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Ivo Lombardi – La biblioteca dell’immaginario
Libri d’artista, dipinti, sculture e installazioni
Comunicato stampa
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LA BIBLIOTECA DELL’IMMAGINARIO
di Siliano Simoncini
Un libro d’artista è il risultato di un’esperienza creativa autonoma rispetto
all’arte tout-court e il graphic design. E’ una forma espressiva del tutto singolare
che vuole distinguersi dal libro preziosamente illustrato grazie alla valentia di
artisti prestigiosi. Per cui il testo in prosa o quello poetico, la rappresentazione
pittorica, la composizione, il lettering, il materiale e la veste editoriale,
presentano gli esiti di una sintesi organica che dà vita a un prodotto/oggetto
capace di presentarsi come una “scultura” da maneggiare e,
contemporaneamente, alla stregua di una “mostra” personale dell’artista, come il
riscontro “a portata di mano” di un intimo dialogo tra linguaggio scritto e
linguaggio figurale. Ciò che attrae di questi libri è la loro fattura; realizzati
completamente a mano, offrono quella cifra di genuinità estetica che soltanto i
manufatti realizzati come pezzo unico sanno restituire. Infatti non si conta il
tempo che serve per redigerli, tantomeno s’immagina l’impegno fisico necessario
per “costruire” ogni pagina. Una vera e propria “fatica” mentale e materiale, un
processo in atto,costantemente in divenire, che attraverso l’accumolo di memoria
e visionarietà genera quel teatro di artefatti tipico di ogni manifestazione
“rituale” che “sacralizza” il lavoro e lo rende catartico.
Ivo Lombardi opera da tempo in questo settore e le sue numerose “edizioni fatte
ad arte” sollecitano il fruitore in virtù di una perizia tecnica indiscutibile:
raffinatezze grafiche, esecuzione impeccabile, elevato grado di finitura pittorica,
costituiscono la garanzia di un lavoro professionalmente eccelso la cui peculiarità
formale è immediatamente percepibile. Ma soprattutto, ed è la cosa
sorprendente, abbiamo la sensazione, sfogliando le pagine di ciascuno di questi
libri, che essi provengano da un luogo inaccessibile, da uno spazio in cui gli
artisti sono intenti ad un’attività quasi “monacale”, da “religiosi” reclusi ed
eredi di un compito volto alla minuziosa trascrizione dei valori più profondi
dell’essere e della trascendenza metafisica, che rappresentano la continuità tra il
vissuto mentale e quello spirituale. Nel suo studio Ivo Lombardi si isola e riesce a
trasformare la materia cartacea, i pigmenti, la grafite, e quant’altri materiali
eterogenei, in volumi destinati alla biblioteca dell’immaginario. Quella biblioteca
di babele ipotizzata dallo scrittore Borges, in cui la mente dei frequentatori
penetra i primordi della scrittura e la traccia di segni “esoterici”, i quali hanno il
compito di rigenerare la forza interiore e la capacità degli individui a recepire le
latenti sollecitazioni sciamaniche che, purtroppo, la civiltà tecnologica sempre più
tende a sradicare dalle nostre origini.
Ciascuno dei libri di Lombardi è poi una fonte inesauribile di stilemi pittorici
legati alla cultura dell’arte informale di genere segnico e materico. Non si tratta
però di una rivisitazione a posteriori del movimento tipico che caratterizzò gli
anni Cinquanta e parte dei Sessanta del secolo scorso, ma di un vero e proprio
percorso personale dell’artista il quale, da quando ha iniziato a dipingere, ha
mosso la sua ricerca proprio dal quel fenomeno artistico che stava esaurendosi, in
conseguenza dell’invadente cultura globalizzante della Pop Art molti artisti però,
e Lombardi fra questi, l’esperienza informale continuò a persistere evolvendosi in
una nuova ricerca e raffinato fraseggio linguistico, fino al punto di essere
recuperata, negli anni Ottanta ed essere tutt’ ora presente, come neo-informale,
grazie all’avvento della concezione post- moderna e del movimento artistico della
Transavanguardia. Ebbene Lombardi, da par suo, ha svolto un lavoro pittorico
assiduo e coerente, non facendosi “invaghire” dai mutamenti in atto nell’arte, ma
bensì trasformando in consequenzialità con se stesso il personale impulso
espressivo, coltivandolo al punto da eleggerlo a simbolo del proprio fare :
dall’informe e dall’origine della materia fino alla germinazione di una nuova
vitalità pittorica, caratterizzata anche da compiacimenti estetici, ma
preminentemente liberatoria ed evocativa.
