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Lo spazio del volo
si confrontano in questa mostra con il tema del volo nelle sue varie accezioni semantiche e molteplici … Uno spazio che i 21 artisti hanno occupato con dipinti, sculture e installazioni che utilizzano varie tecniche e linguaggi espressivi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bruno Aita, Lia Del Buono, Roberto Cantarutti, Maria Grazia Collini, Alfred de Locatelli, Paolo Figar, Maurizio Frullani, Pablo Augusto Garelli, Paola Gasparotto, Maurizio Gerini, Alessandra Ghiraldelli, Francesco Imbimbo, Silvia Klainscek, Damjan Komel, Andrej Kosič, Giovanni Pacor, Ernesto Paulin, Alessio Russo, Angelo Simonetti, Franco Spanò, Lara Steffe si confrontano in questa mostra con il tema del volo nelle sue varie accezioni semantiche. Ed è proprio il titolo ad aprire a questa molteplicità definendo il tema come “lo spazio del volo”. Uno spazio che i 21 artisti hanno occupato con dipinti, sculture e installazioni che utilizzano varie tecniche e linguaggi espressivi.
La mostra, ideata e realizzata dall'Associazione Culturale Prologo in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia e con l'Associazione 4° Stormo, si sviluppa nelle sale di Borgo Castello contigue a quelle in cui si trova il Museo della Grande Guerra, istituzione deputata a far conoscere quel conflitto nel quale l’aviazione, dopo gli esordi nella guerra italo-turca, trova un suo preciso utilizzo a fini bellici. Così il sogno millenario dell’uomo, entra nella storia, prendendo forma di un’arma nuova, con un potenziale distruttivo che connoterà il tempo a venire.
Ecco la ragione di queste interferenze: un motore, un’elica spezzata di un aereo da caccia, un modello di uno dei più riusciti aerei italiani in uso già nella prima guerra mondiale. Sono oggetti che dal museo entrano in una rassegna d’arte contemporanea per sollecitare rimandi e riflessioni; per allenare ciascuno di noi a rispondere a sollecitazioni trasversali, che riescano a considerare molteplici punti di vista: della storia, dell’arte del pensiero contemporaneo che riflette sul passato e cerca di contestualizzarlo.
Ma vi è un’ulteriore ragione che nasce dal legame di Gorizia con il volo a partire dalle gesta dei fratelli Rusijan che effettuarono un primo volo nel novembre del 1909 alla Campagnuzza, mentre per i voli successivi si spostarono nei prati della Campagna Grande (Merna) dove fu poi costituito il campo d’aviazione.
Dal 1912 il campo di Merna fu utilizzato nei mesi invernali dalla Scuola Militare Aeronautica e vi si insediò anche un distaccamento aereo permanente. Tra il 1931 e il 1941 il campo d’aviazione fu sede del IV Stormo Caccia dell’aeronautica militare italiana.
La mostra, ideata e realizzata dall'Associazione Culturale Prologo in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia e con l'Associazione 4° Stormo, si sviluppa nelle sale di Borgo Castello contigue a quelle in cui si trova il Museo della Grande Guerra, istituzione deputata a far conoscere quel conflitto nel quale l’aviazione, dopo gli esordi nella guerra italo-turca, trova un suo preciso utilizzo a fini bellici. Così il sogno millenario dell’uomo, entra nella storia, prendendo forma di un’arma nuova, con un potenziale distruttivo che connoterà il tempo a venire.
Ecco la ragione di queste interferenze: un motore, un’elica spezzata di un aereo da caccia, un modello di uno dei più riusciti aerei italiani in uso già nella prima guerra mondiale. Sono oggetti che dal museo entrano in una rassegna d’arte contemporanea per sollecitare rimandi e riflessioni; per allenare ciascuno di noi a rispondere a sollecitazioni trasversali, che riescano a considerare molteplici punti di vista: della storia, dell’arte del pensiero contemporaneo che riflette sul passato e cerca di contestualizzarlo.
Ma vi è un’ulteriore ragione che nasce dal legame di Gorizia con il volo a partire dalle gesta dei fratelli Rusijan che effettuarono un primo volo nel novembre del 1909 alla Campagnuzza, mentre per i voli successivi si spostarono nei prati della Campagna Grande (Merna) dove fu poi costituito il campo d’aviazione.
Dal 1912 il campo di Merna fu utilizzato nei mesi invernali dalla Scuola Militare Aeronautica e vi si insediò anche un distaccamento aereo permanente. Tra il 1931 e il 1941 il campo d’aviazione fu sede del IV Stormo Caccia dell’aeronautica militare italiana.
11
aprile 2015
Lo spazio del volo
Dall'undici aprile al 10 maggio 2015
arte contemporanea
Location
MUSEI PROVINCIALI
Gorizia, Località Borgo Castello, (Gorizia)
Gorizia, Località Borgo Castello, (Gorizia)
Biglietti
intero € 6; ridotto € 3
Orario di apertura
9-19
Vernissage
11 Aprile 2015, 17.30
Autore
Curatore