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G’15 Mostra di sculture all’aperto: Ivo Soldini
È sicuramente una della più importanti esposizioni di opere dell’artista ticinese Silvio Soldini quella organizzata dalla Associazione GambarognoArte a Vira. Nell’ambito delle “Mostre internazionali di scultura all’aperto del Gambarogno” – questa edizione è la dodicesima, denominata “G’15” – sono esposte nel paesello rivierasco del Lago Maggiore oltre una settantina di opere, anche di dimensioni monumentali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
È sicuramente una della più importanti esposizioni di opere
dell’artista ticinese Silvio Soldini quella organizzata dalla
Associazione GambarognoArte a Vira. Nell’ambito delle “Mostre
internazionali di scultura all’aperto del Gambarogno” - questa
edizione è la dodicesima, denominata “G’15” - sono esposte nel
paesello rivierasco del Lago Maggiore oltre una settantina di
opere, anche di dimensioni monumentali. Parallelamente negli
spazi espositivi della Società Bancaria Ticinese a Bellinzona –
che è un importante sponsor della manifestazione – verranno
presentate da metà giugno a fine luglio una ragionata sequenza
di dipinti, disegni, piccole e medie sculture. Un’opera di
grandi dimensioni situata sulla Piazza Collegiata della capitale
starà lì a ricordare le due importanti esposizioni.
La mostra di Vira ospita opere eseguite per mezzo di differenti
materiali con i quali l’artista di Ligornetto si cimenta da
anni: bronzo, resina, terracotta, alluminio. Il “pezzo” più
datato è il monumentale “Borromini” che risale al 1998-1999,
mentre tutte le altre opere sono dell’ultimo quindicennio, fino
ad arrivare a lavori recentissimi. Sono rappresentate
nell’esposizione di Vira Gambarogno praticamente tutte le
differenti collane dell’artista di Ligornetto, quali per esempio
le “Verticali”, gli Inclinati”, le “Teste”, i “Koloss”.
Caratteristica della ricorrente e affermata mostra gambarognese
– la sua prima edizione risale al 1968 – è sempre quella della
libera fruizione da parte del pubblico. L’esposizione si svolge
liberamente all’interno del paese di Vira, con le opere
sapientemente dislocate negli angoli caratteristici, nelle
piazzette, nei vicoli, sugli acciottolati, sotto i porticati del
paese, sulla passeggiata in riva al lago. Il bello è il poter
visitare questo palcoscenico naturale affacciato sul Verbano sia
di giorno sia di sera, sia col sereno sia col tempo capriccioso,
con la possibilità di cogliere le differenti sfumature che i
diversi momenti danno alle opere artistiche e alla loro sapiente
collocazione nel tessuto urbano.
Lo scultore omaggiato quest’anno dalle Mostre del Gambarogno -
Ivo Soldini - e notissimo in Ticino e ben conosciuto fuori
Cantone. Nato nel 1951 a Lugano, è attivo artisticamente
dall’inizio degli anni 70. Dal 1975 si dedica principalmente
alla scultura di piccolo e medio formato, soprattutto in bronzo,
ma anche in alluminio e gesso, affiancata, in particolare negli
anni recenti, da opere monumentali. Parallelamente porta avanti
una fervida produzione grafica e pittorica utilizzando varie
tecniche. Opera a partire dal suo Mendrisiotto dove tiene
radici, casa, domicilio e atelier. Così in uno stralcio del suo
saggio pubblicato sul catalogo della mostra il critico dell’arte
Philippe Daverio vede l’importante artista ticinese: «Ivo
Soldini abita nella poesia; non è colpa sua, la vita lo ha
disegnato così. Ivo Soldini abita nella poesia, non in senso
letterario, in senso oggettivo perché la casa dove vive, che è
anche quella dove lavora, è un sunto di quella soffice esistenza
che il passato redento consente agli uomini d’oggi quando le sue
vibrazioni si sono staccate da quelle drammatiche di ieri e
perdurano nell’epoca attuale generando quella curiosa
sospensione che consente il fluire delle sensazioni. Ed è molto
probabilmente questo stretto ancoramento alle sue terre
d’origine che stimola il vigore del suo lavoro. «...» Anni
trascorsi ad indagare con le mani e con la testa gli hanno
permesso di immettere nel mondo un esercito di testimoni, una
versione contemporanea di quell’armata ritrovata nella Cina
antica a Xi'an: sono i suoi esseri mitici altrettanto ieratici,
duemila e trecento anni dopo. Ma soprattutto sono i suoi non
temibili, anzi degni di ben maggior rispetto in quanto
raffigurano una ben più complessa declinazione delle anime.
