Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Truncellito – Sull’Ali
Presentata da Alberto Testa, decano della danza italiana ed appassionato della pittura di Giovanni Truncellito, la mostra evoca alcuni momenti salienti della danza italiana ed europea del Novecento attraverso alcuni suoi personaggi emblematici: Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Carla Fracci, Isabelle Ciaravola, Roberto Bolle, Giuseppe Picone, Laura Comi…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Straordinario evento espositivo a Tarquinia da sabato 11 sino a sabato 25
luglio 2015. Nella prestigiosa e antica Sala D.H. Lawrance, nel cuore della
capitale degli etruschi ma anche cosiddetta “città francese” per le numerose tracce
della presenza d’oltralpe nel territorio (Sthendal fu console a Civitavecchia)
saranno esposte alcune tele consacrate alla danza, realizzate dal pittore (ma
anche architetto e musicista) Giovanni Truncellito.
Presentata da Alberto Testa, decano della danza italiana ed appassionato della
pittura di Giovanni Truncellito, la mostra “Sull’Ali” , le cui tele sono di
straordinario impatto cromatico, evoca alcuni momenti salienti della danza
italiana ed europea del Novecento attraverso alcuni suoi personaggi emblematici:
Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Carla Fracci, Isabelle Ciaravola, Roberto Bolle,
Giuseppe Picone, Laura Comi… La mostra è a cura di Cesare Nissirio
Ecco quanto Alberto Testa ha scritto di Truncellito:
Sono dieci i dipinti che Giovanni Truncellito ha voluto regalarci anche questa
volta, frutto della sua ispirazione e delle sue soste incantate tra l’isola de Li
Galli e la costa amalfitana. Anch’essi appartengono alla danza come se
fossero una scoperta, e lo sono stati certamente nel corso di una sosta
prolungata nello spazio e nel tempo. Il pittore che è in lui con il musicista che
conosciamo e con il poeta che se ne ricava, ha voluto dare alle visioni di
danza un prolungamento, insomma ha cercato di continuare a vedere quanto
i ballerini di quelle rappresentazioni gli hanno recato a rivivere la magia di
serate profumate di aromi e di sensazioni squisite. Non ritratti di persone ma
visioni di sogno, di momenti non dimenticati che continuano ad inseguirlo nel
ricordo e nel tratto di quel “realismo magico” che gli è congeniale. Lui come
noi ritroviamo i nostri amici, le ore trascorse in loro compagnia, così generosa
di emozioni sia questa, l’étoile fra le étoiles, Laura o Roberto, ospiti frequenti
di questi lidi, con il loro bagaglio variopinto di colori e di luci (pensiamo
all’immancabile “Lago dei Cigni” o alla leggendaria “Raymonda”). A tratti
sembra persino che la Carla nazionale (ogni nazione ha la sua Carla) in
queste immagini giochi a nascondino tanto la sua figura è resa immateriale e
fuggevole nel segno. Altre volte si fa avanti la visione del tradimento di Giuda
nato proprio a Postano al fioco chiarore di una lanterna su in alto del paese,
in una notte di bufera che inquietò molto il suo creatore, un pezzo che
nasconde o rivela la mano inconfondibile del coreografo Massine, abitatore di
quei luoghi nella creatività insoddisfatta di un preciso disegno. Un disegno
che non si è potuto realizzare, rimasto sospeso nei viaggi frequenti
dall’arcipelago alla costa, disperso fra i flutti, vissuto nel sogno che altri hanno
voluto riprendere senza riuscirvi appieno. Tutto questo come se quelle notti di
favola emanassero un passato lontano e pur vicino nel ricordo indelebile.
