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Eva Leitolf / Victor López González – Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility
I Passaggi, a Biennale Democrazia 2015, si raccontano anche attraverso le opere d’arte. Con il titolo Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility, tre suggestivi progetti creativi – Postcards from Europe di Eva Leitolf, ATLAS e Border Crossing di Victor López González – integrano infatti quest’anno il percorso concettuale della manifestazione culturale che si svolge a Torino dal 25 al 29 marzo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torino, 25-29 marzo 2015*** I Passaggi, a Biennale Democrazia 2015, si raccontano anche attraverso le
opere d'arte. Con il titolo Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility, tre suggestivi progetti creativi – Postcards from Europe di Eva Leitolf, ATLAS e Border Crossing di Victor López González – integrano infatti quest’anno il percorso concettuale della manifestazione culturale che si svolge a Torino dal 25 al 29 marzo. La mostra d'arte contemporanea sarà aperta al pubblico dal giorno d'inaugurazione di Biennale Democrazia e sino al 25 aprile nella Main Hall del Campus Luigi Einaudi di Torino. Le esposizioni, con la curatela artistica di Patrizia Bottallo, sono organizzate da Biennale
Democrazia in collaborazione con l'Associazione martin-Martini Arte Internazionale e con l'Università di Torino.
Queste immagini silenziose impongono l’ascolto, svelano e raccontano senza dramma ma con misurata e
profonda intensità storie di sofferenza e di violazione dei diritti umani.
Postcards from Europe di Eva Leitolf, ATLAS e Border Crossing di Victor López González sono progetti
artistici che esprimono attraverso la poetica del silenzio un’emergenza sociale, un allarme che è da tempo
un problema GLOBALE.
Postcards from Europe è un progetto iniziato da Eva Leitolf nel 2006 che tratta le modalità con cui la
Comunità Europea si relaziona con i flussi migratori, in seguito alle restrizioni imposte negli ultimi decenni
sull’immigrazione e sull’asilo in Europa. Questo progetto l’ha portata a viaggiare molto, dall’enclave
spagnola di Melilla e Ceuta in Marocco, ai confini ungheresi con Serbia e Ucraina, dai porti fluviali di Calais e
Dover, all’Italia del Sud, fino alla Grecia. Nelle sue immagini l’artista riesce a bilanciare la composizione
utilizzando strategie della fotografia documentarista con un approccio più concettuale. Le fotografie non
documentano la sofferenza dei migranti, ma sono una denuncia del modo in cui la Comunità Europea si
relaziona con questo fenomeno, di come amministra i flussi migratori e di come cerca di mantenere il
controllo sui suoi confini esterni.
L’affiancamento di parole alle immagini è quasi una parafrasi visiva. I testi sono tratti da articoli di giornali o
comunicati stampa ufficiali disponibili on line. Le fotografie documentano i luoghi dove questi fatti sono
realmente accaduti. Le parole incarnano nella nostra mente i protagonisti che non vediamo, testi e
immagini esaltano vicendevolmente il contenuto drammatico del messaggio.
Victor López González con il progetto ATLAS, iniziato nel 2013 e tuttora in itinere, esplora metodi e processi
dell’economia globale e dell'economia di sussistenza, con tutte le loro dipendenze, subordinazioni,
contraddizioni e tensioni generate. L’approfondimento di questi temi è una caratteristica distintiva nella
ricerca dell’artista che emerge in precedenti progetti come Festland (2007) o Contingentes (2009), e
nell’altro progetto presentato in mostra, intitolato Border Crossing. Tutti progetti che nascono da
esperienze personali che lo hanno spinto a continuare a viaggiare, ad indagare e a vivere in prima persona
questi luoghi di confine.
Nel progetto ATLAS l’obbiettivo e la telecamera sono puntati sui confini tra Spagna e Marocco. Ceuta e
Melilla, due città autonome spagnole situate in territorio marocchino divise da una doppia barriera di filo
spinato. Lungo i valichi di questa frontiera pedonale il rituale da anni è lo stesso: ogni giorno diecimila
donne, chiamate “donne tartaruga”, attraversano a piedi il confine, più volte al giorno, per portare avanti e
indietro merce di ogni tipo. Ottanta chili di peso per volta caricati sulla schiena, poiché la merce trasportata
addosso non è considerata bagaglio e quindi non è soggetta a dazi doganali. Dall’altra parte ... le aspettano.