In occasione di una visita a Lombardi ho avuto l’opportunità di sfogliare
numerosi dei suoi libri d’artista. Con attenzione e attratto dalle “meraviglie” che
mi si andavano presentando, ho vissuto un pomeriggio immerso in un mondo altro
in cui le parole e le figure si concatenavano in un ritmo armonico simile a
sinfonie, ora malinconiche, ora briose, ora sonore e aggressive. Un compendio di
legami fra le parti e l’insieme, fluido, discorsivo,enigmatico, come pure
terapeutico, tanto la funzione empatetica consentiva di immedesimarmi nel
“carattere” del materiale, nella sua energia benefica e salvifica. L’arte, quando è
capace di questo , assolve compiti impensabili e significativi, esce dalla
convenzione del puro godimento estetico e riesce a interpretare valori etici, come
è in grado di recuperare una forma di incantesimo ancestrale. Ecco in quel
giorno, da Ivo Lombardi, ho rivissuto una memoria dimenticata, un tempo
appartenuto ai miei progenitori che si andava materializzando in pagine
memorabili caratterizzate da un linguaggio pittorico colto e spontaneo al
contempo, tanto la genuinità del suo esecutore, mentre egli commentava il lavoro
che stavo assorbendo, andava palesandosi in maniera sempre più convincente.
Grazie ai libri di Ivo Lombardi, un settore della ricerca artistica oggi può
avvalersi di un contributo da non sottovalutare e che la critica ufficiale avrebbe il
dovere di prendere in debita considerazione, sia per approfondire la natura
rigorosa e coerente quanto per eleggere una poetica espressiva ugualmente
qualificata e nobile di quella più divulgata e conosciuta.
Gli amici e gli estimatori che amano le sue opere, da par loro, hanno già
collocato i libri d’artista di Ivo Lombardi in quel ristretto novero dei contributi
destinati non soltanto a registrare puntualmente la temperie del momento, ma
anche a persistere, perché hanno in sé quella “memoria” indelebile che resiste
all’usura del tempo
di Siliano Simoncini
Un libro d’artista è il risultato di un’esperienza creativa autonoma rispetto
all’arte tout-court e il graphic design. E’ una forma espressiva del tutto singolare
che vuole distinguersi dal libro preziosamente illustrato grazie alla valentia di
artisti prestigiosi. Per cui il testo in prosa o quello poetico, la rappresentazione
pittorica, la composizione, il lettering, il materiale e la veste editoriale,
presentano gli esiti di una sintesi organica che dà vita a un prodotto/oggetto
capace di presentarsi come una “scultura” da maneggiare e,
contemporaneamente, alla stregua di una “mostra” personale dell’artista, come il
riscontro “a portata di mano” di un intimo dialogo tra linguaggio scritto e
linguaggio figurale. Ciò che attrae di questi libri è la loro fattura; realizzati
completamente a mano, offrono quella cifra di genuinità estetica che soltanto i
manufatti realizzati come pezzo unico sanno restituire. Infatti non si conta il
tempo che serve per redigerli, tantomeno s’immagina l’impegno fisico necessario
per “costruire” ogni pagina. Una vera e propria “fatica” mentale e materiale, un
processo in atto,costantemente in divenire, che attraverso l’accumolo di memoria
e visionarietà genera quel teatro di artefatti tipico di ogni manifestazione
“rituale” che “sacralizza” il lavoro e lo rende catartico.
Ivo Lombardi opera da tempo in questo settore e le sue numerose “edizioni fatte
ad arte” sollecitano il fruitore in virtù di una perizia tecnica indiscutibile:
raffinatezze grafiche, esecuzione impeccabile, elevato grado di finitura pittorica,
costituiscono la garanzia di un lavoro professionalmente eccelso la cui peculiarità
formale è immediatamente percepibile. Ma soprattutto, ed è la cosa
sorprendente, abbiamo la sensazione, sfogliando le pagine di ciascuno di questi
libri, che essi provengano da un luogo inaccessibile, da uno spazio in cui gli
artisti sono intenti ad un’attività quasi “monacale”, da “religiosi” reclusi ed
eredi di un compito volto alla minuziosa trascrizione dei valori più profondi
dell’essere e della trascendenza metafisica, che rappresentano la continuità tra il
vissuto mentale e quello spirituale. Nel suo studio Ivo Lombardi si isola e riesce a
trasformare la materia cartacea, i pigmenti, la grafite, e quant’altri materiali
eterogenei, in volumi destinati alla biblioteca dell’immaginario. Quella biblioteca
di babele ipotizzata dallo scrittore Borges, in cui la mente dei frequentatori
penetra i primordi della scrittura e la traccia di segni “esoterici”, i quali hanno il
compito di rigenerare la forza interiore e la capacità degli individui a recepire le
latenti sollecitazioni sciamaniche che, purtroppo, la civiltà tecnologica sempre più
tende a sradicare dalle nostre origini.
