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Ferdinando Scianna – Il Sud e le Donne
In rassegna vi saranno trenta magnifici scatti realizzati in anni diversi e in varie regioni meridionali, dalla Sicilia, di cui Scianna è originario, fino alla Puglia dei candidi centri storici e dei luminosi lungomari. Un fascinoso itinerario che si offre al piacere dello sguardo e alle riflessioni del visitatore nelle stanze appena restaurate del millenario castello idruntino caro anche alla letteratura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
S’intitola “Il Sud e le Donne” e sarà uno degli eventi culturali più rilevanti dell’estate
pugliese, concepito in un luogo-simbolo del Mezzogiorno. “Il Sud e le Donne” è la
mostra del grande fotografo Ferdinando Scianna, autore di straordinari reportage
apprezzati in tutto il mondo, che sarà allestita nel Castello Aragonese di Otranto dal
23 giugno al 30 settembre 2015. In rassegna vi saranno trenta magnifici scatti
realizzati in anni diversi e in varie regioni meridionali, dalla Sicilia, di cui Scianna è
originario, fino alla Puglia dei candidi centri storici e dei luminosi lungomari. Un
fascinoso itinerario che si offre al piacere dello sguardo e alle riflessioni del
visitatore nelle stanze appena restaurate del millenario castello idruntino caro anche
alla letteratura. Del Castello narrano infatti il romanzo gotico settecentesco di
Horace Walpole, le visioni di Carmelo Bene, che proprio lungo queste stesse mura
visse e operò, i bellissimi testi di Maria Corti e Roberto Cotroneo…
La mostra “Il Sud e le Donne” è prodotta dall’associazione “Veluvre – Visioni
culturali” in collaborazione con il Comune di Otranto, ed è fiore all’occhiello e
“messaggero” itinerante della rassegna culturale “Tu non conosci il Sud”, a cura del
giornalista e scrittore Oscar Iarussi, che l’ha varata nell’autunno del 2014 a Bari,
battezzandola con un verso del poeta Vittorio Bodini. Dopo il foyer del Petruzzelli di
Bari e poi, nell’aprile scorso, la “Casa Cava” nei Sassi di Matera nominata Capitale
europea della cultura 2019, adesso è appunto Otranto a raccogliere e rilanciare il
testimone di “Tu non conosci il Sud”.
Le immagini sono state scelte personalmente da Ferdinando Scianna e vengono
introdotte da un testo critico dell’anglista Vito Amoruso, che oltretutto è stato amico e collega universitario di Bodini. Le fotografie danno vita a una galleria
femminile di volti “senza nome”, sebbene ricchi di storie, ma anche di protagoniste
del cinema o della moda colte nelle strade assolatissime o all’ombra di un sogno,
come nel caso delle attrici Maria Grazia Cucinotta e Monica Bellucci. Grazie all’arte
di Scianna, andiamo oltre la malinconia o il grottesco del folclore meridiano. Queste
sue fotografie fanno balenare la “diversità” di un Sud in cui vi sono risorse da
sprigionare e opportunità da cogliere. L’obiettivo del maestro riesce a cogliere, in
ciascuno sguardo di donna, un riguardo che allude al ricominciamento di un’identità
trasparente e misteriosa.
“I volti femminili in mostra non sono icone, ma esercizi di realtà, della sua rapinosa
bellezza”, scrive Iarussi, che con l’associazione “Veluvre – Visioni culturali” ha ideato
l’originale formula di “Tu non conosci il Sud”. Teatro, musica, cinema, letteratura,
economia, poesia e, naturalmente, fotografia sono messi a confronto e affratellati in
un proposito comune: “Contribuire all’onore e alla concretezza simbolica del
Mezzogiorno”. Un ruolo assai rilevante è accordato alla scelta dei luoghi in cui
realizzare gli appuntamenti di “Tu non conosci il Sud”. I luoghi – lungi dall’essere
considerati alla stregua di location - sono parte integrante ed essenziale del
percorso, sono simboli da raccontare, custodire e intrecciare. Subito dopo Matera,
ecco dunque la scelta di Otranto, porta d’Oriente e approdo occidentale del “mondo
ex” dai Balcani all’Asia, crocevia di culture e di avventure e di favole crudeli e di
speranze che albeggiano a Punta Palascia. Un avamposto dove, dall’eccidio dei
martiri cristiani del 1480 fino agli sbarchi dei migranti negli ultimi lustri,
puntualmente scocca “l’ora di tutti”.
