Venerdì 28 agosto 2015, alle ore 18,30, a Cesena, presso Il Vicolo Galleria Arte Contemporanea, si terrà l’inaugurazione della mostra MAURO PIPANI “Innesti” con letture psicoanalitiche e poetiche rispettivamente di Paola Masoni e Luciano Benini Sforza.

Si tratta di un interessante nucleo di opere del pittore cesenaticense MAURO PIPANI. La mostra accoglie tele, carte, pellicole e legni restituiti dal mare che l’artista “innesta” in questa originale e raffinata parata. Recuperati, salvati ripuliti, sanati, incisi, bendati, fasciati i legni sono divenuti “corpo glorioso di memoria” per un nuovo teatro dell’arte, talora uniti a formare una sorta di immaginario “tipi” (tepee, tenda degli indiani d’America), la casa mai ritrovata dei profughi, naufraghi del mare. Si tratta di innesti di amore pietà e compassione.

«Le mie opere attuali si formano con sovrapposizioni di cenci, stracci e carte che “sciupo” lavorandole. Incidendo segni di luoghi, di memorie, scritture di pensieri, piccoli racconti e paesaggi inesistenti» (M. Pipani). Il lavoro, esposto anche nello showroom di via Carbonari, verrà illustrato da Annamaria Bernucci, che con Renato Barilli ha curato l’evento pubblico a San Mauro Pascoli e a Gatteo, da poco concluso. L’allestimento presso le due sedi de IL VICOLO è a cura dell’architetto Augusto Pompili.

«Il suo operare origina da una convergenza concettuale, un approccio originario, quasi fisiologico, in cui c’è un gioco di sovrapposizioni e anticipazioni tra lo scrivere, il disegnare e lo stesso dipingere. Un fertile spostamento tra la pittura e il foglio-pagina. [...] Il suo è un mondo intriso di umori naturali e residui psicologici, composto di qualità combinabili, sensuali, algide, deformanti e rigorose, sospese in una caligine opaca che copre ma non nasconde gli interventi pittorici. Lo statuto poetico di Pipani si muove attraverso segni e tracce visive nella volontà di investire tutta la realtà dell’esistente in un distillato grafico-pittorico che si rinnova in varianti e che diventa agile come una calligrafia» (A. Bernucci).