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Bell’Italia
La pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950
Comunicato stampa
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Venezia e la sua laguna, il mare, la campagna e la montagna: luoghi della memoria e
della contemplazione sublimati dalla pittura, esaltati dalla luce e dal colore e raffigurati in un'affascinante
sequenza di paesaggi. Meravigliose vedute che rivelano la dimensione interiore dell'artista il quale, partendo
dai luoghi del proprio vissuto, si sposta poi verso ad altri luoghi: dentro all'itinerario segreto di uno 'stato
d'animo'. Sono questi i tratti distintivi della mostra BELL’ITALIA. La pittura di paesaggio dai Macchiaioli ai
Neovedutisti veneti, 1850-1950 ospitata nelle sale del Centro culturale Bafile di Caorle (VE) dal 21 giugno
al 25 ottobre 2015.
L'esposizione, promossa dal Comune di Caorle, dalla Fondazione Terra e Acqua, dalla Fondazione Santa
Cecilia e dal Museo del Paesaggio a Torre di Mosto (Ve), rappresenta un itinerario dentro la pittura di
paesaggio italiano che descrive il clima di rinnovamento e la metamorfosi in atto tra Ottocento e Novecento.
Curata da Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico presieduto
da Tiziano Panconi e composto, oltre ai curatori, da Giorgio Baldo, Eugenio Manzato, Luisa Turchi, Myriam
Zerbi, BELL'ITALIA presenta una selezione di circa 120 opere di artisti, appartenenti alla corrente veneta e
toscana, che hanno contribuito a scrivere una pagina nuova dell’arte moderna, segnando la svolta di un
percorso strutturale dell’espressione artistica secondo un differente 'punto di vista'.
A catturare immediatamente l’attenzione del visitatore una suggestiva sequenza di luoghi immaginari - luoghi
emotivi e senza territorio - che non indugiano sulla riproduzione del visibile ma, al contrario, esaltano la
rivelazione dell'invisibile, dove l'intuizione di un momento diviene essenza del nostro vissuto. Per un
inesauribile impulso del cuore, che la ragione ignora, l'artista si abbandona alla rappresentazione del 'vero'
come rapito dall'influenza della luce, dell'aria, della vita esterna e da una volontà superiore che lo spinge a
rappresentare il paesaggio e renderlo intimamente suo. In questi dipinti è celato – e contemporaneamente
rivelato – il mistero delle cose esistenti e la loro quotidiana rinascita nella luce e nel colore di una rinnovata
materia pittorica.
Il percorso espositivo delinea l'evoluzione del concetto di "veduta" che, partendo dalla rappresentazione
ottocentesca, si trasforma attraverso la visione romantica dell’artista – la 'macchia' dell'espressionismo
toscano e la luce di quello veneto – per approdare ai nuovi linguaggi del Novecento.
