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Inaugurazione Teatro Continuo di Alberto Burri
Nel centenario della nascita di Alberto Burri (12 marzo 1915 – 13 febbraio 1995), Milano onora la sua memoria restituendo alla città un’opera che l’artista aveva realizzato site specific per il Parco Sempione e che ha fatto parte della storia di Milano per oltre quindici anni, fino alla sua demolizione avvenuta nel 1989. L’opera è composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia, di nero sull’altra. Collocato sull’asse ideale che collega il centro di Milano con Corso Sempione, il Teatro Continuo costitiusce un cannocchiale prospettico che inquadra e mette in risalto la Torre del Filarete del Castello Sforzesco, da un lato, e l’Arco della Pace, dall’altro. L’insieme “artistico-urbanistico” risalente alla XV Triennale del 1973 comprende, oltre ai Bagni misteriori di De Chirico, anche l’Accumulazione Musicale con Seduta di Arman
Nel 1973, in occasione della XV Triennale, Alberto Burri progettò e realizzò
nel Parco Sempione il Teatro Continuo.
L’opera si presentava come una struttura palcoscenico ridotta all’essenziale. Era
composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di
bianco su una faccia, di nero sull’altra.
Collocato sull’asse ideale che collega il centro di Milano con Corso Sempione, il
Teatro Continuo costituiva un cannocchiale prospettico che inquadrava e metteva in risalto
la Torre del Filarete del Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro.
Divenendo così parte integrante del Parco Sempione, l’opera si offriva come
macchina scenica sempre predisposta per l’uso, libera sede, nel cuore di Milano, sia
per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di ognuno.
Con quest’opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro allargando la
nozione di scena allo spazio urbano; e manifestava una decisa consonanza rispetto alla
temperie culturale del momento, caratterizzata da una domanda di socialità e di
condivisione e dalla tendenza a spostare l’operatività artistica dallo spazio deputato al
contesto pubblico.
Fino al 1989 il Teatro Continuo è rimasto in situ e ha fatto parte di un insieme di
particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De
Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale
e tuttora presenti presso il Parco Sempione.
Nel 1984 Milano dedicava ad Alberto Burri un’ampia retrospettiva presso quel
Palazzo Citterio che avrebbe dovuto diventare sede espositiva nell’ambito del
progetto della Grande Brera.
Nel 1989 l’opera, ormai degradata, veniva demolita.
Il fatto interrompe bruscamente il rapporto tra Burri e la città.
Nel 2008, a distanza di 25 anni, la Triennale di Milano dedica all’artista una
grande mostra antologica intesa, tra l’altro, a ricucire questo rapporto.
Documentando la vicenda del Teatro Continuo, la mostra ne rinnova la memoria e
stimola l’idea di recuperarlo.
Oggi il Comune di Milano e la Fondazione La Triennale hanno accolto la
proposta di reintegro dell’opera; proposta avanzata dalla Fondazione Palazzo
Albizzini Collezione Burri e da NCTM Studio Legale Associato, già impegnato a
sostegno dell’arte contemporanea con il progetto nctm e l’arte.
Il rinato Teatro Continuo sarà donato al Comune di Milano e a Triennale di Milano,
che ne prende in carico la gestione e la manutenzione.
Il recupero in corso avverrà sulla base dei disegni originali dell’artista, messi a
disposizione dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri.
Il progetto è stato esaminato e autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano.
La curatela scientifica del progetto è di Gabi Scardi.
Realizzazione, cantierizzazione e posa del Teatro Continuo sono affidati a
Leggeri s.r.l., specializzata nell’esecuzione di opere di artisti.
L’opera verrà consegnata alla Città nell’ambito delle attività legate al
Centenario del Maestro.
Il Teatro sarà così restituito ai cittadini e tornerà a costituire, già durante
EXPO 2015, una piattaforma di attività culturali partecipate.
Alberto Burri (Città di Castello 1915- Nizza 1995) è stato tra i maggiori artisti del XX
secolo.
Si laurea in medicina nel 1940; quale ufficiale medico è fatto prigioniero degli alleati in
Tunisia e inviato nel campo di Hereford, Texas. Qui comincia a dipingere.
Tornato in Italia nel 1946, decide di dedicarsi alla pittura.
A partire dal ’47 comincia a esporre regolarmente.
Il suo lavoro procede per cicli successivi: Neri e Muffe, Sacchi, Legni, le Combustioni, i
Ferri, Plastiche, Cretti e Cellotex.
Nell’ambito del suo percorso Burri si accosterà ripetutamente al teatro.
A partire dagli anni Settanta, parallelamente all’attività di studio, persegue l’idea di opera
totale e realizza diversi interventi per l’esterno. Tra gli esiti più significativi in questo senso
il Teatro Continuo del 1973 e il Grande Cretto di Gibellina del 1981.
A partire dall’edizione del 1956, partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia e
sue mostre personali si tengono nei maggiori musei italiani e internazionali.
Milano gli dedica, tra l’altro, l’antologica presso Palazzo Citterio nel 1984 e la retrospettiva
Alberto Burri presso la Triennale di Milano nel 2008.
Nell’ottobre del 2015, il Guggenheim di New York gli dedicherà un’importante retrospettiva
dal titolo, Alberto Burri: The Trauma of Pa
Inaugurazione Teatro Continuo di Alberto Burri
Milano, - , (Milano)