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Mimmo Padovano – FRAGILE!? Resti Primari
Gli elementi principali delle opere sono frammenti di oggetti ( come pezzi di parti meccaniche e di ingranaggi, lastre metalliche, travi, putrelle, ecc.) – estrapolati da un insieme oggettuale che si contraddistingue per le sue caratteristiche di durezza, pesantezza e resistenza; questi elementi sono ora scolpiti o incisi, ora modellati e aggettanti dalla superficie della materia che li ingloba, li contiene o ne fa’emergere qualche porzione
Comunicato stampa
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Gli elementi principali delle opere sono frammenti di oggetti ( come pezzi di parti meccaniche e di
ingranaggi, lastre metalliche, travi, putrelle, ecc.) – estrapolati da un insieme oggettuale che si
contraddistingue per le sue caratteristiche di durezza, pesantezza e resistenza; questi elementi sono ora
scolpiti o incisi, ora modellati e aggettanti dalla superficie della materia che li ingloba, li contiene o ne
fa’emergere qualche porzione.
Con l’avvertenza FRAGILE!? “l’osservatore è messo in guardia : ciò che ha di fronte non deve trarlo in
inganno ma insinuargli il dubbio circa la propria valenza nel mondo della percezione, sensoriale e visiva,
permettendogli la scoperta di un significato che sta a metà tra la testimonianza di possibili vissuti e la
ricerca di un compromesso tra espressione artistica ed esplorazione tecnica.
Dalle terre “metallifere” di Padovano emergono disadorni oggetti che, decontestualizzati e isolati, si
pongono come pure forme, immanenti eppure labili ed opache, frammenti di meccanismi ormai
fossilizzati, e degradati al rango di poveri resti, vigorosi echi di vita laboriosa e costruttiva, un vago e –
forse - inconsciamente nostalgico riferimento al concetto di utilitas e concretezza , che ha oggi perso la
sua centralità, rimpiazzata dalla evanescenza della non-materia virtuale.
La compresenza di superfici scabre, non-finito in divenire, di lamine levigate e specchianti, di rotelle e
putrelle arrugginite, ingranaggi spezzati determinano un immediato impatto sensoriale che solo
successivamente, e lentamente , si trasforma in reazione emozionale e razionale allo stesso tempo: la
pesantezza della pietra si rivela morbida epifania di pigmento pittorico oppure, viceversa, certe
magmatiche fluidità svelano durezze impreviste e prepotenti, resosi vano il tentativo di soffocarne la
forza”(Patrizia Sommella).
Tutte le opere ( che potremmo definire come una sorta di bassorilievi pittorici ) sono caratterizzate dalla
forte materialità pittorica, dalla resa plastica e dalla simulazione dei materiali. Le superfici pittoriche si
presentano come pezzi di terra, di mura, di roccia calcarea: fogli di pietra sui quali sono appuntati i
segni, le tracce, le impronte del nostro passaggio, del nostro agire, del nostro pensiero.
Nota biografica
Mimmo Padovano nasce a Pagani (SA) nel 1968, dopo la maturità artistica ha completato gli studi
presso l'Accademia di belle arti di Napoli, corso di pittura; in seguito si è laureato in Sociologia, area dei
fenomeni culturali e comunicativi. Ha partecipato a moltissime esposizioni, premi e concorsi in diverse
città riscuotendo grandi consensi di critica e di pubblico. Vive e lavora a Genova
ingranaggi, lastre metalliche, travi, putrelle, ecc.) – estrapolati da un insieme oggettuale che si
contraddistingue per le sue caratteristiche di durezza, pesantezza e resistenza; questi elementi sono ora
scolpiti o incisi, ora modellati e aggettanti dalla superficie della materia che li ingloba, li contiene o ne
fa’emergere qualche porzione.
Con l’avvertenza FRAGILE!? “l’osservatore è messo in guardia : ciò che ha di fronte non deve trarlo in
inganno ma insinuargli il dubbio circa la propria valenza nel mondo della percezione, sensoriale e visiva,
permettendogli la scoperta di un significato che sta a metà tra la testimonianza di possibili vissuti e la
ricerca di un compromesso tra espressione artistica ed esplorazione tecnica.
Dalle terre “metallifere” di Padovano emergono disadorni oggetti che, decontestualizzati e isolati, si
pongono come pure forme, immanenti eppure labili ed opache, frammenti di meccanismi ormai
fossilizzati, e degradati al rango di poveri resti, vigorosi echi di vita laboriosa e costruttiva, un vago e –
forse - inconsciamente nostalgico riferimento al concetto di utilitas e concretezza , che ha oggi perso la
sua centralità, rimpiazzata dalla evanescenza della non-materia virtuale.
La compresenza di superfici scabre, non-finito in divenire, di lamine levigate e specchianti, di rotelle e
putrelle arrugginite, ingranaggi spezzati determinano un immediato impatto sensoriale che solo
successivamente, e lentamente , si trasforma in reazione emozionale e razionale allo stesso tempo: la
pesantezza della pietra si rivela morbida epifania di pigmento pittorico oppure, viceversa, certe
magmatiche fluidità svelano durezze impreviste e prepotenti, resosi vano il tentativo di soffocarne la
forza”(Patrizia Sommella).
Tutte le opere ( che potremmo definire come una sorta di bassorilievi pittorici ) sono caratterizzate dalla
forte materialità pittorica, dalla resa plastica e dalla simulazione dei materiali. Le superfici pittoriche si
presentano come pezzi di terra, di mura, di roccia calcarea: fogli di pietra sui quali sono appuntati i
segni, le tracce, le impronte del nostro passaggio, del nostro agire, del nostro pensiero.
Nota biografica
Mimmo Padovano nasce a Pagani (SA) nel 1968, dopo la maturità artistica ha completato gli studi
presso l'Accademia di belle arti di Napoli, corso di pittura; in seguito si è laureato in Sociologia, area dei
fenomeni culturali e comunicativi. Ha partecipato a moltissime esposizioni, premi e concorsi in diverse
città riscuotendo grandi consensi di critica e di pubblico. Vive e lavora a Genova
30
maggio 2015
Mimmo Padovano – FRAGILE!? Resti Primari
Dal 30 maggio al 28 giugno 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE ELEUTHEROS
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 23, (Savona)
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 23, (Savona)
Vernissage
30 Maggio 2015, ore 18
Autore