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Smarginatura
L’idea di Lia Polcari e Raffaele Lucariello, che ha dato vita a questo peculiare evento, è stata quella di ripercorrere e ritrovare luoghi, suoni e spazi della città di Napoli attraverso la scrittura di Elena Ferrante in “L’amica geniale”, con gli interventi site specific, delle artiste napoletane Marisa Albanese, Carolina Ciuccio e Giulia Piscitelli. E con l’installazione sonora di Lorenzo Campese e Renato Fiorito
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SMARGINATURA
da l’Amica Geniale di Elena Ferrante
Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli
Largo Sant'Aniello a Caponapoli, Napoli
Opening 23 aprile ore 19
evaluna-Libreria delle Donne
in collaborazione con Legambiente Campania Onlus
e direzione delle Pari Opportunità del Comune di Napoli
L’idea di Lia Polcari e Raffaele Lucariello, che ha dato vita a questo peculiare evento, è stata quella di
ripercorrere e ritrovare luoghi, suoni e spazi della città di Napoli attraverso la scrittura di Elena Ferrante in
“L’amica geniale”, con gli interventi site specific, delle artiste napoletane Marisa Albanese, Carolina
Ciuccio e Giulia Piscitelli. E con l’installazione sonora di Lorenzo Campese e Renato Fiorito.
Una mostra contenitore che comprende lavori in divenire, percorsi laboratoriali, riflessioni e suggestioni
per un evento che, nell’arco di un mese, assumerà forme differenti a seconda degli artisti che vi passeranno.
Un collettivo, di sensibilità e professionalità diverse, nato per dare vita a un’officina creativa, a un percorso
aperto che trae ispirazione e spunto dalla scrittura di Elena Ferrante. Nella quadrilogia “L’amica geniale”, la
città di Napoli non fa da sfondo ma si fonde nelle protagoniste; si tratta di una città periferica, “smarginata”.
A interpretarla è Lila, con la sua viva intelligenza, col suo temperamento volitivo e mai ordinario. Con lei,
contro di lei, per superarla, per esserle al passo, Elena compie tante scelte e gioisce, soffre, si emoziona
nell'inseguimento costante dell'amica, che sembra sfuggire a ogni classificazione. Sullo sfondo del loro
rapporto vi è uno scenario che, attraverso le sensibilità delle protagoniste, racconta gli eventi politici e
sociali dell’Italia di quegli anni in dialogo con il “rione”, luogo di loro profonda appartenenza.
Marisa Albanese: nel suo intervento intreccia immagini fotografiche a partire dagli anni ’50. Dal disagio
post bellico, al boom economico, dalle utopie del ’68 alle delusioni ideologiche. Tutto filtrato attraverso le
vite dei protagonisti del romanzo, immerse ora nella ipnotica illusione di una Napoli risorta, ora sprofondate
nella realtà violenta del “rione” abitato da Lila e Lenù. Le immagini stimolano la conoscenza intuitiva e
culturale della città, ridisegnando una mappa emotiva, che consente di attraversarla attivando memoria e
Carolina Ciuccio: il suo intervento concettualizza, attraverso il segno, le esperienze emotive e relazionali
vissute dalle protagoniste dall’infanzia all’età adulta, vicende che caratterizzano la loro vita nella vicinanza e
nella lontananza. Utilizza il Puzzle per disegnare percorsi e per poi scomporli, ricomporli, intrecciarli,
sovrapporli per raccontare un vissuto aperto alle molteplici individuali interpretazioni.
Giulia Piscitelli: in una delle cappelle laterali, a terra dinanzi all’altare, due paia di scarpe, un paio bianche
da donna e un paio nere da uomo, tipiche calzature della sposa e dello sposo, ma di queste scarpe pur
riconoscendone il modello vediamo solo la suola, ovvero la parte che rimane a più vicino contatto con il
suolo. Tutta la presenza, in assenza dei corpi, viene data dalla suola che rappresenta il filtro logico
dell’anima. Nella cappella prospiciente, sull’altare restaurato, quasi a sembrare un altare costruito da un
designer, è collocata una gabbia di alluminio per uccelli con dentro una gabbia di alluminio per uccelli. Da
tutti e da tutto si può fuggire, ma non da se stessi.
