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Andrea Morucchio – The Rape of Venice
The Rape of Venice è un’installazione multimediale e multisensoriale allestita nel nuovo spazio espositivo White Space MAVIVE di Palazzo Mocenigo che tocca le tematiche più delicate e attuali riguardanti la salvaguardia della storica città lagunare
Comunicato stampa
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The Rape of Venice è parte di “MUVE CONTEMPORANEO” l’offerta espositiva legata ai linguaggi dell’arte contemporanea che
la Fondazione Musei Civici di Venezia ha programmato per i suoi musei nella stagione della Biennale Internazionale d’Arte 2015.
Il progetto consiste in una installazione multimediale allestita nel White Space MAVIVE di Palazzo Mocenigo.
Gli elementi installativi sono: - Una superficie stampata calpestabile che riproduce decostruiti i mosaici della pavimentazione della
Basilica di San Marco. - Una diffusione sonora di registrazioni subacquee che riproducono il suono delle eliche di natanti che sol-
cano le acque della laguna. - Delle proiezioni video di titoli di testate internazionali che trattano la questione del declino di Venezia.
- La diffusione di una fragranza creata ispirandosi al profumo di alghe ghiacciate della Laguna di Venezia, citazione di J. Brodskji.
The Rape of Venice, attraverso la sinergia di una serie di elementi eterogenei per tecnica e linguaggio, porta il pubblico a riflettere
sulla condizione attuale della città di Venezia, ovvero il suo declino e la trasformazione da città a parco giochi per milioni di turisti;
come veneziano indignato dalla situazione in cui versa la mia città colgo l’occasione fornitami da MAVIVE e Fondazione Musei
Civici Venezia per affrontare il problema Venezia attraverso il linguaggio dell’ arte contemporanea.
The Rape of Venice, opera tutt’altro che didascalica o propagandistica, dovrebbe determinare in chi la esperisce, calandosi con
empatia nello spazio installativo, sensazioni di sospensione, di instabilità, di smarrimento e nell’osservatore più sensibile anche
una conseguente presa di coscienza e di posizione rispetto al tema che ha ispirato il progetto artistico.
L’opera è stata concepita per raggiungere una dimensione sinestetica nella quale i diversi sensi del visitatore vengono sollecitati
fino ad arrivare a un climax che vede il profumo rappresentare la speranza di fronte alla distruzione data dagli elementi visivi, tattili
e uditivi. In questo senso la speranza ha il profumo delle alghe ghiacciate, citando Brodskij, il cui odore è la profonda essenza ori-
ginaria della città anadiomene nata dalle acque come Venere. È questo profumo così caratteristico che rimane a ricordarci la vera
natura della città e resta intatto rispetto a tutti gli stravolgimenti che stanno mettendo a rischio la stessa esistenza della sua civiltà
anfibia. Il primordiale profumo delle alghe richiama la speranza di ritrovare una dimensione sostenibile per il futuro di Venezia.
Si tratta di un progetto che solleva e tratta il tema principale di EXPO 2015 ovvero quello della sostenibilità ambientale. The Rape
of Venice lo interpreta contestualizzandolo nella città di Venezia, nei fenomeni che ne minano la sua integrità dando spazio a una
speranza, il ritorno alla sua vera natura, rappresentata dal suo primordiale elemento, il profumo dell’alga.
Inoltre è un progetto artistico che per la sua natura intrinsecamente politica e per le caratteristiche di multimedialità e interdiscipli-
narietà corrisponde all’impostazione curatoriale della prossima Biennale di Venezia All the World’s Futures; “Una Biennale ambi-
ziosa, confusionaria, politica - si - , sensuale, visiva, letteraria. Deve provocare esperienze, provare a mettere in relazione i media
dell’arte in modo diverso. Creare nuove intersezioni”. Okwui Enwezor - Direttore 56esima Biennale di Venezia.
E’ prevista la pubblicazione di un catalogo con i testi critici dei curatori assieme alla documentazione visiva dell’opera nella sua
interezza, nei suoi diversi elementi installativi. Durante il periodo espositivo sono previsti anche una serie di incontri con critici
dell’arte ma anche con scrittori, storici, saggisti che analizzano e approfondiscono le questioni fondanti il progetto installativo.
la Fondazione Musei Civici di Venezia ha programmato per i suoi musei nella stagione della Biennale Internazionale d’Arte 2015.