Ciascuno dei libri di Lombardi è poi una fonte inesauribile di stilemi pittorici
legati alla cultura dell’arte informale di genere segnico e materico. Non si tratta
però di una rivisitazione a posteriori del movimento tipico che caratterizzò gli
anni Cinquanta e parte dei Sessanta del secolo scorso, ma di un vero e proprio
percorso personale dell’artista il quale, da quando ha iniziato a dipingere, ha
mosso la sua ricerca proprio dal quel fenomeno artistico che stava esaurendosi, in
conseguenza dell’invadente cultura globalizzante della Pop Art molti artisti però,
e Lombardi fra questi, l’esperienza informale continuò a persistere evolvendosi in
una nuova ricerca e raffinato fraseggio linguistico, fino al punto di essere
recuperata, negli anni Ottanta ed essere tutt’ ora presente, come neo-informale,
grazie all’avvento della concezione post- moderna e del movimento artistico della
Transavanguardia. Ebbene Lombardi, da par suo, ha svolto un lavoro pittorico
assiduo e coerente, non facendosi “invaghire” dai mutamenti in atto nell’arte, ma
bensì trasformando in consequenzialità con se stesso il personale impulso
espressivo, coltivandolo al punto da eleggerlo a simbolo del proprio fare :
dall’informe e dall’origine della materia fino alla germinazione di una nuova
vitalità pittorica, caratterizzata anche da compiacimenti estetici, ma
preminentemente liberatoria ed evocativa.
In occasione di una visita a Lombardi ho avuto l’opportunità di sfogliare
numerosi dei suoi libri d’artista. Con attenzione e attratto dalle “meraviglie” che
mi si andavano presentando, ho vissuto un pomeriggio immerso in un mondo altro
in cui le parole e le figure si concatenavano in un ritmo armonico simile a
sinfonie, ora malinconiche, ora briose, ora sonore e aggressive. Un compendio di
legami fra le parti e l’insieme, fluido, discorsivo,enigmatico, come pure
terapeutico, tanto la funzione empatetica consentiva di immedesimarmi nel
“carattere” del materiale, nella sua energia benefica e salvifica. L’arte, quando è
capace di questo , assolve compiti impensabili e significativi, esce dalla
convenzione del puro godimento estetico e riesce a interpretare valori etici, come
è in grado di recuperare una forma di incantesimo ancestrale. Ecco in quel
giorno, da Ivo Lombardi, ho rivissuto una memoria dimenticata, un tempo
appartenuto ai miei progenitori che si andava materializzando in pagine
memorabili caratterizzate da un linguaggio pittorico colto e spontaneo al
contempo, tanto la genuinità del suo esecutore, mentre egli commentava il lavoro
che stavo assorbendo, andava palesandosi in maniera sempre più convincente.
Grazie ai libri di Ivo Lombardi, un settore della ricerca artistica oggi può
avvalersi di un contributo da non sottovalutare e che la critica ufficiale avrebbe il
dovere di prendere in debita considerazione, sia per approfondire la natura
rigorosa e coerente quanto per eleggere una poetica espressiva ugualmente
qualificata e nobile di quella più divulgata e conosciuta.
Gli amici e gli estimatori che amano le sue opere, da par loro, hanno già
collocato i libri d’artista di Ivo Lombardi in quel ristretto novero dei contributi
destinati non soltanto a registrare puntualmente la temperie del momento, ma
anche a persistere, perché hanno in sé quella “memoria” indelebile che resiste
all’usura del tempo
26
settembre 2015
Ivo Lombardi – La biblioteca dell’immaginario
Dal 26 settembre al 15 novembre 2015
arte contemporanea
Location
ROCCA ESTENSE
San Martino In Rio, Corso Umberto I, 22, (Reggio Nell'emilia)
San Martino In Rio, Corso Umberto I, 22, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
sabato 10-12.30 domenica 10-12.30 15.30-18.30 (altri giorni su appuntamento)
Vernissage
26 Settembre 2015, h 17.30
Autore
Curatore