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Tutto è felice nella vita dell’arte. Omaggio a Giovanni Carandente
La Fondazione Arnaldo Pomodoro rende omaggio alla straordinaria figura di Giovanni Carandente (1926-2009) con una mostra che, da un lato, ne approfondisce il ruolo di ideatore e organizzatore della manifestazione “Sculture nella città” (Spoleto, 1962), un evento unico e irripetibile nel panorama artistico italiano, e, dall’altro, dà conto della sua capacità critica di interpretare l’opera di alcuni dei più grandi artisti del Novecento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Arnaldo Pomodoro rende omaggio alla straordinaria figura di Giovanni Carandente (1926-2009) con una mostra che, da un lato, ne approfondisce il ruolo di ideatore e organizzatore della manifestazione “Sculture nella città” (Spoleto, 1962), un evento unico e irripetibile nel panorama artistico italiano, e, dall’altro, dà conto della sua capacità critica di interpretare l’opera di alcuni dei più grandi artisti del Novecento.
Nel 1962 a Spoleto, nell’ambito del Festival dei due Mondi, Carandente fece collocare nella città 106 sculture di importanti autori italiani e internazionali, dando così vita – per la prima volta in Italia – a un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto. Dieci degli artisti partecipanti – David Smith, Alexander Calder, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Lynn Chadwick e Ettore Colla, tra gli altri – furono invitati a realizzare le loro opere negli stabilimenti dell’Italsider, dislocati in varie parti d’Italia, in un innovativo e proficuo connubio tra arte e industria.
Grazie alla collaborazione di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto – Museo Carandente e al contributo di Eugenio Carmi, Carlo Lorenzetti, Beverly Pepper, nonché del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, dell’Archivio Fondazione Ansaldo e di alcuni collezionisti privati, saranno esposti i bozzetti e i disegni progettuali delle sculture realizzate per Spoleto e diverse opere di grandi autori internazionali, quali Alexander Calder, Anthony Caro, Eduardo Chillida, Henry Moore e David Smith, a dimostrazione del lungo e intenso sodalizio che legò gli artisti e il critico.
Nell’occasione sarà pubblicato il sesto numero della collana “I Quaderni”, catalogo della mostra e valido strumento di approfondimento. Oltre alle immagini delle opere esposte, il volume includerà un’antologia di testi critici di Giovanni Carandente, selezionati da Stefano Esengrini, e le testimonianze di alcuni dei protagonisti dell’esperienza spoletina, raccolte appositamente per il Quaderno.
In concomitanza alla mostra la Fondazione riprenderà i laboratori didattici, a cura di Chiara Monetti e Franca Zuccoli, rivolti alle scuole primarie e alle famiglie.
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Vicolo Lavandai 2/a
20144 Milano
(ingresso da Via Vigevano 9)
tel (+39) 02 89 075 394
fax (+39) 02 89 075 261
info@fondazionearnaldopomodoro.it
www.fondazionearnaldopomodoro.it
Orari:
dal mercoledì al venerdì,
11:00-13:00 / 14:00-19:00
Ingresso libero
Informazioni:
tel (+39) 02 89 075 394
Nel 1962 a Spoleto, nell’ambito del Festival dei due Mondi, Carandente fece collocare nella città 106 sculture di importanti autori italiani e internazionali, dando così vita – per la prima volta in Italia – a un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto. Dieci degli artisti partecipanti – David Smith, Alexander Calder, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Lynn Chadwick e Ettore Colla, tra gli altri – furono invitati a realizzare le loro opere negli stabilimenti dell’Italsider, dislocati in varie parti d’Italia, in un innovativo e proficuo connubio tra arte e industria.
Grazie alla collaborazione di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto – Museo Carandente e al contributo di Eugenio Carmi, Carlo Lorenzetti, Beverly Pepper, nonché del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, dell’Archivio Fondazione Ansaldo e di alcuni collezionisti privati, saranno esposti i bozzetti e i disegni progettuali delle sculture realizzate per Spoleto e diverse opere di grandi autori internazionali, quali Alexander Calder, Anthony Caro, Eduardo Chillida, Henry Moore e David Smith, a dimostrazione del lungo e intenso sodalizio che legò gli artisti e il critico.
Nell’occasione sarà pubblicato il sesto numero della collana “I Quaderni”, catalogo della mostra e valido strumento di approfondimento. Oltre alle immagini delle opere esposte, il volume includerà un’antologia di testi critici di Giovanni Carandente, selezionati da Stefano Esengrini, e le testimonianze di alcuni dei protagonisti dell’esperienza spoletina, raccolte appositamente per il Quaderno.
In concomitanza alla mostra la Fondazione riprenderà i laboratori didattici, a cura di Chiara Monetti e Franca Zuccoli, rivolti alle scuole primarie e alle famiglie.
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Vicolo Lavandai 2/a
20144 Milano
(ingresso da Via Vigevano 9)
tel (+39) 02 89 075 394
fax (+39) 02 89 075 261
info@fondazionearnaldopomodoro.it
www.fondazionearnaldopomodoro.it
Orari:
dal mercoledì al venerdì,
11:00-13:00 / 14:00-19:00
Ingresso libero
Informazioni:
tel (+39) 02 89 075 394
29
settembre 2015
Tutto è felice nella vita dell’arte. Omaggio a Giovanni Carandente
Dal 29 settembre all'undici dicembre 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì, 11:00-13:00 / 14:00-19:00
Vernissage
29 Settembre 2015, h 18 su invito
Ufficio stampa
CLP
Curatore