15 aprile 2009

Il primo festival internazionale dell’arte Contemporanea presenta la seconda edizione dal 17 al 19 aprile 2009 a Faenza

 

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[15|04|2009] |||arte contemporanea/ festival

Il primo festival internazionale dell’arte Contemporanea presenta la seconda edizione dal 17 al 19 aprile 2009 a Faenza
 

ON BIENNIALS / TUTTO SULLE BIENNALI

Il festival dell’arte Contemporanea di Faenza presenta, dal 17 al 19 aprile 2009, la sua seconda edizione dal titolo On biennials/Tutto sulle biennali. Con la direzione scientifica di Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco e Angela Vettese, il festival si confronta quest’anno su un tema specifico, le biennali.
Il tema è reso attuale non solo dalla vicinanza della 53. edizione della Biennale di Venezia, ma anche dalle forti e importanti trasformazioni che il sistema dell’arte contemporanea sta affrontando.
Il fenomeno della proliferazione delle grandi mostre ha ampliato gli orizzonti del mondo dell’arte, includendo i sistemi emergenti, portando artisti e curatori a un confronto sempre più allargato a culture e società differenti. Si tratta di un’espansione che non sembra registrare battute d’arresto anche di fronte a un momento di crisi globale: nuove, interessanti mostre arricchiscono il panorama dell’arte, in una continua espansione della mappa della creatività contemporanea.
Venezia, Londra, Berlino, Torino, New Orleans, Sydney, Sharjah, Havana, New York, Atene, Kassel: sono solo alcune delle tappe di un itinerario globale, che sarà attraversato con la guida di artisti e curatori, intrecciandosi con la costruzione di un racconto inedito sulle opere d’arte, con i temi, le storie e le emozioni che le animano.

Il programma ufficiale del festival dedicherà spazio alla presentazione degli eventi futuri dell’agenda dell’arte contemporanea. Per il ciclo coming shows sarà a Faenza Daniel Birnbaum, che aprirà il festival con Angela Vettese guidando il pubblico in anteprima alla scoperta di Fare Mondi/Making Worlds, la sua mostra per la 53. Esposizione Internazionale d’Arte. Sempre guardando a Venezia, Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli racconteranno il loro progetto per il nuovo Padiglione Italia. Monique Veaute, invece, svelerà le anteprime di un altro evento che si svolgerà a Venezia contemporaneamente all’apertura della Biennale: l’inaugurazione del Museo di Punta della Dogana, voluto dal grande collezionista Francois Pinault.
L’orizzonte si sposterà più avanti nel tempo con Francesco Bonamie le anteprime sulla sua Biennale del Whitney Museum di New York, che aprirà al pubblico nel 2010, mentre Carolyn Christov – Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli, ci condurrà nella sua Documenta, la quinquennale di Kassel prevista per il 2012, uno degli eventi più amati dal mondo dell’arte contemporanea.

A dare la parola a importanti artisti internazionali, chiamati a raccontare il loro percorso, biennale dopo biennale, sarà il ciclo le biennali degli artisti. Tania Bruguera, cubana, tra i partecipanti alla Biennale dell’Havana 2009 esplorerà con Angela Vettese i significati della sua poetica, legata a tematiche politiche e sociali. Sempre con Angela Vettese, Runa Islam, originaria del Bangladesh e residente a Londra, racconterà il significato dei suoi percorsi tra realtà e fiction, utilizzando frammenti di narrazione cinematografica. Tomas Saraceno, tra i protagonisti della prossima Biennale di Venezia, esporrà insieme a Marinella Paderni l’utopia umanistica che permea le sue opere, sul confine tra arte e architettura. Cesare Pietroiusti, illustre rappresentante dell’arte pubblica, spiegherà invece perché, quando è stato invitato ad alcune biennali, ha deciso di devolvere l’invito ad altri artisti.

Quali sono i temi che le biennali affrontano, il ruolo che assumono in un percorso artistico, la relazione che si instaura con il contesto e il pubblico, saranno i curatori a dirlo. Per il ciclo le biennali dei curatori, curatori ormai riconosciuti come star, tra cui Chus Martinez, Okwui Enwezor, Hans Ulrich Obrist, Sarat Maharaj, Massimiliano Gioni, solo per citarne alcuni, sveleranno i segreti del loro successo. Nicolas Bourriaud, racconterà Altermodern, la Tate Triennial in corso fino al 26 aprile, spiegando la nuova epoca che postula nella sua mostra, Isabel Carlos offirà un primo bilancio della sua Biennale di Sharjah, da poco inaugurata, Zafos Xagoraris, curatore della prossima biennale di Atene, chiarirà perché la capitale greca, permeata da una fortissima identità classica, abbia scelto di fondare una nuova mostra di arte contemporanea. Marieke Van Hal spiegherà perché la Norvegia, invece, ha rinunciato a creare una esposizione ricorrente, progettando una biennale discorsiva che parla di biennali, che inaugurerà nel settembre del 2009.