La mostra resterà aperta sino al 25 luglio con i seguenti orari:
Tutti i giorni dalle 17,30 alle 20,00; sabato e domenica anche dalle 10,00 alle 13,00
Ufficio Stampa della mostra:
Museo Parigino a Roma: 3473571655 – 333 5768914
Quando,oltre venti anni fa, conobbi Giovanni Truncellito in casa della
gallerista Mara Albonetti durante una cena in cui il pittore si mise al
pianoforte affidando i presenti alle armonie della canzone francese, a Edith
Piaf e Joséphinne Baker a lui care, rimasi fortemente impressionato dalla
personalità di questo artista. Attesi qualche tempo però prima di occuparmi
della sua arte, non per diffidenza o scarso interesse ma soprattutto in quanto
volevo comprendere bene il suo mondo interiore e la sua espressività in
cerca di nuovi approdi. I lidi non tardarono ad affacciarsi all’orizzonte ed
allora proposi una collaborazione all’ormai amico di cui mia aveva colpito la
traduzione del suo bagaglio culturale molto vicino alla musica e alla danza nei
territori del meraviglioso e del visionario. Nacque così la mostra in omaggio a
Maria Callas che realizzammo a Grenoble con il Comune della città
francese, a Gubbio nell’ottocentesco Palazzo Ranghiasci, a Roma presso il
Teatro dell’Opera per i centoventicique anni dalla sua fondazione e alla
inaugurazione della stagione lirica, a Positano in occasione del Premio
Léonide Massine per l’Arte della Danza e a Sorrento nel Museo Correale
dove rimase circa quattro mesi a disposizione del pubblico internazionale del
turismo sorrentino. Si era aperto un varco profondo nella sua pittura, una
infiltrazione dell’universo musicale e specificamente del belcanto con la
presenza sulle sue tele di quella ineguagliabile interprete che fu la
“tragédienne” per eccellenza della lirica, Maria Callas nelle vesti delle sue
diverse eroine, sua musa insostituibile. Intanto la frequentazione con il
maestro Alberto Testa e con i danzatori del “Positano” lo aveva riavvicinato al
mondo della danza. L’étoile Laura Comi era sua amica da lungo tempo, e il
Premio positanese aveva contribuito a riavvicinarli in quanto più volte
premiata in quella sede prestigiosa. Una nuova musa si aggiungeva nella
fervida ispirazione dell’artista che iniziava a pensare così alla realizzazione di
una mostra dedicata proprio all’arte di Tersicore. Tra il dire e il fare ci fu di
mezzo il mare, quello della costa amalfitana con l’arcipelago de Li Galli,
seconda “patria” di Léonide Massine e Rudolf Nureyev, con la vocazione di
Positano, città della danza. Nacque subito una incisione che fu il logo della
rassegna di danza di qualche anno fa, Nacque una serie di incisioni dedicate
a Li Galli e ad una celeberrima dimora alberghiera della costa. Ed oggi ecco
finalmente una mostra consacrata interamante ai “divi del Positano” in
occasione dei quarant’anni dalla fondazione. Praticamente l’intero universo
della danza e della cultura transita per questi lidi da oltre mezzo secolo.
Diaghilev, Nijinsky, Igor Stravinky, Léonide Massine, Rudolf Nureyev,
Wilhelm Kempff e inoltre Franco Zeffirelli con il suo celebre entourage
cinematografico e teatrale, e tanti altri personaggi si sono affacciati su
quest’azzurro mare, ne hanno tracciato una nuova storia che, seppure agli
inizi, può vantare pagine indimenticabili e irripetibili. Un lungo percorso, un
patrimonio di nuove presenze artistiche attende in futuro la città verticale. E
Giovanni Truncellito già ne fa parte.
Cesare Nissirio
luglio 2015. Nella prestigiosa e antica Sala D.H. Lawrance, nel cuore della
capitale degli etruschi ma anche cosiddetta “città francese” per le numerose tracce
della presenza d’oltralpe nel territorio (Sthendal fu console a Civitavecchia)
saranno esposte alcune tele consacrate alla danza, realizzate dal pittore (ma
anche architetto e musicista) Giovanni Truncellito.
Presentata da Alberto Testa, decano della danza italiana ed appassionato della
pittura di Giovanni Truncellito, la mostra “Sull’Ali” , le cui tele sono di
straordinario impatto cromatico, evoca alcuni momenti salienti della danza
italiana ed europea del Novecento attraverso alcuni suoi personaggi emblematici:
Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Carla Fracci, Isabelle Ciaravola, Roberto Bolle,
Giuseppe Picone, Laura Comi… La mostra è a cura di Cesare Nissirio
Ecco quanto Alberto Testa ha scritto di Truncellito:
Sono dieci i dipinti che Giovanni Truncellito ha voluto regalarci anche questa
volta, frutto della sua ispirazione e delle sue soste incantate tra l’isola de Li
Galli e la costa amalfitana. Anch’essi appartengono alla danza come se
fossero una scoperta, e lo sono stati certamente nel corso di una sosta
prolungata nello spazio e nel tempo. Il pittore che è in lui con il musicista che
conosciamo e con il poeta che se ne ricava, ha voluto dare alle visioni di
danza un prolungamento, insomma ha cercato di continuare a vedere quanto
i ballerini di quelle rappresentazioni gli hanno recato a rivivere la magia di
serate profumate di aromi e di sensazioni squisite. Non ritratti di persone ma
visioni di sogno, di momenti non dimenticati che continuano ad inseguirlo nel
ricordo e nel tratto di quel “realismo magico” che gli è congeniale. Lui come
noi ritroviamo i nostri amici, le ore trascorse in loro compagnia, così generosa
di emozioni sia questa, l’étoile fra le étoiles, Laura o Roberto, ospiti frequenti
di questi lidi, con il loro bagaglio variopinto di colori e di luci (pensiamo
all’immancabile “Lago dei Cigni” o alla leggendaria “Raymonda”). A tratti
sembra persino che la Carla nazionale (ogni nazione ha la sua Carla) in
queste immagini giochi a nascondino tanto la sua figura è resa immateriale e
fuggevole nel segno. Altre volte si fa avanti la visione del tradimento di Giuda
nato proprio a Postano al fioco chiarore di una lanterna su in alto del paese,
in una notte di bufera che inquietò molto il suo creatore, un pezzo che
nasconde o rivela la mano inconfondibile del coreografo Massine, abitatore di
quei luoghi nella creatività insoddisfatta di un preciso disegno. Un disegno
che non si è potuto realizzare, rimasto sospeso nei viaggi frequenti
dall’arcipelago alla costa, disperso fra i flutti, vissuto nel sogno che altri hanno
voluto riprendere senza riuscirvi appieno. Tutto questo come se quelle notti di
favola emanassero un passato lontano e pur vicino nel ricordo indelebile.
