Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani dell’Ottocento
Figura d’artista romantico, fine intellettuale, viaggiatore curioso, Vincenzo Marinelli, insieme con i pittori Giacomo Di Chirico e Michele Tedesco, ricompone la triade delle personalità artistiche più interessanti del secolo XIX cui la Basilicata diede i natali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 28 marzo a Potenza, alle ore 11:00, presso il Museo Provinciale, si terrà la conferenza di presentazione della mostra Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani dell’Ottocento.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 11:30 all'interno della Pinacoteca Provinciale. Il progetto - promosso dal Centro Annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice” e posto sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica - giunge a completare il percorso avviato nel 2008 con la mostra “Giacomo Di Chirico tra storia e realtà.1844 -1883” e proseguito nel 2012 con quella dal titolo
“Michele Tedesco. Un pittore lucano nell’Italia Unita (1834-1917)”.
Entrambi gli eventi espositivi, ospitati nella Pinacoteca Provinciale, hanno riscosso l’apprezzamento da parte di amanti dell’arte e di migliaia di visitatori provenienti
anche da fuori regione.
La mostra su Marinelli, così come quelle in precedenza dedicate agli altri due grandi artisti lucani, è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca che ha permesso di
approfondire numerosi aspetti del panorama artistico e storico della Basilicata nel XIX secolo, all’interno del quale Marinelli, Di Chirico e Tedesco si pongono come
figure di altissimo rilievo.
La mostra sarà aperta al pubblico a partire da sabato 28 marzo alle ore 16.00. Fino al 2 giugno sarà possibile visitarla dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00.
Oltre alla curatrice del progetto Isabella Valente, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prenderanno parte alla presentazione Piero Lacorazza, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Nicola Valluzzi, Presidente della Provincia di Potenza, Domenico Totaro, Presidente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Dario De Luca, Sindaco della Città di
Potenza, Maria Carmela Consiglio, Presidente del Centro Annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”, Giuseppe Tancredi, Presidente Lions Club Potenza Pretoria, Angelo Chianese, Presidente DataBenCArt, Distretto ad alta
tecnologia per i Beni Culturali, Palmarosa Fuccella, direttore artistico e responsabile del progetto per il Centro Annali.
SCHEDA PROGETTO
a cura di Isabella Valente
Figura d’artista romantico, fine intellettuale, viaggiatore curioso, Vincenzo
Marinelli, insieme con i pittori Giacomo Di Chirico e Michele Tedesco, ricompone
la triade delle personalità artistiche più interessanti del secolo XIX cui la Basilicata
diede i natali.
Ciascuno a suo modo occupò un posto di rilievo sia nella scuola napoletana di pittura,
di cui fecero tutti e tre parte integrante, sia nel panorama artistico italiano ed europeo.
Si trasferirono presto a Napoli, capitale del Regno fino all’Unità, inizialmente per
poter frequentare il Real Istituto di Belle Arti, dove si distinsero per valore e profitto,
ritornandovi in età matura da professori. Tutti e tre entrarono nel circuito delle
esposizioni artistiche, prima delle Biennali Borboniche e, dopo il 1861, in quelle della
Società Promotrice di Belle Arti. Si distinsero sempre agli occhi della critica,
assicurandosi precocemente i favori del pubblico e del collezionismo, aristocratico e
borghese.
Di Chirico fece parte della scuderia Goupil di Parigi; Tedesco ebbe un giro di
collezionisti durante il periodo trascorso con i Macchiaioli toscani e di committenti
nelle varie capitali europee, come Londra e Monaco. Marinelli fu prima presso la
corte di Ottone di Baviera, primo re di Grecia, poi presso il khedivè d’Egitto, che lo
volle con sé anche in eventi ufficiali. Tre figure di intellettuali politicamente
impegnati, di patrioti liberali, di sperimentatori aggiornati sempre alle moderne
esperienze artistiche.
Di Michele Tedesco (1834-1917) ricordiamo il suo impegno teorico e pratico al
fianco di Diego Martelli, con il gruppo dei Macchiaioli a Firenze, del quale fece
concretamente parte, per poi allinearsi alla pittura mitteleuropea, tedesca e inglese,
mai dimentica del realismo acquisito in ambiente partenopeo, aprendosi, sempre più,
tanto al simbolismo, quanto all’aspetto sociale del vero. Di Chirico (1844-1883),
scomparso precocemente, muovendosi all’interno degli orientamenti veristici di
Morelli e Palizzi, si lasciò sedurre dalla scintillante maniera dello spagnolo Mariano
Fortuny, giungendo ad elaborare una personale cifra con la quale ritrasse tanto la
società borghese, quanto il mondo contadino memore della sua terra, e acquistando
una gran fetta del mercato parigino ed europeo. Vincenzo Marinelli (1819-1892), più
anziano degli altri due, riuscì a portare a Napoli i colori di un mondo mai visto,
quello orientale, sognato e discusso in sede artistica e letteraria, insieme con una
personale e moderna sperimentazione pittorica.
