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‘XXIII’ è l’arcano e misterioso nome del ‘Numero Unico’ edito dalla contrada del Leocorno per la vittoria nel palio di quest’anno. Il ‘Numero Unico’ è la pubblicazione che ogni contrada vittoriosa ha l’onore –e l’onere- di produrre. Il libro si colloca solitamente a metà strada tra la prestigiosa pubblicazione patinata e il foglio casereccio dovendo accontentare le diverse istanze dei contradaioli a volte propensi più ad apparirvi in fotografia che a favorire l’inserimento di contenuti validi.
Il Leocorno, contrada che – sepecie negli ultimi anni – si è distinta in quanto ad attenzione verso l’arte, è riuscita a creare un oggetto a suo modo unico che ha visto la partecipazione di artisti emergenti, già noti a livello locale e maestri internazionali.
Al ‘Numero Unico’, come da propiziatoria e dunque immutabile tradizione, il Leocorno ha deciso di allegare una pubblicazione aggiuntiva. Una vera chicca. Quest’anno si tratta infatti di 22 tarocchi 21×30 la cui realizzazione è stata affidata ad altrettanti artisti tra quelli che nell’ultimo periodo hanno avuto a che fare con la contrada; non mancano poi delle star internazionali, ospitate nel progetto editoriale a suggello della loro residenza in territorio senese. E’ questo il caso di Daniel Spoerri, padre svizzero dell’omonimo giardino di sculture –sul Monte Amiata-, che, sul tarocco numero XIII (La Morte), ha rappresentato un tridente di rami scarni recanti in cima tre teschi bronzei; i supporti ricordano direttamente il dente di narvalo, la lunga protesi ossea che sta in fronte al Leocorno. Un altro maestro è Antonio Possenti, protagonista dell’estate a Siena con una grande antologica, che ha disegnato il tarocco numero uno: Il Matto (foto).
Non mancano le firme degli artisti senesi più o meno giovani; tra questi spicca il lavoro di Christian Posani (tarocco XIV, La Temperanza) che rappresenta un atto di unione attraverso un cromatismo vivace ed un’estetica quasi pop. Il tarocco XXI, Il Mondo, non poteva che essere assegnato a Bernardo Giorgi, creativo senese impegnato in un perenne pellegrinaggio alla ricerca del confine. Tra gli artisti senesi non più giovanissimi e già affermati segnaliamo Alberto Inglesi, Pierluigi Olla, Alberto Positano.
Dopo aver permesso ad un artista giovanissimo (Francesco Carone) di progettare la fontanina di contrada, dopo aver ospitato con simpatia e sensibilità le sculture di Roberto Barni (questa estate, non a caso durante i giorni della vittoria), il Leocorno si trova ora nella posizione di continuare questo positivo attivismo culturale.
Il materiale raccolto dalla contrada infatti potrebbe non aver esaurito il suo compito: i 22 lavori paiono perfetti per essere proposti in una esposizione a beneficio dei turisti e dei senesi che non acquisteranno il volume.
Ci sarà a Siena una mostra di tarocchi d’arte?
Massimiliano Tonelli
Il Numero Unico della contrada del Leocorno è disponibile nelle librerie senesi, per informazioni: Christian Guiggiani, 3396371980
[exibart]