritratte scene sacre, care alla tradizione pittorica italiana, in cui figure circondate da esplosioni dal sapore hollywoodiano sono rappresentazioni paradossali e ricorrenti dello stesso soggetto: l’artista.
LA PROJECT ROOM
Nella project room Jesus Herrera continua la sua discesa nell’immaginario barocco ricostruendo l’ambientazione drammatica ed ideale di una cripta. Fra ex voto e sacre reliquie si materializza ancora una volta l’interpretazione assolutamente parziale e filtrata da iperboli surreali del canone architettonico seicentesco.
Questa mostra rappresenta il culmine ideologico dell’avventura romana di un superbo pittore, iniziata nella storica istituzione della Reale Accademia di Spagna ed esplosa in galleria con un tributo surreale e spettacolare ad un movimento culturale che fece di Roma il centro del mondo.
In collaborazione con:
Ambasciata di Spagna in Italia
Reale Accademia di Spagna a Roma
19
settembre 2015
Jesùs Herrera Martìnez – Hyperbaroque. Manierism is not dead
Dal 19 settembre al 24 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
WHITE NOISE GALLERY
Roma, Via della Seggiola, 9, (Roma)
Roma, Via della Seggiola, 9, (Roma)
Orario di apertura
da martedì al venerdì ore 12-20 e sabato ore 16-20
Vernissage
19 Settembre 2015, ore 18.30
Autore
Curatore