Sebbene questo commercio clandestino muova milioni di euro, la loro ricompensa è una miseria ma
rappresenta la loro unica fonte di sostentamento. Trafficanti e notabili godono della protezione e della
complicità delle autorità locali e per questo nessuno vuole fermare questa follia.
Il 25 marzo, alle ore 10.30, presso l'Aula Magna del Campus Luigi Einaudi l'artista e video saggista Ursula
Biemann propone una riflessione sui territori nei quali è in corso una trasformazione profonda, fisica e
sociale, dal titolo Passaggi di terra, di acqua e di aria, preceduta da un'introduzione di Luisa Passerini,
docente presso il Dipartimento di Storia dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze. A partire dai progetti
video Sahara Chronicle e Deep Weather, l’artista presenta i significati estetici che collegano luoghi distanti
e svelano connessioni globali. Una ricerca dettagliata sulla migrazione clandestina attraverso il Sahara e
sulla relazione fra le sabbie bituminose canadesi e la lotta contro l’aumento del livello delle acque nel delta
del Gange. Deep Weather sarà proiettato dal 25 al 29 marzo, dalle 8.00 alle 20.00, nel Padiglione D4 del
Campus Luigi Einaudi.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
Eva Leitolf è nata nel 1966. Quando non è in viaggio per lavoro, vive in una fattoria della Foresta Bavarese, in
Germania. Dopo gli studi all’Università di Essen, ha conseguito la laurea magistrale in Belle Arti presso l’Istituto d’Arte
della California e attualmente insegna presso scuole d’arte internazionali e università. Le sue opere sono state esposte
presso istituzioni internazionali, tra cui la Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera, il Frankfurter Kunstverein, lo
Sprengel Museum di Hannover, il Rijks museum di Amsterdam, il Foto museum di Rotterdam e la Wallach Art Gallery
di New York. I suoi lavori compaiono spesso negli inserti dei quotidiani Süddeutsche Zeitung e Die Zeit. Tra le sue
pubblicazioni: Postcards from Europe 03/13 (2013), Deutsche Bilder – eine Spurensuche (2008) e Rostock Ritz (2004).
Victor López González, classe 1969, di origini spagnole, quando non è in viaggio per il suo lavoro, vive in Spagna. Ha
studiato presso L’Università di Belle Arti di San Carlos a Valencia (Spagna) e ha conseguito il suo MFA presso
L’Accademia di Arte e Design di Halle (Germania). Tra il 2006 e il 2007, durante il master con il professor Timm Rautert
presso l’Accademia di Belle Arti (HGB) di Lipsia in Germania, è stato Auditor della Fotografia Artistica. Le sue opere
sono state esposte presso istituzioni internazionali, tra cui il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka
Croazia, Art Kini Croazia, Museo Municipale di Idrija (IMM)in Slovenia, il Museo Municipale di Hofheim in Germania, il
Museo Municipale di Kiel in Germania. Il Museo d’Arte di Monterrey in Mexico. In Italia ha una sua installazione
permanente in Valle Stura che fa parte del progetto VIAPAC una via per Arte Contemporanea, un progetto
transfrontaliero tra Francia e Italia.
Ursula Biemann (nata nel 1955 a Zurigo, in Svizzera) è un’artista, scrittrice e video saggista. Ha conseguito la laurea
triennale in Belle Arti presso l’Istituto di Arti Visive (1986) e intrapreso il percorso di studi post-universitari al Whitney
Independent Study Program (ISP) di New York, città in cui ha vissuto per gran parte degli anni ‘80. Attualmente è
ricercatrice senior all’Università delle Belle Arti di Zurigo. Biemann ha ricevuto la laurea honoris causa in Lettere e
Filosofia dall’Università svedese Umea (2008) e il Prix Meret Oppenheim 2009, il Gran Premio svizzero d’arte. L’artista
vanta mostre retrospettive non solo al Bildmuseet della Umea in Svezia, alla galleria Nikolaj Contemporary Art di
Copenhagen, all’Helmhaus di Zurigo, al Lentos Museum di Linz, ma anche ai festival cinematografici FID di Marsiglia e
TEK di Roma.
Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino,
main partner Intesa Sanpaolo ed Eni, partner Reale Mutua, Smat, Terna e Tim, con il sostegno di
Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione Crt, con il patrocinio e il contributo dell'Università di
Torino e dell’Arma dei Carabinieri.
opere d'arte. Con il titolo Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility, tre suggestivi progetti creativi – Postcards from Europe di Eva Leitolf, ATLAS e Border Crossing di Victor López González – integrano infatti quest’anno il percorso concettuale della manifestazione culturale che si svolge a Torino dal 25 al 29 marzo. La mostra d'arte contemporanea sarà aperta al pubblico dal giorno d'inaugurazione di Biennale Democrazia e sino al 25 aprile nella Main Hall del Campus Luigi Einaudi di Torino. Le esposizioni, con la curatela artistica di Patrizia Bottallo, sono organizzate da Biennale
Democrazia in collaborazione con l'Associazione martin-Martini Arte Internazionale e con l'Università di Torino.
Queste immagini silenziose impongono l’ascolto, svelano e raccontano senza dramma ma con misurata e
profonda intensità storie di sofferenza e di violazione dei diritti umani.
Postcards from Europe di Eva Leitolf, ATLAS e Border Crossing di Victor López González sono progetti
artistici che esprimono attraverso la poetica del silenzio un’emergenza sociale, un allarme che è da tempo
un problema GLOBALE.
Postcards from Europe è un progetto iniziato da Eva Leitolf nel 2006 che tratta le modalità con cui la
Comunità Europea si relaziona con i flussi migratori, in seguito alle restrizioni imposte negli ultimi decenni
sull’immigrazione e sull’asilo in Europa. Questo progetto l’ha portata a viaggiare molto, dall’enclave
spagnola di Melilla e Ceuta in Marocco, ai confini ungheresi con Serbia e Ucraina, dai porti fluviali di Calais e
Dover, all’Italia del Sud, fino alla Grecia. Nelle sue immagini l’artista riesce a bilanciare la composizione
utilizzando strategie della fotografia documentarista con un approccio più concettuale. Le fotografie non
documentano la sofferenza dei migranti, ma sono una denuncia del modo in cui la Comunità Europea si
relaziona con questo fenomeno, di come amministra i flussi migratori e di come cerca di mantenere il
controllo sui suoi confini esterni.
L’affiancamento di parole alle immagini è quasi una parafrasi visiva. I testi sono tratti da articoli di giornali o
comunicati stampa ufficiali disponibili on line. Le fotografie documentano i luoghi dove questi fatti sono
realmente accaduti. Le parole incarnano nella nostra mente i protagonisti che non vediamo, testi e
immagini esaltano vicendevolmente il contenuto drammatico del messaggio.
Victor López González con il progetto ATLAS, iniziato nel 2013 e tuttora in itinere, esplora metodi e processi
dell’economia globale e dell'economia di sussistenza, con tutte le loro dipendenze, subordinazioni,
contraddizioni e tensioni generate. L’approfondimento di questi temi è una caratteristica distintiva nella
ricerca dell’artista che emerge in precedenti progetti come Festland (2007) o Contingentes (2009), e
nell’altro progetto presentato in mostra, intitolato Border Crossing. Tutti progetti che nascono da
esperienze personali che lo hanno spinto a continuare a viaggiare, ad indagare e a vivere in prima persona
questi luoghi di confine.
Nel progetto ATLAS l’obbiettivo e la telecamera sono puntati sui confini tra Spagna e Marocco. Ceuta e
Melilla, due città autonome spagnole situate in territorio marocchino divise da una doppia barriera di filo
spinato. Lungo i valichi di questa frontiera pedonale il rituale da anni è lo stesso: ogni giorno diecimila
donne, chiamate “donne tartaruga”, attraversano a piedi il confine, più volte al giorno, per portare avanti e
indietro merce di ogni tipo. Ottanta chili di peso per volta caricati sulla schiena, poiché la merce trasportata
addosso non è considerata bagaglio e quindi non è soggetta a dazi doganali. Dall’altra parte ... le aspettano.
Sebbene questo commercio clandestino muova milioni di euro, la loro ricompensa è una miseria ma
rappresenta la loro unica fonte di sostentamento. Trafficanti e notabili godono della protezione e della
complicità delle autorità locali e per questo nessuno vuole fermare questa follia.