Tra i più noti fotografi italiani, nasce a Bagheria, in Sicilia, nel 1943. La sua
carriera inizia negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le
tradizioni della sua regione d'origine; da questo lavoro è nato anche un libro
scritto con Leonardo Sciascia sulle feste religiose. Trasferitosi per qualche
tempo a Parigi, passa poi a reportage all'estero e dal 1982 entra a far parte
della Magnum Photo. Nello stesso periodo lavora anche nell’alta moda e nella
pubblicità, affermandosi come uno dei fotografi più richiesti, e fornendo, tra
le altre cose, un contributo essenziale al successo delle campagne degli
stilisti Dolce e Gabbana. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda,
riscuotendo un successo internazionale. Il 2003 vede l’uscita del libro “Quelli
di Bagheria” (che fa parte di un progetto più ampio che include un
documentario e varie mostre), ricostruzione dell’ambientazione e delle
atmosfere della sua giovinezza attraverso una ricerca nella memoria
individuale e collettiva. Nel dicembre 2006 viene presentato il calendario 2007
del Parco dei Nebrodi, con dodici scatti dell’attrice messinese Maria Grazia
Cucinotta. Con il regista, suo concittadino, Giuseppe Tornatore, in occasione
del film “Baària”, pubblica nel 2009 il libro fotografico “Baaria Bagheria”. É
autore di numerosi libri fotografici e svolge attività critica e giornalistica; ha
pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla
comunicazione per immagini in generale. Ha di recente pubblicato un libro
fotografico sul piacere della lettura, “Lettori” (Edizioni Henry Beyle). Con
Contrasto ha invece dato alle stampe “Visti&Scritti” e “Ferdinando Scianna”,
mentre per Laterza ha pubblicato di recente “Lo specchio vuoto. Fotografia,
identità e memoria”.
pugliese, concepito in un luogo-simbolo del Mezzogiorno. “Il Sud e le Donne” è la
mostra del grande fotografo Ferdinando Scianna, autore di straordinari reportage
apprezzati in tutto il mondo, che sarà allestita nel Castello Aragonese di Otranto dal
23 giugno al 30 settembre 2015. In rassegna vi saranno trenta magnifici scatti
realizzati in anni diversi e in varie regioni meridionali, dalla Sicilia, di cui Scianna è
originario, fino alla Puglia dei candidi centri storici e dei luminosi lungomari. Un
fascinoso itinerario che si offre al piacere dello sguardo e alle riflessioni del
visitatore nelle stanze appena restaurate del millenario castello idruntino caro anche
alla letteratura. Del Castello narrano infatti il romanzo gotico settecentesco di
Horace Walpole, le visioni di Carmelo Bene, che proprio lungo queste stesse mura
visse e operò, i bellissimi testi di Maria Corti e Roberto Cotroneo…
La mostra “Il Sud e le Donne” è prodotta dall’associazione “Veluvre – Visioni
culturali” in collaborazione con il Comune di Otranto, ed è fiore all’occhiello e
“messaggero” itinerante della rassegna culturale “Tu non conosci il Sud”, a cura del
giornalista e scrittore Oscar Iarussi, che l’ha varata nell’autunno del 2014 a Bari,
battezzandola con un verso del poeta Vittorio Bodini. Dopo il foyer del Petruzzelli di
Bari e poi, nell’aprile scorso, la “Casa Cava” nei Sassi di Matera nominata Capitale
europea della cultura 2019, adesso è appunto Otranto a raccogliere e rilanciare il
testimone di “Tu non conosci il Sud”.