La mostra resterà aperta sino al 25 luglio con i seguenti orari:
Tutti i giorni dalle 17,30 alle 20,00; sabato e domenica anche dalle 10,00 alle 13,00
Ufficio Stampa della mostra:
Museo Parigino a Roma: 3473571655 – 333 5768914
Quando,oltre venti anni fa, conobbi Giovanni Truncellito in casa della
gallerista Mara Albonetti durante una cena in cui il pittore si mise al
pianoforte affidando i presenti alle armonie della canzone francese, a Edith
Piaf e Joséphinne Baker a lui care, rimasi fortemente impressionato dalla
personalità di questo artista. Attesi qualche tempo però prima di occuparmi
della sua arte, non per diffidenza o scarso interesse ma soprattutto in quanto
volevo comprendere bene il suo mondo interiore e la sua espressività in
cerca di nuovi approdi. I lidi non tardarono ad affacciarsi all’orizzonte ed
allora proposi una collaborazione all’ormai amico di cui mia aveva colpito la
traduzione del suo bagaglio culturale molto vicino alla musica e alla danza nei
territori del meraviglioso e del visionario. Nacque così la mostra in omaggio a
Maria Callas che realizzammo a Grenoble con il Comune della città
francese, a Gubbio nell’ottocentesco Palazzo Ranghiasci, a Roma presso il
Teatro dell’Opera per i centoventicique anni dalla sua fondazione e alla
inaugurazione della stagione lirica, a Positano in occasione del Premio
Léonide Massine per l’Arte della Danza e a Sorrento nel Museo Correale
dove rimase circa quattro mesi a disposizione del pubblico internazionale del
turismo sorrentino. Si era aperto un varco profondo nella sua pittura, una
infiltrazione dell’universo musicale e specificamente del belcanto con la
presenza sulle sue tele di quella ineguagliabile interprete che fu la
“tragédienne” per eccellenza della lirica, Maria Callas nelle vesti delle sue
diverse eroine, sua musa insostituibile. Intanto la frequentazione con il
maestro Alberto Testa e con i danzatori del “Positano” lo aveva riavvicinato al
mondo della danza. L’étoile Laura Comi era sua amica da lungo tempo, e il
Premio positanese aveva contribuito a riavvicinarli in quanto più volte
premiata in quella sede prestigiosa. Una nuova musa si aggiungeva nella
fervida ispirazione dell’artista che iniziava a pensare così alla realizzazione di
una mostra dedicata proprio all’arte di Tersicore. Tra il dire e il fare ci fu di
mezzo il mare, quello della costa amalfitana con l’arcipelago de Li Galli,
seconda “patria” di Léonide Massine e Rudolf Nureyev, con la vocazione di
Positano, città della danza. Nacque subito una incisione che fu il logo della
rassegna di danza di qualche anno fa, Nacque una serie di incisioni dedicate
a Li Galli e ad una celeberrima dimora alberghiera della costa. Ed oggi ecco
finalmente una mostra consacrata interamante ai “divi del Positano” in
occasione dei quarant’anni dalla fondazione. Praticamente l’intero universo
della danza e della cultura transita per questi lidi da oltre mezzo secolo.
Diaghilev, Nijinsky, Igor Stravinky, Léonide Massine, Rudolf Nureyev,
Wilhelm Kempff e inoltre Franco Zeffirelli con il suo celebre entourage
cinematografico e teatrale, e tanti altri personaggi si sono affacciati su
quest’azzurro mare, ne hanno tracciato una nuova storia che, seppure agli
inizi, può vantare pagine indimenticabili e irripetibili. Un lungo percorso, un
patrimonio di nuove presenze artistiche attende in futuro la città verticale. E
Giovanni Truncellito già ne fa parte.
Cesare Nissirio
11
luglio 2015
Giovanni Truncellito – Sull’Ali
Dall'undici al 25 luglio 2015
arte contemporanea
Location
SALA D.H.LAWRENCE
Tarquinia, Via Umberto I, 49, (Viterbo)
Tarquinia, Via Umberto I, 49, (Viterbo)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 17,30 alle 20,00; sabato e domenica anche dalle 10,00 alle 13,00
Vernissage
11 Luglio 2015, ore 18
Autore
Curatore