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Territori meccanici
Una mostra collettiva con “le macchine,”pitture a olio di Jaime Arango Correa,
le opere pittoriche di Luz Beatriz Pedraza Bernal e Juan Baraya
Le opere fotografiche di Ottavio Pinna con la performance di Bianca Laura Petretto
Alan Turing un videoarte di Maria Elisabetta Marelli
Comunicato stampa
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Territori dell’immaginazione, della memoria, del ricordo, del sogno, territorio delle cose, dove si transita. Le macchine per la stampa, ma anche per cucire, le macchine come movimento del fare e del pensiero del maestro colombiano Jaime Arango Correa. Meccaniche che ripetono il ritmo con l’eco del rumore, del suono, dell’odore. Le biciclette di Luz Beatriz Bernal Pedraza e i treni, locomotive impenetrabili di Juan Baraya che vanno senza persone ma con la loro traccia. Macchine gigantesche di una fabbrica antica che riconverte la materia in sogno con le fotografia di Ottavio Pinna e la performance di Bianca Laura Petretto. Territori meccanici, marchingegni dell’intelletto e ossessione del ciclo ripetitivo, uguale e implacabile della macchina, ma anche anelito al recupero del fare, del lento procedere, in una rilassata pedalata in bici, un viaggio nella carrozza antiquata di territori ai confini del modo, nel rumore del pedale di una singer della nonna che cuciva le scarpe di stoffa. Poi la macchina gigante, architettura dell’umanità che trascina e spinge le persone a misurarsi e a trovare negli antichi meccanismi, nuovi ritmi di vitalità.
22
marzo 2015
Territori meccanici
Dal 22 marzo al 19 maggio 2015
arte contemporanea
Location
B&BART – MUSEO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA
Collinas, Via San Sebastiano, 3, (Medio Campidano)
Collinas, Via San Sebastiano, 3, (Medio Campidano)
Orario di apertura
visite su prenotazione
Vernissage
22 Marzo 2015, ore 19,00
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