Un lungimirante progetto, promosso dal Centro Annali Nino Calice, ha previsto dal
2007 a oggi, la rivalutazione del patrimonio culturale figurativo lucano, con
l’organizzazione di tre eventi espositivi: nel 2008, fu presentato Di Chirico, nel 2012,
Tedesco e oggi Marinelli. Già nel 2008, assieme a Di Chirico fu allestito uno spazio
dedicato agli artisti legati al pittore lucano durante il periodo trascorso presso lo
studio di Maiori; nel 2012, insieme con Michele Tedesco, fu recuperata l’inedita
figura di sua moglie, la tedesca Julia Hoffmann, pittrice di rilievo europeo. In quella
stessa occasione fu presentata, inoltre, una sezione dedicata ai pittori meridionali del
Risorgimento italiano, così poco presenti nelle altre esposizioni organizzate per le
celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità.
Ora, al fianco di Marinelli, si presenta un’antologica di personalità che completano il
percorso avviato nel 2008: Antonio e Vincenzo Busciolano, Giuseppe Mona,
Vincenzo La Creta, Andrea Petroni, Angelo Brando, Piero Tozzi, Pasquale
Virgilio, Cesare Colasuonno, Giuseppe Viggiani. Fra gli artisti proposti, è presente
per la prima volta Rosalinda Marinelli, figlia di Vincenzo, una delle prime donne a
frequentare l’Accademia di Belle Arti in Italia.
Il grande progetto del Centro Annali, che si conclude con la mostra che qui
inauguriamo, si è inserito nel solco tracciato dalla Soprintendenza di Matera che, nel
2002, organizzò la prima mostra dedicata ai Pittori lucani dell’800 e del primo ’900
presso la Pinacoteca provinciale di Potenza.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 11:30 all'interno della Pinacoteca Provinciale. Il progetto - promosso dal Centro Annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice” e posto sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica - giunge a completare il percorso avviato nel 2008 con la mostra “Giacomo Di Chirico tra storia e realtà.1844 -1883” e proseguito nel 2012 con quella dal titolo
“Michele Tedesco. Un pittore lucano nell’Italia Unita (1834-1917)”.
Entrambi gli eventi espositivi, ospitati nella Pinacoteca Provinciale, hanno riscosso l’apprezzamento da parte di amanti dell’arte e di migliaia di visitatori provenienti
anche da fuori regione.
La mostra su Marinelli, così come quelle in precedenza dedicate agli altri due grandi artisti lucani, è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca che ha permesso di
approfondire numerosi aspetti del panorama artistico e storico della Basilicata nel XIX secolo, all’interno del quale Marinelli, Di Chirico e Tedesco si pongono come
figure di altissimo rilievo.
La mostra sarà aperta al pubblico a partire da sabato 28 marzo alle ore 16.00. Fino al 2 giugno sarà possibile visitarla dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00.
Oltre alla curatrice del progetto Isabella Valente, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prenderanno parte alla presentazione Piero Lacorazza, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Nicola Valluzzi, Presidente della Provincia di Potenza, Domenico Totaro, Presidente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Dario De Luca, Sindaco della Città di
Potenza, Maria Carmela Consiglio, Presidente del Centro Annali per una storia sociale della Basilicata “Nino Calice”, Giuseppe Tancredi, Presidente Lions Club Potenza Pretoria, Angelo Chianese, Presidente DataBenCArt, Distretto ad alta
tecnologia per i Beni Culturali, Palmarosa Fuccella, direttore artistico e responsabile del progetto per il Centro Annali.
SCHEDA PROGETTO
a cura di Isabella Valente
Figura d’artista romantico, fine intellettuale, viaggiatore curioso, Vincenzo
Marinelli, insieme con i pittori Giacomo Di Chirico e Michele Tedesco, ricompone
la triade delle personalità artistiche più interessanti del secolo XIX cui la Basilicata
diede i natali.