Artisti del calibro di Giovanni Boldini; Giovanni Fattori; Telemaco Signorini; Angiolo e Lodovico
Tommasi, Angelo Dall'Oca Bianca; Luigi Nono; Ippolito Caffi; Ettore Tito; Gennaro Favai; Alessandro
Milesi; Teodoro Wolf Ferrari; Gino Rossi; Umberto Moggioli; Guglielmo Ciardi, con i figli Emma e
Beppe Ciardi; Pietro Fragiacomo; Luigi De Giudici; Virgilio Guidi; Felice Carena si alternano e si
susseguono a comporre le cinque sezioni tematiche della rassegna. La prima, "Venezia e il suo
immaginario", accoglie il visitatore e lo conduce ad ammirare una suggestiva panoramica dedicata alla città
delle meraviglie, qui ritratta nelle diverse ore del giorno e della notte. Una città che si trasforma in un
palcoscenico di luci e ombre assolutamente affascinate. "La montagna, nei luoghi e dello spirito" è il titolo
della seconda sezione. Qui l'artista ritrova se stesso nella contemplazione dell'infinito; la montagna è la casa
dell'anima è l'oasi tranquilla della mente, è il luogo dove si celebra una rinascita nella quale si condensano
tutti gli elementi, i colori e le forme dell'universo. Particolarmente suggestiva la terza sezione intitolata
"Percorsi d'acqua" con il paesaggio incantato delle isole di Burano e Mazzorbo, la quiete spirituale di San
Francesco del Deserto e gli orti che affiorano dalle acque della laguna. E' nella metamorfosi del paesaggio,
tra la pace della laguna e la forza del mare che si rivela l'espressionismo pittorico e la poetica delle emozioni
più intime. Un piccolo grande mondo è riconoscibile nella sezione “La campagna e i luoghi della
memoria”: il neoclassicismo, il romanticismo, il realismo e l'impressionismo sono in dialogo con le vedute en
plein air dei Macchiaioli e degli artisti veneti. Nella quiete campestre, il paesaggio si placa e i toni della
pittura si accendono di colori nuovi; la campagna riemerge avvolta nel torpore e nel silenzio dell'estate. La
rassegna si conclude con "Omaggio a Luigi de Giudici". Pittore capesarino Luigi (Gigi) De Giudici (1887-
1955) che ha saputo sviluppare il suo itinerario artistico nell’ambito delle avanguardie del suo tempo.
L'espressionismo dell'artista si estende a temi e situazione diversi, ma è nella rappresentazione del
paesaggio che egli ritrova la robustezza del segno e la varietà cromatica della grande pittura del Novecento.
Imperdibile appuntamento estivo con l'arte e la bellezza, la mostra è una ricognizione dei sensi, un percorso
della memoria e della contemplazione, nel quale la natura e l'architettura convivono da sempre in perfetto
equilibrio armonico, per La Sublime Visione di un’estetica del paesaggio e della sua rappresentazione
pittorica.
della contemplazione sublimati dalla pittura, esaltati dalla luce e dal colore e raffigurati in un'affascinante
sequenza di paesaggi. Meravigliose vedute che rivelano la dimensione interiore dell'artista il quale, partendo
dai luoghi del proprio vissuto, si sposta poi verso ad altri luoghi: dentro all'itinerario segreto di uno 'stato
d'animo'. Sono questi i tratti distintivi della mostra BELL’ITALIA. La pittura di paesaggio dai Macchiaioli ai
Neovedutisti veneti, 1850-1950 ospitata nelle sale del Centro culturale Bafile di Caorle (VE) dal 21 giugno
al 25 ottobre 2015.
L'esposizione, promossa dal Comune di Caorle, dalla Fondazione Terra e Acqua, dalla Fondazione Santa
Cecilia e dal Museo del Paesaggio a Torre di Mosto (Ve), rappresenta un itinerario dentro la pittura di
paesaggio italiano che descrive il clima di rinnovamento e la metamorfosi in atto tra Ottocento e Novecento.
Curata da Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico presieduto
da Tiziano Panconi e composto, oltre ai curatori, da Giorgio Baldo, Eugenio Manzato, Luisa Turchi, Myriam
Zerbi, BELL'ITALIA presenta una selezione di circa 120 opere di artisti, appartenenti alla corrente veneta e
toscana, che hanno contribuito a scrivere una pagina nuova dell’arte moderna, segnando la svolta di un
percorso strutturale dell’espressione artistica secondo un differente 'punto di vista'.
A catturare immediatamente l’attenzione del visitatore una suggestiva sequenza di luoghi immaginari - luoghi
emotivi e senza territorio - che non indugiano sulla riproduzione del visibile ma, al contrario, esaltano la
rivelazione dell'invisibile, dove l'intuizione di un momento diviene essenza del nostro vissuto. Per un
inesauribile impulso del cuore, che la ragione ignora, l'artista si abbandona alla rappresentazione del 'vero'
come rapito dall'influenza della luce, dell'aria, della vita esterna e da una volontà superiore che lo spinge a
rappresentare il paesaggio e renderlo intimamente suo. In questi dipinti è celato – e contemporaneamente
rivelato – il mistero delle cose esistenti e la loro quotidiana rinascita nella luce e nel colore di una rinnovata
materia pittorica.
