01 aprile 2009

fiere_preview Aprile in arte

 
Da Roma a Bruxelles, la primavera torna ad assumere il suo aspetto artistico internazionale con il buon auspicio del 2009: pochi ma buoni. La qualità primeggia sulla quantità, sottolineando l’importanza del digitale e dei giovani. Attendendo la prova dei fatti, una carrellata sugli eventi clou...

di

A primavera inoltrata, la stagione fieristico-mondana riapre i battenti. Ed è Roma a inaugurare il mese d’aprile per il 2009, con il buon auspicio di dimostrare maggior attenzione nei dettagli e nell’ordine dell’evento, oltre che all’acquisizione di un differente assetto grafico: da domani fino al 5 aprile, ArtO’ e The Road to Contemporary Art compiono due anni di vita, contendendosi nelle stesse ore degli stessi giorni il pubblico sociale e socievole dell’arte.
Se il 2008 aveva visto un Palazzo dei Congressi suddiviso e incasellato in “dogvilliani” padiglioni internazionali in cui, a giudicare dal nuovo riassetto di Raffele Gavarro, non vi era alcun intento curatoriale, quest’anno il critico ha ideato un team di “salvaguardia espositiva” per quella che era stata l’impronunciabile ArteContemporaneaModernaRoma. Con un taglia-e-cuci verbale, ArtO’ conquista colori diversi e si prepara a evitare che una proboscide di passanti vaghino mal addestrati alla scoperta della contemporaneità espositiva. Un accurato servizio di navette è stato inoltre messo a disposizione del pubblico italiano (a quello internazionale ci pensa la partnership con la Turon Travel di New York), che va ad aggiungersi al consueto trasporto metropolitano della linea B, sbandierato lo scorso anno senza nessuna agevolazione a seguito. Tornando al “work in progress” dell’evento, la tematizzazione diviene la politica di base adottata, distinguendosi nell’assegnare a specifici curatori zone geografiche differenti e selezionare al loro interno le gallerie più meritevoli. Quest’anno, inoltre, il digitale supera una vaga etichetta d’avanguardia per conquistarsi un capitolo espositivo: Marco Mancuso e “Digicult.it” seguiranno il nuovo tema curatoriale dedicato a tutte quelle gallerie che si espongono esponendo le nuove ricerche della tecnologia contemporanea.
Il logo di Art-O
Lo stesso piano regolatore pulito e ordinato sembra essere alla base progettuale dell’evento fieristico “concorrente”: The Road to Contemporary Art, mentre l’anno scorso si avvaleva di due percorsi distinti in cui un moderno Freaky Friday di gallerie private festeggiava la spensieratezza fieristica insieme con l’arte classica d’istituti monumentali, quest’anno è costellata da eventi collaterali in contemporanea. A far da anteprima al venerdì notturno, il convegno Rolling Stones coordinato da Danilo Eccher vede il pacifico dibattito di una cinquantina di curatori su tematiche attuali di critica e pensieri d’arte, ogni ora dalle 13 alle 19.30. Ad aprire la colloquialità giornaliera sarà la curatrice Cecilia Canziani, presente anche ai Mercati di Traiano con Solo al Buio, una kermesse d’installazioni video e lightbox curata insieme ad Andrea Villani.
Achille Bonito Oliva invece presenterà il suo Cose Mai Viste, grazie al quale Palazzo Barberini diverrà sede espositiva delle collezioni private di alcuni artisti della Capitale. Oltre poi a Palazzo Rospigliosi con Mediterranean di Elena Lydia Scipioni e il Complesso di Santo Spirito in Sassia con Senza Rete di Lorenzo Benedetti e Caroline Corbetta, il Tempio di Traiano diventerà l’Accademia delle Accademie, manifestazione a cura di Shara Wasserman incentrata sulla messa in mostra del mondo artistico delle suddette, con convegni, installazioni e dibattiti.
Il logo della fiera di Casiraghi
Ma il vero lavoro di progettazione che racchiude l’intento fieristico è suddiviso in tre sezioni: The Fair, Stargate e Startup espongono l’economia dell’arte, partendo dalla presentazione di gallerie e artisti più noti fino a raggiungere le sedi aperte da meno di tre anni. Palazzo Venezia, Palazzo delle Esposizioni e il Complesso di Santo Spirito in Sassia saranno i fieri contenitori di questo cocktail di compravendita, completando la curiosità suscitata dalle iniziative in calendario.
Zetèma, inoltre, in vista della notte europea dei musei attesa per il 16 maggio, dal 4 aprile inaugura il Sabato del Museo, prevedendo l’apertura straordinaria di alcune istituzioni, organizzando performance di teatro, dibattiti, musica e gastronomia.
E se Roma si contemporaneizza con la seconda edizione della sua fiera “bicentrata”, Miart arriva invece alla 14esima edizione: dal 17 al 20 aprile il nuovo curatore Giacinto di Pietrantonio dimostrerà come il concept qualitativo portato avanti già dallo scorso anno sarà attentamente perseguito anche nel 2009, grazie a una scrupolosa scelta partecipativa. Il motto “qualità e non quantità” sembra esser la costante di base, costante per la quale si è scelto di eliminare la sezione Anteprime, dedicata ai giovani artisti, a favore di un più completo spazio nel settore del contemporaneo. L’allestimento della fiera inoltre, curato dal veterano Pierluigi Cerri, sorprenderà le architetture più esterne e i luoghi di passaggio, estetizzando corridoi, reception e luoghi di ritrovo grazie ai lavori delle loro “opere-contenitore”.
Uno still dal video Et si les reves flamands... di Marie Hendriks esposto a MiArt
A concludere il mese di aprile è la 27esima edizione di Art Brussels, solido espositore d’arte contemporanea internazionale, che dal 24 al 27 tornerà a proporre più di sessanta gallerie, seguendo l’ormai consueta politica di esternare il lavoro dei giovani. Karen Renders, direttore artistico dell’evento, sottolinea come acquisti maggior importanza il criterio di consapevolezza espositiva, secondo il quale “la qualità delle gallerie e dei lavori debba essere di gran rilievo, specialmente negli ultimi anni, poiché solo alcune gallerie dimostrano innovazione e contemporaneità, motivo di promozione in un contesto internazionale come quello della fiera”.
La restrizione del numero di partecipanti e un’attenta selezione divengono anche, e forse soprattutto, qui il vincolo-guida principale. Con la speranza che tale criterio segua il “vero” seppur poco definibile “giudizio sull’arte”, ci si augura di trascorrere un buon mese all’insegna della cultura, per evitare di ritrovarsi sempre nella solita confusionaria marmaglia d’immagini che bombardano indistinte le vetrine del mondo.

articoli correlati
Le gallerie di The Road to Contemporary Art
Le gallerie di ArtFair In OpenCity
Intervista con Raffaele Gavarro

flavia montecchi




dal primo al 5 aprile 2009
Roma – The Road to Contemporary Art
Sedi varie – Roma
Orario: 1° aprile (su invito) ore 18.30-22; dal 2 al 5 aprile ore 12-21
Info: info@romacontemporary.it; www.romacontemporary.it
dal 2 al 5 aprile 2009
Art-O – ArtFair In OpenCity

a cura di Raffaele Gavarro
Palazzo dei Congressi
Piazza John Fitzgerald Kennedy, 1 (zona Eur) – 00144 Roma
Orario: 2 aprile (su invito) ore 21.30-24; dal 3 al 5 aprile ore 11-21
Info: info@art-o.org; www.art-o.org

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui