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Salvo Ligama – 8bit_un mondo a pixel
Lungo un percorso espositivo di circa 20 opere di medio formato, lo spettatore si imbatterà in ritratti, scene di personaggi umani e animali “pixelati” con acrilico, resine e tempera su cartone, che intuirà guardandoli a distanza, fino a riconoscerli interponendo un obiettivo digitale, lo schermo di uno smartphone, ritrovando con la ricomposizione retinica soggetti della grande tradizione pittorica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 28 aprile, alle ore 18, la galleria PORTANOVA 12 di Bologna, specializzata
in street art e illustrazione, apre la mostra 8bit_un mondo a pixel di Salvo Ligama,
prima personale dell’artista siciliano, a cura di Antonio Storelli, con un testo
critico di Emanuela Zanon.
Con 8bit_un mondo a pixel, Ligama porta il pubblico in un mondo che, lo fa intuire
il titolo, riproduce i meccanismi di scomposizione e dissoluzione dell’immagine
in pixel tipici del virtuale digitale, ma con la maestria di chi conosce e sa usare i
colori e la pittura. Lungo un percorso espositivo di circa 20 opere di medio
formato, lo spettatore si imbatterà in ritratti, scene di personaggi umani e animali
“pixelati” con acrilico, resine e tempera su cartone, che intuirà guardandoli a
distanza, fino a riconoscerli interponendo un obiettivo digitale, lo schermo di
uno smartphone, ritrovando con la ricomposizione retinica soggetti della grande
tradizione pittorica, da Venerdì Santo e Adamo ed Eva, a Eucarestia, fino a
riferimenti estremamente contemporanei come in Siamo a sud di Roma e Martirio a
colazione (Uova liberamente tratte da un'opera di Marcello Berenghi) o riferimenti non
privi di una certa ironia come in Lo scherzo di Giotto o Biancaneve è in pericolo.
Con composizioni di bilanciata nitidezza, che rompono in realtà la riproducibilità
del digitale, e l’inserimento di alcuni elementi dipinti con l’espediente pittorico
del trompe l’oeil, Ligama riesce a manifestare una riflessione sui nuovi canoni
suggeriti dalle tecnologie odierne senza abbandonare la sua vocazione
originaria: la riflessione sull’uomo e sulla sua storia, interrogativi universali e
delicate suggestioni emotive.
L’indagine dell’artista prende dunque spunto da quesiti che diventano cruciali
nella contemporanea virtualità delle immagini e di cui ci suggerisce possibili
risposte coinvolgendoci attivamente. Lo esplicita bene il testo critico di Emanuela
Zanon: come conciliare i tempi lunghi della pittura e la soggettività con il
“voluttuoso regno digitale” in cui siamo immersi? A chi si rivolge la pittura e
quali codici linguistici deve usare per leggere “l’inestricabile intreccio di illusorietà e
pragmatismo che caratterizza le nostre nuove abitudini percettive e comunicative”?
Se l’accesso alle cose è ormai raramente diretto e la digitalizzazione pare averci
regalato il prodigio della “presenza nell’assenza”, Salvo Ligama si avvicina alla
resa del visibile riproducendo con la manualità degli strumenti pittorici
proprio quella scomposizione cromatica in pixel che palesa la non
corrispondenza dell’immagine virtuale al vero. I pixel sono per l’artista gli
atomi di una nuova materia telematica e inconsistente, sono i pigmenti di una
pittura che si sforza di essere contemporanea, sono un modo per avvicinarsi
alle cose e per avvicinarsi alla storia. Allo stesso tempo costruire le cose “pezzo
per pezzo” gli permette di analizzarne da vicino la materia, l’epidermide dell’immagine
in una storia di adattamento dei pacati intermezzi della pittura alla frenesia e
al frastorno della nostra era.
