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Kristina Kurilionok / Antonella Zerbinati – Mente Corpo / Immagine Identità
Due sensibilità artistiche e due mondi pittorici diversi tra loro nel risultato estetico e nella figurazione accomunate da un approccio femminile introspettivo che indaga l’influenza dell’immagine nell’autopercezione e nella costruzione di sé. MenteCorpo/ImmagineIdentità tra pittura, disegno e foto
Comunicato stampa
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Mente Corpo/Immagine Identità è la mostra con cui il prossimo 6 Maggio (e fino alla fine di Ottobre) Pramantha Arte contemporary art gallery presenta a Venezia gli ultimi lavori di Kristina Kurilionok e Antonella Zerbinati, nell'ambito di Photissima Art Fair & Festival 2015, presso la prestigiosa e monumentale sede del Chiostro dei Frari.
Due sensibilità artistiche e due mondi pittorici molto diversi tra loro nel risultato estetico e nella figurazione, accomunate, però, dall’approccio introspettivo che ne contraddistingue la ricerca e dal medesimo interesse concettuale: indagare l’influenza dell’immagine nei processi di formazione identitaria soggettiva, e il ruolo di questa influenza nella percezione di sé e nella relazione col mondo circostante. In entrambi i casi ne consegue l’elaborazione di un’arte incentrata sulla figura femminile e le sue metamorfosi psichiche. Un’arte in cui si scopre la fotografia giocare un ruolo fondamentale - ora in termini di ritratti e autoritratti, ora in termini di frammenti di memoria, comunque sempre intesa come strumento di indagine ed elaborazione mentale.
Con Kristina Kurilionok l’immagine diventa medium di un viaggio conoscitivo nella continua metamorfosi dell’io che - nell’avvicendarsi dell’esistenza - è sempre in bilico tra attualità, reminiscenza e proiezione; desideri, memorie e sogni. Con la serie Metamorfosi di ricordi (interventi pittorici su fotografie rinvenute nell’album di famiglia) e Autoritratti, l’artista pone la questione dell’identità, del Chi sono io?, facendone emergere tutta la complessità: urgente nella sua dimensione anarchica, sofferta nella sua dimensione inter-soggettiva, faticosa nella sua dimensione esistenziale. Il risultato visivo è una pittura densa, spessa, stratificata, ricca e ansiosa; a volte cupa. Gli elementi della composizione diventano atmosfera di uno stato mentale e lo spazio pittorico diventa scena teatrale in cui le posture distorte delle figure, la luce giocata sui corpi e l’azione narrata dai gesti si traducono in una statica e perturbante tensione emotiva.
Nell’approccio di Antonella Zerbinati il tema corpo-mente assume un significato specifico che mette l’identità femminile in relazione con il proprio corpo esplorandone la dimensione erotica nella forma dell’autoerotismo. Ritratti e Autoritratti danno vita ad una erotica pagana in cui lʼesperienza sensuale è prima di tutto auto individuazione e conoscenza del sé. Una pratica che assume la forma di un rito quotidiano, Erotique de tous les jour, e che in realtà rappresenta un viaggio attraverso stanze fisiche e mentali dove si articolano gesti, movenze, equilibri e relazioni sensuali. e dove avviene la celebrazione del gesto sessuale come atto sacro, il perfetto connubio tra spiritualità e corporeità, tra raziocinio e istinto. Il tentativo è quello di sottrarre l’immagine erotica del corpo femminile ad un certo tipo di monopolio collettivo che la oggettivizza, per ricondurla ad una sfera intima e personale, dove ogni sensazione di piacere o dolore, vergogna o estasi, sia svincolata dai significati sociali e mediatici a favore di una percezione autentica del sé. Il risultato visivo é dominato dal bianco e dal rosa carnale; ora più acceso e marcato, ora più etereo e sottile. Le figure talvolta emergono dense ed opache, talvolta si svelano trasparenti e leggere. La poetica oscilla tra un classico senso di sublime armonia e un contemporaneo senso di liberatoria provocazione.
Due sensibilità artistiche e due mondi pittorici molto diversi tra loro nel risultato estetico e nella figurazione, accomunate, però, dall’approccio introspettivo che ne contraddistingue la ricerca e dal medesimo interesse concettuale: indagare l’influenza dell’immagine nei processi di formazione identitaria soggettiva, e il ruolo di questa influenza nella percezione di sé e nella relazione col mondo circostante. In entrambi i casi ne consegue l’elaborazione di un’arte incentrata sulla figura femminile e le sue metamorfosi psichiche. Un’arte in cui si scopre la fotografia giocare un ruolo fondamentale - ora in termini di ritratti e autoritratti, ora in termini di frammenti di memoria, comunque sempre intesa come strumento di indagine ed elaborazione mentale.
Con Kristina Kurilionok l’immagine diventa medium di un viaggio conoscitivo nella continua metamorfosi dell’io che - nell’avvicendarsi dell’esistenza - è sempre in bilico tra attualità, reminiscenza e proiezione; desideri, memorie e sogni. Con la serie Metamorfosi di ricordi (interventi pittorici su fotografie rinvenute nell’album di famiglia) e Autoritratti, l’artista pone la questione dell’identità, del Chi sono io?, facendone emergere tutta la complessità: urgente nella sua dimensione anarchica, sofferta nella sua dimensione inter-soggettiva, faticosa nella sua dimensione esistenziale. Il risultato visivo è una pittura densa, spessa, stratificata, ricca e ansiosa; a volte cupa. Gli elementi della composizione diventano atmosfera di uno stato mentale e lo spazio pittorico diventa scena teatrale in cui le posture distorte delle figure, la luce giocata sui corpi e l’azione narrata dai gesti si traducono in una statica e perturbante tensione emotiva.
Nell’approccio di Antonella Zerbinati il tema corpo-mente assume un significato specifico che mette l’identità femminile in relazione con il proprio corpo esplorandone la dimensione erotica nella forma dell’autoerotismo. Ritratti e Autoritratti danno vita ad una erotica pagana in cui lʼesperienza sensuale è prima di tutto auto individuazione e conoscenza del sé. Una pratica che assume la forma di un rito quotidiano, Erotique de tous les jour, e che in realtà rappresenta un viaggio attraverso stanze fisiche e mentali dove si articolano gesti, movenze, equilibri e relazioni sensuali. e dove avviene la celebrazione del gesto sessuale come atto sacro, il perfetto connubio tra spiritualità e corporeità, tra raziocinio e istinto. Il tentativo è quello di sottrarre l’immagine erotica del corpo femminile ad un certo tipo di monopolio collettivo che la oggettivizza, per ricondurla ad una sfera intima e personale, dove ogni sensazione di piacere o dolore, vergogna o estasi, sia svincolata dai significati sociali e mediatici a favore di una percezione autentica del sé. Il risultato visivo é dominato dal bianco e dal rosa carnale; ora più acceso e marcato, ora più etereo e sottile. Le figure talvolta emergono dense ed opache, talvolta si svelano trasparenti e leggere. La poetica oscilla tra un classico senso di sublime armonia e un contemporaneo senso di liberatoria provocazione.
06
maggio 2015
Kristina Kurilionok / Antonella Zerbinati – Mente Corpo / Immagine Identità
Dal 06 maggio al 30 ottobre 2015
fotografia
arte contemporanea
fiera
arte contemporanea
fiera
Location
PRAMANTHA ARTE
Decollatura, Villaggio Gesariello, (Catanzaro)
Decollatura, Villaggio Gesariello, (Catanzaro)
Orario di apertura
11-22
Vernissage
6 Maggio 2015, 18
Sito web
www.phorissima.it
Autore
Curatore