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Pio Tarantini – Logografie, tracce e simboli tra memorie e visioni
Il progetto espositivo comprende una selezione di opere che tracciano un percorso attraverso fotografie di muri dipinti o colorati nella spontaneità di situazioni diverse e in diversi luoghi d’Italia. Ogni muro racchiude una storia di valenza simbolica o narrativa.
Comunicato stampa
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Il progetto espositivo Logografie. Tracce e simboli tra memorie e visioni, di Pio Tarantini, comprende una selezione di opere che tracciano un percorso attraverso fotografie di muri dipinti o colorati nella spontaneità di situazioni diverse e in diversi luoghi d’Italia. Ogni muro racchiude una storia che può essere di valenza simbolica (la bandiera italiana, elementi simbolici di un paese o religiosi) oppure di valenza narrativa (i graffiti naif di un personaggio eccentrico, un messaggio pubblicitario, scritte infantili) o ancora di pura decorazione, istituzionale o di protesta.
Due installazioni sono parte fondamentale del progetto. La prima è una sequenza di cinque fotogrammi stampati in grande formato che riproducono un vecchio chassis di macchina fotografica all’interno del quale si intravede la fotografia della bandiera italiana dipinta su un vecchio muro.
La seconda è costituita da due cassettiere per caratteri tipografici dove nelle caselle sono stati collocati frammenti di corrispondenza privata e spezzoni di pellicole cinematografiche, come residuo di memoria che emerge da due tipi diversi di comunicazione, quella epistolare e quella filmica.
Il lavoro si intitola Logografie, nel senso etimologico più vasto di unione tra logos, il pensiero, la parola, e graphia, la scrittura, nella doppia valenza di convenzione linguistica e di rappresentazione iconica attraverso le immagini fissate sulla pellicola foto-cinematografica.
Due installazioni sono parte fondamentale del progetto. La prima è una sequenza di cinque fotogrammi stampati in grande formato che riproducono un vecchio chassis di macchina fotografica all’interno del quale si intravede la fotografia della bandiera italiana dipinta su un vecchio muro.
La seconda è costituita da due cassettiere per caratteri tipografici dove nelle caselle sono stati collocati frammenti di corrispondenza privata e spezzoni di pellicole cinematografiche, come residuo di memoria che emerge da due tipi diversi di comunicazione, quella epistolare e quella filmica.
Il lavoro si intitola Logografie, nel senso etimologico più vasto di unione tra logos, il pensiero, la parola, e graphia, la scrittura, nella doppia valenza di convenzione linguistica e di rappresentazione iconica attraverso le immagini fissate sulla pellicola foto-cinematografica.
16
aprile 2015
Pio Tarantini – Logografie, tracce e simboli tra memorie e visioni
Dal 16 aprile al 09 maggio 2015
fotografia
Location
OSTRAKON GALLERIA
Milano, Via Pastrengo, 15, (Milano)
Milano, Via Pastrengo, 15, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15,30-19,30
Vernissage
16 Aprile 2015, 18,30
Autore
Curatore