Ciascuno a suo modo occupò un posto di rilievo sia nella scuola napoletana di pittura,
di cui fecero tutti e tre parte integrante, sia nel panorama artistico italiano ed europeo.
Si trasferirono presto a Napoli, capitale del Regno fino all’Unità, inizialmente per
poter frequentare il Real Istituto di Belle Arti, dove si distinsero per valore e profitto,
ritornandovi in età matura da professori. Tutti e tre entrarono nel circuito delle
esposizioni artistiche, prima delle Biennali Borboniche e, dopo il 1861, in quelle della
Società Promotrice di Belle Arti. Si distinsero sempre agli occhi della critica,
assicurandosi precocemente i favori del pubblico e del collezionismo, aristocratico e
borghese.
Di Chirico fece parte della scuderia Goupil di Parigi; Tedesco ebbe un giro di
collezionisti durante il periodo trascorso con i Macchiaioli toscani e di committenti
nelle varie capitali europee, come Londra e Monaco. Marinelli fu prima presso la
corte di Ottone di Baviera, primo re di Grecia, poi presso il khedivè d’Egitto, che lo
volle con sé anche in eventi ufficiali. Tre figure di intellettuali politicamente
impegnati, di patrioti liberali, di sperimentatori aggiornati sempre alle moderne
esperienze artistiche.
Di Michele Tedesco (1834-1917) ricordiamo il suo impegno teorico e pratico al
fianco di Diego Martelli, con il gruppo dei Macchiaioli a Firenze, del quale fece
concretamente parte, per poi allinearsi alla pittura mitteleuropea, tedesca e inglese,
mai dimentica del realismo acquisito in ambiente partenopeo, aprendosi, sempre più,
tanto al simbolismo, quanto all’aspetto sociale del vero. Di Chirico (1844-1883),
scomparso precocemente, muovendosi all’interno degli orientamenti veristici di
Morelli e Palizzi, si lasciò sedurre dalla scintillante maniera dello spagnolo Mariano
Fortuny, giungendo ad elaborare una personale cifra con la quale ritrasse tanto la
società borghese, quanto il mondo contadino memore della sua terra, e acquistando
una gran fetta del mercato parigino ed europeo. Vincenzo Marinelli (1819-1892), più
anziano degli altri due, riuscì a portare a Napoli i colori di un mondo mai visto,
quello orientale, sognato e discusso in sede artistica e letteraria, insieme con una
personale e moderna sperimentazione pittorica.
Un lungimirante progetto, promosso dal Centro Annali Nino Calice, ha previsto dal
2007 a oggi, la rivalutazione del patrimonio culturale figurativo lucano, con
l’organizzazione di tre eventi espositivi: nel 2008, fu presentato Di Chirico, nel 2012,
Tedesco e oggi Marinelli. Già nel 2008, assieme a Di Chirico fu allestito uno spazio
dedicato agli artisti legati al pittore lucano durante il periodo trascorso presso lo
studio di Maiori; nel 2012, insieme con Michele Tedesco, fu recuperata l’inedita
figura di sua moglie, la tedesca Julia Hoffmann, pittrice di rilievo europeo. In quella
stessa occasione fu presentata, inoltre, una sezione dedicata ai pittori meridionali del
Risorgimento italiano, così poco presenti nelle altre esposizioni organizzate per le
celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità.
Ora, al fianco di Marinelli, si presenta un’antologica di personalità che completano il
percorso avviato nel 2008: Antonio e Vincenzo Busciolano, Giuseppe Mona,
Vincenzo La Creta, Andrea Petroni, Angelo Brando, Piero Tozzi, Pasquale
Virgilio, Cesare Colasuonno, Giuseppe Viggiani. Fra gli artisti proposti, è presente
per la prima volta Rosalinda Marinelli, figlia di Vincenzo, una delle prime donne a
frequentare l’Accademia di Belle Arti in Italia.
Il grande progetto del Centro Annali, che si conclude con la mostra che qui
inauguriamo, si è inserito nel solco tracciato dalla Soprintendenza di Matera che, nel
2002, organizzò la prima mostra dedicata ai Pittori lucani dell’800 e del primo ’900
presso la Pinacoteca provinciale di Potenza.
28
marzo 2015
Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani dell’Ottocento
Dal 28 marzo al 02 giugno 2015
arte moderna
Location
PINACOTECA PROVINCIALE
Potenza, Via Lazio, (Potenza)
Potenza, Via Lazio, (Potenza)
Biglietti
€ 5 intero, € 3 ridotto
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00
Vernissage
28 Marzo 2015, ore 11.30
Curatore