Il festival dell’arte Contemporanea offrirà la possibilità di conoscere opere esposte in biennali vicine e lontane, con la guida degli artisti che le hanno create e dei critici e dei curatori che le hanno scelte, nel ciclo dentro l’opera, novità assoluta del programma. Aprirà questo percorso all’interno delle opere una conversazione con due importanti nomi dell’arte italiana e internazionale, Jannis Kounellis, maestro indiscusso dell’Arte Povera, menzione d’onore alla Biennale di Venezia 1993, e il grande critico Achille Bonito Oliva, che regalerà, inoltre, al festival una striscia composta da due appuntamenti a sorpresa, la Stanza segreta di ABO.

Li seguiranno, in una serie di appuntamenti senza sosta, un altro grande protagonista come Luigi Ontani, giovani artisti già riconosciuti dalle mostre ricorrenti, come Luca Trevisani e Nico Vascellari e, tra i protagonisti della prossima Biennale di Venezia, Bertozzi & Casoni e Sissi.

Il duo Tarry & McCallum presenterà insieme alla curatrice Eva Diaz l’installazione progettata per Prospect 1., la mostra fondata da Dan Cameron a New Orleans dopo la tragedia dell’uragano Kathrina, un canto contro il razzismo e l’apartheid in qualunque posto del mondo, in qualunque momento storico. Claudia Losi racconterà con Claudio Spadoni la sua esperienza nel Medio Oriente della Biennale di Sharjah, per la quale ha realizzato un’opera che narra con il ricamo i processi di sedimentazione naturale che portano alla formazione del petrolio. Ken Lum porterà il pubblico all’interno dell’installazione proposta a Istanbul, House of Realization: un gioco di specchi diventa un modo per indurre il visitatore a riflettere su se stesso e sulla relazione con gli altri. Liliana Moro, con il curatore Milovan Farronato, racconterà un progetto inedito, mai realizzato, pensato per Documenta Kassel. Luca Vitone, insieme a Adriana Polveroni, parlerà del suo progetto per la Biennale di Sharjah 2007, intitolato Landscape. Infine, Danilo Eccher presenterà in anteprima l’opera Siren, un ritratto scultoreo della modella Kate Moss, realizzato in oro massiccio dall’artista Marc Quinn che sarà esposto nella Casa di Romeo e Giulietta a Verona, nell’ambito degli eventi collaterali della 53. Biennale di Venezia.

L’occasione per inserire i frammenti di questo racconto sulle biennali in una visione storica sarà il ciclo le biennali nella storia e nella società. Bruce Altshuler, autore del testo Salon to Biennial, una summa del mondo delle mostre dal Salon de Refuses ai giorni d’oggi, costruirà con Carlos Basualdo, membro della direzione scientifica del festival dell’arte Contemporanea e commissario del Padiglione Americano alla Biennale di Venezia, una storia dell’arte attraverso le tappe espositive più significative. Al rapporto tra biennali, quotazioni degli artisti e collezionismo sarà dedicato un incontro dedicato a le biennali e il sistema dell’arte, a cui interverranno, tra gli altri, Silvia Evangelisti e Clarice Pecori Giraldi, direttore di Christie’s Italia.

Torneranno i percorsi sulle contaminazioni, in cui la relazione sempre più stretta tra arte e altri settori della creatività come moda, design, food design, architettura e musica viene raccontata dai diretti protagonisti. Interverranno, nell’ambito di questo ciclo, Enzo Mari, grande protagonista del design italiano, la cui carriera ha conosciuto frequenti intersezioni con l’arte contemporanea, il collettivo Arabeschi di Latte, che utilizza nelle proprie performances il cibo, racchiuso in interessanti operazioni di packaging, l’architetto Claudio Silvestrin, autore di importanti progetti come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Testimone del rapporto tra arte e musica sarà un personaggio straordinario nel panorama internazionale. Arto Lindsay, artista e musicista, fondatore dei DNA, gruppo musicale prodotto da Brian Eno, amico di Jean Michel Basquiat, frequentatore della scena underground newyorkese, racconterà la sua vita in una conversazione con la giovane curatrice Claire Tancons.
Tra le novità di questa seconda edizione, è prevista anche una nuova sezione Cbookshop, in cui, accanto al bookshop del festival curato da Silvana Editoriale, si svolgeranno incontri sulle novità editoriali più interessanti.
La città si prepara così a divenire il luogo di incontro del sistema dell’arte contemporanea internazionale e ad accogliere i suoi protagonisti, a partire dall’apertura dell’info point, nel cuore della città, presso la Galleria della Molinella.
Tutti gli aggiornamenti sul programma della seconda edizione saranno comunicati sul sito www.festivalartecontemporanea.it.
Il festival dell’arte Contemporanea è un progetto di goodwill, www.good-will.it, nell’ambito della sua attività di laboratorio per l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di percorsi innovativi nel campo della cultura e della creatività.


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