Appaiono come guardiani non del regno dei morti ma della schiera
degli umani e di questi hanno la pulsione feconda. Sono
protettivi e forse misteriosamente protettori. Il mestiere dello
scultore è oggi più che mai un gioco difficile da portare a
termine. L’illusione delle astrazioni ha consentito nel secolo
scorso un affascinante percorso della forma e della fantasia.
Sembra questo percorso ormai essersi esaurito negli esercizi
formali. Tornare alla figura non fu affatto cosa semplice;
sembrava che tutto fosse già stato detto. Eppure la scommessa di
Ivo Soldini continua ad affascinare. Per lui la figurazione
corrisponde direttamente alla figura umana vera e propria. ....»
Le mostre di scultura di Vira sono organizzate e promosse
dall’Associazione GambarognoArte che si avvale del regolare
sostegno finanziario ed operativo del Comune di Gambarogno e
dell’Ente Turistico del Gambarogno, ora associato alla
Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Inaugurata il 30
maggio, la “G’15, Mostra internazionale di scultura all’aperto
del Gambarogno” dedicata ad opere dell’artista ticinese Ivo
Soldini rimarrà allestita fino all’inizio di ottobre. Si può
visitare liberamente durante tutte le ore del giorno e fino a
tarda notte.
dell’artista ticinese Silvio Soldini quella organizzata dalla
Associazione GambarognoArte a Vira. Nell’ambito delle “Mostre
internazionali di scultura all’aperto del Gambarogno” - questa
edizione è la dodicesima, denominata “G’15” - sono esposte nel
paesello rivierasco del Lago Maggiore oltre una settantina di
opere, anche di dimensioni monumentali. Parallelamente negli
spazi espositivi della Società Bancaria Ticinese a Bellinzona –
che è un importante sponsor della manifestazione – verranno
presentate da metà giugno a fine luglio una ragionata sequenza
di dipinti, disegni, piccole e medie sculture. Un’opera di
grandi dimensioni situata sulla Piazza Collegiata della capitale
starà lì a ricordare le due importanti esposizioni.
La mostra di Vira ospita opere eseguite per mezzo di differenti
materiali con i quali l’artista di Ligornetto si cimenta da
anni: bronzo, resina, terracotta, alluminio. Il “pezzo” più
datato è il monumentale “Borromini” che risale al 1998-1999,
mentre tutte le altre opere sono dell’ultimo quindicennio, fino
ad arrivare a lavori recentissimi. Sono rappresentate
nell’esposizione di Vira Gambarogno praticamente tutte le
differenti collane dell’artista di Ligornetto, quali per esempio
le “Verticali”, gli Inclinati”, le “Teste”, i “Koloss”.
Caratteristica della ricorrente e affermata mostra gambarognese
– la sua prima edizione risale al 1968 – è sempre quella della
libera fruizione da parte del pubblico. L’esposizione si svolge
liberamente all’interno del paese di Vira, con le opere
sapientemente dislocate negli angoli caratteristici, nelle
piazzette, nei vicoli, sugli acciottolati, sotto i porticati del
paese, sulla passeggiata in riva al lago. Il bello è il poter
visitare questo palcoscenico naturale affacciato sul Verbano sia
di giorno sia di sera, sia col sereno sia col tempo capriccioso,
con la possibilità di cogliere le differenti sfumature che i
diversi momenti danno alle opere artistiche e alla loro sapiente
collocazione nel tessuto urbano.