Il 25 marzo, alle ore 10.30, presso l'Aula Magna del Campus Luigi Einaudi l'artista e video saggista Ursula
Biemann propone una riflessione sui territori nei quali è in corso una trasformazione profonda, fisica e
sociale, dal titolo Passaggi di terra, di acqua e di aria, preceduta da un'introduzione di Luisa Passerini,
docente presso il Dipartimento di Storia dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze. A partire dai progetti
video Sahara Chronicle e Deep Weather, l’artista presenta i significati estetici che collegano luoghi distanti
e svelano connessioni globali. Una ricerca dettagliata sulla migrazione clandestina attraverso il Sahara e
sulla relazione fra le sabbie bituminose canadesi e la lotta contro l’aumento del livello delle acque nel delta
del Gange. Deep Weather sarà proiettato dal 25 al 29 marzo, dalle 8.00 alle 20.00, nel Padiglione D4 del
Campus Luigi Einaudi.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
Eva Leitolf è nata nel 1966. Quando non è in viaggio per lavoro, vive in una fattoria della Foresta Bavarese, in
Germania. Dopo gli studi all’Università di Essen, ha conseguito la laurea magistrale in Belle Arti presso l’Istituto d’Arte
della California e attualmente insegna presso scuole d’arte internazionali e università. Le sue opere sono state esposte
presso istituzioni internazionali, tra cui la Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera, il Frankfurter Kunstverein, lo
Sprengel Museum di Hannover, il Rijks museum di Amsterdam, il Foto museum di Rotterdam e la Wallach Art Gallery
di New York. I suoi lavori compaiono spesso negli inserti dei quotidiani Süddeutsche Zeitung e Die Zeit. Tra le sue
pubblicazioni: Postcards from Europe 03/13 (2013), Deutsche Bilder – eine Spurensuche (2008) e Rostock Ritz (2004).
Victor López González, classe 1969, di origini spagnole, quando non è in viaggio per il suo lavoro, vive in Spagna. Ha
studiato presso L’Università di Belle Arti di San Carlos a Valencia (Spagna) e ha conseguito il suo MFA presso
L’Accademia di Arte e Design di Halle (Germania). Tra il 2006 e il 2007, durante il master con il professor Timm Rautert
presso l’Accademia di Belle Arti (HGB) di Lipsia in Germania, è stato Auditor della Fotografia Artistica. Le sue opere
sono state esposte presso istituzioni internazionali, tra cui il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka
Croazia, Art Kini Croazia, Museo Municipale di Idrija (IMM)in Slovenia, il Museo Municipale di Hofheim in Germania, il
Museo Municipale di Kiel in Germania. Il Museo d’Arte di Monterrey in Mexico. In Italia ha una sua installazione
permanente in Valle Stura che fa parte del progetto VIAPAC una via per Arte Contemporanea, un progetto
transfrontaliero tra Francia e Italia.
Ursula Biemann (nata nel 1955 a Zurigo, in Svizzera) è un’artista, scrittrice e video saggista. Ha conseguito la laurea
triennale in Belle Arti presso l’Istituto di Arti Visive (1986) e intrapreso il percorso di studi post-universitari al Whitney
Independent Study Program (ISP) di New York, città in cui ha vissuto per gran parte degli anni ‘80. Attualmente è
ricercatrice senior all’Università delle Belle Arti di Zurigo. Biemann ha ricevuto la laurea honoris causa in Lettere e
Filosofia dall’Università svedese Umea (2008) e il Prix Meret Oppenheim 2009, il Gran Premio svizzero d’arte. L’artista
vanta mostre retrospettive non solo al Bildmuseet della Umea in Svezia, alla galleria Nikolaj Contemporary Art di
Copenhagen, all’Helmhaus di Zurigo, al Lentos Museum di Linz, ma anche ai festival cinematografici FID di Marsiglia e
TEK di Roma.
Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino,
main partner Intesa Sanpaolo ed Eni, partner Reale Mutua, Smat, Terna e Tim, con il sostegno di
Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione Crt, con il patrocinio e il contributo dell'Università di
Torino e dell’Arma dei Carabinieri.
24
marzo 2015
Eva Leitolf / Victor López González – Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility
Dal 24 marzo al 25 aprile 2015
arte contemporanea
Location
CAMPUS LUIGI EINAUDI
Torino, Lungo Dora Siena, 100, (Torino)
Torino, Lungo Dora Siena, 100, (Torino)
Sito web
www.biennaledemocrazia.it
Autore
Curatore