Il percorso espositivo delinea l'evoluzione del concetto di "veduta" che, partendo dalla rappresentazione
ottocentesca, si trasforma attraverso la visione romantica dell’artista – la 'macchia' dell'espressionismo
toscano e la luce di quello veneto – per approdare ai nuovi linguaggi del Novecento.
Artisti del calibro di Giovanni Boldini; Giovanni Fattori; Telemaco Signorini; Angiolo e Lodovico
Tommasi, Angelo Dall'Oca Bianca; Luigi Nono; Ippolito Caffi; Ettore Tito; Gennaro Favai; Alessandro
Milesi; Teodoro Wolf Ferrari; Gino Rossi; Umberto Moggioli; Guglielmo Ciardi, con i figli Emma e
Beppe Ciardi; Pietro Fragiacomo; Luigi De Giudici; Virgilio Guidi; Felice Carena si alternano e si
susseguono a comporre le cinque sezioni tematiche della rassegna. La prima, "Venezia e il suo
immaginario", accoglie il visitatore e lo conduce ad ammirare una suggestiva panoramica dedicata alla città
delle meraviglie, qui ritratta nelle diverse ore del giorno e della notte. Una città che si trasforma in un
palcoscenico di luci e ombre assolutamente affascinate. "La montagna, nei luoghi e dello spirito" è il titolo
della seconda sezione. Qui l'artista ritrova se stesso nella contemplazione dell'infinito; la montagna è la casa
dell'anima è l'oasi tranquilla della mente, è il luogo dove si celebra una rinascita nella quale si condensano
tutti gli elementi, i colori e le forme dell'universo. Particolarmente suggestiva la terza sezione intitolata
"Percorsi d'acqua" con il paesaggio incantato delle isole di Burano e Mazzorbo, la quiete spirituale di San
Francesco del Deserto e gli orti che affiorano dalle acque della laguna. E' nella metamorfosi del paesaggio,
tra la pace della laguna e la forza del mare che si rivela l'espressionismo pittorico e la poetica delle emozioni
più intime. Un piccolo grande mondo è riconoscibile nella sezione “La campagna e i luoghi della
memoria”: il neoclassicismo, il romanticismo, il realismo e l'impressionismo sono in dialogo con le vedute en
plein air dei Macchiaioli e degli artisti veneti. Nella quiete campestre, il paesaggio si placa e i toni della
pittura si accendono di colori nuovi; la campagna riemerge avvolta nel torpore e nel silenzio dell'estate. La
rassegna si conclude con "Omaggio a Luigi de Giudici". Pittore capesarino Luigi (Gigi) De Giudici (1887-
1955) che ha saputo sviluppare il suo itinerario artistico nell’ambito delle avanguardie del suo tempo.
L'espressionismo dell'artista si estende a temi e situazione diversi, ma è nella rappresentazione del
paesaggio che egli ritrova la robustezza del segno e la varietà cromatica della grande pittura del Novecento.
Imperdibile appuntamento estivo con l'arte e la bellezza, la mostra è una ricognizione dei sensi, un percorso
della memoria e della contemplazione, nel quale la natura e l'architettura convivono da sempre in perfetto
equilibrio armonico, per La Sublime Visione di un’estetica del paesaggio e della sua rappresentazione
pittorica.
20
giugno 2015
Bell’Italia
Dal 20 giugno al 20 luglio 2015
arte moderna e contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE BAFILE
Caorle, rio terrà, (Venezia)
Caorle, rio terrà, (Venezia)
Biglietti
Intero: € 7 |ridotto € 5
Orario di apertura
Giugno, luglio, agosto tutti i giorni dalle 16 alle 23. Settembre e ottobre: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18
Vernissage
20 Giugno 2015, ore 12