Lo scultore omaggiato quest’anno dalle Mostre del Gambarogno -
Ivo Soldini - e notissimo in Ticino e ben conosciuto fuori
Cantone. Nato nel 1951 a Lugano, è attivo artisticamente
dall’inizio degli anni 70. Dal 1975 si dedica principalmente
alla scultura di piccolo e medio formato, soprattutto in bronzo,
ma anche in alluminio e gesso, affiancata, in particolare negli
anni recenti, da opere monumentali. Parallelamente porta avanti
una fervida produzione grafica e pittorica utilizzando varie
tecniche. Opera a partire dal suo Mendrisiotto dove tiene
radici, casa, domicilio e atelier. Così in uno stralcio del suo
saggio pubblicato sul catalogo della mostra il critico dell’arte
Philippe Daverio vede l’importante artista ticinese: «Ivo
Soldini abita nella poesia; non è colpa sua, la vita lo ha
disegnato così. Ivo Soldini abita nella poesia, non in senso
letterario, in senso oggettivo perché la casa dove vive, che è
anche quella dove lavora, è un sunto di quella soffice esistenza
che il passato redento consente agli uomini d’oggi quando le sue
vibrazioni si sono staccate da quelle drammatiche di ieri e
perdurano nell’epoca attuale generando quella curiosa
sospensione che consente il fluire delle sensazioni. Ed è molto
probabilmente questo stretto ancoramento alle sue terre
d’origine che stimola il vigore del suo lavoro. «...» Anni
trascorsi ad indagare con le mani e con la testa gli hanno
permesso di immettere nel mondo un esercito di testimoni, una
versione contemporanea di quell’armata ritrovata nella Cina
antica a Xi'an: sono i suoi esseri mitici altrettanto ieratici,
duemila e trecento anni dopo. Ma soprattutto sono i suoi non
temibili, anzi degni di ben maggior rispetto in quanto
raffigurano una ben più complessa declinazione delle anime.
Appaiono come guardiani non del regno dei morti ma della schiera
degli umani e di questi hanno la pulsione feconda. Sono
protettivi e forse misteriosamente protettori. Il mestiere dello
scultore è oggi più che mai un gioco difficile da portare a
termine. L’illusione delle astrazioni ha consentito nel secolo
scorso un affascinante percorso della forma e della fantasia.
Sembra questo percorso ormai essersi esaurito negli esercizi
formali. Tornare alla figura non fu affatto cosa semplice;
sembrava che tutto fosse già stato detto. Eppure la scommessa di
Ivo Soldini continua ad affascinare. Per lui la figurazione
corrisponde direttamente alla figura umana vera e propria. ....»
Le mostre di scultura di Vira sono organizzate e promosse
dall’Associazione GambarognoArte che si avvale del regolare
sostegno finanziario ed operativo del Comune di Gambarogno e
dell’Ente Turistico del Gambarogno, ora associato alla
Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Inaugurata il 30
maggio, la “G’15, Mostra internazionale di scultura all’aperto
del Gambarogno” dedicata ad opere dell’artista ticinese Ivo
Soldini rimarrà allestita fino all’inizio di ottobre. Si può
visitare liberamente durante tutte le ore del giorno e fino a
tarda notte.
30
maggio 2015
G’15 Mostra di sculture all’aperto: Ivo Soldini
Dal 30 maggio al 09 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Gambarogno
Gambarogno, -, (Locarno)
Gambarogno, -, (Locarno)
Vernissage
30 Maggio 2015, ore 18.30 sul sagrato della chiesa di Vira Gambarogno
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