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Passione di Cristo. Da Bassano a Bernini, da Conca a Mengs
la mostra oltre a fornire un’occasione di approfondimento culturale per il territorio biellese e per i suoi visitatori, è di legarsi all’evento dell’estate, la Passione di Sordevolo, la sacra rappresentazione che da duecento anni a questa parte trasforma gli abitanti di un piccolo paese del Biellese, Sordevolo, in attori, scenografi e sarti di scena per una tradizione pressoché unica al mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il tema della Passione di Cristo nell'arte, nell'anno del duecentesimo anniversario della Passione di
Sordevolo: la mostra che apre il 4 luglio nel Museo del Territorio Biellese e che accompagnerà
pressoché per intero l'estate della sacra rappresentazione nel paese della valle Elvo è una celebrazione,
attraverso una raccolta di quaranta dipinti, provenienti da Palazzo Chigi di Ariccia, dalla Fondazione
Marignoli di Spoleto e dalla Fondazione Amata, dal '500 al '700, del momento più drammatico e
doloroso della vicenda terrena di Gesù.
Il curatore è Francesco Petrucci, docente di storia dell'arte, architetto specializzato in restauro e
conservazione e conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia, dalla cui collezione proviene la maggior
parte delle opere che saranno esposte nella mostra biellese. Le opere sono una descrizione in forma
artistica di alcuni dei momenti principali della Passione di Cristo, dalla sua prefigurazione biblica al
culmine della crocifissione e del successivo compianto, fino alla gloria celeste della risurrezione che
redime l'umanità. Saranno presenti dipinti di scuola michelangiolesca, come l'Orazione nell'Orto di
Marcello Venusti e la Deposizione di Jacopino del Conte, un Cristo flagellato di Bernardo Strozzi o
capolavori del Barocco romano.
Spicca, tra i dipinti, la Crocifissione sul Mare di Sangue, opera ispirata ad una celebre invenzione del
Bernini, nota attraverso tre esemplari principali tra cui quello di Palazzo Chigi, che il grande artista
volle esporre nella sua camera da letto come motivo di preghiera e meditazione. Un'altra opera
riconducibile al Bernini è un crocifisso in bronzo argentato, «esatta riproduzione» come spiega il
professor Petrucci «di quelli che ornano l'altare della basilica di San Pietro in Roma». Tra gli artisti
piemontesi figurano Giovan Battista Beinaschi, con il Transito di San Giuseppe, opera di forte impatto
emozionale e reminiscenza caravaggesca, e Claudio Francesco Beaumont, con una struggente
Addolorata confortata da un angelo. Il percorso espositivo sarà completato da un itinerario di visita,
pensato dagli storici dell'arte Alessandra Montanera e Simone Riccardi, alla scoperta di dieci opere
presenti sul territorio biellese che toccano lo stesso tema.
La mostra è un'iniziativa di E20Progetti e Glocal Project Consulting subito abbracciata dalla Città di
Biella – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e,
nelle vesti di sponsor, da Banca Sella e Idw Italia. Durante il periodo di apertura dell'esposizione (che
resterà a Biella fino al 27 settembre) si amplieranno gli orari di apertura del Museo del Territorio, il
giovedì dalle 15 alle 21, introducendo la consuetudine delle aperture prolungate serali che già sono
abituali nelle grandi città italiane, e il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19 con orario continuato.
Il biglietto d'ingresso (10 euro intero, 8 euro ridotto) darà diritto a visitare l'esposizione permanente del
museo e le esposizioni temporanee “Altre terre, altri mari” sulla figura dello scienziato e fotografo
Massimo Sella, “Luci in alta montagna”, con le opere di Longoni, Bozzalla, Maggi, Delleani, Allason.
Sordevolo: la mostra che apre il 4 luglio nel Museo del Territorio Biellese e che accompagnerà
pressoché per intero l'estate della sacra rappresentazione nel paese della valle Elvo è una celebrazione,
attraverso una raccolta di quaranta dipinti, provenienti da Palazzo Chigi di Ariccia, dalla Fondazione
Marignoli di Spoleto e dalla Fondazione Amata, dal '500 al '700, del momento più drammatico e
doloroso della vicenda terrena di Gesù.
Il curatore è Francesco Petrucci, docente di storia dell'arte, architetto specializzato in restauro e
conservazione e conservatore del Palazzo Chigi di Ariccia, dalla cui collezione proviene la maggior
parte delle opere che saranno esposte nella mostra biellese. Le opere sono una descrizione in forma
artistica di alcuni dei momenti principali della Passione di Cristo, dalla sua prefigurazione biblica al
culmine della crocifissione e del successivo compianto, fino alla gloria celeste della risurrezione che
redime l'umanità. Saranno presenti dipinti di scuola michelangiolesca, come l'Orazione nell'Orto di
Marcello Venusti e la Deposizione di Jacopino del Conte, un Cristo flagellato di Bernardo Strozzi o
capolavori del Barocco romano.
Spicca, tra i dipinti, la Crocifissione sul Mare di Sangue, opera ispirata ad una celebre invenzione del
Bernini, nota attraverso tre esemplari principali tra cui quello di Palazzo Chigi, che il grande artista
volle esporre nella sua camera da letto come motivo di preghiera e meditazione. Un'altra opera
riconducibile al Bernini è un crocifisso in bronzo argentato, «esatta riproduzione» come spiega il
professor Petrucci «di quelli che ornano l'altare della basilica di San Pietro in Roma». Tra gli artisti
piemontesi figurano Giovan Battista Beinaschi, con il Transito di San Giuseppe, opera di forte impatto
emozionale e reminiscenza caravaggesca, e Claudio Francesco Beaumont, con una struggente
Addolorata confortata da un angelo. Il percorso espositivo sarà completato da un itinerario di visita,
pensato dagli storici dell'arte Alessandra Montanera e Simone Riccardi, alla scoperta di dieci opere
presenti sul territorio biellese che toccano lo stesso tema.
La mostra è un'iniziativa di E20Progetti e Glocal Project Consulting subito abbracciata dalla Città di
Biella – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e,
nelle vesti di sponsor, da Banca Sella e Idw Italia. Durante il periodo di apertura dell'esposizione (che
resterà a Biella fino al 27 settembre) si amplieranno gli orari di apertura del Museo del Territorio, il
giovedì dalle 15 alle 21, introducendo la consuetudine delle aperture prolungate serali che già sono
abituali nelle grandi città italiane, e il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19 con orario continuato.
Il biglietto d'ingresso (10 euro intero, 8 euro ridotto) darà diritto a visitare l'esposizione permanente del
museo e le esposizioni temporanee “Altre terre, altri mari” sulla figura dello scienziato e fotografo
Massimo Sella, “Luci in alta montagna”, con le opere di Longoni, Bozzalla, Maggi, Delleani, Allason.
03
luglio 2015
Passione di Cristo. Da Bassano a Bernini, da Conca a Mengs
Dal 03 luglio al 27 settembre 2015
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO DEL TERRITORIO BIELLESE – CHIOSTRO DI SAN SEBASTIANO
Biella, Via Quintino Sella, (Biella)
Biella, Via Quintino Sella, (Biella)
Biglietti
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro
Gratis: under 18, over 65, possessori di Abbonamento Musei e Pyou Card
Orario di apertura
Giovedì dalle 15 alle 21
Venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19 orario continuato
Chiuso dal lunedì al mercoledì
Curatore