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Carlos Scaffino – Feelings of a place.
Vedute di mare, campagne e paesaggi rappresentati dall’artista sudamericano Carlos Scaffino.
Comunicato stampa
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Parlare di paesaggio “pittorico” costituisce un concetto identitario molto insidioso, una scelta di genere che può degenerare nella riduttività se l'artista non ne approfondisce adeguatamente la conoscenza, e se pertanto non lo lavora il tempo utile a fargli ottenere quella “rotondità espressiva” di cui necessita. Improvvisare delle radici per il proprio lavoro è infatti impossibile, e quelle di Carlos Scaffino sono fisse in un impressionismo ancora oggi acme in un rapporto più che superficiale tra artista e sviluppo iconografico.
Più che interpretare la pittura come gesto accademico, in sé volto a registrare la realtà secondo forme post-fotografiche, per un artista del livello di Scaffino l'azione richiesta è “fare” il paesaggio, modalità che corre di pari passo alla sua soggettiva penetrazione, alla capacità perciò di rendere la superficie pittorica una sorta d'immagine post-concretata, su cui sia chiara la scrittura/lettura del proprio passaggio fisico. In questo senso la pittura di Scaffino non perde un colpo, spingendo quanto più possibile sulla ruvida potenza narrativa dei suoi impegnativi impasti ad olio, alternati cromaticamente per diretta sovrapposizione; avanzando quindi un'arbitrarietà descrittiva già siglata tra i diritti sacrosanti dell'artista, lui che dalla dis-oggettivazione della realtà ha l'evidente possibilità di trarre una rispondenza di metodo, e di compensarla mantenendo ferreo il dinamico riporto delle proporzioni luministiche generali.
Grandi superfici composte da pennellate limitate in estensione, picchiettate sulla tela con una fluidità senza fraintendimenti, restituendo la modernità di una soluzione luministica alla Monet; coerentemente con la sua fattura impressionista, la scena scaffiniana non si riduce, nemmeno in ultima analisi, ad una leziosa questione di dettagli.
Più che interpretare la pittura come gesto accademico, in sé volto a registrare la realtà secondo forme post-fotografiche, per un artista del livello di Scaffino l'azione richiesta è “fare” il paesaggio, modalità che corre di pari passo alla sua soggettiva penetrazione, alla capacità perciò di rendere la superficie pittorica una sorta d'immagine post-concretata, su cui sia chiara la scrittura/lettura del proprio passaggio fisico. In questo senso la pittura di Scaffino non perde un colpo, spingendo quanto più possibile sulla ruvida potenza narrativa dei suoi impegnativi impasti ad olio, alternati cromaticamente per diretta sovrapposizione; avanzando quindi un'arbitrarietà descrittiva già siglata tra i diritti sacrosanti dell'artista, lui che dalla dis-oggettivazione della realtà ha l'evidente possibilità di trarre una rispondenza di metodo, e di compensarla mantenendo ferreo il dinamico riporto delle proporzioni luministiche generali.
Grandi superfici composte da pennellate limitate in estensione, picchiettate sulla tela con una fluidità senza fraintendimenti, restituendo la modernità di una soluzione luministica alla Monet; coerentemente con la sua fattura impressionista, la scena scaffiniana non si riduce, nemmeno in ultima analisi, ad una leziosa questione di dettagli.
20
giugno 2015
Carlos Scaffino – Feelings of a place.
Dal 20 giugno al primo luglio 2015
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
Da martedi a venerdi ore 9:30 - 12:30 e 15:00 - 19:00
Sabato ore 15:00 - 19:00
Vernissage
20 Giugno 2015, Ore 17:00
Autore
Curatore