Il progetto consiste in una installazione multimediale allestita nel White Space MAVIVE di Palazzo Mocenigo.
Gli elementi installativi sono: - Una superficie stampata calpestabile che riproduce decostruiti i mosaici della pavimentazione della
Basilica di San Marco. - Una diffusione sonora di registrazioni subacquee che riproducono il suono delle eliche di natanti che sol-
cano le acque della laguna. - Delle proiezioni video di titoli di testate internazionali che trattano la questione del declino di Venezia.
- La diffusione di una fragranza creata ispirandosi al profumo di alghe ghiacciate della Laguna di Venezia, citazione di J. Brodskji.
The Rape of Venice, attraverso la sinergia di una serie di elementi eterogenei per tecnica e linguaggio, porta il pubblico a riflettere
sulla condizione attuale della città di Venezia, ovvero il suo declino e la trasformazione da città a parco giochi per milioni di turisti;
come veneziano indignato dalla situazione in cui versa la mia città colgo l’occasione fornitami da MAVIVE e Fondazione Musei
Civici Venezia per affrontare il problema Venezia attraverso il linguaggio dell’ arte contemporanea.
The Rape of Venice, opera tutt’altro che didascalica o propagandistica, dovrebbe determinare in chi la esperisce, calandosi con
empatia nello spazio installativo, sensazioni di sospensione, di instabilità, di smarrimento e nell’osservatore più sensibile anche
una conseguente presa di coscienza e di posizione rispetto al tema che ha ispirato il progetto artistico.
L’opera è stata concepita per raggiungere una dimensione sinestetica nella quale i diversi sensi del visitatore vengono sollecitati
fino ad arrivare a un climax che vede il profumo rappresentare la speranza di fronte alla distruzione data dagli elementi visivi, tattili
e uditivi. In questo senso la speranza ha il profumo delle alghe ghiacciate, citando Brodskij, il cui odore è la profonda essenza ori-
ginaria della città anadiomene nata dalle acque come Venere. È questo profumo così caratteristico che rimane a ricordarci la vera
natura della città e resta intatto rispetto a tutti gli stravolgimenti che stanno mettendo a rischio la stessa esistenza della sua civiltà
anfibia. Il primordiale profumo delle alghe richiama la speranza di ritrovare una dimensione sostenibile per il futuro di Venezia.
Si tratta di un progetto che solleva e tratta il tema principale di EXPO 2015 ovvero quello della sostenibilità ambientale. The Rape
of Venice lo interpreta contestualizzandolo nella città di Venezia, nei fenomeni che ne minano la sua integrità dando spazio a una
speranza, il ritorno alla sua vera natura, rappresentata dal suo primordiale elemento, il profumo dell’alga.
Inoltre è un progetto artistico che per la sua natura intrinsecamente politica e per le caratteristiche di multimedialità e interdiscipli-
narietà corrisponde all’impostazione curatoriale della prossima Biennale di Venezia All the World’s Futures; “Una Biennale ambi-
ziosa, confusionaria, politica - si - , sensuale, visiva, letteraria. Deve provocare esperienze, provare a mettere in relazione i media
dell’arte in modo diverso. Creare nuove intersezioni”. Okwui Enwezor - Direttore 56esima Biennale di Venezia.
E’ prevista la pubblicazione di un catalogo con i testi critici dei curatori assieme alla documentazione visiva dell’opera nella sua
interezza, nei suoi diversi elementi installativi. Durante il periodo espositivo sono previsti anche una serie di incontri con critici
dell’arte ma anche con scrittori, storici, saggisti che analizzano e approfondiscono le questioni fondanti il progetto installativo.
05
giugno 2015
Andrea Morucchio – The Rape of Venice
Dal 05 giugno al 22 novembre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO MOCENIGO – CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Orario di apertura
10 - 17 chiuso il lunedì
Vernissage
5 Giugno 2015, h 17
Autore
Curatore