Il lavoro di Salvo Ligama, quindi, ben si inserisce nel folto gruppo di artisti che la
galleria bolognese ha presentato dal 2014 – da 2501 a Nes Poon, da Paolo Ferro e
Mattia Lullini, a Bambi Kramer, Nicola Alessandrini, OPIEMME, e
prossimamente Giulio Vesprini e Gio Pistone: tutti street artists e illustratori
particolarmente raffinati e personalizzati nel segno e nella definizione.
BIOGRAFIA
Classe 1986, Salvo Ligama vive e lavora a Catania, nel 2011 si specializza in Grafica
d’arte con la tesi sperimentale “Bioincisione” presso l’Accademia di Belle Arti di
Catania. Nel 2014 coordina Storiche Alchimie Contemporanee, primo workshop di
incisione sostenibile. Ha esposto in varie sedi italiane all’estero tra Palermo, Napoli,
Caserta, Perugia, Roma, Torino, Milano, Budapest e Bucarest.
INFORMAZIONI UTILI
TITOLO DELLA MOSTRA: 8bit_un mondo a pixel | personale di SALVO LIGAMA
A CURA DI ANTONIO STORELLI
TESTO CRITICO DI EMANUELA ZANON
VERNISSAGE: MARTEDÌ 28 APRILE - ORE 18
PERIODO DI APERTURA: DAL 28 APRILE AL 23 MAGGIO
SEDE ESPOSITIVA: GALLERIA PORTANOVA 12 – VIA PORTA NOVA 12 – BOLOGNA
PROMOSSA DA
INFO E CONTATTI
PERSONAL WEB PAGE www.salvoligama.jimdo.com
FACEBOOK Portanova 12
ANTONIO STORELLI
storelli.antonio@gmail.com 338 5318469
MARIA SOLE CHECCOLI
mariasolecheccoli@gmail.com 345 4164114
MAIRA CREPALDI
mayra@blu.it 320 8232608
GIORNI E ORARI DI APERTURA: TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE ORE 16,30 ALLE 19,30 E IN ALTRI ORARI SU
APPUNTAMENTO
Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
Culturalia di Norma Waltmann
tel : +39-051-6569105 mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com web: www.culturaliart.com
in street art e illustrazione, apre la mostra 8bit_un mondo a pixel di Salvo Ligama,
prima personale dell’artista siciliano, a cura di Antonio Storelli, con un testo
critico di Emanuela Zanon.
Con 8bit_un mondo a pixel, Ligama porta il pubblico in un mondo che, lo fa intuire
il titolo, riproduce i meccanismi di scomposizione e dissoluzione dell’immagine
in pixel tipici del virtuale digitale, ma con la maestria di chi conosce e sa usare i
colori e la pittura. Lungo un percorso espositivo di circa 20 opere di medio
formato, lo spettatore si imbatterà in ritratti, scene di personaggi umani e animali
“pixelati” con acrilico, resine e tempera su cartone, che intuirà guardandoli a
distanza, fino a riconoscerli interponendo un obiettivo digitale, lo schermo di
uno smartphone, ritrovando con la ricomposizione retinica soggetti della grande
tradizione pittorica, da Venerdì Santo e Adamo ed Eva, a Eucarestia, fino a
riferimenti estremamente contemporanei come in Siamo a sud di Roma e Martirio a
colazione (Uova liberamente tratte da un'opera di Marcello Berenghi) o riferimenti non
privi di una certa ironia come in Lo scherzo di Giotto o Biancaneve è in pericolo.
Con composizioni di bilanciata nitidezza, che rompono in realtà la riproducibilità
del digitale, e l’inserimento di alcuni elementi dipinti con l’espediente pittorico
del trompe l’oeil, Ligama riesce a manifestare una riflessione sui nuovi canoni
suggeriti dalle tecnologie odierne senza abbandonare la sua vocazione
originaria: la riflessione sull’uomo e sulla sua storia, interrogativi universali e
delicate suggestioni emotive.