Le immagini sono state scelte personalmente da Ferdinando Scianna e vengono
introdotte da un testo critico dell’anglista Vito Amoruso, che oltretutto è stato amico e collega universitario di Bodini. Le fotografie danno vita a una galleria
femminile di volti “senza nome”, sebbene ricchi di storie, ma anche di protagoniste
del cinema o della moda colte nelle strade assolatissime o all’ombra di un sogno,
come nel caso delle attrici Maria Grazia Cucinotta e Monica Bellucci. Grazie all’arte
di Scianna, andiamo oltre la malinconia o il grottesco del folclore meridiano. Queste
sue fotografie fanno balenare la “diversità” di un Sud in cui vi sono risorse da
sprigionare e opportunità da cogliere. L’obiettivo del maestro riesce a cogliere, in
ciascuno sguardo di donna, un riguardo che allude al ricominciamento di un’identità
trasparente e misteriosa.
“I volti femminili in mostra non sono icone, ma esercizi di realtà, della sua rapinosa
bellezza”, scrive Iarussi, che con l’associazione “Veluvre – Visioni culturali” ha ideato
l’originale formula di “Tu non conosci il Sud”. Teatro, musica, cinema, letteratura,
economia, poesia e, naturalmente, fotografia sono messi a confronto e affratellati in
un proposito comune: “Contribuire all’onore e alla concretezza simbolica del
Mezzogiorno”. Un ruolo assai rilevante è accordato alla scelta dei luoghi in cui
realizzare gli appuntamenti di “Tu non conosci il Sud”. I luoghi – lungi dall’essere
considerati alla stregua di location - sono parte integrante ed essenziale del
percorso, sono simboli da raccontare, custodire e intrecciare. Subito dopo Matera,
ecco dunque la scelta di Otranto, porta d’Oriente e approdo occidentale del “mondo
ex” dai Balcani all’Asia, crocevia di culture e di avventure e di favole crudeli e di
speranze che albeggiano a Punta Palascia. Un avamposto dove, dall’eccidio dei
martiri cristiani del 1480 fino agli sbarchi dei migranti negli ultimi lustri,
puntualmente scocca “l’ora di tutti”.
Tra i più noti fotografi italiani, nasce a Bagheria, in Sicilia, nel 1943. La sua
carriera inizia negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le
tradizioni della sua regione d'origine; da questo lavoro è nato anche un libro
scritto con Leonardo Sciascia sulle feste religiose. Trasferitosi per qualche
tempo a Parigi, passa poi a reportage all'estero e dal 1982 entra a far parte
della Magnum Photo. Nello stesso periodo lavora anche nell’alta moda e nella
pubblicità, affermandosi come uno dei fotografi più richiesti, e fornendo, tra
le altre cose, un contributo essenziale al successo delle campagne degli
stilisti Dolce e Gabbana. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda,
riscuotendo un successo internazionale. Il 2003 vede l’uscita del libro “Quelli
di Bagheria” (che fa parte di un progetto più ampio che include un
documentario e varie mostre), ricostruzione dell’ambientazione e delle
atmosfere della sua giovinezza attraverso una ricerca nella memoria
individuale e collettiva. Nel dicembre 2006 viene presentato il calendario 2007
del Parco dei Nebrodi, con dodici scatti dell’attrice messinese Maria Grazia
Cucinotta. Con il regista, suo concittadino, Giuseppe Tornatore, in occasione
del film “Baària”, pubblica nel 2009 il libro fotografico “Baaria Bagheria”. É
autore di numerosi libri fotografici e svolge attività critica e giornalistica; ha
pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla
comunicazione per immagini in generale. Ha di recente pubblicato un libro
fotografico sul piacere della lettura, “Lettori” (Edizioni Henry Beyle). Con
Contrasto ha invece dato alle stampe “Visti&Scritti” e “Ferdinando Scianna”,
mentre per Laterza ha pubblicato di recente “Lo specchio vuoto. Fotografia,
identità e memoria”.
22
giugno 2015
Ferdinando Scianna – Il Sud e le Donne
Dal 22 giugno al 30 settembre 2015
fotografia
Location
CASTELLO ARAGONESE
Otranto, Via Castello, (Lecce)
Otranto, Via Castello, (Lecce)
Biglietti
€ 5, ridotto € 4
Orario di apertura
23/06 > 30/06: 10.00_ 22.00 - 01/07 > 13/09: 10.00 _24.00 - 14/09 > 30/09: 10.00 _22.00
Vernissage
22 Giugno 2015, ore 19
Autore