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Fratelli Broche – Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)
Una ricostruzione degli ambienti e del guardaroba di una donna immaginaria, attraverso i quali raccontare le inquietudini, i desideri e le ambizioni del genere femminile lungo il secolo scorso. L’inaugurazione sarà accompagnato da due azioni performative (prenotazione obbligatoria)
Comunicato stampa
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Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014), mostra personale dei Fratelli Broche a cura di Silvia Mei per la rassegna transdisciplinare Fuori Formato. L’Evento sarà accompagnato da due azioni performative alle ore 20 e alle ore 21 (visti i posti limitati la prenotazione è obbligatoria al 333 5463796).
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) è una ricostruzione degli ambienti e del guardaroba di una donna immaginaria, attraverso i quali raccontare le inquietudini, i desideri e le ambizioni del genere femminile lungo il secolo scorso.
L’installazione è concepita appositamente per gli spazi di Adiacenze come episodio di POSTALMARKET A CASA BROCHE, un progetto che indaga la resistenza degli oggetti alla personalità di chi li ha posseduti per sopravvivere alla loro scomparsa.
Nella società del consumo odierna il possesso di un oggetto permette di acquisire uno status sociale e riconoscibilità di gruppo, tanto da reclamare una propria autonomia oppure al contrario da degradarsi e disperdersi nella facile sostituzione consumistica. E se invece non l’oggetto di per se stesso ma un sistema organico di oggetti non riuscisse a travalicare il racconto di una singola esistenza estinguendo il suo valore intrinseco o simbolico? Probabilmente allora avremo a che fare con dei fantasmi, con le ombre di quegli stessi oggetti ben rappresentata dalla sospensione metafisica della pittura di Giorgio Morandi.
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) organizza un percorso in cui personalità individuale, storia sociale, costume e deriva degli oggetti si confronta col tema dell’oblio per verificare la dimensione cadaverica di ciò che resta oltre l’umano e di come sopravvive oltre se stesso.
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) della performing factory FRATELLI BROCHE, è il secondo di tre eventi della rassegna Fuori Formato a cura di Silvia Mei. Fuori Formato organizza una serie di attività, opere ed eventi live percorrendo gli interstizi della galleria nel suo palinsesto annuale. Nel tempo di sospensione delle attività espositive ordinarie, vengono realizzate installazioni, site specific e creazioni modulari, pensate appositamente per gli spazi di Adiacenze, a partire da progetti scenici, materiali di lavoro o singole creazioni di compagnie e artisti di teatro dalla forte vocazione installativa e dalla spiccata propensione alle arti visive. I tre appuntamenti in programma (di cui il primo realizzato lo scorso settembre con la compagnia faentina In_Ocula) allestiscono differenti tipologie di esposizioni nel solco delle iniziative curatoriali legate al performing the exibition, dove però sono, in questo caso, artisti di teatro a declinare propaggini di creazioni o progetti scenici in formato espositivo. E per rimarcare l’imprinting performativo dei materiali esposti i diversi percorsi allestiti sono accompagnati da azioni e happening.
ABOUT
FRATELLI BROCHE è un progetto di performing-art, teatro contemporaneo e divulgazione delle arti applicate con particolare attenzione al settore della moda d’epoca. La factory ha ricevuto riconoscimenti nell'ambito delle arti performative (Premio In-box 2009 con Lo schiaccianoci, selezionati al premio Iceberg 2007, nelle selezioni speciali di Premio Scenario sempre nel 2007 e Giovane Danza d’Autore nel 2008) e ha instaurato fruttuose collaborazioni organizzative istituzionali (Comune di Bologna e AMACI tra gli altri). Il brand per sostenere la propria ricerca di idee, oggetti, stili di vita, mode, è sostenuta e affiancata da un'attività commerciale di vintage, modernariato e antiquariato. Sono stati ospiti al festival Lavori in Pelle '07 (vetrina della Giovane Danza d'Autore); Festival Ars Amando '07 per AMAT (Marche); Enzimi ’07 di Roma; Festival Vagando di artEinaRte per la Regione Emilia Romagna; Bè Bologna Estate '07; Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna; nella rassegna potere senza potere per Sant'Arcangelo 2008 e in altre successive edizioni del Festival, nella rassegna PerAspera (Bologna) e Schiume (Marghera).
Postalmarket a casa Broche è il loro ultimo poliedrico progetto artistico in cui scrittura, performance e installazione ne divengono i linguaggi espressivi. Il lavoro indaga come l’Oggetto sia diventato la religione della società contemporanea, non solo in Occidente, dal vuoto materiale e approccio new age alla vita degli anni Novanta all’apoteosi della materia che pervade l’uomo negli anni Duemila. La prima sfida di questo progetto è la scrittura di racconti, storie tratte dal vero, rubate dal lavoro nel Vintage dei Broche: oggetti rinvenuti, il tramite di chi li raccoglie, li rapisce, li salva e il nuovo destino, custode dell'oggetto salvato.
SILVIA MEI è curatrice indipendente e critica affiancatrice. Svolge attività di ricerca presso diversi centri di documentazione e istituti universitari. Collabora alle attività di La Soffitta - Centro di promozione teatrale dell’Università di Bologna. Scrive per diverse testate specializzate, tra cui "Culture Teatrali", di cui è redattrice per la testata web, "Antropologia e Teatro", "Danza&Ricerca", "Rifrazioni. Dal cinema all’oltre".
ADIACENZE è un contenitore attivo che intende promuovere le forme artistiche emergenti e sperimentali, un punto d’incontro dinamico dove artisti provenienti da differenti ambiti si confrontano e collaborano in progetti multidisciplinari. Nata per sostenere e valorizzare i giovani artisti attraverso l’allestimento di esposizioni site specific, workshop, performance, incontri con gli artisti ed esperti di settore, è aperta al dialogo con le altre realtà che operano sul territorio bolognese, italiano ed internazionale.