Lorenzo Campese e Renato Fiorito: l’intervento sonoro è realizzato attraverso l’elaborazione dei suoni
della città (le voci, il respiro del mare, il rumore della pioggia incessante…) e fusi alla lettura sussurrata di
brani tratti da “L’Amica Geniale”. La drammaturgia a cura di Lia Polcari, Emma Campili e Donatella
Fucino. Le voci di Donatella Fucino e della giovanissima Maria Flora Polcari. Le musiche e gli effetti
sonori di Lorenzo Campese e Renato Fiorito.
Paola D’Agostino, Licia Pizzi, Chiara Tortorelli, Carmen Vicinanza: hanno prestato le loro parole per un
intervento letterario inedito raccolto in forma di diario intimo.
Nel corso del mese, sono previsti reading di testi scritti ad hoc per l’occasione, incontri letterari, danze e
musica perché il collettivo “Officina Smarginatura”, nato dall’amore per l’opera di Elena Ferrante, ha tante
sfumature che si vogliono esplorare in tutte le forme possibili.
L’evento fa parte del Marzo Donna 2015: Dai desideri ai saperi delle donne: la cura di sé e la cura del mondo.
Progetto grafico: Rosi Polcari
Comunicazione e Ufficio Stampa: Carmen Vicinanza per Officine Vonnegut k.vicinanza@tiscali.it
Luogo: Piazza Bellini – Largo Sant’Aniello a Caponapoli
Periodo: 23 aprile - 24 maggio 2015
La chiesa è aperta nei giorni:
LUNEDI 10-13/ 16-19 MERCOLEDI 10-13 GIOVEDI 10-12 /15.30 -18.30 VENERDI 10-12 /16.30-18
DOMENICA 10.30/ 12.30
https://www.facebook.com/pages/Smarginatura-i-luoghi-e-gli-spazi-dellamica-geniale/758304484277267
Due righe sulle artiste
Marisa Albanese, napoletana di nascita che si divide tra Napoli e Milano. Le sue opere sono state esposte a
Parigi, Berlino, Bratislava, Taipei, Hannover, Jakarta… Suoi lavori permanenti nella città di Napoli si trovano
nella Metropolitana di linea 1 stazione Cilea, Museo di Capodimonte, Museo Madre, Museo del ‘900 Castel
Sant’Elmo, Ospedale Cardarelli, Pio Monte della Misericordia. L’artista viaggia nell’instabile condizione
dell’uomo contemporaneo attratta dalle potenzialità espressive del legame uomo-natura dei suoi
attraversamenti e migrazioni. Il suo percorso non vuole approdare a nuove certezze, ma mostra un modo di
apportarsi al mondo e al suo costante in-divenire.
Carolina Ciuccio realizza opere di carattere sociale e ambientalista come Zhong Guo,
unTITLED/GarbageShow, Jesce Sole/Right to Dry e Uccelli Volano Oltre e d’ispirazione tradizionale e
popolare come l’installazione presentata in occasione di LUMIN_ARIAedizionezero nel 2008/09. Nelle sue
opere indaga sul rapporto tra sé e l’esistenza e sul senso di vuoto, raccontato in varie forme, lavorando sia
con il corpo che con il segno e utilizzando, a seconda del progetto, la fotografia, il video, la materia, il suono.