L’indagine dell’artista prende dunque spunto da quesiti che diventano cruciali
nella contemporanea virtualità delle immagini e di cui ci suggerisce possibili
risposte coinvolgendoci attivamente. Lo esplicita bene il testo critico di Emanuela
Zanon: come conciliare i tempi lunghi della pittura e la soggettività con il
“voluttuoso regno digitale” in cui siamo immersi? A chi si rivolge la pittura e
quali codici linguistici deve usare per leggere “l’inestricabile intreccio di illusorietà e
pragmatismo che caratterizza le nostre nuove abitudini percettive e comunicative”?
Se l’accesso alle cose è ormai raramente diretto e la digitalizzazione pare averci
regalato il prodigio della “presenza nell’assenza”, Salvo Ligama si avvicina alla
resa del visibile riproducendo con la manualità degli strumenti pittorici
proprio quella scomposizione cromatica in pixel che palesa la non
corrispondenza dell’immagine virtuale al vero. I pixel sono per l’artista gli
atomi di una nuova materia telematica e inconsistente, sono i pigmenti di una
pittura che si sforza di essere contemporanea, sono un modo per avvicinarsi
alle cose e per avvicinarsi alla storia. Allo stesso tempo costruire le cose “pezzo
per pezzo” gli permette di analizzarne da vicino la materia, l’epidermide dell’immagine
in una storia di adattamento dei pacati intermezzi della pittura alla frenesia e
al frastorno della nostra era.
Il lavoro di Salvo Ligama, quindi, ben si inserisce nel folto gruppo di artisti che la
galleria bolognese ha presentato dal 2014 – da 2501 a Nes Poon, da Paolo Ferro e
Mattia Lullini, a Bambi Kramer, Nicola Alessandrini, OPIEMME, e
prossimamente Giulio Vesprini e Gio Pistone: tutti street artists e illustratori
particolarmente raffinati e personalizzati nel segno e nella definizione.
BIOGRAFIA
Classe 1986, Salvo Ligama vive e lavora a Catania, nel 2011 si specializza in Grafica
d’arte con la tesi sperimentale “Bioincisione” presso l’Accademia di Belle Arti di
Catania. Nel 2014 coordina Storiche Alchimie Contemporanee, primo workshop di
incisione sostenibile. Ha esposto in varie sedi italiane all’estero tra Palermo, Napoli,
Caserta, Perugia, Roma, Torino, Milano, Budapest e Bucarest.
INFORMAZIONI UTILI
TITOLO DELLA MOSTRA: 8bit_un mondo a pixel | personale di SALVO LIGAMA
A CURA DI ANTONIO STORELLI
TESTO CRITICO DI EMANUELA ZANON
VERNISSAGE: MARTEDÌ 28 APRILE - ORE 18
PERIODO DI APERTURA: DAL 28 APRILE AL 23 MAGGIO
SEDE ESPOSITIVA: GALLERIA PORTANOVA 12 – VIA PORTA NOVA 12 – BOLOGNA
PROMOSSA DA
INFO E CONTATTI
PERSONAL WEB PAGE www.salvoligama.jimdo.com
FACEBOOK Portanova 12
ANTONIO STORELLI
storelli.antonio@gmail.com 338 5318469
MARIA SOLE CHECCOLI
mariasolecheccoli@gmail.com 345 4164114
MAIRA CREPALDI
mayra@blu.it 320 8232608
GIORNI E ORARI DI APERTURA: TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE ORE 16,30 ALLE 19,30 E IN ALTRI ORARI SU
APPUNTAMENTO
Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
Culturalia di Norma Waltmann
tel : +39-051-6569105 mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com web: www.culturaliart.com
28
aprile 2015
Salvo Ligama – 8bit_un mondo a pixel
Dal 28 aprile al 23 maggio 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA PORTANOVA 12
Bologna, Via Portanova, 12, (Bologna)
Bologna, Via Portanova, 12, (Bologna)
Orario di apertura
feriali: dalle 16,30 alle 19,30. Altri orari su appuntamento
Vernissage
28 Aprile 2015, h 18
Sito web
www.salvoligama.jimdo.com
Ufficio stampa
CULTURALIA
Autore
Curatore