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) è una ricostruzione degli ambienti e del guardaroba di una donna immaginaria, attraverso i quali raccontare le inquietudini, i desideri e le ambizioni del genere femminile lungo il secolo scorso.
L’installazione è concepita appositamente per gli spazi di Adiacenze come episodio di POSTALMARKET A CASA BROCHE, un progetto che indaga la resistenza degli oggetti alla personalità di chi li ha posseduti per sopravvivere alla loro scomparsa.
Nella società del consumo odierna il possesso di un oggetto permette di acquisire uno status sociale e riconoscibilità di gruppo, tanto da reclamare una propria autonomia oppure al contrario da degradarsi e disperdersi nella facile sostituzione consumistica. E se invece non l’oggetto di per se stesso ma un sistema organico di oggetti non riuscisse a travalicare il racconto di una singola esistenza estinguendo il suo valore intrinseco o simbolico? Probabilmente allora avremo a che fare con dei fantasmi, con le ombre di quegli stessi oggetti ben rappresentata dalla sospensione metafisica della pittura di Giorgio Morandi.
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) organizza un percorso in cui personalità individuale, storia sociale, costume e deriva degli oggetti si confronta col tema dell’oblio per verificare la dimensione cadaverica di ciò che resta oltre l’umano e di come sopravvive oltre se stesso.
Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014) della performing factory FRATELLI BROCHE, è il secondo di tre eventi della rassegna Fuori Formato a cura di Silvia Mei. Fuori Formato organizza una serie di attività, opere ed eventi live percorrendo gli interstizi della galleria nel suo palinsesto annuale. Nel tempo di sospensione delle attività espositive ordinarie, vengono realizzate installazioni, site specific e creazioni modulari, pensate appositamente per gli spazi di Adiacenze, a partire da progetti scenici, materiali di lavoro o singole creazioni di compagnie e artisti di teatro dalla forte vocazione installativa e dalla spiccata propensione alle arti visive. I tre appuntamenti in programma (di cui il primo realizzato lo scorso settembre con la compagnia faentina In_Ocula) allestiscono differenti tipologie di esposizioni nel solco delle iniziative curatoriali legate al performing the exibition, dove però sono, in questo caso, artisti di teatro a declinare propaggini di creazioni o progetti scenici in formato espositivo. E per rimarcare l’imprinting performativo dei materiali esposti i diversi percorsi allestiti sono accompagnati da azioni e happening.
ABOUT
FRATELLI BROCHE è un progetto di performing-art, teatro contemporaneo e divulgazione delle arti applicate con particolare attenzione al settore della moda d’epoca. La factory ha ricevuto riconoscimenti nell'ambito delle arti performative (Premio In-box 2009 con Lo schiaccianoci, selezionati al premio Iceberg 2007, nelle selezioni speciali di Premio Scenario sempre nel 2007 e Giovane Danza d’Autore nel 2008) e ha instaurato fruttuose collaborazioni organizzative istituzionali (Comune di Bologna e AMACI tra gli altri). Il brand per sostenere la propria ricerca di idee, oggetti, stili di vita, mode, è sostenuta e affiancata da un'attività commerciale di vintage, modernariato e antiquariato. Sono stati ospiti al festival Lavori in Pelle '07 (vetrina della Giovane Danza d'Autore); Festival Ars Amando '07 per AMAT (Marche); Enzimi ’07 di Roma; Festival Vagando di artEinaRte per la Regione Emilia Romagna; Bè Bologna Estate '07; Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna; nella rassegna potere senza potere per Sant'Arcangelo 2008 e in altre successive edizioni del Festival, nella rassegna PerAspera (Bologna) e Schiume (Marghera).
Postalmarket a casa Broche è il loro ultimo poliedrico progetto artistico in cui scrittura, performance e installazione ne divengono i linguaggi espressivi. Il lavoro indaga come l’Oggetto sia diventato la religione della società contemporanea, non solo in Occidente, dal vuoto materiale e approccio new age alla vita degli anni Novanta all’apoteosi della materia che pervade l’uomo negli anni Duemila. La prima sfida di questo progetto è la scrittura di racconti, storie tratte dal vero, rubate dal lavoro nel Vintage dei Broche: oggetti rinvenuti, il tramite di chi li raccoglie, li rapisce, li salva e il nuovo destino, custode dell'oggetto salvato.
SILVIA MEI è curatrice indipendente e critica affiancatrice. Svolge attività di ricerca presso diversi centri di documentazione e istituti universitari. Collabora alle attività di La Soffitta - Centro di promozione teatrale dell’Università di Bologna. Scrive per diverse testate specializzate, tra cui "Culture Teatrali", di cui è redattrice per la testata web, "Antropologia e Teatro", "Danza&Ricerca", "Rifrazioni. Dal cinema all’oltre".
ADIACENZE è un contenitore attivo che intende promuovere le forme artistiche emergenti e sperimentali, un punto d’incontro dinamico dove artisti provenienti da differenti ambiti si confrontano e collaborano in progetti multidisciplinari. Nata per sostenere e valorizzare i giovani artisti attraverso l’allestimento di esposizioni site specific, workshop, performance, incontri con gli artisti ed esperti di settore, è aperta al dialogo con le altre realtà che operano sul territorio bolognese, italiano ed internazionale.
20
marzo 2015
Fratelli Broche – Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)
Dal 20 marzo al 03 aprile 2015
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
ADIACENZE
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
20 Marzo 2015, ore 19
Autore
Curatore