Giulia Piscitelli, è nata e vive a Napoli, nel suo lavoro la celebrazione del quotidiano è compiuta allo scopo di
smantellarlo, scomporlo e spolparlo, un po’ come si fa con un oggetto rotto, per vedere se è possibile
comunque salvarne qualche pezzo. Partecipazioni alla Biennale di Venezia (2011), Kunsthalle Basel (2010),
Biennale di Berlino (2008), Moderna Museet, Stockholm (2007). E ancora, Los Angeles, Santa Monica, Londra, Vienna, Seul, Philadelphia, Berlino, Colonia…
da l’Amica Geniale di Elena Ferrante
Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli
Largo Sant'Aniello a Caponapoli, Napoli
Opening 23 aprile ore 19
evaluna-Libreria delle Donne
in collaborazione con Legambiente Campania Onlus
e direzione delle Pari Opportunità del Comune di Napoli
L’idea di Lia Polcari e Raffaele Lucariello, che ha dato vita a questo peculiare evento, è stata quella di
ripercorrere e ritrovare luoghi, suoni e spazi della città di Napoli attraverso la scrittura di Elena Ferrante in
“L’amica geniale”, con gli interventi site specific, delle artiste napoletane Marisa Albanese, Carolina
Ciuccio e Giulia Piscitelli. E con l’installazione sonora di Lorenzo Campese e Renato Fiorito.
Una mostra contenitore che comprende lavori in divenire, percorsi laboratoriali, riflessioni e suggestioni
per un evento che, nell’arco di un mese, assumerà forme differenti a seconda degli artisti che vi passeranno.
Un collettivo, di sensibilità e professionalità diverse, nato per dare vita a un’officina creativa, a un percorso
aperto che trae ispirazione e spunto dalla scrittura di Elena Ferrante. Nella quadrilogia “L’amica geniale”, la
città di Napoli non fa da sfondo ma si fonde nelle protagoniste; si tratta di una città periferica, “smarginata”.
A interpretarla è Lila, con la sua viva intelligenza, col suo temperamento volitivo e mai ordinario. Con lei,
contro di lei, per superarla, per esserle al passo, Elena compie tante scelte e gioisce, soffre, si emoziona
nell'inseguimento costante dell'amica, che sembra sfuggire a ogni classificazione. Sullo sfondo del loro
rapporto vi è uno scenario che, attraverso le sensibilità delle protagoniste, racconta gli eventi politici e
sociali dell’Italia di quegli anni in dialogo con il “rione”, luogo di loro profonda appartenenza.
Marisa Albanese: nel suo intervento intreccia immagini fotografiche a partire dagli anni ’50. Dal disagio
post bellico, al boom economico, dalle utopie del ’68 alle delusioni ideologiche. Tutto filtrato attraverso le
vite dei protagonisti del romanzo, immerse ora nella ipnotica illusione di una Napoli risorta, ora sprofondate
nella realtà violenta del “rione” abitato da Lila e Lenù. Le immagini stimolano la conoscenza intuitiva e
culturale della città, ridisegnando una mappa emotiva, che consente di attraversarla attivando memoria e
Carolina Ciuccio: il suo intervento concettualizza, attraverso il segno, le esperienze emotive e relazionali
vissute dalle protagoniste dall’infanzia all’età adulta, vicende che caratterizzano la loro vita nella vicinanza e
nella lontananza. Utilizza il Puzzle per disegnare percorsi e per poi scomporli, ricomporli, intrecciarli,
sovrapporli per raccontare un vissuto aperto alle molteplici individuali interpretazioni.
Giulia Piscitelli: in una delle cappelle laterali, a terra dinanzi all’altare, due paia di scarpe, un paio bianche
da donna e un paio nere da uomo, tipiche calzature della sposa e dello sposo, ma di queste scarpe pur
riconoscendone il modello vediamo solo la suola, ovvero la parte che rimane a più vicino contatto con il
suolo. Tutta la presenza, in assenza dei corpi, viene data dalla suola che rappresenta il filtro logico
dell’anima. Nella cappella prospiciente, sull’altare restaurato, quasi a sembrare un altare costruito da un
designer, è collocata una gabbia di alluminio per uccelli con dentro una gabbia di alluminio per uccelli. Da
tutti e da tutto si può fuggire, ma non da se stessi.
Lorenzo Campese e Renato Fiorito: l’intervento sonoro è realizzato attraverso l’elaborazione dei suoni
della città (le voci, il respiro del mare, il rumore della pioggia incessante…) e fusi alla lettura sussurrata di
brani tratti da “L’Amica Geniale”. La drammaturgia a cura di Lia Polcari, Emma Campili e Donatella
Fucino. Le voci di Donatella Fucino e della giovanissima Maria Flora Polcari. Le musiche e gli effetti
sonori di Lorenzo Campese e Renato Fiorito.
Paola D’Agostino, Licia Pizzi, Chiara Tortorelli, Carmen Vicinanza: hanno prestato le loro parole per un
intervento letterario inedito raccolto in forma di diario intimo.
Nel corso del mese, sono previsti reading di testi scritti ad hoc per l’occasione, incontri letterari, danze e
musica perché il collettivo “Officina Smarginatura”, nato dall’amore per l’opera di Elena Ferrante, ha tante
sfumature che si vogliono esplorare in tutte le forme possibili.
L’evento fa parte del Marzo Donna 2015: Dai desideri ai saperi delle donne: la cura di sé e la cura del mondo.
Progetto grafico: Rosi Polcari
Comunicazione e Ufficio Stampa: Carmen Vicinanza per Officine Vonnegut k.vicinanza@tiscali.it
Luogo: Piazza Bellini – Largo Sant’Aniello a Caponapoli
Periodo: 23 aprile - 24 maggio 2015
La chiesa è aperta nei giorni:
LUNEDI 10-13/ 16-19 MERCOLEDI 10-13 GIOVEDI 10-12 /15.30 -18.30 VENERDI 10-12 /16.30-18
DOMENICA 10.30/ 12.30
https://www.facebook.com/pages/Smarginatura-i-luoghi-e-gli-spazi-dellamica-geniale/758304484277267
Due righe sulle artiste
Marisa Albanese, napoletana di nascita che si divide tra Napoli e Milano. Le sue opere sono state esposte a
Parigi, Berlino, Bratislava, Taipei, Hannover, Jakarta… Suoi lavori permanenti nella città di Napoli si trovano
nella Metropolitana di linea 1 stazione Cilea, Museo di Capodimonte, Museo Madre, Museo del ‘900 Castel
Sant’Elmo, Ospedale Cardarelli, Pio Monte della Misericordia. L’artista viaggia nell’instabile condizione
dell’uomo contemporaneo attratta dalle potenzialità espressive del legame uomo-natura dei suoi
attraversamenti e migrazioni. Il suo percorso non vuole approdare a nuove certezze, ma mostra un modo di
apportarsi al mondo e al suo costante in-divenire.
Carolina Ciuccio realizza opere di carattere sociale e ambientalista come Zhong Guo,
unTITLED/GarbageShow, Jesce Sole/Right to Dry e Uccelli Volano Oltre e d’ispirazione tradizionale e
popolare come l’installazione presentata in occasione di LUMIN_ARIAedizionezero nel 2008/09. Nelle sue
opere indaga sul rapporto tra sé e l’esistenza e sul senso di vuoto, raccontato in varie forme, lavorando sia
con il corpo che con il segno e utilizzando, a seconda del progetto, la fotografia, il video, la materia, il suono.
Giulia Piscitelli, è nata e vive a Napoli, nel suo lavoro la celebrazione del quotidiano è compiuta allo scopo di
smantellarlo, scomporlo e spolparlo, un po’ come si fa con un oggetto rotto, per vedere se è possibile
comunque salvarne qualche pezzo. Partecipazioni alla Biennale di Venezia (2011), Kunsthalle Basel (2010),
Biennale di Berlino (2008), Moderna Museet, Stockholm (2007). E ancora, Los Angeles, Santa Monica, Londra, Vienna, Seul, Philadelphia, Berlino, Colonia…
23
aprile 2015
Smarginatura
Dal 23 aprile al 24 maggio 2015
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SANT’ANIELLO A CAPONAPOLI
Napoli, Larghetto Sant'aniello A Caponapoli, (Napoli)
Napoli, Larghetto Sant'aniello A Caponapoli, (Napoli)
Orario di apertura
LUNEDI 10-13/ 16-19 MERCOLEDI 10-13 GIOVEDI 10-12 /15.30 -18.30 VENERDI 10-12 /16.30-18 DOMENICA 10.30/ 12.30
Vernissage
23 Aprile 2015, h 19
Autore